Anche la XVI Milano-San Remo è vinta in volata da Girardengo

Anche la XVI Milano-San Remo è vinta in volata da Girardengo L'inizio delia staionedisAnche l Anche la XVI Milano-San Remo è vinta in volata da Girardengo eaS R San Ramo, 26. mattino. Oca & classicissima di apertura s'ò rtcorninciata ieri In battaglia per rassodi azione deQa maglia tricolore. E' stata una battaglia Pop molto vivace, che spesso ci ha mteresosfco j>tì per l'entusiasmo commovente dolla.totìa die per 1» valentia dei protagonisti. Imi comò in altre corse non molto brillanti. la gara aveva sapore di mistero, perchè ncjn mdMo si era saputo di cymi uomo durante H periodò preparatorio, e qualcuno degli aaat più acclamati e più discussi era apparso va po' fiacco nelle prove disputate fin ani, la Francia e in Italia. .V'era insomma la spera» che ì battati di Mont Agel si riabilitassero ciamorosamente, e imperava iu tutti lafcnjrtasfta di sapere se qualcuno fosse pronto- a ^sbalzare dal suo seggio di dominatore, crmsB cno. ^ stato considerato sportivameme \uxo «tei più completi corridori del mondo, e'-4*e dopo te, prova di ieri deve essere giudicato non impari alla lama conquistata, ila avuto una bucatura a mezza strada, e il'gruppo fuggito al comando di uelioni e di Brutterò. Ha riparato, ha inseguito, ha colmato il -distacco, con uno sforzo violento e contine»? alla maniera forte, insomma. Poi il oerve&o ha dominato i muscoli, ed è stato passivo per tutto il resto della corsa, perchè ha sentito cine la vittoria non gli poteva più staggire. Si poteva prevedere già da Savona un tu-1 moltuoso " arrrivo in gruppo, e tra gli avversai dei campionissimo soltanto il più chiomata dei routiers poteva essere pericoloso. Girarden?ro ha valutato in un attimo tutte le poKB&irità che sorreggevano le speranze di Belioni, e le ba giudicate inferiori alle sue, A quel tanto che gli bastasse per non affal fino a San Remo, dove infatti ha tape* primo fi traguardo, con una lun\ tìX vantaggio su quell'uomo che è destinato nel corso di questa stagione ad essergli l'avversario più diretto e il più pericoloso, specie nelle volate fulminee che sa compiere con coraggio e con energia: e ne sia piova la vittoria nella « Sei giorni » di New Yorìt. Ieri, come molte volte, Girardengo ha vinto in volata; ieri, come molte volte, BeiIoni gli ha conteso il trionfo spasmodicamente fino all'ultimo metro. Questi, in breve, i Wstt caratteristici della Milano-San Remo, «he ja Gazzetta dello Sport ha fatto disputare iati per la sedicesima volta. Una cortesia mal ripagata n -confratello milanese ha convocati i corridori per le prime ore del mattino nei pressi di un calte del centro, dove si è proceduto rapidamente alla punzonatura e alla verifica delle licenze. Alle 5,80 si era liberi, e ci si avviava a frotte, confusi ai tanti habitué che danno un colore solo al quadro della, partenza, verso la conca Fallata, dove e Stato dato il < via » alle G,ll. Un forte ondeggiamento della folla; poi un applauso scioscianto accompagna i primi' passi della carovana. Corridori, automobili, appassionati formano un groppo tumultuoso che punta su Binasco sollevando nembi di polvere, mentre l'alba colora di rosa l'orizzonte. La strada non è buona, e non contiene, fortunatamente tutta la folla in marcia, rumorosa e caotica come tutte le folle. I ciclisti affondano nella polvere, e la sollevano sotto io sforzo dei loro muscoli; le ruoto delle atrto•rouuaj ^snap rud arBinqjirj ouurj •di ipqotu do Tana cortina che toglie ai più la possibilità di visione di una battaglia che appare violenta fin dall'inizio, forse perchè il freddo si fa sentire anche a chi è ben ricoperto. Gè in tutti la preoccupazione di' essere nel gruppo di testa, che va perdendo a poco a poco tutte le scorie, e comprende a Rinasco (km. 30) soltanto i corridori. Gli altri sono scomparsi a mano a mano, inghiottiti dalla marea urlante. .11 primo paese è attraversalo alle 6,34 a passo moderator e Bassi, Ferrarlo e Teechio enervavano iniziato precocemente la' lista defili v appiedati possono ritornalo coi primi, anche perchè i leaders non vogliono dare .battaglia " ed i volonterosi che avevano assunto il comando del gruppo lasciano che la corsa si muti in ima passeggiata, binari e-Giàccheri sono ritardati da noie alle macchine ; Gominetti buca, ma la flsonomia della corsa non cambia fin' verso Pavia, dove un passaggio a livello chiuso disgrega il gruppo, ala l'Incidente non ha importanza per nessuno, perchè tutti possono rientrare in gruppo. ' .Siamo ormai a Pavia, e il X. 58 dà segni di, abitazione. Inarca la schiena e con poche- battute veloci si porta in testa. Tutti danno prova della loro cortesia squisita lasciandogli la più ampia libertà .di manevia: è MeHera, di Pavia, al quale sorride l'idea di trasvolare al comando del plotone per la sua .citta. Egli insiste nel suo proposito t, non' pago di avere alle spalle tutti i cracks della penisola, vuole buttare dello spazio tra sè e loro. Vi riesce, perchè i suoi incittadini possono applaudirlo alle 7,15 con fatto fi loro entusiasmo, giacche lo vedami, solo, precedendo di alcune decine di metri tutti gli altri, Girardengo non escluso. Le poche decine diventano centinaia, perchè Mellera non sa ricambiare la cortesia et. rientrare nel lotto dei concorrenti dopo arare soddisfatta la sua vanità, e prosegue Imperterrito nella sua corsa, pazza, mentre gli altri continuano buddisticamente fiacchi, sordi, anche all'idea che ha dato al pavese le ali ai piedi. > dSordin fora due volte prima di Costeggio; Aszani * a terra per una bucatura, ma di nuB'altro si occupano che di rientrare in gruppo e di viverne le poche fasi senza tentale di modificarle. Cosi Mellera è ancora primo, già fiaccato dallo sforzo compiuto, destinato a perdere tutto il vantaggio che ha scontatalo, infatti, le sue forze lo tradiscono, etalla primo case di Pozzuolo la folla degli inseguitori riesce a farne non un attore brillante, ma quello che era all'inizio della corsa: .11 n. 5à perduto tra altri numeri, precipitato narr*oblio, vivente solo sin taccuini dei crocitii per il sud gesto che gli ha dato un quarto d'ora di notorietà. Poi la calma incombe sulla corsa, rotta appena dalle notizie che si susseguono- Calzolari abbandona per incidenti alla macchina; numeri, nuli'al irò eha numeri, compaiono e scompaiono iu coda, dove è il folto delle figure secondarie. "Su, cliè Girardengo è fermo!,, Si trotterella al passo di un asino di buona volontà. Pure, non possiamo dolercene, perchè lo scarsissimo interesso destalo in noi dalle vicende della corsa ci permette di fissate alcuni dati di contorno tutt'altro che irrdevanti. L'organizzazione è accurata, e perchè, la gaia non penda nulla in regolarità si prodigano ad ogni paese gli sportivi locali cui prestano man forte le camicie nere per tènere a freno la folla, che ondeggia ad ogni allarme. E i corridori raccolgono tuta gli auguri; possono sentire tutto le parole, perchè fi passo è lentissimo; a nessuno vuole accelerarlo, nemmeno Azzini e Gay che si avvicendano al contando. "Siamo a Novi Ligure alle 9,26, e il pubblico •Vtfia denso che negli altri centri, perchè sento di avere nel campionissimo l'atleta più acclamato. Ma l'atleta non si fa vivo, e passa ira gli applausi, insieme a tanti altri, mentre compagni ed avversari aprono la marcia. Nel grappo sono tutti quanti; 1 giovani danno tarai di Jrrequietudinet perchè sanno che il Torchino non è lontano, e vogliono saggiartotte le difficoltà stando alle calcagna dei deus. Ifa 1 vecchi non si scuotono neramead Ovada (Km 