Mussolini dichiara che non è il caso di parlare d'alleanza con la Francia

Mussolini dichiara che non è il caso di parlare d'alleanza con la Francia Mussolini dichiara che non è il caso di parlare d'alleanza con la Francia La riforma delle pensioni di guerra affidata ad una Commissione presieduta dalFon. Ciurlati Venticiiitiiie tx ilio vi senatori == 1^' arresto del direttore dell,"AvantiJ,JJ Il Consiglio dei Ministri Roma, 1, notte. Oggi nlle ore 15 sotto la Presidenza deil'on. Mussolini si è riunito il Consiglio dei Ministri, presenti tutti i ministri o cioè Diaz. Thuon di Revel, Federami, Oviglio, Do Stefani, Hossi, Contilo, Carnazzii, Ufi Capitani, Cavnzzoni, Di Cesarò, Giuriaii, l'ori. Ciano commissario per la marina mercantilo e l'on. Acerbo, sottosegretario aJla Presidenza. Il brevetto al Duca della Vittoria. Prima di iniziare, i lavori, il Presidente, alla, presenza di lutto il Consiglio, levatoi in piedi, ha consegualo li S. E, Diaz il brevetto di Duca della Vittoria, accompagnando la. consegna, con queste parole: ■ W por in singolari! felice desìi no die ini è concesso di consegnare a V. E. il brevetto di Duca della Vittoria, riconoscimento di gratitudine da parte di S. M. il He e da parte della Nazione. .Sono lieto' di compiere quest'alto. Sono orgoglioso di essere stato durante la guerra, soldato fra i suoi soldati, e sono oggi orgoglioso di presiedere il Governo nazionale nei quale ella, generalissimo, insieme con l'ammiraglio Thaon di Revel rappresenta specialmente la. glovia. e. la vittoria, dell'esercito e del popolo italiano ». 11 gon. Diaz, vivamente commosso, ha ringraziato il Presidente deila solennità, con cui lia voluto effettuare la consegna dell'altissima distinzione: « lo considero — lia concluso il nuca della Vittoria — questa distinzione come concessa a tutti i combattenti, che seppero e sanno ancora oggi compiere il loro dovere, e sono orgoglioso che essa mi sia stala consegnata dall'E. V.. sipiior Presidente, che è il simbolo più puro del dovere ». La politica estera Dopo di che il Presidente ha fatto le seguenti comunicazioni sulla situazione estera: LA RUHR. — « La situazione nella Ridir è rimasta in queste ultime settimane stazionaria. Mentre i duo contendenti sembrano irrigidirsi nella loro reciproca posizione, di resistenza passiva la Germania, e di pressione attiva da parte dei franco-belgi. l'Inghilterra non ha imitato il suo atteggiamento di benevola disapprovazione. L'Italia non liane aumentatone diminuito il numero dei suoi elementi tecnici che la rappresentano nella lìuhr. Son e'i stalo finora il fatto nuovo atto ad avviare, in un senso o nell'altro, In, crisi verso una soluzione. Il fatto nuovo potrebbe consistere o in una. proposta diretta di uno dei contendenti all'altro, o in una. richiesta di mediazione, o in una modificazione a. fondo politico degli scopi che la Francia, dice di voler perseavire {scopi economici, che non escono finora dal terreno del pagamento delle riparazioni), oprntre in un aggravamento deliri opposizione malese, che provocasse il ritiro delle truppe inglesi dalla lìenania. AppaTe però chiaro che, nonostante le sollecitazioni degli clementi di avanzata .democrazia, l'Inghilterra si mantiene su di una via di attesa circospetta, senza impazienze o Precipitazioni. è' una guerra di logoramento quella che ha per teatro, in questo momento, il bucino della Pulir; può durare ancora n Wnso, malgrado l'atmosfera generale, creatasi in Europa, di grande attesa per una rapida fine. NON ALLEANZA CON LA FRANCIA. — «Come aia ebbi occasione di dire in Senato ed alla Camera, l'Italia non si rifiuterà .a nessun