Il Convegno dei democratici sociali

Il Convegno dei democratici sociali Il Convegno dei democratici sociali r-.esaonedoaCamera di commerciosè tenuto domenica il Convegno regionale della democrazia sociale. L'on. Vittoria, come rilevammo nella diffusa oronaca di ieri, ha parlato dei rapporti col fascismo e dell'opera del Governo, dopo di cho l'on. Mancini ha esultato l'aziono o l'importanza de'la domocrazlii,, esprimendo aporto e leale consenso al Governo, Nel pomeriggio si ft Iniziata la discussione sull'ordine del giorno letto dal dott. Angela e più sotto riportato Per primo l'avv. Valabrega disse che la Democrazia sociale può Camminare col Governo fascista per attenuarne lo spirito reazionario e antidemocratico: il prof. Jacob! vorrebbe apportare una modificazione al proposto ordine del giorno. Egli insiste sul grande miraggio della libertà che fu ed è lo scopo della Democrazia. — Quella libertà alla quale il Governo attuale deve la sua ascensione al potere. Che il fascismo cerchi di non permettere che essa diventi licenza è bone; ma noi dobbiamo vigilare acciò che non si passino certi limiti, alla qual cosa non può essere consenziente la democrazia sociale. Noi vogliamo il P'Ù grande ed ampio respiro, lo più grandi idea, lo più grandi libertà. Viene poi accennato agli approcci fra Governo o Vaticano. Parlano poi il prof. Faa, Favara, Bonasca a nomo delia provincia di Cuneo ed infine l'on. Gaspnrotto. che pronuncia un lungo rtismrso di intonazione filofascista, spiegando come la direzione del partito decise di mandare dei suoi uomini a collaborare coll'attuala Governo ed invitando gli intervenuti a fare opera patriottica per la ricostruzione nazionale. L'ordine del giorno Viene letto l'ordine del giorno modificato dall'on. prof. Mancini. Eccolo i II Convegno regionale della Democrazia sociale italiana tenutosi in Torino, ti 25 marzo 1923 ; Udite le relazioni dall'on. Vittoria sulla Democrazia sociale e le tradizioni democratiche, e .Beli'on, prof. Augusto Mancini sulla Democrazia sociale e l'attuale i.-omerrto politico, dopo ampia discussione e dissertazione doll'on. Gcwparotlo, riafferma i principi fondamentali del partito nel suo carattere nazionale, nella sua fede negli Istituti di libertà, nella sua concoKlruie delia Sovranità dello Stato, nel pieno riconoscimonto di ogni legittima attività di piodu zione e di lavoro sulla base della coopera ziona di classe : e mentre riconosce che eccezionali condizioni del paese possano aver richiesto eccezionale azione di Governo : ritiene che i risultati concordemente auspicati dell'opera del Governo nazionale, a cui la Democrazia sociale ha dato e dà uomini tra t suol migliori ed il suo aperto e leale consenso nel paese, tanto più benefici e stabili saranno quanto più siano avvalorati dal libero consenso e suffragio dei cittadini ; ed esaminate noi le tendenze e la propaganda attuale dei partiti nel paese, di fronte all'aperta minaccia di correnti conservatrici di snaturare tutto il movimento di restaurazione nazionale in senso anti-deniocratliio, ricorda cho il movimento rinnovatore (si concretasse nell'azione del Partito del '.innovamento o del vittoriosi fasci di combattimento) ebbe sostanziale origine dalla guer. ra di cui la democrazia fu propugnatrice e inteso lo spirito, ebbe inizio dall'ardimento, suscitatore e interprete dell'anima nazlona le, di uomini nutriti di feda democratica, ebbe meta segnata la valorizzazione di ogni energia sociale sulla baso della coscienza nazionale e la piena difesa dei diritti dolio Stato sovrano. Confida che la Democrazia sociale, mantenendo la sua immutata usonnmia e autonomia politica din opera vigile e costante alla restaurazione civile ael paese contro ogni deviazione». L'on. Mancini rispondendo ad obbiezione di congressisti afferma che ti nell'interesse di tutti che l'opera del Governo al quale anche la democrazia ha dato i suoi uomini non fallisca. L'ordine dei giorno messo ai voti viene approvato all'unanimità. Domanda noi la parola il pensionato Biolato per ricordaro agli intervenuti come anche ti Governo fascista, limo quelli procedenti, abbia dimenticato le promesse fatte al pensionati ner migliorare le loro condizioni. In proposito viene approvato un suo ordine del giorno col quale il Convegno riconosce ancora una volta l'assoluta'giustizia o la Inderogabile urgenza di provvedimenti per I vecchi pensionati e non dubita di affidarla all'enorgica difesa del suoi uomini di Governo ed all'iniziativa dei suoi parlamentari. Politica scolastica e politica economica Il prof. FoS inizia quindi il tema scolastico che tratta della trasformazione dot prògrammi nello scuole pihnaria e media, accennando ai 5 anni a cui vorrebbero ridotti i 6 della scuola elementare, f.ontuta i programmi, parla di sveltirli, della sovrabbondanza della materia e conclude auspicando all'insegnamento obbligatorio lino ai H o 15 anni, 11 prof. Mazzini vorrebbe parlare dell'edaroe rll Stato ma l'ora tarda non lo consento. Si limita a fare l'augurio che per ottenere una migliore istruzione pei figli del popolo, gli studi siano sgravati di tasse e di spese librarie, tanto onerose pei padri di famiglia. Prendo poi la parola l'avv. Momigllnno, consigliere provinciale di Milnno. Egli tratta dell'economia politica, accennando come 11 trasportare un bilancio da una amministrazione all'altra corno si è fatto molte volle, non significhi realizzare delle economie. Si addentra In una tecnica dlsquisiziono e propone il seguente ordine del giorno che 1 congressisti approvano: « Il Convegno afferma che l'immanente problema delia viin italiana è quello della restaurazione economica dello Stato ; che per raggiungere tale scopo però la Democrazia sociale non polrà consentire ma! elio si ripeta per altra via l'errore della finanza deimigocrlca. coll'lnstaurare una nuova opposta finanza di classe, antidemocratica e protezionista, per la quale premono gli interessi dei nuovi alleati- nazionalisti o del gruppi che vantano le loro benemerenze verso il fascismo. Ammonisce la .lubbllca opinione a non lasciarsi trascinare a facili illusioni sulle economie del bilanci che si vanno annunciando, in quanto che il ristabilimento dell'economia de] paese mentre non può essere ottenuto In brevi mesi di qualsiasi Governo, non potrà neppure ottenersi senza rigide economie e severa moralizzazione degli organi tutti dello Stato, e senza l'Instaurazione di un sistema tributarlo cho mentre non depauperi le fonti della produzione chiami a contributo le ricchezze maggiori senza privilegi di categoria : e infine senza che una pacincn7ione reale nelle masse lavoratrici si sia ristabilita in una collaborazione sentita da libera coscienza 1n regime di liberta ., Il Congresso si chiudo alle 1!) con un alnfo saluto dfiron. Gasparotto a Torino, al minisi™ Di Cestirò, Mia stampa ed alla democrazia sodalo Italiano".

Persone citate: Augusto Mancini, Biolato, Favara, Gasparotto, Mancini, Mazzini, Valabrega

Luoghi citati: Cuneo, Torino