117,2) e a Campo Ligure - 13S,JJ, dove slamo in molli. Buelli, Co Jay a Arduino debbono cambiare le mentee la salita comincia e la fatica l «ernia più aspra. « Non è gran cosa il Torchino, è vero, coi auo! 382 metri sul mare, ma bisogna essere coi primi nelle ultime rampe, dove il disliralto è Od 7 o deU*8 per cento. Ma forse a•rrotomo continuato ad allinear© paesi e cifre se Girard sago non si fosse staccato dal gruppo, a non avesse dovuto riparare una buca para. I suoi gregari si fermano eoa lui, pronti ad aiutarlo nell'inseguimento che essi sento ■o poco facile. Perchè Girardengo fermo si gnifìca la possibilità della battaglia e il vio lento tentativo di lachage. Belioni e Brunero hanno tremiti di impazienza, poi attaccano con coraggio la salita, e disseminano gli avversari mano forti per le ause della strada. - attimo è prezioso, e di ogni attimo bi tesoro, e se qualcuno si stacca . JfiSSSftsJ**1 Primi e Jl pericolo bisoTO#tawa*3^airo6ni costo la barriera insor smontabile del tempo, e i due bianco-grigi ar-t rancano come folli. Cedono Vineis, Marchi, Sinchetto, Nava, Bassi e Agostoni; gli altri non cedono e puntano velocemente sulla vetta perchè 400 lire e sei bottiglie di crema marsala all'uòvo sono poste in palio per chi avrà toccato por primo il traguardo. La lotta per tener lontano Il campione d'Italia s'innesta con quella non meno faticosa per vìncere il premio, e l'andatura si fa velocissima. Sul rettilineo irrompano una dozzina di corridori condotti vigorosamente da Belioni, Brunero ed Aymo. Gli attimi si vivono con rapldltif impressionante, e la vittoria pare debba sorridere al ricciuto campione milanese, quando dalle posizioni retrostanti si vede una massa informe piombare sui leuders e prendere una posizione di vantaggio: è Bottecchia, un giovanissimo corridore veneto, che strappa la vittoria a Belioni per pochi centimetri. Subito, dopo il bianco-grigio passano Aymo e Tonarci; poi tutti gli nitri. 11 gruppo si ricompone e si butta nella discesa, sospinto dall'ansia di noti essere raggiunto. Ma la speranza è vana, perchè mentre Belioni imbocca come un pazzo tutti i tourniqvets, la folla che si è addensata sul Turchino applaude freneticamente al campione d'Italia che ha staccato oramai tutti i compagni e che trascina Gay Jla sua ruota. Dopo la vetta, Girardengo rnl aenta un po', ma la sua azione è sempre mirabile per la continuità dello sforzo. Ter reni. Di Pietro, Fasoli, Cominetti e Zanaga sono presi in velocità, e. mentre il gruppo di testo passa per Voltri (km. 154.2), la distanza dagli inseguitori diminuisce notevolmente, e ad Arenzano (km. 161.2), ''ove è posto il controllo a rifornimento, transitano in gruppo alle 11.45 Belioni, Linari e Trentarossi ; seguiti a 200 metri da Girardengo o Gay, poi da Bottecchia, Avmo, Brunero, Sivocci, Gremo, Zanaga, Bestetti, Romagnoli, Fasoli, Marchi. Magnotti, Azzini Luigi. **• netti, Petiva, Arduino, Enrici, ed altri. Approfittiamo della piccola sosta per chiedere notizie degli altri : Chiusano ho abbandonato perchè privo di gomme; Bertolino giunge ferito per una caduta; Maldarelli si ritira; Buggeri è salito in automobile sul Turchino. Un particolare che può interessare: i due premi di traguardo sono stati vinti da Belioni e da Trentarossi. Tutte le rose per Grirardeago Oliando la corsa ricomincia, il novese non desiste dal proposito di riagguaritare ì fuggitivi ed in breve colma l'ultimo distacco. Da ciùesto momento la gara non è più importante. Più che ai corridori, vale interessarsi allo bellezze della riviera, sdraiata in tutta la sua lussuria di giardini in uno spasimo di sole. Ad ogni paese la folla si fa pio intensa. Passiamo Cogoieto in fretta, e giungiamo a vcrazze alle 12,18, mentre Linari e Cortesia sono a terra. Piemontesi, Teccrno, Gremo, e