tentativo diretto a rendere d pio rapidamente normale la situazione uell Europa centrale, e lo ha dimostrato aiutando prima di ogni altro e tangibilmente l'Austria. La doverosa solidarietà data dall'Italia alla Francia sìiI comune terreno delle riparazioni ha fatto sorgere progetti, di. più ampia portala, che potevano essere interpretati, in certi, ambienti, come diretti, contro altre Potenze o all'infuna di. taluna di esse. Una dichiarazione ufficiale dei Governo ha ristabilito la realtà delle cose. La campagna di taluni giorwdi non è stala approvata e meno ancora autorizzata. Che. tra Italia e. Francia sta molto utile che regnino rapporti di cordiale amicizia è preciso convincimento ed aspirazione sincera del mio Governo.- che le relazioni economiche fra le due. Suzioni vicine debbano intensificarsi e completarsi e altamente augurabile, ed in questa direzione ha. operato il Governo concludendo il recente, -accordo commerciale. Ma lutto ciò non ha nulla a che v,<!...; con un vero e proprio trattato di alleanza, come si veniva prospettando da parte di talune correnti di. opinione pubblica. Il Governo fascista innanzi lutto intende seguire, una politica estera il più i>ossibiìe autonoma. In. secondo luogo, il Governo fascista non potrà mai. aderire ad alleanze che non tutelino nella piò grande misura gli interessi italiani, e che. non. costituiscano una solida garanzia dì. pace e quindi di prosperità per la Suzione italiana in particolare e per l'Europa in gelici ale. L'Italia fascista non puf* aderire e. non aderirà ad un sistema di alleanze che non tenga conto di queste premesso fondamentali. Impegnarsi comunque in maniera definitiva mentre la Intese è in crisi e permangono molti lati oscuri, della situazione politica mondiale, sarebbe imperdonabile avventura. « Nessuna notizia sicura è intenzioni del go' ANGORA. giunta (Ino ad oggi circa le intenzioni del (,overno di Angora relativamente all'accettazione o meno del progetto di trattalo presentato dagli Alleati alla delegazione turca a Losanna Le Informazioni sono contraddittorie, poiché, mentre da Un lato si afferma, che, malgrado l'opera moderatrice di Mustafa Kemal e di lsmci Pascià, l'Assemblea di Augura si è dimostrala contraria anche a talune condizioni già accettate dalla delegazione turca a Losanna ed intende ridi se mere il progetto di trattato articolo per articolo, d'altra parte, e specialmente da tun»e britannica, si conti; mia e ripetere che le disposizioni dei Turchi sembrano favorevoli alla rapida conclusione dell:, pace, duali die siano le decisioni del Governo di Angora, è può da ritenersi che, una volta terminate le deliberazioni dell Assemblea, i Turchi trasmetteranno agli Alleali, per il tramite del segretariato generale della Conferenza, che rimane tuttora a cosauna, una definitiva risposta contenente er ventilali richieste e proposte. Trini i.overni di Roma, Londra e Parigi è quindi in corso una attira eorrispondew.il diplomatica per stabilire previamente la linea comune di condotta die gli Alleati dovranno seguire lauto ni certe importami questioni, tome quelle delle Capitolazioni e delle clausole economiche, quanto per la procedura da adottare nell'eventuale ripresa dei lavori della Conferenza, n»l caso elio le richieste turche siano tali ila poter fornire una seria base di discussione. 