L'odierno Consiglio dei Ministri e le polemiche sull'inchiesta

L'odierno Consiglio dei Ministri e le polemiche sull'inchiesta L'odierno Consiglio dei Ministri e le polemiche sull'inchiesta i n n e a e e Roma, 22, notte. Il Consiglio dei ministri si riunirà domani alle oro 15 a Palazzo Viminale e si occuperà principalmente della riforma delle circoscrizioni giudiziarie preparata dal ministro guardasigilli Oviglio. Su questo argomento l'on. Oviglio ha avuto starnane un colloquio col presidente del Consiglio. Si prevede che il progetto di riforma giudiziaria stabilirà la soppressione dèi seguenti uffici giudiziari: Corti di Appello, circa 80 Tribunali, 430 Preture. Circa le Cassazioni il criterio prevalente è per la Cassazione unica. Sembra inoltre assicurata la istituzione di tre nuovi Tribunali, due dei quali saranno posti aiòTerni e a Spezia. Fra le questioni che restano all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri ci è ancora il decreto-legge preparato dallo stesso ministro Oviglio per combattere reprimere il gioco d'azzardo nelle bische. L'ai riunione ministeriale, che è TuitSma della sessione di marzo, prenderà in esame alcuni provvedimenti preparati dal ministro dei LL. PP. on. Carnazza e. che rimasero in sospeso nell'ultima riunione. , Si annunzia che l'on. Nitri prenderà partii?pi tuuui^w Iai lavori parlamentari del prossimo maggio.' Prima però egli intende riunire iu una città dei Mezzogiorno, vicinò a Napoli i suoi amici per uno scambio di idee* per fissare la linea di condotta da seguire durante i lavori parlamentari. L/on. Nitti stabilirà là. sua residenza a Roma. Fra gli amici delTex-presidente del Consiglio, si insiste nell'idea che il deputato di Muro Lucano'pronunzi a Napoli od a Potenza!-, prima della riapertura della Camera, un discorso politico. Tra Bazzi e Bergamini vprirmmtldotvdrbpdgLa pubblicazione della parto di relaziono dilla Commissione sulle spese di guerra, che uarda l'alienazione del materiali residuati di guerra, ha avuto imo strascico personale. Il direttore del Nuovo Paese, signor Carlo Bazzi, che fu consigliere delegato del Sindacato nazionale delle cooperative, manda il direttore del Giornale d'Italia una lettera che dice: «Xcssnr.;i Intenzione da p<u<e mia di limitare la nessuna guisa la libertà itene vostro pubbli castoni o -neanche delle vostro critiche, nfc ili creare <lel diversivi di nessun genera. Anzi, dalla puhplica discussione, — alla duale, vi sarete accorto, non intendo fuggire, — ho tutto da guadagnare in confronto allo chiacchiero anonime degli lrrepe■ihili. Ma il titolo da voi pi-omesso allo stralcio Iella Commissione di inchiesta parlainentaro sul Sindacato nazionale dolio Cooperative, cosi concepito, « La documentazione ufficialo degli illeciti guadagni sui residuati », ù menzog'iijoro a diffamatorio perchè la relazione nun porla di utili Illeciti, bensì di utidl eccessivi. La differenza 0 sostaiiiialc o alla fialslficazlono da voi operaia ned,, confronti del Sindacato nazionale dolio Cooperative, di cui sono stato consigliere delegato, rispondo dichiarandovi dio. so avolo potuto sfuggire alla uualifìca di sleale, nella vertenza col coU-.'sa Carli, non sfuggirete a quella di calunniatore spregevole, che ho (drillo di attribuirvi. Tson dubito cho «lue ta volta vorrete risponderò di persona dei vostri nefasti sistemi giornalistici. — E.to: Carlo Bazzl ». 11 sen. Bergamini, direttore del Giornale d'Italia, risponde subito alla lettera del prof. Baz:*i dicendo: il sig. lìazzl anuaetlo 1 guadagni eccessivi. Non se no turba, o soltanto si duolo chQ li « marnalo d'Italia» Il abbia chiamati «illeciti». 