I Duchi di Genova al Collegio di San Giuseppe

I Duchi di Genova al Collegio di San Giuseppe I Duchi di Genova al Collegio di San Giuseppe Nel pomeriggio di ieri al Collegio di San Giuseppe, ha avuto luogo la solenne cerimonia dell'inaugurazione dei nuovi locali ottenuti mercé la nuova costruzione prospiciente le vie Andrea Uoria e Accademia Albertina. Le Loro Altezze i Duchi di Genova e Sua Eminenza il cardinale Riciielmy hanno voluto onorare della loro partecipazione la cerimonia. All'ingresso del rinomato istituto, dove sono stati educati numerosissimi giovani torinesi, facevano servizio d'onore lo guardie municipali od i carabinieri in alta uniforme. A' pie delle, scale stava uri plotoncino armato di allievi dell'istituto stesso. Numerosissimi gli invitati intervenuti, con grande prevalenza di signore e signorine. Fra lo autorità abbiamo notato il vice-prefetto, il generale Poi itti cfì Roreto comandante del Conio d'armata, il generale Bonzani comandante della. Divisione militare, ii senatori Di Rovasenda, Currono, Risca retti. D'Ovidio, il prof. Battisi ini assessore in rappresentanza del sindaco, l'assessore Cini, il grand'uff. Andrei.?, il cento Staff etti provveditore agli studi, i rappresentanti dell'alta magistratura torinese, i! rappresentante (Iella Camera di Commercio, il consigliere comunale cornili. Ronco ed altre. Ossequiati dalle autorità, dal direttore del Collegio, Fratello Firmino, dall'ispettore generale d'Italia Fratello Candido Chiana, e dal prof. Lenii provinciale per l'Italia «settentrionale, alle 15,-55 giungono le Loro Altezze il Duca e la Duchessa di Genova con la principessina Maria Adelaide. Vengono accompagnati nel magnifico salone di ricevimento, dove avvengono le presentazioni. Ouindi, accolti dalla Marcia Reale entrano nel vasto teatro che è gremito di un pubblico magnifico e prendono posto sul palcoscenico tra gli applausi della folla in piedi. Subito dopo giunge S. E. il cardinale arcivescovo. Nello stesso momento due giovanissimi allievi presentano alla duchessa Isabella ed alla, principessina due superbi mazzi ti fiori. II cardinale arcivescovo, che è accompagnato du alcuni prelati, impartisce subito la benedizione ai nuovi locati di cui il teatro fa parie, quindi pronuncia brevi parole. Dice che era. giusto che la cerimonia si iniziasse col rito della benedizione, trattandosi di un istituto di istruzione ed educazione nel quale scienza e virtù cristiane si accompagnano e si integrano. Logge poi un messaggio di Sua Santità che impartisce l'apostolica benedizione ai superiori, agli allievi ed exallievi. Il venerando prelato conclude invocando il patrocinio del Santo a cui il Collegio si intitola o si dice lieto di aver potuto partecipare alla cerimonia. Si avanza subito dopo a parlare il conte prof. Toesca di Castcllazzo a nome dell'Associazione ex-allievi del Collegio di cui ò vice-presidente. Per'incarico del presidente sen. Cuvreno, indisposto, ringrazia le autorità intervenute e ricorda che la nuova costruzione è legata alla cerimonia di tre anni or sono, quando il Collegio onorò in una solenne cerimonia il ricordo degli ex-allievi caduti in guerra, assertori eroici di quelle alto idealità patriottiche appreso nei lunghi anni di scuola nell'istituto. Accenna alla scuola come ministro di pace, soggiungendo che gli exallievi conserveranno un incancellabile ricordo del Collegio per l'elevata atmosfera morale che vi regna. Termina facendo l'elogio degli ideatori della nuova costruzione che sono gli ex-allievi del Collegio. L'assessore prof. Battistint, in- rappresentanza del sindaco, inneggia alle alte finalità della scuola e rende omaggio all'opera dei fratelli cristiani che tanta luce di istruzione diffondono nel mondo intero. I destini della patria, dice, si formano nella scuola e nella famiglia, perciò egli si inchina reverente agli educatori ed alle madri. Il direttore del Collegio, Fratello Firmino, ringrazia iutlc le autorità e gli intervenuti. Rende omaggio a G. B. Della Salle capo stipite dei pedagogisti. Manda un affettuoso saluto aglii ex-allievi ed auspica sempre maggiori conquiste civili alla società, Per ultimo pronuncia un applaudito discorso il giovane allievo Vittorio Di Rovasenda figlio del senatore. A nome, degli allievi porge un caloroso ringraziamento ai Principi ed alle autorità e rievoca in pochi efficaci tratti i tempi tristi della guerra, quando il Collegio semi-deserto sembrava risentire tutto le sventure della grande lotta., contrappo nendoli alla serena gioia che è entrata ora nei cuori dei giovani convittori ritornati numerosissimi agli studi. La parte oratoria della cerimonia è terminata, I Principi riattraversano il teatro in mezzo alla folla plaudente e si portano ai piedi della scala che conduco ai nuovi locali costruiti. La scala e, per cosi, dire, sbarrata da un nastro tricolore. Fn amore di bambino, allievo del Collegio, il piccolo Corsi di Bornasco, figlio di un raduto in guerra, presenta alla Duchessa un astuccio contenente un paio di forbici d'argento. L'augusta signora, sorridendo, taglia il nastro, inagurando cosi ufficialmente le nuove aule. Principi, autorità ed invitati procedono quindi ad una visita della nuova costruzione. I Duchi di Genova si soffermano lungamente sull'ampio terrazzo, ammirando il sunerbo panorama e intrattenendosi coi dirigènti dell'istituto. Pochi minuti dopo le 17, compiuta la visita, i Prirujipi risalgono in automobile e lasciano il Collegio

Luoghi citati: Bornasco, Genova, Italia