11 Governo britannico si mostra inolio rigirìo su questo punto e non vori' bbo ammettere discussioni che sui ire sef/aenti punii: a) fornitila delle riparazioni turco-greche: b', formula delle garanzie giudiziarie por gli smmdnrtrcceteeo trlal'blevindvnddincmpresscsutaLdpnvvsdr«>ehsgvilrtoòdvlolmaGmPczntaptpqagslsEnnctdspgsSpcvlondlslzèbltggs a a o , ; i e l , e r i o r o e ilnli oimne: li stranieri; n] clausole economiche. Circa il primo, si tratterebbe di rinviare ad una Commissiono arbitrale i reciproci reclami dei due paesi, mori tre i Turchi non ammettono neanche la possibilità che la Grecia abbia del reclami da presentare. Circa il secondo si tratta di trovare una formula che dia più efficaci garanzie afeli stranieri per quanto concerne lo perquisizioni e frii arresti. Circa, il terzo, si natia di riprendere la. discussione ed i negoziati su tutta la materia economica o rinviarla ad ulteriore sede stralciandola dal trattato di paco. « 11 Governo italiano è sempre convinto della necessità di giungere alla conclusione dell'i pace per evitare grevi pericoli che potrebbero derivare dall'attuale situazione orientale e per ristabilire condizioni normali e favorevoli al libero esercizio dei traffici e dello industrie. Pur essendo fermi nello esigere dalla Turchia l'accettazione delle condizioni veramente moderale proposte dagli Alleali, noi pensiamo però che non si dovrebbe escludere a priori qualunque richiesta turca, fuori dei tre punti summenzionati, ma considerare invece la possibilità di esaminarla senza preconcelli semprechÈ si trattasse di qualche limitala n ben definita proposta. Quanto alia procedura, il Governo britannico propenderebbe per una ri [irosa delle discussioni a Costantinopoli, mentre il Governo italiano, conscio dei pericoli die presenterebbe per il buon successo dei negoziati l'ambiente della capitale turca, preferirebbe che ciò avvenisse a Losanna mediante una ristretta riunione di delegati tecnici. Ad ogni modo, aion sarà possibile prendere su ciò una decisione definitiva prima di conoscere la risposta del Governo turco, la quale sarà determinata dal voto della Grande Assemblea. MEMEL. — « La questiono di Menici è stala risolta in principio e non è da ritenere dia. nel campo pratico, si dovranno incontrare soverchi ostacoli visto che nella soluzione «> slato tenuto debito conto dei diritti lituani e degli interessi polacchi. Tale avvenimento ha dato occasione di esaminare in genere la situazione della Polonia ancora incerta nei riguardi dei proprii contini. E' sembrato al Governo che un tale stato di coso fosse gravido ili pericoli e che apparisse del massimo interesse giungere al più presto al riconoscimento delle frontiere, la delimitazione delle quali ò riservata alle Potenze alleate, dal trattato di Versailles, in tale spirito il Governo faceva proporre alla Conferenza degli ambascialori a Parigi che si passassi! subito a tale delimitazione. La proposta, elio al primo momento noia sembrò incontrare il favore, degli altri, è stata ripresentala in questi giorni dal Governo francese. Per coerenza noi vi abbiamo aderito. Quanto ai confini fra Lituania e Polonia, avtemuio preferito che fosse stata chiamata a pronunciarsi la Società dello N'azioni nell'intendimento che alla decisione venissero interessali il maggior numero di Stati a garanzia della decisione siessa. 1 nostri alleali, però, avendoci fatto rilevare che la procedura della Società dello Nazioni presetltaJungnggiiil-che-nl- momento, provento è opportuno evitare, abbiamo aderito, anche In questo punto, alla proposta francese tendente ad investire della questione la Conferenza degli ambasciatori. Noi vogliamo fermamente sperare die Polonia e Lituania accetteranno la decisione che la Conferenza degli ambasciatori, nel suo giudizio, crederà dì adottare. E' questo uno di quei casi tipici in cui Polonia e Lituania debbono rendersi conta della necessità imprescindibile