Dopo l'eccidio di Essen

Dopo l'eccidio di EssenDopo l'eccidio di Essen (Serviziospecialedea.Berlino, 3, notte. dere immediatamente Una corrispondenza parigina di un giornale berlinese comincia cosi: «Parigi ha festeggiato la Pasqua come se l'occupazione della Ruhr non esistesse... ». Con buono paco del corrispondente parigino, la stessa cosa si può dire della Germania. Da venerdì della settimana scorsa fino a stamattina Berlino ha festeggiato la Pasqua come so la questione della Ruhr non esistesse. Ministri in campagna, deputati e giornalisti partiti. Perfino le agenzie giornalistiche in vacanza. Questo spiega perchè il doloroso incidente di Essen abbia avuto assai meno eco nella popolazione di quello che si sarebbe potuto credere. Questa sera la stampa si dilunga in polemiche con la stampa di Parigi, e con i particolari che essa ha potuto dare prima della, stampa di Berlino al mondo intero sugli avvenimenti di sabato scorso. «...Il generale Degoutte riferirà al signor Poincaré come già altra volta il generale Do Failles a Napoleone III: Ics Oliassepots ont t lls des mervcilles « : -- Così scrive stadera Teodoro Wolff nel suo commento settimanale alla situazione. Lo vittime dell'eccidio di Esseri sono salite a 13. essendo morti altri due feriti. E' intenzione del Governo di fare alle vittime solenni funerali alla fine di questa settimana, e di seppellirle nella tomba d'onore di Essen, costruita dopo In guerra per raccogliervi i soldati morti sui campi di battaglia. Le relazioni del Consiglio di fabbrica e della Direzione Krupp Da Essen viene comunicato un rapporto sugli avvenimenti di sabato scorso compilato dal Consiglio di fabbrica delle officine Krupp. In esso si espongono i fatti in una forma completamente diversa da quella data àfiX giornali francesi. Soltanto anello il consiglio di fabbrica, in detta sua relazione, dichiara di credere che una improvvisa ondata di vapore turbinoso, proiettato sulla piccola schiera di soldati francesi da una locomotiva in azione, abbia potuto far pensare all'esistenza di una azione violenta' di nuovo genere, e indotto l'ufficiale a dare l'ordine del fuoco. Anche la direzione della Società Krupp pubblica una dichiarazione, nella quale si definisce «menzognero.» la relazione dell'Agenzia ìiavas, e si contesta che gli operai fossero armati di rivoltella; e quan- 10 all'accusa francese contro i direttori, di aver fatto fischiare le sirene per radunare quanta più folla di operai fosse possibile, ii rapporto ricorda che «in. tutto 11 territorio occupalo è stato concluso un accordo fra le direzioni dello fabbriche e gli operai, secondo il quale non si deve mai lavorare sotto la diretta minaccia dello baionette francesi. Il segnale delle sirene, usato regolarmente in quosii_ casi, non ha altro scopo che di avvisare gli operili die militari francesi si trovano nella fabbrica, e che perciò il lavoro devo essere sospeso. Questo fatto avvenne già in oasi precedenti, di pieno accordo fra la direzione delle fabbriche e i rappresentanti degli operai. Assolutamente fantastica — continua la dichiarazione — è poi l'afCermazione AaWHavas, secondo la quale la ditta Krunp aveva assoldato nei suoi stabilimenti impiegati di polizia già scacciali dai francesi per poter agire in modo provocatorio ». La maestranza della ditta Krupp ha deciso starnane di iniziare uno sciopero di protesta di 2-i ore. Il Consiglio di fabbrica ha dato notizia alla ciitadinanza di questa decisione con un manifesto nel quale si dico fra l'altro: «Ancora una volta le maestranze di Krupp si rivolgono alla coscienza universale, per dimostrare con (ino sciopero di protesta di 2i oro il loro orrore contro il macello commesso dal militarismo francese sabato' scorso fra le maestranze Krunp. Nello stesso modo protesta contro l'arresto di alcuni direttori delle officine ». I francesi che hanno già arrestato quattro direttori delle officino Krupp, continuano attivamente a ricercare ni*ri due direttori, che. finora non sono riusciti ad acciuffare. Gli arrestati saranno sottoposti, alla finn di questa settimana, ni Consiglio di guerra. "... orrore per 1 delitti esecrabili commessi dalla soldatesca „ II Wolff Bureau riceve