Il voto agli emigrati?

Il voto agli emigrati? Il voto agli emigrati? liRoma, ?7. nòtte. U progetto per Li ri'iirniH elettorale l>r«miTitinzirito dal comm. Michele Bianchi noi suo discorso di Milano vPitìi, elnbontlo In niirilr. : (ìli simli in corso per In riforma coinvuljritno là (jiieslioni! del volo a^-ìi em'ignil'i. Il l'icsident i di'l consiglio, ricevendo recenienn ::1<i l'on. Casertano, presidente delia Cnniniissioue uarianieniarc. clic >i occupa dello i|iiostiont attinenti alla leggo eleiloralc. .crii rivolse preghlern ili similare anche il problema del voto (urli emigrali. Ih vista dei risultali di (inerii studi, che sembrano volgere a concili sioni negative Ito credulo interessatili n- snlterj .-ni ilitiuttuio problenta duo immilli parlamentari clic hanno Miiflifilo :i f indo II problema stesso, e cioè il sen. Alfredo Bai: celli o l'ori. Pietro Cliitnienii e* ministro ••:■!• la i\ I. il prinió ed ex ministro bielle Posi e professore ordinarlo iiU'UhiVKi'slti'i ili Ci Ionio. Il secondò, f.'on. Alfredo Baccelli mi Ita dotto: — Concedere il volo agli italiani che vivono lontani linieri natria, ma ne seguono i vii animo liliale le soni, giusin od opportuno. Non è allretlanfo giusto ed opportuno i-om eflcrlo a chi ?i sente dis'aei alo in modo deli nltivodolln sua iena. Credo nonio clic l'iscrizione tiPllo lisle cleitorali di I Consolato presso Il nuale gli emigrati potrebbero votate, non dovrebbe avvenire (Il ufileio, ma dopo t stanza dei ti Modino fuoruscito, chi a norma delle nostro leggi non ò piti cittadino ita- pIlario, è chiaro che non può votare. Non •limone sul principio, die mi pire indiseli'* libile le rlifllcoltà sorgono, ma sull'effetto c sulla tecnica deirappllcazlopc, a! cI (iI Iolovrs; pi msc| s<■ II llI: dpp1 .-pndlnnm— Ouali sarebbero secondo lo: gli effetti I gdella concessione del volo ? | n-Conceduto il voto agli emigrati si do- . m^, ., . ,. ,,, - , vrebbe anniderò latrivi, delle scnedo Prima Mrii proclamare l'osilo t ci» varrebbe a tenere .sospesi i risultati delle elezioni per alcune gsettimane con quali e quanti inconvenienti òognuno può immaginare. Sulla tecnica del- i 1 applicazione, poi. coma c (piando perverrebbero le liste di parlilo oltre Oceano e le so!lede? Come si curerebbe l'iscrizione dell'elettore? Non solleverebbe diflleollà polii idic e Iconiche la votazione nel Consolato? Come ri assicurerebbe l'integrità dei pàcchi delle sz-hedo spediti a Roma per il trainile della posta straniera? l.o domande si moliiplirhe.rebbero se M insistesse sull'argomento. Concludendo, il voto agli emigrati fi una di lineile ideahui teoriche lo ouali seducono. La loro traduzione in pratica e ardua. Direi di si quando ini si presentasse una proposta atta n<l eliminare tutti gli inconvenienti ai ouali tonnz■ filo appena accennato. E possibile? Non so. 5Certo e molto dimoilo. uAl sen. Chimienti, dio prosegue attuainien- ; ftc il suo corso di lezioni all'Università di 1 gCatania, ho inviato un iiuestionario al quale )l'ex ministro pugliese ha dato la seguente risposta « La questione del voto agli emigrati è ddpregiudiziale. E' possibile dare un I Vproprio contenuto sociale P politico : dassai complessa c va esaminata da duo punti ' sdi vista: il primo più sostanziale, quasi di j mnatura vero e proprio contenuto sociale P politico a questa rappresentanza speciale? La parte ! Qplù rilevante di queso contenuto non porle- ! trebbe spesso gli emigrali a discutere ed a i combattere apertamente la politica econom 1- ^ca ed estera dello Stato ia cui vivono, specie nei rapporti col loro paese di orisine7 Una sì rlolta elettorale impostata su queste basi - pli 0cn,1?si04ni non mancherebbero - giove- | frebbe alla tranquiUa permanenza degli Ita- hliani aU estero, alia libertà dei movimenti | sdella loro attività, economica? Chi e. come isi potrebbe disciplinare la misura ed i limiti I di_11I1*.sm.a.t,£l Wtt»_elettoral8T i Governi la | permetterebbero e, più dei Governi, la per- metterebbero le organizzazioni commerciali : e bancario dell'estero? Insomma l'esercizio del diritto elettorale all'estero nell'interesse della patria di origine sarebbe sempre utile ai buoni rapporti dell'Italia coll'estcro e più di tutto sarebbe utile sempre agli interessi degli italiani all'estero? Il quesito si fa più complesso quando si ammette che qualche volta un determinato Interesse degli italiani all'estero può non coincidere coll'interesso della patria lontana, la cui economia nazionale vive in condizioni materiali e morali differenti da quelle del paese in cui vive l'emigTato. Pongo la questione e dico solo che non ho forza di argomenti per decidermi in modo affermativo ». Circa la possibilità o meno dell'organizzazione tecnica del procedimento elettorale l'on. chimienti ha fatto le seguenti dichiarazioni : « La rappresentanza degli emigrati dovrebbe essere in blocco per tutti gli italiani all'estero ovunque si trovino, o Stato per Stato, fissando cioè un Quorum di elettori da formare una circoscrizione elettorale all'estero? Immagino non potersi accettare che l'ultima soluzione, privando naturalmente dell'esercizio del diritto elettorale quei nuclei sparsi di emigrati o quegli emigrati isolati mlontano da quella determinata circoscrizione! i..i. r,„„ ,„ f_..,.,..