Centomila viennesi assistono alle prodezze dei calciatori italiani

Centomila viennesi assistono alle prodezze dei calciatori italiani Centomila viennesi assistono alle prodezze dei calciatori italiani Italia-Austria mattili nullo (0-0) - La difesa italiana è una delie più forti (TEuropa - L'Italia ancora imbattuta dopo dodici incontri'. (Dal nostro invVienna, io. mattino. Davanti 8 un pubblico quale cnrtnmente •mai nessimn sciuucira italiana vide e iti mezzo a un Jnte-réssainenlo quasi morboso a cui partecipava iutta la popolazione ili una dello più grandi citta di Europa, la Squadra nazionale italiana rli fóot-ball, ha iiiui:-o. senza ripiegar bandiera, il siki incontro coll'Austria, mantenendo cosi ininterrotto il proprio titolo di imbattuta dà 12 matclics a qnrpla nari". L'incontro oorn'inr-iù tardissimo, cioè alle oro 16,30, ma siti dalle 13 il campo presentava un aspetto indimenticabile. Avevo visto il pubblico di tulle le ghindi cititi europee od «.meritane, ma ieri, davanti a quello di Vienna Ito constalato >: posso dirlo senza toma di esagferaziione che. eccezion faìta por-la fintile della Coppa d'In.chilterrtt a Londra, la folla che assistette al intitoli Italia e Austria era ima dello più immense che abbia mai raccòlto un campò di football. Tutti i records furono battuti. Le ci Irò ufficiali delle entrato danno come posti a pagomenio una vondiia ri) Tri mila biglietti e a questo, enormomaàsa bisojfna aggiungere come presenti oltre 5 o <\ mila persone. Ma altra folla, quella dei portoghesi, si pigiava 'sulle collino circostanti al campo, di modo che si può calcolare elio circa, centomila fossero gii entusiasti che l'incontro aveva radunato aH'Holvewarte. Avvenimento Guronso Chi dimenticherà mai lo spettacolo di quella impressionante gradinati'] dei posti popolari, nera, fitta, ondeggiante? Chi dimentirl>'">:à. mai la suggestione quasi paurosa del s.ibv iio di lomba di quella mossa enorme nei momenti più emozionanti o l'urlò altissimo che so ne scatenava negli istanti in cui un attacco pareva, portare gli austriaci al tanto sospirato punto? L'anima di tutta Vienna era avvinta a questo incontro: dalla più alta aristocraziia alia più umile borghesia, tutta-Vienna era iii.pr.siv.--so per il match. Por osso si disturbarono lo più alle autorità della Repubblica, l'ambasciatore italiano, il borgomastro v tutte lo autorità cittadine. Per esso fecero lunghi viaggi numerosi sportsinen e giornalisti della Czeco-Klovaccb.ia, della Germania, dell'Ungheria, ile) Lussemburgo, dell'Olanda, della Polònia, della Romania e persino della lontana .Svezia. Por osso si dovettero mobilitare l'ulto il servizio di polizia, le tromvi'c, tulli i mezzi di locomozione di cui dispone la grande città. Per osso era avvenuto negli scorsi giorni forse il più colossale bagarinaggio di biglietti che sia mai stalo ispirato ria una partila di football. Per esso i rappresentanti noslri vinsero una battaglia morale che va tnilnitameiuo al di là del minuscolo risultato l'acchiuso nell'arido punteggio di una lotta sportiva. Non è un'esagerazione affermare che ieri l'Italia ha, per lucrilo di undici giova:;! 'atleti che vestivano una maglia de! coloro del suo cielo, compiuto un'opera di 'propaganda e di 'beneScio morale al buon nome nostro, superiore di mille volte a quella che si sarebbe-potuta ottenere con costosissime missioni di incarichi speciali. L'Austria aveva compreso l'importanza dell'incontro ed taveva,.anzi'attribuito" ad esso un significato particolare. 'Ciò era clviaramente visibile a traverso ' irti articoli di fondo dei giornali, poiché 'all'avvenimento era slato dato l'onore della prima pagina da parte dei quotidiani politici clie sono noti j>er riflettere fedelmente le vedute degli ambienti governativi austriaci, il match di Vienna rimarrà dunque storico non solo negli .".nnal.i del foot-ball, ma come altra di quelle brillatiti pagine che la gioventù nostra viene da tempo- scrivendo in un suo stile particolare ed efficace senza chiacchiere e senza congressi. Il giudizio dell'arbitro olandese Il match non fu dal lato stiliòtico tra i migliori, come si spura sempre di vederne in gare tra nazioni. Esso fu anzi poco più che mediocre come linea di giuoco, ma se la tecnica non in l'elemento preponderante, il colore Iorio della giornata venne dato dall'ambiente, dal contornò; Lo undici maglie azzurro dei iio.