da Ebensfcld che il « presidente di Governo » di Ducsseldorf, Graetzncr, ha fatto consegnare al generale Degoutte a mezzo del generale Denvigncs, una lettera nella quale pròtesta contro le uccisioni di Essen, dichiarando fra l'altro: « ...Non è contemplato alcun delitto nel Codice penale tedesco e neppure nella legislazione penalo del mondo civile che le vostre truppe non abbiano commesso dall'I 1 gennaio in poi». Il presidente osserva che ha scritto la presente lettera non soltanto in qualità di amministratore responsabile del dipartimento di Duesseldorf; ma aggiungo che eleva la sua voce « in qualità di difensore dogli uccisi, per esprimere orrore por i delitti esecrabili commessi dalla soldatesca». La lettera così continua: «Sono convinto che questa condanna sarà approvata da tutti i popoli che tengono ancora alla inviolabilità delia vita umana, e ritengono non come occasionali i sanguinosi incidenti che si sono svolti nello stesso tempo in cui un rappresentante del Papa, custode fedele e deciso dell'umanità, si trovava ad Essen». La lettera rileva formatmente che le uccisioni di Essen hanno provocato al massimo grado L'eccitazione nel territorio occupato", e particolarmente nella zona della Ruhr; od esprime la. speranza die il generalo Degoutte voglia pren¬ dere immediatamente tutte le misure necessarie, «dimostrando l'intenzione di scindere la sua responsabilità da questi assassini ». Il presidente conclude dichiarando che, parlando un linguaggio severo nella lettera attuale, egli non intende approfittare della circostanza di trovarsi 11tualmente nella Germania non occupata; ma si dichiara formalmente pronto a presentarsi dinanzi a qualunque Consiglio militare francese, purché esso gli garantisca la possibilità di fornire le prove delle suo affermazioni. Il comunismo armalo nella Ruhr Come ò noto, il 31 marzo scorso scadeva l'ultimatum del generale Degoutte ai proprietari di miniere dello. Ruhr, per il pagamento delle imposte sul carbone. Gli industriali della Ruhr avevano deciso, come è noto, alcuni giorni fa di non aderire per nessuna ragione agli ordini dei francesi. Ora perù il generale Degoutte ha comunicato che l'ultimatum è stato prorogato Ano al 15 di aprile. Da Muenstcr si annuncia cho il delegato papale, monsignor Testa, ha iniziato i suoi colloqui con le autorità tedesche nelle regioni occupate. Monsignor Testa ) imarrà ancora qualche giorno ad Essen. Informazioni del ììerlincr Taueblati danno come sempre più rireoccupante il movimento comunista nella Ruhr, favolilo specialmente dal fatto dello scioglimento della polizia. E' vero che il generale comandante il territorio occupato Ita concesso a vari comuni di preparare la organizzazione di tuia polizia comunale; tuttavia l'aumento dei delitti e delle scorrerie delle bande armate in. tutto il territorio della Ruhr è più cho considerevole. Anche ad Essen recentemente sono penetrati 50 banditi a.rmati, che poterono essere respinti solo dopo lunga lotta. I comunisti tentano attivo.mente di far prendere in considerazione dalle autorità francesi lo loro centurie annate por servizio d'ordine; e taluni comuni in cui i comunisti sono in maggioranza hanno già adottato in servizio tali centurie, le quali però si abbandonarono spesso ad atti di partigianeria e a soprusi di vario genere. ^'-Wole è una divergenza manifestatasi nr-t rampo comunista., specialmente in seguito alla presenza di Clara Zetkin ad Essen, e di un suo contradditorio con un'altra deputatessa. comunista, Rosa, Fischer. Mentre Clara Zetkin si mostrò' contrown all'appoggio dato 'dai francesi al partito comunista, lo Fischer sostenne Ta. to°i contraria. Nella, votazione che ne seguì la Zetkin ottenne una lieve maggioranza dì voti 11 Wolff Bureau riceve 'da Mnenster che 10 miniere di Waltrop, di Berqmnmsgìueck, presso Bucr, e quelle Kocnig e Ludwig, presso Recklingbauson, sono state occupate militarmente. A Wipperguerth sino avvenuti spostamenti di truppe, specialmente di cavalleria. A Dortmund stornane sono state effettuate altre requisizioni di automobili. Si ha da TCIhing cho ir giornalista francese Labourelle, arrestato mialcho giorno fa a Maricnlwrg, 6 stato rimesso'in libertà.