Vivace discussione ai Reichstag sul bilancio della Difesa Nazionale

Vivace discussione ai Reichstag sul bilancio della Difesa Nazionale Vivace discussione ai Reichstag sul bilancio della Difesa Nazionale j domenic | (Sorvizio speciale ilclUi • Stampa •! Boriino, 27, notte. Continuano i commenti sulla seduta di del partito socialista a Berli no, e specialmente sullo affermazioni del leader Wells, le quali dimostrano come, dice la Vossischc /.citung, « il partito socialista non è d'accordo sulla tattica della frazione parlamentare verso il Gabinetto Cuno, por quanto sia d'accordo per il proseguimento della resistenza passiva». Addirittura furenti sono i radicaliI socialisti. La Kreuz '/.citung poi riesuma ! addirittura per i socialisti di oggi la vee! chia definizione di « pugnalatori nella [schiena» : ed il Tug trova che il socialista Crispien ha dato un magnifico saggio di propaganda l'runcolila, avendo dotto che sarebbe stato possibile evitare la marcia nella Ruhr se si fosse proceduto da parto del Governo tedesco ad una più volonterosa politica di adempimento, che togliesse motivo ad ogni protesto. Molto attesa era oggi alla seduta del Reichstag la continuazione della discussione del bilancio del Ministero della Di fesa nazionale. Al Congresso socialista di domenica si era invero onorato ti con un funerale eh oriniti classe» — come dice luVóssischs '/.citanti — la proposta dell'ala o à à a e e e a i é a a o i ò o o o . o , o a r te i o g radicale del pari ito, di respingere il bilancio, data la questione delle organizzazioni illegali di difesa, ed i rapporti fra esse ed il Ministero, denunciati da Severing ; ma si attendeva egualmente per oggi la risposta che il Governo avrebbe dato al partito sopra la sua domanda, in merito ai rapporti con tali organizzazioni Ledeburg contro il Ministero La seduta si ù svolta assai tranquilla. Ledebnrg, quale rappresentante di quel gruppetto di indipendenti che non ha ere duto di fondersi con il partito socialista, ebbe attacchi vivaci contro il Ministero e contro il Cancelliere. « Il Cancelliere Cimo 6 una violetta — egli ha detto — che fiorisce soltanto all'ombra. Non è il Cancelliere che deve decidere quale politica sia da prendere o da mutare ; ma la maggioranza del popolo alla cui volontà egli si deve inchinare » » Cuno ha dei fatti e. non delle parole » — si interrompe da destra. « Vedremo dopo, questi fatti — dice Le' deburg. — Ma intanto egli pronuncia parole che sono fatali al paese. Infelice è stata quella sua frase: Noi non vogliamo trattare finché la Ruhr contìnua ad essere occupata. Egli ha danneggiato con quelle parole gravemente il popolo tedesco. Come durante la guerra, quei signori del Governo fanno gesti da commedia. Parlano di vittoria e di pace... ». « E poi '?... » — interrompono da destra. Ledeburg : ... « E poi '? (ò'i rido). E poi ? E poi, vengono a farvi vedere le stupidaggini che sono state fatte ». Il presidente ammonisco l'oratore. « Ma come devo chiamare dunque — si domanda Ledeburg — ciucilo che avete fatto ?... Vi è stato anche un altro Cancelliere (Scheidemann) che dichiarò che la sua mano si sarebbe seccata prima di sottoscrivere il trattato di pace. Allora venne il suo amico Mueller che firmò. Ed ora egli va in giro colle sue mani più sane che mai. (Ilarità). L'unica cosa ragionevole che Gessler abbia detto è stata la dichiarazione che soltanto un pazzo pud pensare ad usare la forza armata contro ì Francesi ». "Non credo che la Russia sia in grado di aiutarci „ Anche it socialista Kunstler, in nome j del partito socialista, e fra molta attenzione della Camera, ha dichiarato che il suo partito ò assolutamente malcontento del discorso di Gessler ; e domanda a Gessler una chiara ed indubbia risposta. Egli domanda, a nome del suo partito, se esistono ancora rapporti fra ufficiali e reparti della Reichswehr colla organizzazione « Orgosch ». Gessler risponde: «E' esatlo elio tutti i possibili piani di guerra sono stati studiati c pubblicati da tutte lo persone che non sono state autorizzate a farlo, da tutti gli irresponsabili dello Stato. Se ve li leggessi, susciterei una risata su tutti i banchi. Ma più grave ò la situazione che si può creare alla Germania se ì capi responsabili del partito comunista continuano a ripetere agli ope rai, nelle riunioni dei consigli di fabbrica che l'esercito rosso verrà in aiuto degli operai tedeschi, contro la Francia e contro i capitalisti di Germania. Io non credo che la Russia dei Sovieti sia in grado di aiutare gli operai tedeschi >i Passando poi a rispondere alle domandei dei socialisti, Gessler dichiara di aver fatto tutto quanto stava nelle sue forze per impedire il propagarsi di qualsia movimento delle formazioni ti e 11 * « Orgesch » ni reparti della Reichswehr. Ma la sorveglianza e la persecuzione delle associazioni illegali — ha affermato il ministro — spetta in primo luogo alla polizia, a poi al Ministero della Giustizia». Per quanto riguarda il suo ministero, Gessler I dichiara energicamente: «La difesa dei l conlini è affidata soltanto alla Reichsì wehr, In. quale agisce unicamente in col! laborazione con le autorità riconosciute t dalla Costituzione. Qualsiasi collaborazio| ne con lo organizzazioni illegali è asso| lutamento esciusa. Il gen. Von Bnckor, di cui si è molto parlato durante la discus- i | gf^rp"èr'"i'I^qì'1riFpor¥*^n"l«Worgamte- l , r a a o o ra l zazioni segrete, si dimise e non ha più nulla a che fare con la Reichswehr», Gessler conclude assicurando che egli farà di tutto affinchè sotto il suo governo nessun attentato abbia luogo contro la Costituzione e contro le basi della Repubblica. L'approvazione ilei bilancio Hanno parlalo in seguito i comunisti Galwitz e Frolisch ; poi Ledeburg che vuole avere le mot ile la fin. ° Gessler è un buon ragazzo — egli dice — ma non ha energia ». La discussione si chiude con l'approvazione del bilancio della Difesa nazionale, contro il quale votano solamente i comunisti ed il piccolo gruppo degli indipendenti. Con ciò la discussione sulla formazione di volontari e del partito guelfo è rimandata. Alla Camera di Monaco è stata presentata una interpellanza dei deputati socia- i listi della Franconia, sul concenlrainento n ; di un fotte numero di persone uon bavaui resi nella bassa Franconia, lo filiali «i a ' spaccerebbero come profughi ilei la Ruhr "

Luoghi citati: Francia, Franconia, Germania, Monaco, Ruhr, Russia