La Sarre vista di scorcio

La Sarre vista di scorcio La Sarre vista di scorcio (Dal nostro inviato speciale) ♦3 (DaSAARBRUCKEN, aprile. A Saarbriicken, capoluogo del territorio plebiscitario della Saar {Baedeker, Rhednìand, pag. Ili: trattato di Versailles, Seziono IV della 3.a parte, § 34 e seguenti) si parla molto dell'onorevole Salaudra. Proprio così. I capi dei partiti politici del Saargcbiet vi fanno a, bruciapelo dolio domande di questo genero: « L'onorevole Salandra conosce il tedesco? » — oppure: «■Cosa credete, l'onorevole Salandra è un personaggio che si lascia avvicinare facilmente? i — oppure: t Pensate che l'onorevole Salandra, come nuovo delegato italiano riuscirà ad avere qualche influenza, nel Coniglio della Lega delle Nazioni, a Ginevra ? ». Sperando... in Salandra Questa singolare sorte doveva toccalo all'uomo politico pugliese: ohe mai, mai una sua udienza fu più desiderata, e i suoi umori di governante furono più sottilmente e ansiosamente discussi, come lo sono oggi dalla Commissione degli abitanti del Bacino della Saar che si ripromette di comparire dinanzi al Consiglio della Lega delle Nazioni. Il trattato di Versailles, sostanzialmente, ha concesso ai rappresentanti di 700.000 tedeschi, abitanti nel bacino della Saar, questo diritto: fare anticamera negli hotel» di Ginevra o di Parigi, dove discendono gli alti signori del Consiglio della Lega. Di questo diritto di anticamera, i sarresi ne fanno indefessamente uso. Quanto Commissioni sono già partite da questo scampolo di terra renana, da quattro anni in qua? Una quindicina, almeno. Tre delegati sarresi, mi ricordo, capitarono perfino nel caravanserraglio della Conferenza di Genova: e, non potendo farsi ricevere da nessuno dei personaggi occupati a sistemare l'umanità, si facero ricevere dall'arcivescovo, Monsignor Giosuè Signori, che pare avesse, lui, un quarto d'ora di tempo. « Farsi ricevere » : ecco il programma minimo. Minimo, o finora non realizzato. I rappresentanti eletti del popolo sarrese partono da Saarbriicken con una congrua provvista di memoriali stampati in tutte le lingue: perfino in italiano (ma vi dico, che questo è un paese straordinario !) : « Den&schrift der Politisehen Parteien -7cs Saargcbiet » — a Memorandum of te •politicai parli» of te Saar Basiti » — c Memoircs des partii politiqucs du Bassin de la "irre » — Promemoria dei Parliti politici della Saar. Con i documenti che attestano la loro competenza a parlare in nome di tutta la popolazione, con i passaporti benignamente vistati dai consolati francesi che rappresentano la piccola Saar nel vasto mondo, i quattro o cinque tedeschi della Saar si presentano a quello che compiacentemente si chiama Parlamento delle Nazioni. O meglio: nell'immensa Parigi; dove i taxis costano un occhio, comincia la dolorosa corvée dei grandi hótels. Lord Balfour è leggermente sofferente: non può ricevere nessuno. H marchese Imperiali acconsente a ricevere due dei signori rappresentanti della Saar : ma beninteso, come privati, niente udienza ufficiale. H signor Hanotaux, o il signor Bourgeois, il signor Viviani, p qualunque altro delegato francese alla Lega delle Nazioni, rifiutano seccamente l'udienza, senza nemmeno una scusa. Il delegato svedese, Branting, ricevo uno dèi cittadini sarresi: quello socialdemocratico": lo riceve in omaggio alla comune socialdemocrazia, ma niente affatto come delegato della Saar, badiamo bene ! Un po' alleggeriti dei loro memoriali, così bene stampati, lasciati umilmente allo soglie dei potenti invisibili, con un modesto biglietto da visita, i rappresentanti di settecentomila cittadini sarresi riprendono malinconicamente il treno per Saarbriicken. Anche questa volta, il diritto di anticamera non è valso a niente. Nell'antico regime dell'Impero Romano-Germanico (parliamo del Settecento !) quando i sudditi volevano ottenere una udienza dal loro Landcsvater, supplicavano « untertanigst » la favorita, la maitresse in titolo : e finivano per ottenerla. Ahimè, gli alti signori del Consiglio della Lega sembrano essere tutti virtuosi: la democrazia, come è noto, ha spazzato via la potenza delle favorite e le buone grazio delle cocotte» politicanti. H trattato di pace appEcato da uomini qoetumati... terribile! La " Commissione di governo „ Non è da credere che il territorio della Saar, e i suoi abitanti, siano del tutto abbandonati dai signori accinti alla più degna delle imprese, quella della Lega delle Nazioni, e che ogni tanto profferiscono parole che devono essere memorabili, perchè sono pagate in valuta inglese. No. Il progetto del Landesrat, o Consiglio consultivo — solo consultivo ! — del territorio, ebbe, per esempio, tutte le cure di Wellington-Coo, un cinese di genio, che, senza essere mai stato nel territorio della Saar, stimava però che questo territorio fosse molto ospitale : tant'è vero che il suo progetto accordò la cittadinanza a ogni francese che abbia preso domicilio nella Saar da un anno : il plebiscito del 1935 riuscirà, così, più vario e animato. La Commissione di Governo, che in Saarbriicken rappresenta il Consiglio della Lega, offre campioni di nazionalità, diverse, spediti qui apposta per il benessere di questo popolo, figlio unico della Lega delle Nazioni : Mister Waugh è un canadese, M.r Lambert un belga, il conte Moltke un danese, vissuto come addetto militare per venti anni a Parigi, fra l'Hotel Crillon e rue de la Paix: un vero cittadino del mondo, dunque. Se i sarresi vogliono farsi rendere giustizia in suprema istanza, trovano seduti sui banco dell'Oberlandgericht, due svizzeri, uno di Ginevra e uno di Interlaken, un olandese, un belga, un cecoslovacco. Più internazionali di così si muore. Ma, secondo il trattato, anche il popolo garrese deve avere la sua rappresentanza nella Commissione di Governo. E si verificò questo caso: che in tutta la popolazione sarrese, il Consiglio della Lega non trovò nessun altro così degno di sedere accanto ai suoi fiduciari!, come un dentista di Saarlouis, un aerto Hector, già un po' malfamato prima della guerra per certi certificati di malattie insussistènti rilasciati liberalmente, poi nominato borgomastro di Saarlouia dall'autorità militare francese durante l'armistizio, e arruolato quasi apertamente nel servizio di propaganda per l'annessione alla Francia. Costui rappresentò la Saar per due anni. Adesso non più, perchè ha avuto un processo disgraziato. Un giornale locale, la Saarbrùcher Zeitung, lo accusò di alto tradimento.-L'imprudente Hector querelò con facoltà di prova. Ed ecco il gerente del giornale tirar fuori dalla sua borsa la prova: due memoriali dell'Hector a OleSSfàmn fwrittì Bel '.19 e nd'dpr e i e a 20, che assicuravano i duo uomini politici dell'assoluta devozione detto scrivente e, in più, di quella di tutti i setleccntomila sarresi. Hector, in precedenza, aveva già giurato di non aver mai scritto niente di simile: e fu così convinto di spergiuro e di... scarso spirito internazionale: lui, il plebiscito, l'aveva già deciso nel 1919 ! Perciò ora è dimissionario, per ragioni di salute. Ma ad evitare che simili amarezze siano preparate al suo successore, che sarà nominato con gli stessi criteri] a girimi, il presidente della Commissiono di Governo, il francese signor Rault, Conseiller d'Etat, Grand Officier, etc. ha emanato una ordinanza per cui chiunque pubblicamente offende il trattato di Versailles, o la Lega delle Nazioni o i membri della Commissiono di Governo, sarà punito con il confino fino a cinque anni in una località del territorio della Saar. Per quanto un territorio sia ristretto, ungovernante di talento sa sempre ritagliarci un posticino per un po' di domicilio coatto !TeFrit3Pio " min-aremu „Il presidente della Commissione di Governo ha voluto concedermi una udienza nel suo palazzotto alla Schlossplaiz. Dinanzi ai cancelli, vigila un Landjdr/er, uno dei centottanta Landyjgcr che costituiscono tutta la polizia autonoma del territorio. Vero è che vi sono poi le truppe francesi : al primo febbraio, secondo una specificata relaziono dei partiti politici' tedeschi, non meno di 5000 uomini, di tutte Io armi o di tutte lo specialità: e tutti impiegati qui in servizio di gendarmeria. Ma alla porta della sua residenza il presidente fa prestaro servizio a Un Landjagcr. Nello diciture dei francobolli, nella bandiera bianca e azzurra, e nel Landjùger di sentinella sulla Schlossplaiz, si esaurisce in effetti tutta la autonomia della Sarre. — Il territorio della Sarre, signore, c un minorenne che per quindici anni, fino al 1935, c posto dal trattato di paco sotto tutela. I cittadini sarresi deplorano questo stato di cose : ma nè la Commissione di Governo, nè il Consiglio della Lega possono farvi niente. Il regime liberalo che noi abbiamo inaugurato nella Sarre — il nostro regimo, cho, nonostante tutto quanto si dice, è liberale, non può dare ai sarresi più di quanto hanno avuto. Il Landesrat non può essere che consultivo. 11 trattato di pace lo prescrive. La Jfotordnuvcj dell'I 1 marzo, che ò così vivamente attaccata, ò stata emanata sulle identiche basi giuridiche della Legge per la difesa della Repubblica suterritorio del Reich. Lo sciopero dei minatori ! Lo sciopero dei minatori, così dannoso all'industria della Sarre, così prolungato — dura già da otto settimane ! — così rovinoso per settantamila minatori, ebbenequesto sciopero è fatto su comando. Uno sciopero ordinato da Berlino. Ne abbiamo le prove. La Commissione di Governo non ha nessun titolo per intervenire presso la Amministrazione delle Miniere della Sarreche dipende direttamente dal Governo dParigi, mentre noi, noi Commissione dGoverno, siamo i fiduciari della società dello Nazioni. Tuttavia, vedete, prima che igrande sciopero scoppiasse, ho voluto farun tentativo. Siccome il Governo francessi lagnava che l'imposta sul carbone dellminiere, percepita dalla Commissione, ertroppo elevata, la Commissione di Governl'ha ridotta al 5 per cento del carbonestratto. Valendomi di questa concessionfatta all'Amministrazior.e francese delle Miniere, io insistetti presso M.r Deflinne, il direttore generalo dell'Amministrazione, perche fosse consentito urT aumento sufficientsulle tariffe operaie. M.r Deflinne aveva giacconsentito, quando dalla Centrale dei Sindacati Minatori di Bochum arriva l'ordindi sciopero. La marcia nella Ruhr era cominciata, e la Germania voleva che anchil territorio neutro, plebiscitario, della Sarre partecipasse alla grande lotta contro lFrancia. Sciopero politico, politicissimo. E notate tutto il danno cho ne viene alla regione. Ma cosa importa a Berlino della felicità della Sarre?... Non parliamo dellCommissione di Governo. Il nostro budgetper circa cinquanta milioni di franchi annui, era fondato sulla imposta sul carboneAdesso ci viene a mancare il cespite maggiore di entrata... Le amarezze di un governatorDalle alte vetrate dello studio, il sole della Saar — anche i bacini minerarii, auchle zone carbonifere, di primavera, hannqualche volta il solo — illumina il viso burocratico del signor Rault, che mi parla. Ecco qui, dunque, Monsieur Rault, giprefetto di Lione, già Consigliere di Statouomo grato, evidentemente, uomo sicurdel Quai d'Orsay : tant'è vero, cho il delegato francese alla Lega delle Nazioni nporta in pectore il nome fino dalla primsessione, corno delegato francese per il Saargebiet. Ora, è non solo delegato, ma presdente della Commissione di Governo: riunsce anzi le cariche di ministro degli interndegli esteri, l'interim della pubblica assstenza e igiene, non so cos'altro. E devo esaminare e vagliare — lui ! — le richieste del'Amministrazione delle Miniere per undiminuzione dell'imposta; sul carbone : cioil funzionario francese è giudice delle richieste del signor Deflinne, altro funzionarifrancese, come lui grato e sicuro del Minstero del Commercio. Il signor Rault devdifendere gli interessi del territorio dellSaar contro il Governo francese, che lo hfatto nominare, che gli assicura — indiretamente — la carica con uno stipendio complessivo di frs. 150.000 annui, più le spesdi rappresentanza. Ve le immaginate voi ltrattative fra Monsieur Rault è MonsieuDeflinne? Qualche cosa, io penso, di prelbato — come humour. E gli interventi designor Rault per una composizione dellsciopero? La Francia non ha bisogno dcarbone della Saar, che è inadatto alla trasformazione in coke, e quindi l'Amministrazione delle Miniere della Saar può, seguendle direttive .di Parigi, sbarazzarsi dei Sindacati operài tedeschi, il più forte ostacoalla a preparazione sincera del plebiscito d1935 ». Il funzionario francese Deflinne hun compito netto: condurre lo sciopernon cedere ajle richieste dei minatori. Quanto al funzionario francese Rault, secondo trattato, egli dovrebbe attingere dalla sunuova carica internazionale tanta abnegzione da comporre lo sciopero che il Governdel suo paese ha invece deciso di condurrsen7v riguardi fino all'affamamento dei mnatori ! Una situazione psicologica da rompere fil della schiena, non dico a un eroe di PauBpurget, ma a un bue. Il trattato di Ve sailles ò grande, in questi lours de force di fariseismo anglo-sassone. Ma ì! signor Rault è francese, buon francese. E l'unico provvedimento ch'egli prende dinanzi allo sciopero è questo : chiama sul territorio della Saar altri cinquemila soldati francesi, cho sommati con i cinquemila che vi erano al l.o febbraio, fanno diecimila. Beninteso, tutti diecimila sono impiegati nel Saargebict per un « seirnlice servizio di gendarmeria t. La aiarnata dei commissari Ho fatto una piccola inchiesta sul modo con cui gli altri membri della Commissione di Governo impiegano la loro giornata pagata in ragione di franchi 300 circa. Il canadese, con una piccola équipe di signorine dattilografe sue compatriotc, diffondo nel palazzo del Governo quel gradevole odore di dentifricio o di flanella cho è proprio degli anpio-sassoni, e si occupa insiemo dello finanze della Saar. Siccome è l'unico cho vota contro talune decisioni del presidente francese — per esempio, mi fu assicurato che si oppose alla ordinanza dell'I 1 marzo — il presidente qualche volta gli fa la sorpresa di pubblicare senz'altro le ordinanze un po' scabrose : e il canadese le llpv egge alla mattina sul giornale, mentre fa a prima colazione. Il belga dirige i lavori pubblici: e cioè: premia e promuove i ferrovieri supposti favorevoli alla Francia, castiga e licenzia quelli ohe si ostinano a mandare i loro bambini alla Volkschulc tedesca. Il sarrese, Hector, s'è veduto: anticipa il plebiscito, nello sue corrispondenze private. Il danese va a Parigi ogni settimana. Il presidente aveva dunque certamente bisogno di aiuto. Ci sono, sì, nella Saar, un paio di migliaia di funzionari francesi, o di ufficiali che ricoprono cariche civili: ma l'aiuto essenziale lo dà il signor Adler, direttore generale della polizia del Saargebict. Il signor Adler è un antico commissario di P. S. della prefettura di Lione, ai tempi in cui il Presidente Rault era prefetto. Si ha un bell'essere, fiduciari del Paramento democratico delle Nazioni : le antiche amicizie questurinesche sono più forti di tutte le investiture internazionali e di tutti i crisma del Consiglio della Lega. Questa nomina « del cuore » dà subito il tono del regime poliziesco della Saar. Non occorrono particolari. Il Landesrat, o Parlamento della Saar, lavora su misura. Il siguor Rault gli invia