11 signor Bazjl, dunque, distinguo: « non sono iUocitl gli utlU sivl, a trova sostanzialo la differenza, rc si capisce: l'eccessivo contiene la sostanza e. l'illecito contiene soltanto la norma morale. E del .n'ito, l(lecito è termine ili valutazione. Se 1 guadagni i-iiiprcsenlano parecchi milioni e sono stati eccessivi se la logco obbliga a restituirne una parte, vuoi dire che non sono leciti. Il Bazil scrive (he è stato ila ine. diffamato. Nessuno gli credeva. X'm e diffamazione riprodurre la risultanze di una incbiesta ulticialo voluta dal Parlamentò n compiuta da nomini Integri ed. autorevoli e della quale il Governo ha ordinata la stampa. Non da me- ma dall'Inchiesta il slg. Bazzl è stato dlffni.i.ito. E, del resto per le diffamazioni e per i sistemi giornalistici vi sono (lue. Macistrature : quella professionale è quella ordinaria. Adisca U slitnor l'-iizzl questi •Tribunali: 11 professionale ed 11 trludizlario Essi diranno se la divulgazione di uu 'loca inculo ufficiale, divulgazione fatti noli' ntcresse del Paese, sia un sistema giornaliitim funesto r> diffamatorio, e se possa essere impedita, come si vorrebbo (la chi può averne intere.-se. la libera ed erano d'altronde acquisiti alla pratica Lo stesso ìhuhio Paese accusa di « false » le conclusioni della Commissione -d'inchiesta ■ I.a Commissirae parlamentare di Inchiesta ■ scrive sempre il direttore ilei foglie. Bazzi, — ita allarmato-dot dati di fatto falsi. Devo aggiungere che si tratta di menzogno consapevoli, Hi filiamo la prova dello falsità delle affermazioni della Commissione sta negli stessi ' documenti clic lo. nell'interesse del Sindacalo,, ho prodotto e eh'' CTaiio d'altronde acquisti alla pratica ". Dal canto suo il direttore cotnmci-ciale del Sindacato nazionale delle cooperative, signor Bonomclli, pubblica una -lettera, nella uuale sostiene che la sua. condottai ;nci rapporti collo Stato e coi privati fu « chiara ed onesta ». La ConfudcrazióuodeUM afliistria 6 lieta ma invoca il giudizio di appello Anche la Giunta esecutiva della Confederazione dell'industria interviene con un ordine del giorno in cui, dopo essersi diclna rata, addirittura «lieta» y.prchft «nonostante niti-industriali da cui naia dtngs;sple ) rovenzioni aiiu-industriali da cui é ila Com missione e da cui è pervasa la rela- - zion8 óalìA Commissione, stessa, questa persi I-mette di constatare- che la classe industrialo -, i à . l l a 0 a i aiòli seguire, come inombro della Commissione i o e ai a i ei o , . , , ii?» e della stampa di tutte le graduazion Icontengono le risultanze più gravi; 2.0) sul! o.' > - à ci a aa l o a, Lha compiuto lutto il suo dovere durante la guerra e che il paese ha sicuro affidamento nella nostra industria sana», invoca un giudizio di appello da rimettere al magistrato ordinario, il quale giudizio «possa svolgersi in ambiente più sano o con maggiore libertà di difesa». Del resto — argomenta l'ordine del giorno — «molte dello conclusioni della Commissione potranno essere modificate, anche perchè l'avocazione dei profitti di guerra ha tolto un valore pratico reale a molto deliberazioni della Commissione stossa». Inoltre l'i Giùnta della Conf-3, delazione ha preso atto con compiacimenr.J.0 «elle comunicazioni doll'on. Mussolini dirbjarando che la fiducia dimostrata alla Gonfadcrazionr, dal capo del Governo costi.traisce per essa un incitamento a continuare "nella sua opera per la ricostruzione economica e a dare al Capo de' Orci .-.-i il contributo 'della sua collaborazioni:. \ proposito d« una domanda della Federazione indù'Striai, liguri, la Giunta ho, quindi approvato itin ordino del giorno col quale « prende atto che la Federazione industriali liguri si è rivolta alla Confederazione perchè comunicasse al Governo i sentimoali degli industriali liguri contro i tentativi ;ii svalutazione di preziosi e fattivi clementi della ricostruzione nazionale quali il signor Grand'uff. AtiiliD l'Oderò, ing. Arturo Bocciardo, ing. Rocco 'Piaggio, ed approva l'aziono della presidenza che di tali sentimenti ben volentieri si à: fatta interprete presso 1 competenti organi? dello Stato ». L'hitoi'pellanzii socialista Dell'inchiesta sulle spsse «li guerra -si è ocr «jupate, nella sua odierna riunione, anche il Direttorio dei gruppo parlamentare socialista ^massimalista. Alla (ine della