„;~ lfissata dalla legge speciale. Per la formàzio ne delle liste vi è da notare quanto segue: la nostra legge elettorale prescrive un elenco speciale di emigrati. Naturalmente, quell'elenco di estratti separati dovrebbe dare i vari gruppi di elettori da comunicare ai consoli delle circoscrizioni all'estero per mezzo del ministero degli Interni, non sólo, ma anno j per anno, dovrebbero altresì essere comuni- cate la variazioni avvenute sulle liste per- manenti in seguito alle revisioni annuali i prescritte dalla legge, od aflidare al console, j assistito da una Commissione di italiani, la i opera di questa variazione annuale. Occor- ! rerebbe stabilire una nuova disciplina sul ■ carattere delia permanenza della listo «'■»'«■- ! torale all'estero, per il caso di elezioni rali durante la legislatura Per tutta parte io credo che le cose potrebbero essere i regolare senza gravi inconvenienti, che non : fosse quello di termini più larghi per l'invio • parte del console del certificato di iscri-1 zionc e dell'invilo a volare .. ! Circa il procedimento dell'elezione, il Chi- mienti pensa: -Non potrebbe evitarsi la scheda spedita all'ufficio elettorale per mezzo della posta. V. i questa è una grande questione: scheda slam- ! Pota o manoscritta: Parrà facile assicurare la personalità, la segretezza, l'indipendenza dd voto a distanza? Ai tecnici della bisogna elettorale la risposta. Ed ancora non paro die si dovrebbe forse stabilire per l'elezione | lista elei- lioni gene-1 ila Questa ,ero esserci delle circoscrizioni all'estero, una data di- ■ versa da quella delie elezioni nella madre | patria? E se limane hi servizio il sistema"proporzionale, in tutto od in parto, l'eletto-' l'Oti-ebbi: partecipare alla lotta l regno con listo di partito, c iportuiio adottare per l'estero il j miiiiale poto e semplice? Cre- do che con auèsfulttuia sohmiouc, .he pare la più logica, difficilmente si potrebbe evita- re il mandato imperativo. Comunque, lo penso che. risoluta la prima questiono che sarebbe la principale le dìttico Uà di „ i,. : 2£Jrt« IpJib a ™ Mr'l^^ ioayl 7r-, mento legislativo per la pnriecipazlone degh italiani alle elezioni de a madre patria non; presenti gravissime difficoltà se non quella dt assicurare la personalità, la. segretezza e l'indipendenza del voto, probi a di non facile soluzione per ognuno c per min Ri: elei tòri di ima clic-osoi'izioiie ali estero, ma a mio avviso la pregiudiziale è grossa. Si può opporre peraltro, clic abbiamo all'estero lo Camere italiane di commercio, l.a loro at- lidtà scliiettanienle economica non ha dato mai preoccupazioni o fastidi alla politica c ns'-o!tnrc dalla viva v<veo di mialdie univo lirpsidciilo ili Cantóre ifaltsuiò di commercio aircslcro il latto, la prudenza od I liguardi con cui l'ailivilù. delle Camere «leve essere ndotla. I.i Ilo ascollali. I'.' possÌbiÌO din (incile iiiedesiiuc virili .•iccoiiiltagritno una Iona elciloriitéi perdio, senza dubbio una lolla dottorale dovi fi esservi >■ • lo cosi; devono essere serie. Forre sarebbe bene fa terrena ra le nostri' Cantero ili conimcrciò all'estero, a «sai competenti in materia, nuche privilo potrebbero essere buon; organismi da mitizzato por ululare I consoli nella ferniascione delle liste e costitni'rc ulfici cleltorali e scegliere i luoghi dove dovranno risiedere. <e davvero non si Crederli sufficienti l'azione ■ Ielle ambasciate, delle leguzionl, dei onnso lati, delle Cniiiero <li coinmei'cio e si vorrà udore nossibilé l'esercizio del diritto elei- li cuiigniii, bisognerà Procedereconosciuto senza onci'. la hiarazloni deil'on, Cliimieiiii, al dono rivai e interroga' prodi ' (.lue pari <ii quello dell'on. Alfredo Baccelli. Ja .-; ir'.no intuire le enormi difficoltà della proposta e la probabilità «'ho venga abbandonata.

Persone citate: Alfredo Baccelli, Alfredo Bai, Chimienti, Iona, Michele Bianchi, Modino, Parrà

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma