Internazionalizzazione della Renania?

Internazionalizzazione della Renania? Internazionalizzazione della Renania? Verso il tramonto di un progetto che ha incontrato troppo favore. (Servizio speciale della ■ Stampa ■) Parigi, 20. notte. [C. P.) Sotto la sua apparente imraobi; lità, la situazione viene modificandosi ili giorno in giorno con ritmo incessante. Ln tendènza, cui ieri sera vi accennavo, dell'abbinamento delia questione delle riparazioni con quella della sicurezza dell.t Francia, si è già chiarificata in modo da permettere di seguirne con sufficiente approssimazione il gioco nascosto. A considerare la posizione attuale dei vari elesi avrebb' menti che si trovano di fronte, . a prima vista l'impressione che sul reno delle mutue garanzie politiche l'in-1 trigo europeo sia. più suscettibile di scioglimento che non sul puro terreno eco- noi meo. Da purlo tedesca., le voci messo in circolazione dal New York Herald prospetterebbero il Governo di Berlino come favorevolmente disposto verso il progetto di una internazionalizzazione della Benania, a patto che si tratti di internazionalizzazione effettivo, e non della semplice creazione di uno Stato cuscinetto, come la intenderebbe il signor Loucheur. Ora rruest" ballon d'essai, che viene lanciato in pari tempo dalla Vossische Zeitung, non manca di un certo fondo di verosimiglianza, per chi ponga mente da un lato ai progetti ambiziosissimi che esso consente dì concepire alla gl'Ossa industria renana, proiettando sull'avvenire dell'Europa la possibilità di una sorta di egemonia degli Stinnes e dei Thyssen, salvi così dai mille pericoli del fiscalismo spietato cui il Beicli dovrà, ricorrere il giorno in cui nulla gli impedirà più di vegliare alla restaurazione della finanza nazionale; e dall'altro lalo per chi consideri Je speranze che esso può suggerire a Cimo, il quale, in luogo di presentarsi a trattare da solo a solo colla Francia, potrebbe domani, messo sul tappeto il problema della internazionali/^ zazione della Benania, trovarsi invece di fronte ad una sorta di ripresa in esarno del trattato di Versailles: ossia, in una discussione generale europea, sollevare in questo momento la questione di un qualsiasi mutamento definitivo dell'assetto politico del continente, e far passare con abilità la questione delle riparazioni dal primo piano al secondo, o anche più indietro. Sarebbe quindi per l'oggi immediato della Germania tanto di guadagnato. A tale stregua non sembrerebbe inverosimile neppure l'atteggiamento non ostile al progetto in questione attribuito qui alle sfere politiche inglesi. L'internazionalizzazione dei territori renani, sotto la salvaguardia della Lega delle Nazioni, patrocinata da Lord Cècil, e che, a norma delle voci sopra indicate, Balfour attenderebbe ora a concretare in un piano adeguato, potrebbe forse offrire anche a Londra qualche lato seducente, aprendole, la strada ad una partecipazione ad eventuali blocchi industriali franco-tedeschi, e consentendole di ripromettersi una minore resistenza francese all'adozione rapida di una cifra di riparazioni ragionevole. Fino a questa mattina eccellente si sarebbe detta infine sopralutto la disposizione francese al riguardo, disposizione che i giornali di oggi non si fanno neanche scrupolo di nascondere sotto troppe perifrasi. Hervè nella Victoire dice di stare per la erezione della Benania in Stato autonomo incluso nella Federazione germanica allo stesso titolo della Baviera, ma smilitarizzato, e posto sotto la protezione interalleata. Qui non si vede per verità come esattamente la sovranità, potrebbe accordarsi col protettorato di potenze estere; ma l'essenziale per il momento non è questo: è l'equiparazione della Benania ad un altro qualsiasi Stato del Beich. Concezione nuova e della massima importanza. La stessa tesi quasi con identiche parole è sostenuta dal Petit Parisien. Soprattutto poi una nota dell'Hawaii da Londra si esprime in materia in termini che sembrerebbero dimostrare in chi l'ha ispirata una vera e propria intenzione di scandagliare gli umori del Gabinetto inglese sulla neutralizzazione ventilata': n La questione della sicurezza della Francia — dice la nota — è venuta pigliando presso i differenti gruppi dell'opinione britannica un posto sempre più importante accanto a quello delle ripara zioni. Ma se indizi indubbi attestano quanto seriamente essa preoccupi i circoli ufficiali inglesi, permane altrettanto difficile farsi una idea esatta degli intendimenti del Governo, dato il riserbo pru dente e sin l'enigmatico silenzio che sembra essere di regola tra quanti circondano i principali ministri ». Non si potrebbe invitare più chiara mente l'Inghilterra a pronunciarsi in me rito. Il « Badical » da ultimo insiste: « La questione delle riparazioni e quella della sicurezza nazionale sono strettamente connesse; e dovranno venire risolte insieme». Ora tutte queste dichiarazioni di entusiasmo per l'abbinamento delle due questioni, cominciano invece questa sera ad aver l'aria di essere già anch'esse sor- 1 I I I i passate. Ad un primo movimento favore | vpie è sottentrata qui una certa reazione di diffidenza, che verrà forse chiarendosi meglio nei giorni seguenti. La "premura di Berlino nel far eco alla prospettata convenienza di unire in una sola discussione riparazioni e patto di garanzia, insospettisce questi circoli, e precisamente in omaggio alla considerazione di possibili utili tedeschi che vi ho sopra esporta. Pare venga qui profilandosi un movimento di ritorno sulle posizioni di prima, ossia alla tesi della necessità di limitare le future discussioni sulla Benania al concretamento di un accordo strettamente finanziario, rimandando il resto a miglior tempo. Si tratta, come dico, di un ripiegamento strategico; ed esso rientra nel quadro di una vasta e complessa offensiva diplomatica, che non 6 certo ancora se non alle prime schermaglie

Persone citate: Balfour, Cimo, Hervè, Pare, Thyssen