lo stesso Linari, ricominciano a far parte del plotone dì testa, che attraveisa Albissola e punta su Savana. In tutte le citta è un'aspettazione sola: i corridori della Milano-Sanremo I Ouelli che portano a zonzo la noia domenicale hanno trovato finalmente un diversivo simpaticissimo, e dimenticano volentieri la Ruhr ed i -processi in corso per interessarsi a quelle fantastiche figure impolverate che sono partite da Milano ai primi raggi del sole. Passano ad una ad una tutte le borgate, ed i concorrenti si lasciano dietro l'omaggio di tutta una popolazione che li conosce'per nome, li chiama, paT quasi voglia dira loro tutte le frasi caratteristiche del dialetto ligure. E li colma di fiori, e si pigia per vederli meglio, anche a costo di danneggiarli. A Savona infatti (Km. 180.7, ore 12.50) tra corridori cadono in via Paleocapa : il solo Sivocci, quantunque sia tutto contuso, può continuare, a stento, e passare ad Albenga e ad Alassio con cinque minuti di ritardo sui Tirimi. Azzini fora in riviera per la terza e poi por la quarta volta; Linari spezza la forcella e si ritira, mentre Girardengo entra per primo ia tutti i paesi e fa delirare il pubblico di Alassio (Em. 237.6, ore 14,15), che ha seguito con affetto tutto il suo allenamento. Per la sua ricomparsa « ufficiale » ha imbandierato tutti i balconi, ed ha colto le più belle rose che gli butta con animo commosso. Ma il novese non è lieto di essere solo tra i suoi avversari : pure, li domina ad Onegiia (Km. 260.2, ore 15.41) eresiste ai loro attacchi ed i suoi avversari si chiamano Belioni, Bestetti, Aymo, Brunero. Non v'è una faccia amica: nemmeno il più vicino inseguitore, Trentarossi, è iu maglia grigia. Il pericolo non è live, e non tende ad attenuarsi, perchè un altro avversario — il piccolo gorlese — fa parie del gruppo. Ma a Capo Mele e a Capo Berta il campionissimo è ancora primo, perchè Aymo e Brunero non riescono a sfoggiare in salita tutte le loro doti. Sivocci intanto, vinto dalla sofferenza, si ritira ; e poco prima di Sanremo, a S. Stefano al Mare, il plotone di testa s'ingrossa: Arduino, Lucotti, Gremo ed Azzini liescono ad attraversare incolumi la massa compatta dei suiveurs che impazza nella strada, e Girardengo respira, perchè tre dei suoi gregari gli sono al fianco. Ma è in grande giornata, sicché continua a tenere il comando della corsa fino all'ultimo chilometro, quando decide con audacia e con valentia delle sorti della XVI edizione della" classicissima di aperturn. Non si preoccupa di seguire un compagno o un avversario, pronto a scattare a poca disianza dal traguardo, ma inizia la volata a mezzo chilometro. Pare una freccia scagliata da una fionda molto tesa: parte per primo, e trionfa superbamente. Belioni non riesce a disturbarlo. E il novese incide per la terza volta — unico esempio — il suo nome nel libro d'oro della bella corsa della Gazzetta dello Sport. L' ordine di arrivo Ecco l'ordine di arrivo: 1. GIRARDENGO COSTANTE, di Novi Ligure, alle 16,25. impiegando ore 10.14 a compiere i 286.5 Km. del percorso, alla media oraria di Km. 27.900. 2. Belioni Gaetano, dì Pizzighettone, ari tmà macchina ; 3. Azzini Giuseppe ad una ruota ; 4. Brunero Giovanni a 4 metri. Seguono: 5. Bestetti Pietro (Lo dei .iuniores), 6. Aymo. 7. Gremo. 8. Bottecchia (l.o degli isolati), 9. Lucotti, 10. Trentarossi, 11. Arduino, tutti in gruppo -12. Petiva alle lR^lr;". 13. Mainetri alle 76.35'36", 14. Gay mie 16 27 15. Romagnoli alle 16.30, 16. Teechio, alle 16.31'Sl". 17. Enrici alle 16.35. 18. Ceccheri alle 16.38. 19. Balestrieri alle 16.41, 20. Cortesia, 21. Magnotti, 22. Marchi,-£3. Fasoli, tutti alle 36.48. 24. Sinchetto, 25 DI 'Pietro, 26 Messori, tutti alle 16.53, 27. Massaia alle 171 28. Buelli alle 17.18, 29. Torroni alle 17 20 ' Z