Come Poincaré parlerà a Dunkerque Invito agli Alleati a rinunciare ai loro crediti?
Come Poincaré parlerà a Dunkerque Invito agli Alleati a rinunciare ai loro crediti? Come Poincaré parlerà a Dunkerque Invito agli Alleati a rinunciare ai loro crediti? (Servizio speciale della STAMPA) Parigi, li, notte. hanno suscitalo, il gio Secondo le previsioi-i che qui si fanno, il discorso che Poincaré pronuncerà domenica a Dunkerque si impei-niorcbhe principalmente intorno a due temi: l.o) una dichiarazione di principio sulla ferma decisione della Francia di non evacuare la Ruhr se non dopo aver ricevuto dalla Germania il pagamento delle riparazioni; 2.o) un invito agli Alleati a riconoscere il diritto dei franco-belgi alla priorità dei pagamenti, ed a prendere sopra di sè il carico rispettivo delle spose di guerra, ossia a rinunciare per conto proprio alla partecipazione dei erediti chiesti alla Germania, qualora si voglia che la Francia abbrevi l'occupazione del bacino minerario. In altri termini, si confermerebbe oggi quanto vi ho segnalato negli scorsi giorni circa la diversione che la Francia starebbe tentando, per portare la propria azione dalla Ruhr fuori del terreno della vertenza franco-tedesca, su quello dell'interesse finanziario comune degli Alleati. L'intenzione dei capi del Governo francese sarebbe insomma quella di tenere agli anglo-americani presso a poco il discorso seguente: — Voi ci fate un carico delle azioni di recupero di ereditò da noi intentate contro la Germania, quasi che tali azioni non dovessero servire che a noi. Ora noi non vogliamo invece continuare a cavare le castagne dal fuoco per conto vostro. Se volete che tiriamo indietro le mani messe al collo della Germania, rinunciate alla vostra parte di crediti, e ac^ consentite a che la cifra delle riparazioni venga ridotta alla somma unicamente necessaria a pagare la ricostruzione dei territori devastati, ridotto il suo debito a tale proporzione, la Germania non avrà più difficoltà alcuna a pagarlo; e noi potremo evacuare la Ruhr entro un tempo relativamente brevissimo. — Stando a queste previsioni, Poincaré non sconfesse-' rebbe quindi il passo di Loucheur; ma ne preciserebbe meglio l'autentica portata, dimostrandolo non più tanto una mossa destinata alla Germania, quanto un gesto diretto agli Alleati, e dal quale l'atteggiamento francese verso i Tedeschi non dipende se non per via mediata. Una rispondenza curiosa a tale prospettiva si vuole vederi, oggi da qualcuno nell'idea che, secondo il Tag, dovrebbe venire esposta quanto prima al Reichstag dal ministro Rosenberg. Questi, in luogo di portare alla tribuna un nuovo piano di riparazioni, si limiterebbe precisamente a consigliare al Governo di Parigi di rivolgersi agli Alleati per ottenere, insieme col Relgio, un diritto di priorità sulle futuro prestazioni tedesche. Sarebbe invero una coincidenza assai bizzarra tra Boriino e Parigi : forse la prima verificatasi da tempo ormai immemorabile. Ma probabilmente anche in considerazione di ciò, il Temps, occupandosi stasera della - notizia del Tùg, si mostra assai poco entusiasta dell'idea prestata a Rosenberg, non dissimulandosi come il portare la questiono delle riparazioni dal terreno franco-tedesco su quello interalleato potrebbe, invece di chiarire la questione, concorrere a complicarla, e servire gli interessi della Germania mettendo la discordia fra Londra e Parigi. Questi commenti del Temps vogliono forse essere un mònito a quei circoli di Governo francese che potrebbero essersi fatti fautori della nuova tattica? V," permesso supporlo. In tal caso si dovrèbbe indurne che da qui a domenica il terrore delle 'dichiarazioni del presidente del Consiglio possa subire ancora notevoli modificazioni e rispondere con minore fedeltà alle previsioni accolte in questo momento in questi circoli politici. C. P.
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