Il grandioso successo al Regio del Veglione di "S. M. a Réclame,,

Il grandioso successo al Regio del Veglione di "S. M. a Réclame,, Il grandioso successo al Regio del Veglione di "S. M. a Réclame,, An^ra ima volta — ciucata più che mai ; •I Associazione della atanipa Subalpina Uà riaffermato il primato assoluto (lolla sua tea- a.u/kmalo Cesta vegliouistica al Teatro Beglo, lutdl'univcrsalc morirò del carnovale. Si spe- glie ii vecchio cai-novale per le strade e per le i mazze donile i letali tempi sembrano avere ,-,p.w,ato per sempre osmi serena gaiezza, e persino a f'arigi i veglioni lauguono; ma a Torino, al Regio, i giornalisti possono ancora compiere il miracolo di indire la notte UH « venerdì grasso » tale veglia festosa da co>iituirc un avvenimento singolare non solunno ciltaiiiiiu. ma nazionale. Del Veglione nel Regio — cui il Ue e il Presidente del Cons.'jrlio concedono i loro doni — >i parla a Milano ed a Roma, si Genova e a Firenze, e . .iiest'anno se n'é parlato anche a l'arigi per Via di Cappiello; al Veglione del Regio tutta • orino s'tuteressa e contribuisce, coi doni o voi lavoro, per sii uni occasione di divertimento, per gli altri di curiosità. 1 soli a non • livoi-tìrei al Veglione del Regio sono i giornalisti che si ammazzami a prepararlo (pare ima. cosa da nulla, nevvero?). ma ad essi l'fisla il conforto di fan: opera nobilmente «lencflco, rli filantropia, professionale, offrendo alla città una festa degna, l.-'.d e questa, infine, la ragione vera della fervida simpatia piiobllea alla tradizionale impresa dell'Asso(.iasione della Sstampa Subalpina. Negli airi colorati Ieri sera il Regio si è aperto alle 23. ma sin dalle ss una folla di curiosi si addensava KOtto i portici del inatto, si aspetta l'entrata licite, mascherale, che quest'anno ricompaiono al Ite^.io numerosissime. Agenti, guardie e carabinieri, agli ordini del eav. Azzati tìóm ni icario di P. S., riescono a slento a rat tenore la doppia siepe umana, intanto che Incominciano ad arrivare automobili e carrozza, dalle (inali scappano misteriose figure iml>el lice j alò e mascherate. TI primp atrio a yéil-iate è lutto inondato di luce vermiglia: è come la preparazioni 'Mtirn dello spettacolo che si svolgerà nella sala, il ciamle atrio, invece, è come bagnato ila. mia fantomatica morbida luce violetta, che pero con sente di ammirare gli artistici cartelli di. Cappiello esposti garbatamente dal suo t'appresoli tanto sig. Mazzetti: e tutta una pittoresca varia, teoria di lenii e di colori, che attesta la riiirniiile vena di questo « re del cartellone», il quale onora a Parigi l'arte italinìia. divediamo in quella fantastica luce, gli nfllssi famosi dal Cappiello disegnati per le Oittr Campa ri, Cinzano, Pontini, Branca, Veurhi questo è nuovissimo, lanciato proprio dal Regio!. Gancia. Arduino. Isolabella, C.uffarel-Procfiet. Conti-ntldi, Taravelli. Società K'.eltrica Italiana. C'è anche il celebre cartellone di Poccaii.li. jj gran rislorajile italiano del buon gusto parigino. L'elegante folla, che iioneessa di entrare, sosta dinanzi alla graziosa Improvvisata mostra eapptellosca, la quale fa rome da... aperitivo psicologico nel su1-'colèntò festino vegiionisiico. A bordo | I ] i A mezzanotte, la sala — già affollata, gaia, chiassosa, impaziente, eletirizzuta — si alibuia Improvvisamente, si apre il sipario e nella tute penombra si leva una vermiglia cortina, di vapori. Per Nostra Signora del Mare; Un incendio a bordo?!... l'uà catastrofe?! Il sibilo acutissimo ili una sirena soverchia ogni clamore. Sull'alto del castello li prua, l'ufficiale di quarto, (.ligi ùllchélotti, trasalisce, e tastando nella lasca interna della, sua severa ed elegante divisa la stilografici _ battezzala dai colleglli : la penna che... sa Je tempeste — pensa, preoccupato: « Oh, Dio.! Ci slamo! Eneo un'altra commedia nuova!... ». Invece, niente paura I I bagliori rossastri salgono dalle « ciminiere » delle macchine acceso a tutta pressione per affrettare la rotta. Qui siamo nel regno marittimo di Dante signorini, perchè linealo è il suo .transatlantico, al quale ha dedicato incredibili cure e alti strepili e mia pazienza- d'artefice appassionato. E' incredibile come Signorini sa fare sul serio le cose buffe! E' notte alta. 11 gabbiere vigila appollaiato sull'albero, da cui scendono festosamente i grandi pavesi, in cui qualche critico noioso potrebbe riconoscere quelli ili duo nostre brillantissime Società di canottieri: YArmida e YKsperla. Non c'è paura di annegare, tranne che nel piaceri, tanti sono i salvagente. Un nostro pittore, arso dal sole e dalla luce artificiale, vorrebbe scendere in « cambusa » ; ma trattenuto dal capitano -- che conosce bene il suo nostromo — si arrabbia iti carattere, cioè cica. Ma ecco che — sotto la guida amorosa, e... paziente del maestro Adolfo Cantù, il Deus ex machina di bordo, che rannicchiato dietro l'albero maestro, freme pensando a certi... cani di allievi — si snoda, lento e nostalgico nn saluto all'Italia lontana attraverso la maliosa canzone di Costa: « y apuli tana come canti tu... ». che, subito, numerosi Passeggieri riprendono in coro. Sul ponte del transatlantico vi sono solo i marinai di guardia. I,a campana di bordo suona disperatamente al servizio di un magnifico marinaretto dai grandi orchi lucenti: Leo Pestelli, la vita freme tutta sotto coperta, dove, nelle cabine, signore, signorine, giovanotti finiscono febbrilmente di vestirsi, camuffarsi per il grande corteo che — pure in forma festosa — deve esaltare le industrie, i commerci italiani,-quando il transatlantico sarà in vista di New York. La scena di Manca Stnora l'immensa città si scorge punteggiata vagamente di luci. E' il grandioso scenario dipinto con geniale fantasia dal nostro Manca (coadiuvato dal pittore Ponsettì), il quale ha costruita la città fantastica della Reclame, tutta inverosimile di grattacieli urlanti dalle finestre luminose le insegno della Ditta Campai-i. 11 cav. Campar!, so farà riprodurre a milioni di copie questa sorprendente scena di Manca, avrà procurato ai suoi prodotti la più attraente reclame. Gli altri anni Manca sbalordiva il pubblico del veglione con lo scene animate di folle colorate; quest'anno egli ha voluto stilizzare un panorama metropolitano, e vi è riuscito con quella sua arte ricca di sorprese, che dà spirito anche alle... case. Sotto la folla dei grattacieli corro la banchina della città nord-americana: una banchina ai lolla la di transatlantici, automobili, barchette, velieri, piroscafi e battelli di tulle le razze, donde la Reclamo dà Vassallo ai giganteschi edifici con cartelli <]'< tutte le dimensioni e di tutti i colori. In un fantasmagorico giuoco di luci, perfino la ramosa statua della Libertà è entrata... in teina, ed innalza, invece della fiaccola, una luminosa bottiglia Campar!. E tutt'intorno l'influito mare e l'infinito etelo! Mano a mano che lo scenario s'illumina il pubblico resta estasialo, e dalla sala affollata si levano esclamazioni ammirative. Ancora, una volta. Manca ha vinto la sua grande battaglia vegliouistica, riaffermando quella sua originalità d'artista che manda in visibilio perfino Giacomo Grosso! Ma infanto la nave di S. M. la Reclame fila a non sappiamo quanti nodi all'ora, si sta per entrare nelle acque del «regimo asciutto j. Infatti a bordo si cominciano a silurare le spumanti bottiglie. E' una battaglia di turàccioli. Il servìzio è inappuntabile e moli.--, è la sete, possibile che l'equatóre sia cosi vicino a New York? A bordo si aiiiinuiiPiano già Ir easse Yiiote e le botti della birra Metzger. mentre i turaccioli saltano. Saltano, negli infuocali dólci palati delle belle signore, anche i gelali di Pepino serviti uiiii molta grazia nel quadrato della nave dalla signorina Pia Tonili della Compagnia Melato. l,a gentile... gelatiera lui per cavaliere il più'austero del giornalisti torinesi: il collega Gennai-i, direttore di Arte e l'Itti. D'un tratto il solerte capitano Gigi Michelotti urla con spunto critico al megafono. Ordini brevi, secchi, Imperiosi. Squilli assordanti di campana. Sibili di sirene. Due marinai si mettono ni guardia delle due scalette del castello di prua riservata ni passeggeri di riguardo, che sono i membri della Giuria. Il nostromo sembra mallo. T marinài corrono olle gomene, ti primo commissario di bordo cav. uff. Piccoli!, corre in quadrato. Tltttl insomma corrono in imi |. Iti' luogo, panne il cerbero dell'economato cav. Casa¬ I | i Uni il .conimi. Verona e l'avv. Griffini, i quali maledicono la severa consegua che li lega all'imbaroo, os^ia all'ingresso del Regio. Orinai sembra quasi di Toccare New Yotfc ieri ]? mani. Si direù'be che la statua della Liberia voglia salire a bordo. Ed appare così gigari- fesca che qualtìie giovano cretino la scam bla, a tutta prima, per l'assersore Zanzi fra vestito da donna. Alle prime uole di una marcia tr.aseiinamo, di sorto al castello di prua comincia ad avanzare il corteo di S. M. la Reclame. e o i a a e a i o . ¬ li corteo della Reclame Siamo al clou del Veglione. Ecco come abitiamo veduto scendere dal cassero della nave verso la stria tempestosa di allegrezza, il fantasioso corteo delle Dine, che graziosamente risposero all'appello dell'Associazione della Stampa. L'avanguardia! Diciassette Ira signore e signori scendono a suon di musicai in eleganti toilette* e Iroks di tela cerata, giallo e iù,sso, disegnati con spirilo dal giovane, ing. Mario Dezzutti. .E' questa la pittoresca rappreseulauza della l-'ablir. italiana cerale di Adoncalieri. E subilo dopo, con incedere maestoso, che la musica accompagna sonora niente un re! Un re a piedi, senza corteo, perchè è. tal sovrano che basta da solo a l'arsi ubbidire: il « He degli Amari » ilei fratelli Branca di Milano. I.'originale costume è ispiralo a) cartello di Cappiello ed è stato eseguilo dalla Casa Cai-amba, seguono due laiixichecieeelii, che non fauno paura a nessuno palelle si traila di due graziose Ugoline per 1» Ditta Metzger: esse recano triunfanìi enormi c/io/vs di birra. Un breve, intervallo in orchestra ed ecco le impressionanti "Maschere rosse» della Ditta Bcfnomelli: magnifica animazione del cartellone Maga disegnato dal pittore Pozzati. Sono le n maschere rosse » che perseguitano da tutte le cantonate il passante, e cosi in folla fanno una macchia di colore davvero sensazionale. I graziosi mascherati di Boncinelli sono venuti apposia da Milano per imbarcarsi al lìegio, ma non davano a vedere stanchezza alcuna per il viaggio. Oh Dio. le stréghe! Un senso di hrivido corre per tulio il teatro; ma man mano si avvicinano alla riballa tutti si accorgono che si tratta di streghe* sol tanto di fuori: hanno addosso, nel bel costume, tutti gli attributi della stregoneria, ma il volto di ognuna è gentile. Sono ire belle signore che farebbero amare la stregoneria anche ad un sanio! Onesta è la riuscitissima rappresentanza della • Stregai della Dilla Alberti: il cav. Alberti le ha accompagnate in persona da Benevento. «"Seguono i tre aristocratici pagliacci neri del « Vov », che ricordano l'artistico cartello disegnalo da Cappiello per la Ditta Pezziol di Padova. Tre. pagliacci che sono, viceversa, tre lussuose figurine femminili, esuberanti di grazia e cosi amabili come il loro liquore. Ancora un gruppo di Ire: le vierrctt.es della Saponeria Ercole Gandini, anch'esse deliziose di pjeganza e di garbo. Squilla la fanfara reale. Avanzano il Conte Rosso e il Conte Verde, le due storiche figure mandate signorilmente dal I.loyd Sabaudo, che non hanno sdegnato d'imbarcarsi sul loro... collega costruito da Signorini. A vedere le due ligure lutto il pubblico ha pensato alla gioia della traversata Genova-Napoli e ritorno, offerta a due persone dal Lloyd Sabaudo sul Conte Rosso, il Lloyd Sabaudo non poteva contribuite più regalmente alla festa del Regio. Qui la musica si fa ancóra più maestosa. II critico musicale del Momento, collega Filippo Brusa. ci avverte che si tratta nientemeno che del Tàhnhauser, Ma gli interpreti non sono del cantanti e nemmeno dei... cani: sono degli orsi ! f meravigliosi orsi di Rivella in mezzo ai quali trionfa, sopra una fantastica slitta, tutta candida, in regalo ermellino, Giulietta De Riso, la gonfilo attrice della Compagnia Melato. Questo fastoso gruppo a cui il signor Rivella ha dedicato tanta amorosa dovizia di cure, ottiene un effetto màgico, non solo per la originalità del quadro' ma anche per la evidente ricchezza dello autentiche pellicce, sotto le quali non si sa come possano respirare quei bravi orsi e sopra le quali sfolgoreggia « Fior di neve ». E quando « Fior di neve » è poi scesa col suo sorriso jeralleo e coi suoi dooììissimi orsi nella folla della platea, quanti complimenti, quanta ammirazione, quante invidiose carez. ze ai morbidi ermellini! Il signor Rivella, che oltre ad essere un grande industriale è anche un delicato artista, ha ottenuto uno squisito successo di signorilità raro. Visioni settecentesche Dalle pellicce ai colori. Ecco la bolla mascherata rumorosa rappresentante la ricca tavolozza litografica della Ditta Butteri. Sono sette pittoresche figure disegnate rial pittore Gros, con tutti gli arnesi del mestiere di... Mai-cello. Anche esso circondano una loro regina, nella quale il pubblico riconosce l'artista cinematografica Letizia Quaranta. Dal colore all'amore. Avanzano, languidissimi, Giulietta e Romeo, della Ditta Grasso, per il liquore u Flirt», e infatti i due... flirtano elio è un piacere. Vera Vergati! e Cimara, che fanno Giulietta e Romeo all'Alfieri, guardano anch'essi ammirati, ma è inutile dire che per la interpretazione di Shakespeare non hanno nulla da imparare. Una musica settecentesca che Andrea Della Coite non ci ha saputo bene definire, annuncia un altro momento sensazionale della fantastica sfilata: il trionfo di Santa Vittoria della Ditta Cinzano. Una dama incipriata avanza in una portantina tutta oro e luci, portata da due robusti valletti, ed è circondata da tutta ima folla di paggi, che a suon di trombe annunciano il solenne passaggio. Ci sono fin gli abatini, estasiati anch'essi attorno alla santa damigella, né. manca un autentico moretto, che le fa vento con un enorme ventaglio di struzzo. E' tutta una gran macchia di rosso, che manda in visibilio la folla. Ricorre per la sala ancora il nome di «Manca, perchè anche questa di Casa Cinzano è creazione di lui. Egli non poteva, in verità, creare una più splendente esibizione, cosi ricca e gentile da riaffermare la grandiosità di Casa Cinzano in ogni manifestazione anche mondana. Lo stessa noia settecentesca continua con la stilata, a passo di t/avolte, delle pastorelle del Lanificio Giordano. E' un gruppo magnifico di otto funciulle in viola,chiaro, dogli abbondanti paniers, lo quali recano in mano il fuso clic fila oro. E' un colpo d'occhio di infinita grazia, e nella sala un fruscio di ammirazione. 11 cav. Filippo Giordano — gran signore dell'industria — riceve infinite fellcitaziorfi per il modo in cui ha reso omaggio a S. M. la ReclameOra si grida il nome dt Golia. E' la sua creazione che avanza, nelle festose fanciulle della Ditta Venclli, dal nostro artista genialmente staccate dal magnifico cartellone di Cappiello. Mai umane caramelle furono più desiderate di queste che il comm. Gobbi ha mandato al Regio in festosa rappresentanza della sua Casa. Cappiello questa volta ha voluto essere pure un figurinista degnamente interpretato da Golia. E l'arlecchino del cartello è balzato fuori in triplice figurazione, femminilmente elegante. Non il clàssico arlecchino dalla maglia aderente, ma tre fantasiosi folletti con la sottana a mille petali variopinti, quasi a significare i deliziosi aromi delle caramelle Venchi. «E' notte... c'invila.,,» Gigolette! Cora! l'uà splèndente creatura avanza, anch'essa iti ricca portantina, circondata fastosamente, a ricordare il gran spumante clie il cav. Pieno Cora lancia con tanta signorilità. Nella creatura che reca l'insegna di Cora il pubblico riconosce l'attrice Ines Minia Ferrari delia Compagnia Niccodemi; il cOBtume di lei è animiratissimo per la sua grande eleganza e ricchezza: è davvero la personificazione della spumeggiante bottiglia, tutta una schiuma di piume e di pizzi: un capolavoro della Ditta Gori. Il corteo e alla fine. Ecco gl'inglesi della Soc. Rossa di Vercelli, amenissimi nel gustoso costume; ecco la gran trovata dei nostri studenti di medicina, i quali vestiti classicamente h raffigurare Gaietto, ippocnìe. Escutali io. tirano fuori dalla saponella rari inattiva delle Saponerie De Bernardi nientemeno che una bella fanciulla: Scoppia un applauso di stupore generale. Più miracolosa di cosi la saponetta radioattiva non si poteva immaginare! L'estrazione Discese ormai tutte dal cassero rose multicolori marcii orate di S. duine si confondono nella gran lata, si disperdono nei palchi gremiti lletta e Romeo, ilei FIN, danno ni. se / premi le ti u meni, la Recala aflolGiua ni palchi su una scàia di seta: elegante acrobazia, che tiene in ansia le belle signore, sul ; palcoscenico rcMa a sventolare, con le bau- ] cliere delia nave, il grandi' stendardo di Casa j Ccirano, con la sua aurea insegna automobilistica, E' il solo grande stendardo del Veglione, e Gei fan o è la sola festeggiata Insegna automobilistica alla Córte di S. M. la Reclame. Alle una si procede alla estrazione dei 5 grandi regali. L'attesa del pubblico si fa spasmodica: tutti vorrebbero vincere il biglietto del Lloyd Sabaudo, quello ferroviario dell'Agenzia Perlo, la maestosa pelliccia Rivelili, il prezioso buono di acquisii della llinascenie. l fortunali numeri vincitori vengono urlali al megafono, e ad ogni numero è un chiasso indescrivìbile. Alle due entra in funzione, salendo sul cassero delia nave, la severa Giuria. Festéggiatissimc Mf.ria Melato e Vera Vergatiù in spli-'id'ile toilette*. .Wi esse l'Associazione della Stampa ha consWgnato due medagliette d'oro, gentile omaargio del Lloyd Sabaudo: ad esse il gran pubblico non si è stancato ai rivolgere complimenti e ammirative occhiate. Leonardo Bistolfl, Giacomo Grosso, Edoardo Rubino. Emilio /.anzi, (ligi Michelotti. il eav, Ratti della Camera di Commercio hanno coadiuvato lo due ammirate artiste nell'improba fatica dell'assegnazione degli ambitissimi premi. I nostri sommi) artisti hanno ancora una volta recato alla festa giornalistica il gran prestit/io della loro fama illustre. Poi. fatta anche onesta, la iridesce ite festa 6 entrata nella fase del turbine. Delizioso. Iridescente, alinotiiosissimo bine, fantastico come un sogno delle ed vna notte. La sala sfolgorante un'orgia di colori. /Dalla nave l'ancora nel porlo di New turMille tutta he ha gettata York scendono I marinai, anche quelli che stavano appollaiati sugli alberi e sul sartiame, -e si mescolano alla folla di innumerevoli abiti neri e di vivaci maschere che si pigia nella sala. Mai vpglione ha avuto cosi enórme ed elegante affluenza di pubblico. Scendono dalla nave le mascherale di passeggeri che avevan fallo il lungo tragitto che doveva condurli al... Veglione, mentre, coinè una marea, la folta sale, rumoreggiante, estasiala sulla, tolda della nave per vedere da vicino il meraviglióso spettacolo della selva dei grattacieli illuminati. Allegri scoppi di risa, come cascatene d'acquo scendono insieme a innumeri stello filanti, dai palchi spalancali sulla platea dove il pubblico ondeggia coinè se folate di vento lo percotessero. Su quel mare bridicante, mentre per l'aria si levano cadenze di valtzer o di fox-trot, si formano vortici e mulinelli simili a quelli che si producono nei fiumi. Le sete, i rasi, i velluii, sotto la luce dei grandi lampadari mandano riflessi di vivacità sorprendenti. Sotto la polvere d'oro diftusa per l'aria le eleganti toelette delle signore sembrano tramutarsi in gioielli viventi. Dalla porla d'entrata continua ancora e sempre a riversarsi nella sala un ininterrotto fiotto di seta, di merletti, di veli. Uno strepito assordente, una., mischia confusa di gonne svolazzanti, di gambe che girano vot; tleosamenlo in cadenza. Sotto i torrenti di luce dorata la sala sembra tramutata in una grande serra. 1 vivaci cnloii delle maschere si fondono in una bizzarra armonia. Fra le tinte pallide rosa, violacee, giallicce o verdechiare spiccano le macchie rosse copie tramonti di fuoco, o azzurre come lembi di cielo purissimo. E in mezzo alle siepi di abiti neri si snoda la briosa mascherata degli studenti preceduti dall'araldo che dà flato alla tromba. Elegantissimi costumi di graziose mascherine appaiono un istante fra il brulicare della folla, poi scompaiono come sommerse in quel mare mugghiarne. E che allegria rumorosa, ma schietta e sana. Già! Ma l'allegria, si sa, non 6 mai mancata ai veglioni dell'Associazione della Stampa; tuffai più si può dire che sia decuplicata. Insomma, l'attesa è stata superata dalla realtà. Ma come può il cronista rendere ad un'ora così... picciaa della notte una impressione precisa di unto quello sfolgorio? Qualche battuta ancora e poi., basta. La giocondissima baraonda ha oletirizzato tutti quanti. Nei palchi di Campali, di Cinzano, di Cora, di Bononielli, di Alberti, di Venchi, lo spumante e i liquori, i confetti e lo caramelle vengono- graziosamente offerti con gentili sorrisi da belle mani inanellate. 1 signori c le signore di queste grandi Ditte — alcuni venuti appósta da lontauo — hanno fatto le cose coi» vera grandiosità, recando al Regio una noia squisita di signorile eleganza. Bellissimi alcuni palchi infiorati, tra i qualt particolarmente ammirato quello della Rivista milanese Lidel, tutto infiorato dal buon gusto della signorina Anna Gaggiotti. Beneficenza Moèt et Cliandon, sotto'la aristocratica direzione del conte Di Savoiroux (il quale ha voluto gentilmente prestarsi alla graziosa fatica, trattandosi di offrire lo champwjn-e. a beneficio della Cassa Pia di Previdenza dell'Associazione della Stampa) ha fatto a bordo del... vapore un servizio davvero parigino, e la gran marca francese è corsa a rivoli fraternamente con i grandi spumanti italiani Cinzano e Cora Come è noto, il cav. Cora ha regalato interamente all'Associazione della Stampa le sue bottiglie di spumante, che sono state servite a bordo. Gran successo 'hanno pure avuto i gelati Pepino, anch'essi generosamente offerti all'Associazione della Stampa e serviti al Veglione con fine eleganza a cura della Casa. L'orchestra del professori del Regio, diretta dal primo violino prof. Pellegrini, e la musica dei dipendenti municipali diretta dal maestro Valente, sono stato infaticabili, suonando alternativoraenro per quattro o cinque ore. Infatti, al momento di andare in macchina col giornale, al Regio si suona e si balla ancora. Alle 3 il Consiglio Direttivo dell'Associazione della Starnila ha offerto alle artiste e agli artisti della Giuria una cena, ss