-.'.ri uomini, in fondo alla bolgia fantastica, formata dalia montagna di spettatoti dell'enorme campo di 73 per 1,12, parevano •undici piccoli punti bltu otte si dibattessero disperatamente por mantenere alto qualche cosa di inoralo affidato al loro valore. L'arbitro olandese Boas, dopo il match ebbe a dichiararmi 'che ora sua impressione essere un compito oltrentodo difficile per itualunque .squadra europea quello di battere la nazionale italiana, tanto e polente l'impegno e lo slancio morale elei nostri uomini, che lottavano come se si trattasse (lolla fortuna o della rovina delia loro patria. Definendo il nostro attacco come veloce o slegato, il Boas applicava alla ticwl.ru unita con convinzione l'appellativo di •« insperabile in difesa'-. E in queste parole e in realtà condensala tutta, la sosta uva del match. La souarira italiana non forni, in complesso, dai laici tecnico, una prova migliore di quelle di Bologna, di Milano e di Genova. L'attacco hi egualmente privo di coesione e di vera profonda intesa nel quintetto, ma la difesa, tutto quello che in una squadra diventa ad un cerio punto del gioco o per tutto l'incontro « difesa. », fu piena mente all'altezza della situazione, La partita si inizia - Monti Hi si azzoppa Tardi, come ho detto, e nell'ambiente impressionante cìie li» tentato di descrivere, le due squadro si allineano agli ordini di Boas, dell'Aia, nella formazione seguenìa-, Italia: Ttivellini; Calligaris e De Vecchi; Barbieri, Burlando e Allberli; Migliavamo. Baloncicri. Moscardini. Cevcnini 111 e Monti 111- 'Austria: Ostri ce !<; Biuta e Regnar!': Kurz, Brandstctler e Nietsch; YVoiiurak, Hicntcr, Kiithan, Sviatoseli. Wessely. II. gioco si iniziò con un rapi,lo allei co austriaco che doveva alla lino del primo minuto fruttare un corner ai nostri avversari c per qualche tempo gli azzurri non riuscirono a liberarsi dalla sirena in cui erano tenuti. Boriando, al contro, correvama senza costruito, e in generale tutti e Ire gli italiani paravano sentirsi conio spostati nel campo larghissimo del Wiener Club-Chi invece entrò fino dalle prjroo battute in azione con la sicurezza e la. decisione di un motore die appena in marcia trova la giusta carburazione tu la difesa. Caligaris e De Vecchi giuocarono un match clic fu tutto su d'un carattere solo, quello della decisione c- della saldezza. Un secondo corner riuscirono ad ottenere gli austriaci prima clic i nostri giungessero in realtà a slanciarsi. Appena alcune azioni individuali di Baloncicri e Moscardini venivano a darri qualche buona speranza anche all'attacco. Monti III, all'ala sinistra-si vedeva presto tolta ogni possibilità di ben figurare 'per una dolorosa distorsione al piede sinistro. Il padovano rimaneva in campo, ma ora da quel momento del mito paralizzato. Gli attacchi nostri, eh, con il graduale rinfrancarsi della tinca di mezzo m venivano lentamente combinando, ciano quindi appoggiati in prevalenza su Migliavacca e portavano ver-'-o d 30-0 minuto a tre o qrmttro favorevoli situazioni davanti a) goal -di Ostrìcek. <H primo a disturbare il portiere austriaco % stato Baioncieri, il quale ebbe a-'icbe le migliòri occasioni m tutta la ripresa, ma l'indecisione degli ultimi istanti e principalmente la, bravura di Bluni. i! terzino sinistro vionncse. fecero si che nessuno degli atta ti di nostri giungesse a conclusioni.- Le azioni controffensive austriache poggiavano <u p sdsncsbnMa l'attacco avversario mon seppe mantenere tutta la potenza aggressiva e la forza penetrante-che lo toso minaccioso e'ci fece impen- mfgzrtvgvtipVoqnsmLpItu[ lI j ! 