II Parco nazionale del Gran Paradiso

II Parco nazionale del Gran Paradiso II Parco nazionale del Gran Paradiso La Commissione Reale insediala a Torino dal Ministro di agricoltura Convocata dall'on. De Capitani D'Arzago, ministro d'Agricoltura, assistito dal Capo Gabinetto conta Viti, si e ieri per la prima vola adunata in Torino, al Consielio provinciale, a Beale Commissione del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Intervennero l'rn. Peano, rappresentante della Federazione « Pro Monibus », il presidente della Deputazione provinciale grand'uff. Anselmi, i consiglieri provinciali cumm. avv. Chabloz, Chiesa o conte Cibrario, questi in rappresentanza elei Club Alpino; i comm. prof. Mattirolò, Sacco. Festa, Giacosa, Cotta, il comm. Stella, direttore generali! delle foreste, il comm. Bognetti n rappresentanza del Touring uub. Le intenzioni del Sovrano l.'on. Ministro, dichiarando costituita la Commissione, ha detto: « Ho creduto mio dovere ili intervenire, oggi, pcrsonnlmente a questa prima riunione della Commissione Reale, perché a me sembra che questa cerimonia affermi più d'ogni altra, nella sua semplicità, uno elei lati' più caratteristici del programma ili restaurazione che si è prolisso il Governo nazionale del quale ho l'onore di far parte, e cioè la conservazione e la valorizzazione di quel vasto patrimonio di bellezze naturali ohe costituisce indubbiamente unii, delle maggiori ricchezze, e pur troppo, in passato, forse trascurato! A. voi è nota in generosa iniziativa che ha dato luogo a il. Decretologge :» dicembre 1922 n. 1S.">1 con cui f.i istituito il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Fu il He, cho dopo la vittoria, che tanti sacrifici di sangue e di denari, ha costato al Paese, riconsegnando alla Nazione il patrimonio, già in appannaggio a Casa Reale, si dichiarò pronto a cedere gratuitamente allo Stato le festose nroprietà possedute in proprio sul Gran Paradiso, sempreche il Go-1 verno avesse ritenuto di costituire lassù un ! Parco N'azionale. Cosi fu lo stesso Capo del-1 lo Stalo, che, mentre da una parte primo I dava con l'esempio l'insegnamento al popò-1 lo della piti ripida economia por provvedere con esso, alla restaurazione dello nostre ll-ì nanxo, dall'altra faceva rilevare la iiece.sst-1 tii di mei-tere al disopra di qualsiasi difficolta economica la conservazione di qii 1 patrimonio di bellezze naturali ed artistiche che formano il vanto del nostro Paese, e per opera delle quali anche nel momento di mag cior depressione politica, l'Italia fu sempre la prima tra le Nazioni del inondo, « 11 Gran Paradiso è indubbiamente una delle più splendide gemme delle nostre Alni ; e non è a voi che io ho bisogno di farne rilevare le infinite bellezze. Dove un'eguale maestosità di monlagne, un'imponenza di ghiacciai, vastità di orizzonti e panorami di Incomparabile bellezza? Bove riuniti in così piccolo spazio tanti rari fenomeni geologici, cosi ricca varietà di specie vegetali e animali, uniche in tutto il mondo? E avremo dovuto assistere inerti alla distruzione di queste rarità, alla devastazione di queste bellezze? E' bastato accennare alla costituzione di un Parco nazionale in quella regione perchè tutti i Comuni di quelle montagne, in generale cosi gelosi di ogni loro libertà, cosi contrarli ad ogni intervento statale, si dichiarassero pronti a favorire in tutti i modi l'iniziativa statale, e quelli il cui territorio restava escluso domandarono di esservi compresi. Ciò dimostra cho il bisogno di una legge che tuteli queste nostre bellezze o rarità era sentito da quelle popolazioni e ciò ci dà sicura fiducia che la nuova istituzione troverà fra quégli alpigiani i più valorosi sostenitori. Le finalità dell'istituzione « Il Decreto legge 3 dicembre 1922 commina pene severissime contro i contravventori alle sue disposizioni; ma ciò è stato fatto per combattere il bracconaggio allo stambecco, che ò opera di singoli e non di intere popolazioni. Quando con un po' di rispetto alla zona vincolata le migliori specie animali e vegetali si saranno moltiplicate, si da renderla un centro sempre maggiore di attrazioio sono sicuro che nella lotta contro V1 bracconieri ed altri contravventori avremo infaticabili le popolazioni del luogo. Ma alla r a K - conservazloue delle bellézze e rarità locali l'istituzione del Parco Nazionale del Gran Paradiso aggiungo un altro compito essenziulissimo, quello, come voi ben sapete, di creare centri preziosi di studio. Nel continuo travaglio dell'uomo per assoggettare ai proprii tini le forze della natura si può dire che non è rimasto più un angolo clalla nostra yecchia Europa in cui tali forze ancora si svolgano liberamente. . -, , ,i' « Per studiare 1 fenomeni naturali nella loro genuina espressione, cho è quella che ci può condurre olla determinazione della leggi naturali che regolano la vita, occorre ormai riportarci noi luoghi più remoti dove ancora l'umanità non è intervenuta col complesso della sua aziona nlteratrice. Creare da noi, nelle vicinanze dei nostri centri di studii, piccolo oasi dove la natura indisturbata possa riprenderà a svolgersi nell'emisfero delle suo solo forze, equivale a procurarsi altrettanti osservatori! di queste forze che potranno essere sorgenti di progressi notevolissimi per la scienza. Quasi tutti i Paesi hanno compreso l'importanza di, tali oasi, ed hanno cercato d'infonderle nei punti più varii del loro territorio. Ciò solo l'Italia aveva sino a ieri trascurato questo potente mezzo di ricerche. Io sono lieto però di constatare che con la riserva del Massiccio del Gran Paradiso l'Italia viene a PGalTtrvaedcbvAmbaavaaonvnTscAoci! So a e i] niai0', o • e o e e - sono venute a infrangere nelle epoche pa sate da tutte le parti del nostro vasto Continente. « Alla vostra Commissiono è affidato il compito di dettare norme 0 di invigilare perchè il Parco Nazionale del Gran Paradiso risponda agli scopi che gli sono stati fissati dalla legis'e. Io so che non si sarebbe potuto riunire una piti eletta accolta di uomini di valore a cui affidare un tale compito. Perciò, mentre ti tutti porgo il saluto cordiale del Governo di cui faccio parte, ili nonm del Ha e del Governo di Benito Mussolini, dichiiu'o insediata la Commissione Cpotn i ò d i a e e o o t o è i n al La nomina del Presidente Presero poi la parola l'on. Peano, il grand uff. Anselmi, il deputato provinciale comm. Ch'ibloz, il conto Cibrario, il comm. Bognetti, il prof. Giacosa e il comm. Stella. Dopo animata discussione su invito dell'on. Do Lapitali . che dichiara, a nome del Governo, di astenersi per lasciare ai convenuta completa libertà di voto, si passa, a norma dell'art. 5 del decreto-legge che istituisce il Parco Nazionale, alla nomina del Presidente della Commissione e, per acclamazione, viene nominato il grand'iiH. Giorgio Ans-21ini. a riconoscimento dell'opera attivissima e sagace per più anni da lui dedicata alla creazione del Parco. Il presidente, ringra- ; ziando, si dichiara conscio delle diitlcblta. che lo attendono, ma confida che, coll'ausl-1 iio decli eminenti scienziati, membri delle. 1 Commissione, potrà raggiungere lo scopo per ' il quale fu emanata la legge. Viene quindi, all'unanimità, approvato rinvio di telegrammi di saluto al ite, al Presidente del Consiglio, al Ministro Bossi, all'on. Boselli. Alle ore vì;jo ebbe luogo una colazione intima offerta agli intervenuti dalla Provincia. Vi presenziarono anche il prefetto grand uff. Palmieri e il comm. Battistini, in rappresentanza del Sindaco di Torino, il Presidente della Deputazione, il prof. Battistini e il Ministro elevarono brindisi al felice compimento della provvida iniziativa ed alle Autorità tutte che cooperarono all'auspicato ol- aao o topatologia. riportando ottime impressioni sull'andamento di detti Enti dol^Gove assìcurò U ccsta!lte interessamento Alla sera il ministro è partito per Milano. ! ; T I

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