che il sentimento ceda alla ragione. ABBAZZIA. — ■> lei Delegazione italiana si trova già ad Abbazzia, mentre è giunta parie della delegazione jugoslava, ["inora non si sono iniziati i lavori, ma ciò avverrà al più presto. A nostra richiesta, il governo di Pclgradn ha sostituito nella delegazione jugoslava l'ammiraglio Prica col signor Rybar. Sono note le accuse mosse al Prica rome partecipe delle responsabilità nel giudizio clic condusse alla mone ili Nazario .Sauro. Il Governo jugoslavo lia mostrato di apprezzare le ragioni eminentemente inorali della unstra obiezione ed ha acconsentito alla sostituzione, anche a costo ili affrontare le critiche dell'opposizione italofoba. con una buona volontà che sembra di ottimo augurio per il segnilo. ZARA. — « Anche la nostra Delegazione alla Commissione per lo sgombero della terza zona è già a Zara. La delegazione jugoslava è arrivala, sicché i lavori potranno essere subito intrapresi. A /ara un incidente avvenuto l'altro ieri notte (da un piroscafo jugoslavo transitante in vista, del porto senio partito grida ingiuriose, per Zara e per l'Italia), ha già dalo luogo allo spontanee eri immediate scuse di quel console jugoslavo al nostro prefetto. Ho interessalo vivamente Belgrado acche simili incidenti deplorevoli, sebbene di scarsa importanza, abbiano ad essere impediti. Debbo dichiarare che il Governo jugoslavo Onora si dimostra, nel complesso, animato da ottime disposizioni e cerea, di facilitare lealmente il miglior andamento possibile delle cose in quesio periodo, che si inizia, così importante e delicato, dei negoziati. Quanto all'atteggiamento degli elementi nazionali di Zara e Fiume, esso rimane sempre inspirato da mi senso ili superiore disciplina e dalla riconosciuta necessità della subordinazione dei singoli agli interessi generali della. Nazione ». {LA 5UDRAHH. — Inoltre Mori. Mussolini ri ferisce sulla Conferenza per la riorganizzazione nuuninlstnitiva e tecnica della Sudbahn. I lavori di questa Conferenza sono sulllcienleinente progrediti: gli Stati interessati e la Compagnia hanno presentato tutti) le loro proposte di emendamenti, che tendono, senza toccare le basi ilei progetti In discis-1 sione, ad alleggerirò gii oneri tlnnn/.iarl. ACCORDI COMMERCIALI. — Quindi il Presidente dà notizia degli accordi commerciali già formati o in eorso di trattazione. Importante, tra l'altro, l'annuncio che. il noverilo ha fatto conoscere alla Spagna il desiderio d'iniziare al piti presto nuovi negoziati per sostituire il non più soddisfacente « modus vivendi » 1022. vdVludscresasul'a■MNpsistCreil'pfrugngl'retrtopplomlafucrauszntcpptufrmcdzfevsrtlldcmllLa situazione intema Il Presidente ha poi illustrato ampiamente In situazione all'interno commentando gli ultimi avvenimenti. Ha confermato che, eome da accordi presi col Presidente della Camera e del Senato, il Parlamento si ria prinì il U> maggio per discutere, insieme colle tariffe doganali, la riforma, dei Codici e l'esercizio provvisorio, anche il problema della riformo elettorale. GL'INCARICHI ALL'ON. CIURiATI. — Il Consiglio ha quindi approvata la soppressione del Ministero delle Terre Liberate, rivolgendo un plauso all'un. Chinali e al sottosegretario Merlin. L'on. Mussolini, considerando l'on. Giuriali come ministro n disposi/Jone, dichiara di attillargli per il momento vari incarichi di natura politica: presiilem le del Consiglio Superiore dell'emigrazione, presidente della Commissione per la ri forine delle pensioni, commissario del Governo per la liquidazione dei beni stranieri (questo ultimo incarico d'accordo col ministro ItossO; ed aitai incarichi particolari