Le offerte tedesche che Poincaré respinse

Le offerte tedesche che Poincaré respinse Le offerte tedesche che Poincaré respinse pPunti sostanziali delle proposte di Bergmann, (Servizio speciale della STAMPA) Berlino 31 ntt L t i Berlino, 31, notte. La Deutsche Allgemeine Zeiluny riporta una comunicazione dell'Agenzia americana «Hearst Presso» sullo proposte tedesche delle quali era Stato Incaricalo, per la presentazione agli Allenti, Borgniami, il 31 decembro 192iì. liuto il carattere ufficioso o .autorizzato Molla Deutsche Allgemeina Zeitung (la in tale del resto non metto menomamente in dubbio il valore della notizia) si può nfformafo che• con questo procedimento abbastanza nuovo il Governo tedesco dà finalmente comunica, zione ufficiosa all'opinione pubblica dello tante volle citato proposito Hoi'gmann. 1 punti principali sono i seguenti: «La Górmania offre, alla Francia 3(1 miliardi di marchi oro come somma definitiva per lo riparazioni, per gli Alleali, nell'ambito della sua capacità di prestazione. In questa somma non sono compresi i pagamenti già avvenuti in natura, materie prime, carbone, prodotti chimici, proprietà sequestrale, per i quali la Germania ha già slimalo un valore di 56 mi'lianti oro. La somma deve essere raccolta per mezzo di tre prestiti internazionali, affidali ad un Consorzio internazionale di Ranelle. Il primo prestilo ammonterebbe a 20 miliardi. Esso deve essere pagato subito alla Francia in conto riparazioni. Il fecondo prestito deve essere emesso dopo 5 anni, c per cinque miliardi- il terzo prestito, pure dopo 5 anni, e per gli altri cinque milia'rdi. La industria tedesca e le Ranelle assicurano al Consorzio intemazionale le necessarie garanzie per i tre prestili. «Il Governo tedesco dal canto suo chiede x l.o) la libertà internazionale di commercio per la Germania sulla base di eguaglianza con tutte le altre Nazioni; 2.o) diminuzione progressiva dell'occupazione del Reno, per diminuire le grandi spese dell'occupazione slessa; 3.0) immedialo nliro delle truppe di occupazione da Vucsscldorf, Duisburg e lluhrort ». Come comunicò il Cancelliere Cimo nel suo discorso ad Amburgo, Bergmann aveva ricevuto istruzione di presentare queste proposte in forma scritta, o di suffragarle con spiegazioni verbali. L'ambasciatore Tedesco Mayer aveva dato notizia a Poincaré tanto della presenza ti 1 Bergmann a Parigi quanto del suo compito.. I tedeschi dichiarano ufficialmente elio Poincaré non diede alcuna risposta a questa comunicazione. Questo ò il riassunto della nota diramata dall'Agenzia americana, e riportata dalla Deutsche Allgemcinc Zeitung, la quale, pure in forma egualmente ufficiosa, si affretta ad affermare che, dopo 1 entrata dei francesi in territorio della Ruhr, la capacità di prestazione della Germania è considerevolmente diminuita; e cho quindi la Germania non potrebbe più presentare di nuovo simili offerte. La stessa, opinióne si esprime noi circoli politici berlinési, questa sera dopo aver proso iti esame la comunicazione dall'Agenzia Hearst. Una nuova linea di blocco nella Ruhr Nei circoli politici berlinesi si smentisce questa sera il valore dato alla notizia riportata dalla Liberia di Parigi, secondo la quale la Germania avrebbe fatto tentativi diplomatici in Isvlzzera. Secondo la notizia della Libere, Bergmann avrebbe fatto a questo scopo un viaggio in Isvizzcra in forma ufficiosa: invece si afferma a Berlino cho il Bergmann si o recato in Isvizzera solamente per trattare questioni di diritto privalo, e non si ò occupato allatto di questioni di riparazioni o della Ruhr. ,, ,. Le fantasie politiche continuano a sbizzarrirsi intorno alla probabilità di trattative della Germania da una parte e dell'Inghilterra o della Francia dall'altra. In assenza di un fatto positivo da segnalare, lo vo<-i più bizzarre circolano sul contenuto del famoso memorandum del rappresentante tedesco a Washington e sulle proposte che avrobbe recate con sè a Londra, l'ambasciatore inglese a Boriino, lord d'Abernon. Nei circoli bene informati si afferma che, tanto a Washington come a Londra, il Governo tedesco si 0 limitato a fare una esnosizlono delle conseguenze e dèi darmi derivanti dalla occupazione della Ruhr. ed a spiegare il suo punto di vista 11 Governo tedesco non ha con ciò per nulla iniziato alcun passo di concilia•/ione, e non ha formulato alcuna proposta concreta. 