Angora accetterebbe ii trattato eccezion fatta per le clausole finanziarie

Angora accetterebbe ii trattato eccezion fatta per le clausole finanziarie Angora accetterebbe ii trattato eccezion fatta per le clausole finanziarie (Servizio speciale della STAMPA) Costantinopoli, 28, notte. I giornali di Angora, insieme con quelli di Costantinopoli, pubblicano l'informazione clic, dopo sci giorni, e .seffe notti di discussione, il Gabinetto kcmalista è riuscito ieri mattina ad accordarsi nel senso di approvare l'alloggiamento assunto e mantenuto da Ismet Pascià a Losanna, dove egli si rifiutò di firmare certe clausole finanziarie, accettando invece tutto il resto del trattato. II Gabinetto quindi ieri stesso, nel pomeriggio, sottoponeva all'Assemblea la proposta di autorizzare il Governo a sottoscrivere tutte le parti non contenziose del trattato, e cioè quelle di ordine territoriale e politico, chiedendo invece unanuova discussione sulle clausole finanziarie, destinate per il momento a restare in sospeso. Il periodo di sospensiva dovrebbe essere di non meno di sei mesi: durante i quali una nuova conferenza finanziaria potrebbe organizzarsi, senza precipitazione. L'Assemblea, dopo di aver discusso per ben cintine ore in seduta segreta ìe proposte governative, si aggiornò a oggi. Ismet Pascià, Muslajà Kcrnal ed il Primo Ministro Adnan lìcij presero parte alla discussione soltanto per fare dichiarazioni esplicative. Sembra che iiniuinerevol.i delucidazioni siano state necessarie quasi su tulli i punì: dibattuti. I discorsi furono vivacissimi. Oggi gli esperti della Delegazione turca situino formulando ulteriori chiarimenti: e si crede improbabile che il volo finale possa aver luogo prima di lunedi venturo. Per ciò che riguarda le autorità inglesi a Costantinopoli, vi è motivo di credere che esse considerino inaccettabili i sei mesi di aggiornamento per le clausole finanziarie. Si osserva infatti che l'applicazione di un trattato senza queste clausole si risolverebbe in una ilccisione arbitraria, a lutto vantaggio dei Turchi. Una volta sottoscritto il trattalo, ritirate, le truppe, cessato il controllo delle Potenze, quale possibilità di pressione rimarrebbe agli Alleati?... (Daily Telegrafili) Londra e l'Oriente Mentre ad Angora si discute (Servizio speciale della " Stampa ") Londra, 2S notte. In attesa delle decisioni della bollente Assemblea di Angora sul irai tato di pace, si incrociano anche qui le dicerie e le profezie di ogni genere. Non è fiero molto utile trusmetterle, perchè lutto lascia credere che la stessa assemblea chemalista non sappia ancor bene quello che vuole, e si ueciiiga ti discutere sopra il trattato ancora parecchi giorni. Le aspettative del Governo inglese, secondo un comunicato ufficioso della lìeuter, si manterrebbero piuttosto rosee. La notizia parigina, secondo cui l'alto commissario inglese a Costantinopoli, sii' l-Ioraco Humbold, ha informato oggi Adnan bey che l'Inghilterra non imo ammettere che le clausole economiche e finanziarie vengano separate d ! trattato, e che la loro discussione sia ripresa, non è affatto confermata qui a Londra dove anzi si tende a smentirla. Vero è che la delegazione inglese u Losanna dichiarò inammissibile un compromesso di tal genere, e che il Foreign Onice in seguito non iut tornilo il minimo indizio di aver ! cambialo idea; uni si afferma che, per il. momento, l'atteggiamento britannico è di j sémplice attesa. La parola ora spelta ad Angora, .i Quando le controproposte clienia- , liste arriveranno — dice il comunicato utficioso di cui sopra — unta la questione sarà | oggetto di nuovo esame tra gli alleali». Voltafaccia della stampa ottomana ' Un'altra notizia da fonte lutea a tenuta ! qui in quarantena : quella 'secondo cui In Francia, dal caino suo, lui infurinolo i chemalisti di essere pronta ad accogliere il coni- ; promesso succitato. In pari tempo si ag- | giunge clic ciò j»jtrebbe anche essere avve- 1 liuto; giacché a Londra si ignora ancora il testo compleio di un telegramma spettilo da Poincaré a Musi afa Remai, i';n' o ieri l'altro, per esortarlo a far cessare hi campagna frcoUtemiePfoavfdceNrsrlprnluFsuLirrdccrsssusmnfsaaGps; l j ' o e a o i o r ! l. i j - , | francofoba nella stampa ottomana, e per ricordargli l'amica, amicizia tra la Francia e U Turchia, (juesto telegramma potrebbe contenere anche qualche appendice. Ad