ili partito: presidente dei Commissari politici del fascismo, presidente della Commissione per la rapida nnilieazione del Partito nazionalista col Partito fascista, LA NOMINA DI 25 NUOVI SEMA i ORI. Il Presidente poi sottopone al Consiglio un elenco di venticinque nuovi sanatori già approvato da S. Mi il Re. D Consiglio appro- FmlmizdnmcnacnprCces i e , -1 . l . e va. L'elenco sarà reso pubblico dopo la firma ! del relativo decreto reale. RETTIFICA DEL CONFINE TRA LE PRO• VINCIE DI FIRENZE E FORLÌ'. — Segue, una! lunga relazione sulla deliberata aggregazione del mandamento di nocca San caseiano (Toscana) alla prnv. di l'orli, vuoi per appaga re un antico voto delle popolazioni interessate, vuoi per dare alla provincia stessa i suoi naturali contini. Viene pure, deliberalo l'aggregamento della Saldila (circondario di ■Mieli) alla provincia di Roma, SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA. — Quindi, il Consiglio, su proposta del Presidente, die riferisce sulla situazione del Comune specie dal punto di vista finanziario, delibera lo scioglimento del Consiglio comunale di Poma e la nomina a regio commissario dell'attuale sindaco granil'uff. Filippo Cremonesi, il Governo, ed in particolare l'on. Mussolini, sludtorticino nel frattempo lo modalità per dare alla Capitale un assetto amministrativo e finanziaro degno del compito che essa ó chiamala a spiegare nella vita nazionale. Le pensioni di guerra Il Consiglio dei Ministri ha poi affrontato l'esame dot disegno di legge Devecchi sulla revisione delle pensioni di guerra e sugli altri problemi della assistenza militare. E' stato approvalo il seguente ordine del giorno presentato dal Presidente, on. Mussolini: « Il Consiglio dei Ministri, preso in esame il progetto di revisione delle pensioni, presentalo dal S. S. alle Pensioni ed all'Assistenza militare., ricorda, in primo luogo che il postulato di una revisione delle pensioni di. guerra fu ripetutamente sostenuto dalle stesse Associazioni, dei. mutilati per fini di ordine morale, al duplice scopo cioè, di coordinare in un testo unico le molteplici, disposizioni legislative che regolano la. materia e, di moralizzare l'istituto delle pensioni di guerra, eliminando le frodi e gli abusi che si fossero detcrminati nella, fretta delle liquidazioni : consideralo che la revisione, piò clic l'applicazione assoluta di un determinato principio, deve essere diretta a sopprimere even-1 IsppnclPfmnLanncMiprftetuali abusi e a distribuire, meglio la giustizia fra tutti ì mutilati, invalidi c famiglie, dei morti : consideralo clic il Governo, nella materia complessa, delle, pensioni ili guerra, che ha dato luogo ad una mutevole e. difficile legislazione in lutti i paesi del mondo, intende perfezionare la. legislazione nostra perché ciò gli viene dettalo dalla sua origine e dal suo stesso carattere di Governo fascista ; affida, al Presidente del Consiglio l'incarico di. nominare una Commissione presieduta da. E. Giovanni. Ciurlati, la quale, c<r> l'Intervento del S. S. alle. Pensioni, e sentite le rappresentanze ilei mutilali e in vallili e dell'Associazione delle madri e vedove dei caduti, presenti al Governo, non oltre il 31 marzo, le sue conclusioni sulla revisione delle pensioni nonché sugli altri problemi dell'assistenza miniare ». i oale a Il oloeoo m e, e er lO; eo, da run po- LA NUOVA SITUAZIONE LluICA. — L'on. Federzoni riferì sulla situazione libica determinatasi con la presa di Misurata- Ricordate la precedenti condizioni delle due Colonie mediterranee, il ministro delle colonie ha illustrato il piano eseguito ed ha coucliiti.su: «Liberato dalie più