Furto sventato a colpi di rivoltella nell'ufficio del Registro a S. Benigno

Furto sventato a colpi di rivoltella nell'ufficio del Registro a S. Benigno Furto sventato a colpi di rivoltella nell'ufficio del Registro a S. Benigno Drammatico inseguimento — Un arresto 11 comandante la Squadra Mobile, avv. Rossi, era l'altra sera venuto a conoscenza che ignoti ladri avevano combinato di svaligiare duranti' la notte l'UOicio del Registro di un paese de! Cnnavesano. La notizia incerta nei suoi particolari, ma che si aveva ragione di ritenere sicura, allarmò la polizia, che su-, liitò si«adorrò per stabilire un servizio dt ; agenti sulle strade da Torino, Kivarolo, Ca-j selle. S Remgno e S Giorgio- Gli atenti in bicicletta dovevano Peiiu-j strare le zone procurando che la loro prcsenza rimanesse oc culi aia per non menerò all'avviso i ladri. Il cav. Rossi con due agenti in automobile doveva ricollegare i diversi servizi per tener si pronto ad accorrere dove si fosso resa Più necessaria la sua presenza, 1 I Durante le prime ore della notte le pattuglie iniziarono il loro servizio. Verso le 2 gli agenti Booz e Cv,-o1ani passando in bicicletta j per la piazza di S. Benigno, scorsero appiatUlti'sotto una tettoia del mercato due indi-' viriui in altitudine sospetta. Il fermarli seni- Pro ai due agenti una misura prematura Essi preferirono invece proseguire per la loro stra- ; da. raggiungere il punto di riferimento cri avvisare il Comandante della Squadra mobile eh" si trovava coll'ispettore Di Pietro e gli agemi Pezzi e Monti Subito furono avvisate altre pattuglie snar- • se ed il... crosso delle truppe si avviò verso la piazza cercando di chiudere i ladri in ; un cerchi . di ferro. In breve tutte le uscite le in azza furono sbarrate, 'a fuga vei i- : va in tale modo rosa impossibile, Appotre'.'.to al palazzo del Municipio stava una scala a pinoli. Arrampicati sugli ull'm gradini, in'enti a forzare la persiana di una finestra, i ladri lavoravano di gran lena Sul bianco del muro le «lue figurone nere spicca¬ vano in modo distinto, illuminate in pieno dalla luce lunare. Sarebbe bastato agli uomini deìla lea-ge poter attraversare la piazza, portarsi ai piedi della scala per catturare i due... acrobati. Ma per quanto gli agenti a-1 vesserò usato delle precauzioni, nel silenzio ! della notte il loro incedere ed 11 suono delle loro voci erano stati uditi dai ladri. Costoro, in breve si resero conto della loro disperata situazione. Con incredibile rapidità ruzzolarono più che non scesero ai piedi della scala e pensarono di aprirsi un varco a viva forza servendosi delle armi. Quasi subito due coljii simultanei di rivoltella vennero sparati contro gli agenti Booz e Civolani, che si erano viste due ombre rizzarsi improvvisamente dinanzi, l-'ortunatamente i due colpi erano andati a vuoto. Ma sembrò che essi fossero il segnale della battaglia. I militi avanzarono tutti contemporaneamente guidati dal cav. Rossi, restringendo ognnr più quel cerchio che doveva stritolare i due ladri, e poicl '• onesti, confusi e smarriti, sparavano all'impazzata cosi anche gli aggressori risposero colpo a colpo. Il paesino addormentato nel cuore della notte si risvegliava SPr>entato sotto quel fragore di battaglia che faceva accapponare la pelle ai pacifici abitanti. Già sembrava che pei ladri altra soluzione non fo=se possibile se non l'arrendersi o il farsi massacrare sul posto. Fortunatamente tutta quella guerra non aveva recato danno ad alcuno e la difficile operazione sembrava dovessi: chiudersi col più completo trionfo della Polizia, quando ad un tratto gli agenti \i.ero i due malviventi spiccare un salto e scomparire in un gorgoglio di acqua nel canale che attraversa la piazza. Chiusa ogni altra via non rimaneva loro altra che quella pericolosissima. Ma anche gli agenti senza esitazione di sorta si erano anch'essi gettati in acqua e l'inseguimento proseguiva per quell'inusata via senza tregua. Uno dei due meno abile nuotatore venne dopo una breve lotta acciuffato ed issato sulla riva, dove altri agenti lo presero subito in custodia. L'altro invece riuscito ad allontanarsi aveva potuto raggiungere l'imbocco della galleria e scomparire nel buio di auel sotterraneo. Quella galleria che copre il canale che attraversa il paese è lunga dai 200 ai 250 metri. Sarà riuscito il nuotatore a percorrerla senza incidenti? Avrà egli approdato in aperta campagna o non sarà invece colato a fondo sfinito di fatica fra le tenebro che l'attorniavano? Questo 6 quanto pel momento la polizia non ha potuto sapere, data la velocità colla quale fu condotta l'operazione ed il Poco tempo disponibile. L'arrestato è stato riconosciuto per un ciclista nolo nel mondo dello sport. Egli è certo Carlo Moira di Alberto, di anni 2-5, da Torino. Oltre alla scala di cui abbiamo parlato, vennero pure sequestrati nei pressi del Municipio, tulio un armamentario di arnesi per furto e scasso. Nulla era stato obliato! Palanchini di ogni misura, grimaldelli, chiavi false che dovevano servire per aprire la cassaforte, lampade ad occhio di bue, ecc. L'Ufficio del Registro che doveva essere svaligiato ha sede nel palazzo municipale ed i ladri si erano fatto un dettagliato Piano dello stabile per facilitare l'opera loro che doveva compiersi il più rapidamente Possibile. Tutto forse sarebbe andato come essi avevano designato, se la Sriuadra mobile non fosse venuta ad intralciare i loro piani. I ladri erano essi solamente i due contro i quali si era svolta quella battaglia a rivoltellate? L'arrestalo non ha voluto offrire spiegazioni di sorta. Chiuso in un mutismo ostinalo non ha risposto ad alcuna delle domande rivoltegli Forse da qui a qualche giorno, quando il regime del carcere lo avrà fatto ripensare ai suoi trascorsi o forse, condannarli, egli si deciderà a fare delle rivelazioni. Ma è presumibile che essi fossero di più. Forse i due scoperti nella piazza di S. Benigno aspettavano in quel luogo il sopraggiungere dei loro complici che l'arrivo degli agenti aveva impedito. II furto sventato, che certamente sarebbe stalo ingente, è una delle migliori operazioni condotte dalla polizia. L'arrestare i ladri dopo lunghe indagini, quando il danno ormai è subito I- pur sempre compito della polizia, ma arrestarli in flagrante, quando ancora nessun danno è siato arrecato, quando la refurtiva non è scomparsa nelle voraci fauci dei cento manutengoli che seguono i ladri rielle loro operazioni, come i corvi seguono le armate nei campi 0' battaglia, in attesa di rosicchiare, i cadaveri, è mollo miglior:. Si hanno poi ragioni di ritenere da una infinità di indizi, che sarebbe troppo lungo enumerare, che questa banda sia la stessa che il 12 Febbraio dello scorso anno mise a sacco l'Ufficio -'e! Registro di Chivusso, dal quale asportarono per un valore di oltre ottantamila lire in marche da bullo. r.e indagini proseguono attivamente. Un ladro si trova ormài in trappola, ma non basta. Può farsi che questa operazione porti a scoperte ben più sensazionali. Nell'attesa è bene segnalare il contegno lodevolissimo del funzionario, e decli agenti, in questa pericolosa operazione, che se f< concluse in modo incruento è stato un vero miracolo. Ad essa presero parta anche gli agenti Veglino e Verardo. +**

Persone citate: Carlo Moira, Di Pietro, Pezzi, Rossi

Luoghi citati: Torino