11 silenzio del Governo tedesco in argomento, cho da un giornale della seva viene "attribuito ad un malinteso riserbo diplomatico, sarebbe dunque picnamento giustificato dal fatto cho il Governo non ha nulla di nuovo da dire. Si arnuncia intanto dalla Ruhr la costituzione di una nuova linea di blocco nell'interno del blocco doganale, linea cho s'appoggia ai ponti sul Canaio Rcno-Herne ed ai cinque ponti a sud di Bottrop. Questa linea sarebbe stabilita con una catena di posti doganali; o impedirebbe, secondo notizie tedesche, fra qualche giorno il passaggio dei trasporti di carbone diretti in Italia od in Olanda. Nuova nota tedesca di protesta contro le violenze francesi 11 Governo tedesco aveva incaricato, il 25 del mese scorso, il suo rappresentante a Parigi di consegnare al Governo francese una nota in cui si protestava contro un certo numero di casi di violenza commessi dalle autorità, francosi contro la popolazione dolla Ruhr. Nolla nota il Governo tedesco si riservava di chiedere più tardi «oddisfazione completa per ognuno dei casi risultanti dallo inchieste cho si venivano esplicando. A questo proposito, alcuni giorni fa il rapprcsentanto tedesco a Parigi ha consegnato al Governo francese una nuova nota, in cui sono citati ulteriori episodi di violenza dello truppe francesi nel territori della Ruhr, In suffragio alla nota del 25 febbraio. La nota enumera fra l'altro l'uccisione di un ferroviere, avvenuta il 3 marzo ad Hssen ; ruccl8ione di un impiegato del tribunale avvenuta nello stesso giorno in un sobborgo di Essen ; il grave ferimento, nello stesso, giornp e nella slessa ora, di un ingegnere tedesco a I-lorde ; l'uccisione di un commerciante di Bochum, avvenuta il A- marzo; l'uccisione di un minatore a Ge|senkirchen, avvenuta il 5 marzo ; i ferimenti di un impiegato della polizia o di un mercante avvenuti il 12 marzo a Buer. Inoltre la nota elenca un considerevole numero di maltrattamenti commessi contro membri della polizia, rapine commesse da Individui dell'esercito francese, ad Kfsen, a Herno od in altri paesi ; violenze carnali commesse contro donne da parte di sei soldati, in un sobborgo di Ksscn, e da, alcuni ufficiali francesi a Recklinghaut sen. La nota termina olencando j casi di saccheggi allo stazioni ed in alcune caserme di polizia ; o prcsenla per ognuno eli questi casi solenne protesta. Secondo notizie clic devono essere però accolto con un certo risorbo, comunicate dai giornali della sera, sarebbero stato iniziato trattative a Reckinghfiiisen fra il Comando francese ed i comunisti, por la creazione di «un tumulto» comunista in quella città. Lo trattative sarebbero fallite, avendo i comunisti richiesto allo autorità una indento quantità di armi, fucili e mitragliatrici. 1 Francesi si sarebbero spaventati, preoccupandosi dei fatto che elementi rivoluzionari venissero in possesso di. una così Ingente quantità di armi. Il nostro corrispondente da Berlino dava ieri notizia di un'altra nula eli protesta del jiovcrno del Reich ;U Governo francese, por J arresto avvenuto ad Essen del deputato al I elcUstatr Quaatz e di alcuno altre persone. II deputato Quaatz Ieri appunto veniva rimesso In liberili, avendo i Francesi constatalo elicgli non era più, conio avevano creduto il presidente della Camera di Commercio di Essen; ma II nostro corrispondente riferiva clic, alla scinta del llo.ichslog. Il pmsiden- 10 Loel.ie aveva dichiarato ohe la noia di protesta per 11 suo arresto sarebbe stata ugualmente rimessa a Parigi, poiché essa., oltre a toccare di una questiono generalo, riguardava anche i compagni di prigionia 'del .Quaatz, anoora trattenuti in arresto. h'Aeenzia Stefani comunica oggi quanto segue, riguardo a dotta nota: Il «Wolf Bureau» pùbblica che l'incaricato di affari tedesco a Parigi ha consegnato al Governo francese una Nota di protesta contro l'arresto come ostaggi, da parte dol comandante francese di Esseri, del deputato al R&Ichstitg Quante, del presidente del Tribunale regionale', Volmer, del direttore della succursale della Relclishniik, Peckolt, e di uno dol direttori di ogni succursale delle Ranelle di Boriino ad Esseri. La Nota afferma che il vero motivo di tali arrosti non ò finora conosciuto: ma scuibi'a elio sia la morie di un cuoco francese, impiegato in un albergo occupato dalle truppe francesi, presso la stazione Centralo di Essen, nella notte dal 17 al 18 marzo. « t'attuale provvedimento — soggiunge la Nota — dimostra ancora una volta la maniera francese d'applicare, invece di seguire la via giudiziaria, misure draconiana di guerra, e. di rendere responsabili popolazioni che hanno semine conservata una impareggiabile padronanza di loro stesse; e ciò malgrado la circostanza che finora olire venti tedeschi sono slati uccisi per causa dalle trurrpe straniere. Visto l'atteggiamento cosi riservato degli 'abitantl della lìuhr, si può legittimamente respingere coma assolutamente ingiustificato 11 sospetto che la vita dei soldati francesi sia esposta a pericoli da parte degli abitanti. Il fatto che i comandanti, francesi della Ruhr non hanno indietreggiato neppure davanti all'immunità di un deputato del liclchslag e particolarmente caratteristico, come è arbitrarlo il loro modo di procedere ». La Nota conclude reclamando l'immediata liberazione degli ostaggi, e proponendo di sottoporro l'incidente, insieme con l'incidente analogo di Buer, all'esamo di una Commissione internazionale d'Inchiesta, che funzioni In conformità della convenzione dell'Aia dei 1907. « La formazione di una tale Commissione — di«o la Nota — si impone, essendovi da temere che le Autorità .tedesche di Essen e di Buer si. trovino nella impossibilità di procedere ad una minuziosa constatazione del fatti ». .