assillanti preoccupazioni dell'ordine e della sicurezza il Governi, di Tripoli ha emanalo già, pei' invito dei Ministero delle colonie, importanti provvedimenti relativi all'accertamento ed oiia concessione delle terre demaniali por un razionale sfruttamento agricolo e pastorizio, ed altri provvedimenti sono imminenti, che faciliteranno con misurate cautele l'emigrazione del capitalo e del lavoro italiano in quelle iene. Dal canlo suo il Governo centrili1- ha potino predisporre l'impiego di una considerevole massa di lavoratori in opere di Udoresse pubblico, clic stanno per iniziarsi in Cirenaica, e sta elaborando altri provvedimenti per organizzare convenientemente il credito fondiario ed agràrio nelle due colonie mediterranee, in guisa da potervi etneamente favorire lo sviluppo delle loro considerevoli possibilità produttive». Il Consiglio ha [iroso atto con viva soddisfazione delle comunicazioni dei ministro l'ederzeui. 251 MILIONI DI MINORI SPEiC PER L'ESERCIZIO 1323-24. — in esecuzione dcU'iiicai3co avuto dal Consiglio dei ministri nell'adunanza del 23 gennaio ullimo scorso, il ministro delle finanze onorevole De Stefani comunica i primi risultali delle revisione generale dei servizi delle spese e delle assegnazioni per quanto riguarda, le sue due amministrazioni ora unificale. Tale revisione, iniziatasi dopo la chiusura della Camera e cioè il 12 dello scorso mese, permeile al ministro delle finanze di prevedere per l'esercizio 1923-24 una minore assegnazione di 251 milioni in confrunio delle assegnazioni risultanti dai bilanci già presentati al Parlamento. La diminuzione degli stanziamenti si è potuta conseguire dopo avere assoggettati a rigoroso esame ciascun capitolo dei due antichi bilanci contenendoli perù entro limiti compatibili con l'efficienza dei vari servizi. Le economie introdotte vennero concordale con i singoli direttori irriierali, che si sono individualmente e farinaimente impegnati a contenere le spese nei nuovi limiti proposti. La dimostrazione analitica della diminuzione degli stanziamenti sarà data nel nuovo bilancio, che verrà presentalo al Parlaiueuio a sostituzione di quelli presentati, bilancio die sarà preceduto da una adeguata relazione sulle'modificazioni introdotte nei servizi, eh;: darà ragione delle variazioni introdotte negli stanziamenti. SOPPRESSIONE DI CINQUE DIREZIONI CENERÀ!.» AL MiNI&iTErìO UELLE FINANZE. — Il ministro delle Finanze presenta inoli re ai Consiglio, e il Consiglio approva, uno schema di decreto che riguarda, la soppressione: Lo del Segretariato generale de) ~ià Ministero del Tesoro: ?.o dei Segretariato generale del già Ministero delle 'Finanze; 3,0 della Direzione generale del Demanio-, ■l.o della Direzione generale del registro o delle ipoteche; .o.o della direzione generale desìi istituti ili previdenza. F' invece istituita una- direzione generale del personale e dei servizi speciali. ABOLIZIONE DEL MONOPOLIO DEI FIAMMIFERI. — 11 Consiglio dei Ministri approva inolue la proposta del ministro delle Finanze per l'abolizione del monopolio ilei flammlleri e per la concessione nll'industria lui vino dell'azienda di Siilsomat'ciore e lo autorizza a condurre a termine le relative provvidenze. VARIE. — Seguono alcuni provvedimenti per l'ainministraziione militare proposta dal generale Diaz. Tra gii altri uno riguarda le circoscrizioni militari: la prov. di Pavia, per esempio, passa dal Corpo di Armala dTorino a quello di Milano. Il Consiglio ha puro deliberato lo sciosltmenlo dei Consiglio di amministrazioni dcll'Acquedollo Pugliese ed lui approvalo le norme per la dispensa del personale postelegrafoniiM,