Le pensioni di guerra al Consiglio dei Ministri

Le pensioni di guerra al Consiglio dei Ministri Le pensioni di guerra al Consiglio dei Ministri *La posizione del sottosegretario DcycccM - Dimissionarlo? - Ciò che dicono 1 suoi amici - Mussolini farà importanti dichiarazioni sulla politica estera eqdsczigsteepaacsMdscèRoma, 88 notte. Il Parlamento riprenderà dunque i suoi lavori il 1C maggio per un non breve periodo di sedute nel quale saranno discusse essenzialmente la riforma dei codici e le tariffe doganali. Si afferma, nelle sfere ministeriali, che forse verrà discussa anche la riforma elettorale, ma questa voce va accolta con riserva. Dovrà invece inevitabilmente essere esaminata la richiesta dell'esercizio provvisorio al 31 dicembre 1923 poiché scade al 30 giugno quello concesso dal Parlamento. La data del 1G maggio venne stabilita in un colloquiu avvenuto oggi tra il Presidente del Consiglio e quello della Camera. 11 Governo non avrebbe avuto, si dice, difficoltà a che il Parlamento venisse riaperto prima, ma nel colloquio odierno dell'on. Mussolini coll'on. De Nicola fu riconosciuto che difficilmente prima della metà di maggio avrebbe potuto essere presentata al Parlamento la relazione sui due poderosi argomenti : la riforma dei codici e le tariffo doganti, il prossimo periodo di lavori parlamentari dttjrerà, a quanto si presume, un mese alfineirca. In giugno la Camera prenderebbe le vacanze. Intanto Fon. Mussolini ha fissato uria serie di Consigli di ministri che saranno tenuti: il Lo, il 6, il 10, il 15, il 20, il 23 marzo. La riunione di domani si annunzia particolarmente importante. Non vi sarà esaminato, a quanto si assicura nelle sfero ministeriali, il progetto per le 8 ore di lavoro, nò quello per la revisiono delle circoscrizioni giudiziarie, non essendo ancora ultimati i relativi studi. L'adunanza sarà dedicata particolarmente ad una questione scottante, cioè al progetto Devecchi per la riforma delle pensioni di guerra. Inoltre, ò probabile che il Presidente del Consiglio esponga le linee generali dei provvedimenti per Roma, i quali si riassumono nel flussaggio alle dipendenze di un atto commissario dei servizi riguardanti la capitale, cioè tanto quelli che dipendono oggi dallo Stato quanto quelli dipendenti dal Comune. La questiono Devecchi non si presenta di agevole soluzione. Non soltanto mutilati e invalidi mantengono la loro recisa opposizione al progetto', ma essi si fanno forti, nell'istante in cui si. deve decidere intorno al progetto Devecchi, della solidarietà, deliberata dall' Associazione nazionale combattenti con gli avversari del progetto. Esso viene pertanto in condizioni assai delicate dinanzi al Consiglio dei Ministri. Si dice che, tenuto conto delle opposizioni suscitate, l'onorevole Devecchi abbia offerto le proprie dimissioni da sottosegretario di Stato all'onorevole Mussolini, il quale, fino a questo momento, non avrebbe fatto in proposito comunicazióni all'oli. Devecchi. A questi viene attribuita l'intenzione di evitare imbarazzi al Ministero ponendo in dispaile la propria persona. II sottos. Devecchi sarebbe quindi pronto a lasciare il suo posto di sottosegretario. Però i suoi amici non nascondono che egli, in tal caso, sarebbe vittima di una situazione non da lui creata. Gli stessi amici affermano infatti che, qualunque giudizio si possa portare sul di lui .progetto per le pensioni tanto dal punto di vista tecnico quanto da quello morale e politico, il sottosegretario alle pensioni nulla avrebbe da rimproverarsi, essendo stata sua cura di esporre al Presidente del Consiglio i cuncetti fondamentali della sua riforma, di cui avrebbe ottenuta l'approvazione. Sempre secondo le affermazioni di cui sopra, i'pn. Devecchi avrebbe indicato all'onorevole Mussolini le sue intenzioni, poi tradotte nei progetto odierno, nel momento stesso della sua assunzione al Governo. Altre forme di consenso il Presidente del Consiglio avrebbe in seguito manifestato e di questo consenso rimarrebbe anche traccia in qualctvi documento. Risponde ciò al vero? Non è possibile, in questo momento, controllare la fondatezza di tali affermazioni; però ò indubbio che non sarà facile risolvere con un taglio netto la questione, dato anche il temperamento del sottosegretario alle pensioni. Esisto bensì un precedente di rapida liquidazione di proposte di sottosegretari, cioè il precedente del progetto Pinzi polla sistemazione del giuoco d'azzardo. 