riunione, che è stata presieduta dall'on. Lazzari, è stato diramato il seguente comunicato: « Il compagno on. Nobili ha ampiamente riferito sui lavori della Direziono del Partito nella sua ultima riunione di Milano, sull'azione da lui spiegata pcrehC il rurtito esca al più presto dalla crisi iTrtcrna che ora lo travaglia arrestandone e deviandone l'opera di propaganda e di riorganizzazione. Il Direttorio ha preso atto con compiacimento {Iella relazione, confermando al compagno Nobili,, malgrado le site insistenze in contrario, iti mandato di rappresentarlo in' seno al Comitato direzionale per la organizzazione dell'imminente Congresso nazionale. Fu poscia deliberato di convocare il gruppo a Milano in occasiono dei Congresso, stabilendo che sarà teuuta una seduta plenaria alla fine del lavori congressuali, ui quali hanno l'obbligo di partecipare tutti i compagni deputati. Furono esaminati poi i problemi che presumibilmente saranno discussi nella prossima ripresa di lavori patì ameni ari, provvedendo a designare i compagni che ne riferiscano al gruppo. Al compagno Velia fu dato incarico o e i . o na a e ae ho, e eo ul eti aeod,, io a i, e, e ri ». e f. se al, U ato degli intemi, il problema della riforma elettorale presentando, se del caso, una relazione di minoranza, coi criteri già adottati dal gcuppo e dal partito. Sulle gravi risultanze elllncbiesta sulle spese di guerra fu deciso di presentare la seguente interpellanza,- « Interpelliamo il presidiate del Consiglio,: l.o) sulle ragioni politiche che lo hanno irt-| dotto a limitare la pubblicazione della relazione dell'inchiesta sullo spese di guerra omnltondo specialmente le parti che per pubblica ammissione del presidente della CommfKsin- i, e ragióni per le quali l'autorità giudiziaria, cosi sollecita neli'Ispirarsi alla politica del Governo nella persecuzione di chi non piega davanti al nuovo regiiric, non ha ravvisato ancora il legittimo motivo d'intervento cor irò coloro che sul lavoro degli altri, sui sacrifici ;deU"erario e del sangue, criminosamente costruirono la propria fortuna; 3.o) sui prov•vedimeuti the, indipendentemente dal dovere! di iniziativa dell'autorità giudiziario, si- pro-; pone di adottare il Governo «i. LAjffl.ter.pellanza è firmata da Lazzari, Velia. pNobilf o Assennati. I lucri e l'avvento fascista Il «Mondo» scrive: «;La polemica degenera. Questo giornale v.i invocato prù volte che fossero rese di dominio pubblico tutte le parti della relazione fjella Commissione parlamentare. Ciò non ò avvenuto. La parte che riguarda i residuati di .guerra fu conosciuta solo per le pubblicazioni di un ffiornale, mentre gli allegati sono rimasti sotto buona custodia al Ministero dello Finanze. Con ciò il Governo ha perduto definitivamente un'ottima occasiona por rèndere nota al paese la verità, sant'i che per questo fossero necessarie rivelazioni giornalistiche, ira perduto altresì la materiale possibilità di dimostrare, con un gesto rapido ed eloquente, che esso non si sente vincolato in materia cosi delicata dalle conclamate benemerenze dei prorlttari in rapporto all'avvento del fascismo ed iu partitolar modo alla marcia su Roma. .Mio situo degli atti ó lecito pensare clic non a torto ed invano quelle benemerenze sono state ricordate dogli interessati. Ma riteniamo -iltr-esì di dover richiamare l'attenzione stilla polemica tendenzialmente politica che i'iniicheggia la. divulgazione dei fatti, polemici che sta diventando giorno per giorno più violenta tra il «Giornale d'Italia », da un lato, clic afferma che nessuna connc-iisiijtiA può stabilirsi tra gli illeciti profitti realizzai sul pubblico denaro e l'adesione pi fi o mc\"n efficace daia al Governo fascista od alcuni giornali fascisti, dall'altro die conducono una crociata contro «il moralismo politico.ed affermano ch'i te i lucri in questione hanno giovato alla conquista fascista dello fatalo non ò il caso di guardare oetri dcit'ro troppo per il sottile ». Gndcmppatrbl'/cdbgdnciìlvccd