ogni modo risulta qui che esso è stato rincalzato ieri da una demarche personale del generale Pellet a Costantinopoli presso Adrian bey, e forse, anche da parte del colonnello Mougin ad Angora. Tutto ciò che trapela da questi scambi di vedute è, secondo il collaboratore diplomafico del « Daily Telegrafili », che da parto della Francia viene messo in risalto, che la colpa por la rottura di Losanna non deve essere- attribuita inveramoiito ai Francesi. Non si sa bene se il generale Pellet abbia rovesciato la colpa sulla Turchia, oppure su qualche altro paese; ma è certo che egli rammentò ad Adnan Hey fili sforzi fatti dalla Francia, sùbito dopo là rottura, per riprendere i negoziati, in base appunto ad un rinvio della s'slcmaz'one finanziaria ed economica. Può darsi elio l'annuncio turco della concessioni! francese non sia altro die una rievocazione dell'atteggiamento della Francia nei giorni immediatamente successivi alla rottura. Comunque il comunicalo ufficioso già mentovato afferma che « a Londra nulla si conosce intorno a qualsiasi intenzione da parte degli Alleati di separare, le clausole finanziarie ed economiche da: rimanerne trattato ». fili scarsi ragguagli sulla prima seduta dell'Assemblea "di Angora mostrano che i critici di Ismet Pascià vorrebbero romperla cogli Alleati non sopra le clausole finanziarie ed economiche, ma bensì sopra le questioni intorno alle quali prevalsero a Losanna le vedute inglesi, vale a dire le questioni di Mossul e di K:iragne. Certo è che uno campagna anglofona è nuòvamente scoppiata all'improvviso nella stampa ot'omaiia. dove fino a ieri si ero venula scatenando con eguale intensità uno campagna francofoba. Questo repentino mutamento di scena si attribuisce qui per altro soltanto alla volubilità della stampa orientale. Tale almeno è l'Interpretazione più aperta. La riduzione delle» navi a Smirne... Intanto a Londra si attende una protesta formale di Poincaré eonrro la decisione del Governo inglese di richiamare do Smirne lune le navi do guerra britanniche, senzi primo aver informato l ! Francia. A Parigi si crede che l'tnghilt n\* si sia resa colnevole di un'azione separata, la (piale costringe gli Alleati ti imitarla. Naturalmente la trancia sospetto che l'Inghilterra abbia, voluto furo un gesto di amicizia particolare verso lu Turchia, lu quale senza dubbio ha voluto restituirglielo, liberando da un momento all'auro i due aviatori inglesi che citino prigionieri, le pratiche per lo liberazione dei quali avevano dato luogo a batSibeccln assai uecrlii fra il generalo I-hiringion ed il rappresentante Uemulislo a Costantinopoli; e quest'ultimo aveva persino infirmato 'a parola d onore del generale britannico. Ma tsiiie.- l'ascia annunciava ieri l'altro la, liberazione dei due aviatori, e notificavo al generale elee lu parola d'onore di un solitilo inglese e al disopra di ogni sosnelto. ol'i Comunque, il punti) di visto londinese Milla iiuesiaiiie ti<-i richiamo delle navi da guerra no Smirne e die lu Francia conosceva benissmio I intenzione di questo Governo Tale ; intenzione, in linea di fui io. era perfettamente condivisa anche dal Governo franl cese. Infatti la prima proposta di T "'"}. lU suerro alleate l-ju stato avanzata (li Poincaré. Durame lune le controversie elio seguirono le fantastiche iiotizit muso ultimatum dei tra»giorni. I Roma -i dichiararono contrari' posta di Poincaré, ritenendoli debolezza, e una- ultimo per e ad ogni mudo intempestiva. Di o gli atti commissari allenti ; del l'a.ondra e Illa propi'ova di i j Cosiautiuupolf finirono "per afceii'iiic''ii'' s'utgerinienio della Francia, e comunicarono ad Adnan bey die le Potenze, pur respingendo in linea di principio le preteso turche, di restringere i movimenti delle navi ila guerra 'intente nelle acque di .Smirne, erano pronte per atto di cortesia, a limitare il numero non.' [oro navi iti quel poi io, purché p'>rù i turclii.non insisfessom nella loro domanda maria. Quindi si dichiara a Londra elicli i'iglesi .leu è -ce non la Io- or i richiamo di conseguenza parola. Ora sembra munga ■ sonanti slese, insieme Francia, 'nit-iul Croeiufore l'/'t a Smini lu nota collettiva un t mi line porlo ai Smirne riicciatoi pedaliere infra nce-e. giucche la v.i ieri di richiamare l'info Itenan. Per l'Italia resta I incrociatóre leggero Venezia. pfsgftin

Persone citate: Adnan Hey, Poincaré, Smirne, Turchi