11 progetto .venne portato in Consiglio dei ministri, che lo respinse con precisa motivazione. Con. Pinzi non abbandonò per questo il suo posto di sottosegretario agli interni. Ma il caso Devecchi si prospetta diverso e più grave del caso Pinzi. Anzitutto, la materia della riforma Devecchi riguarda argomenti di specialissima importanza per il fascismo, o se il Consiglio dei ministri accogliesse il progetto Devecchi, avrebbe contrari gli inv&.idi, i mutilati e gli ex combattenti, i quali si sono rimessi al giudizio dell'on. Mussolini; Se, per contro, i ministri collegialmente respingessero il progetto Devecchi come respinsero il progetto Pinzi, l'on. Devecchi difficilmente potrebbe restaro al suo posto e, se a parte le sue intenzioni, vi restasse, rimarrebbe esautorato. D'altra parte aprire una crisi, sia pure minuscola, non appare conveniente al Ministero Mussolini, ciò anche perchè un elemento come l'on. Devecchi potrebbe, usccndo dal Governo, costituire per quest'ultimo oggetto di preoccupazione. Nel mondo politico si dice che all'uscita 'dell'on. Devecchi si provvederebbe subito affidando, all'on. Giuriati un incarico ben più alto in materia di assistenza militare, di pensioni e di tutela, degli ex combattenti. Ma dell'on. Giuriati si parla, in questi giorni, per tutte le cariche vacanti o da rendersi vacanti. Ora, non è da escludersi che un temperamento venga escogitato per modificare o rendere accettabile il progetto Devecchi mantenendo quest'ultimo al suo posto. Può darsi anche che la riforma delle pensioni sia rinviata a nuovo studio. Bisogna, comunque, attendere lo svolgimento della, discussione di domani al Consiglio dei Ministri. Lo stesso Consiglio di domani si occuperà ancho del problema romano. Le proposte di Mussolini per Roma si riassumeranno anzitutto nell'accettazione delle dimissioni del Consiglio Comunale in massa, dimissioni che saranno presentate subito 'dopo quelle del Sindaco e della Giunta deliberate stasera. Per ora. sarà nominato un commissario regio. Non vi saranno nuove elezioni e si procederà, a breve scadenza, alla sistemazione del problema creando la carica di ministro o alto com armari» -pei; Roma in - forma-presso - che lscMnsgnt—pstltmoodvhesncsnurtsssCisnsclcsiLsiPrdzlbg equivalente a quella del Prefcdus Urbis di Homa repubblicana o del Scnalor Illustriti del Medio Evo. L'onorevole Mussolini ha ora assunto un caratteristico impegno: ((nello di pronunziare il discorso inaugurale del 20.O congresso dell'Alleanza internazionale per il suffragio femminile, congresso che sarà tenuto a Roma in maggio al palazzo delle esposizioni. 11 Presidente del Consiglio vi pronunzierà il discorso di apertura, ma aggiungo clic « sarà lieto di dimostrare alle donne di tutto il mondo l'equilibrio cui è giunta l'Italia con la rivoluziono fascista». Si dove notare che il discorso Mussolini avrà, più che altro, significato di simpatia verso il movimento femminista senza che questo vaglia dire la sua conversione al voto femminile al quale si è finora mantenuto contrario. S. Si ha da Roma che l'Ufficio slampa della Presidenza del Consiglio dirama il seguente comunicato: «Le dichiarazioni che l'on. Mussolini farà al Consiglio dei Ministri in tema di politica estera saranno di notevole importanza. Tutte le questioni che tengono in questo momento agitata l'opinione pubblica europea saranno illustrate nell'esposizione del Presidente del Consiglio, e saranno anche fissati — in tema di alleanze — i criteri delia politica estera del Fascismo. L'esposizione sarà piuttosto dettagliata e avrà una parte dedicata agli accordi economici, che l'Italia va alacremente stringendo con tutti i paesi ».

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