1 ! {I sierlre nel primo quarto d'ora. Di mano in mano elio i mediani azzurri aumeulavatio di efficacia, i bianchi avanti perdevano di forza e quando si giungeva a moia tempo appariva chiaro alla niente di tutti gli italiani pri senti che lo svantaggio del campo e dell'ambiente era superato o stava per esserlo. Perin sostituisca Monti nel 2,o tempo Nella ripreso Monti III si rilira definitiva-! mente. Entrava al suo posto Perin del ti'ològna ed il match continuava sullo stesso ritmo per uno quindicina di minuti: gioco vulòco, slegalo, dalle azioni difensive di una potenza varamento poderosa da ambe le parti, ite;, vanii ad esso venivano a sfasciarsi tutti gli attacchi, lì tiro più pericoloso nostro fu compiuto in questo perìodo da Covenìnl II! elio] nell'insieme della giornata si dimostrò notevolmente al di sotto della forza individuale di cui è solito faro sfoggio nei motchos internazionali. Anche la migliore occasione, l'unico di segnare, toccavo in questo periodo, pei* quanto riguarda l'Austria, a Ktttlmn che. con; un largo spazio del goal aperto a sua disposizione, tirava cito al disopra del palo trasversale. Wondrak un istante appresso mancava un'altra favorevole occasione. Dei nostri. Mi gli i vacca e Baioncieri riuscivano con azioni quasi esclusivamente individuali a farsi luce e non mancavano il successo clic per precipitazione o per l'energico sistema della difesa austriaca. Ostrieck fu fortunato in una ili queste nostre decisissime puntate in avanti di vedersi capitare il pallone in mais)-quando meno se l'aspettava. Nelle ultime jiallule gli austriaci mostrarono una leggera prevalfr.z::. entrando nella nostra melò campo, ma la nostra difesa non diede mai l'impressione di essere sopraffatta o di over ceduto sotto il peso del lavoro al quale era stata sottoposta. Dimodoché quando giunse il liscino tinaie si poteva dire che l'esito nullo era in complesso un giusto riflesso dell'andamento della partita. Elogi g critiGtie I 'Austria cioeò meglio elio nell'ultima occasione in cui l'avevo vista a Ginevra contro la Svizzera: giocò con migliore coesione e. maggiore velocità; giocò però con identica efficacia: gioro tecnico e troppo accademico, troppo preoccupato della ricerca della finezza, del mezzo di esecuzione-per ossero i.n realta intonato alla praticità dello-scopo, fili avanti od i mediani austriaci hanno più cura della bellezza del ricamo che. eseguiscono die non del fine a cui deve tendere il ricamo, e succede che il ricamo slesso il più delle volte e rotto da una difesa decisa elio entra comeuno strumento lacerante nelle maglio chi: s vanno metodicamente intessondo. Richter, il novellino della prima linea, fu una. piccola delusione per coloro che lo avevano prescelto, mentre Svvntosch e Kuthan furono coloro a cui maggiormente il gioco austriaco deve il suo carattere di poco rendimento a cui ho accennato dianzi. _„ , _ Kurz tra i mediani e il terzino Blnm furono i soli nomini all'altezza della situazione in una squadra che non trovò mai o meglio tOTse a cui non fu mai permesso in -ufio il match di ritrovare la sua giusta forma. Ho detto della nostra difesa: Trivellinl ebbe lavoro questa volti o lo compi con coraggio, intuito e precisione. Caligaris « De Vecchi hanno combattuto la bella battaglia che ho detto. I mediani nostri • hanno confermai*) la classe di cui sono dogali pel modo con cui hanno tntalment'e annullato lo svantaggio deirambiento o per l'energia con cui tutti c tre terminarono l'incontro. Ma non vi sono lodi da tributare all'attacco. Esso non fu se non in troppo raro occasioni un vero attacco; *.i basò più su azioni individuali che su movimenti collegati ed il match di Vienna, lascia ancora insoluto il grave problema della nostra prima linea. Con tre uomini al cenuro che non si intendevano che a 1 ratti e con avanzato che non crono pericolose che a sprazzi, Baioncieri fu forse il migliore delia tinca, per quanto non continuativo e Ztzi cebo una giornata'in cui poco o nulla di buona gli doveva riuscire. Oo-esta giornata che col suo risultato illumina definitivamente iutta l'importanza, dell'ultimo match della stagione, quello che ci attènde a Praga, va esaminata a. sò, o nel suo complesso giudicata, non ostante lo deficienze tecniche,'come favorevole al foot-ball ila. liano. La grandiosità dello scontro di ieri non svanirà tanto presto dalla memoria -li ehi l'ha vissuto: questa, partila fece del. bene come ncssun'altra a! foot-ball italiano. Vittorio Fozzo.