Deposizioni femminili al processo per l'eccidio di Palazzo d'Accursio

Deposizioni femminili al processo per l'eccidio di Palazzo d'Accursio Deposizioni femminili al processo per l'eccidio di Palazzo d'Accursio Una notevole autodifesa de! Gelosi Milano, none. L'udienza si in issiti vallc 9,80 i On sciupìi 'concorso ili pubblico. >•«!«• alla pedana ii commissario ili I'. S- (ìk>rdtini Umberto, .ai duale fa. seguilo la leste peroni .Variti. tiunobbe il Gelosi .-ti ■ attillila Aio Oice che l'imputato non si od upo'.vu ili .politica ina che dalla signora cempcsiri appv; se clic il i.ìé lesi freouciuuvn una i.oiuiuìjriiia ili at»archi i ISU i! iii.'a il qualche bollimeli u gal ibi n (■ négii t I Ile bonilie, i |.fi\uo! la Campi liùòMo: bisogna i;( :i t;e\oni; ]■'.; i>u1téi • iinàlji ili ippica eoi '01i0U''lVI vi.0" nufllo Vlu" > SU! e che aveva in i ha. 11 _ Gelosi si « Se avessi a\ n scappato io pei Jion può aver ileil scerò la signora Mi e attaccabrighe. Hi la teste, il Gelosi questa frase : •Tutlo quello ^lie ha delio e falso com.' ù falsa la sua i■"ftistiniurn, potclic porta la parrucca!", il publWico, i giuravi, gli accusali, il p. M. '"I il i'rèstòumte ritloiiq. La teste ha un gride eli indigUuziiXu!. e ijtinii<Jo cessano le risa ilice ni presidente: > Ailoia dirò io... Presidenti': — Dica, ili Teste esiia, poi se ne non dico più nulla! — e s uno sguardo d'odio adii Aioli Adelmo, cronista lutici non potè ci tra» guardie rosse non la- ..icehdb: cr- No. 1 si allontana gallando l'indelicato Geitósi. Sta •\i'\V.Ì i::i'ìiirK d'i• nell'aula perelVi le iavano passare i i.ap amna borghese. Din1 <mc i liaii.'ii furono sparati du,) in direzione di via indi- !dime. \ le cono osi, perdi presentami della da un gruppo ili colpi di rivolte] pendenza. Poi ; G and tei lldcga questo le si '.'risento offrendole un apparta-, mentine. Per redigere il contrailo si rivo da. lui ai ristorante della Borsa, noto ritrovo di t socialisti. Parlandole della giornata ilell'i.nsediatnenio. il Gelosi le dissi; che sarebbe stata « tuta {[tornata rossa » e che ■■■ quei porci della minoranza li avrebbero ammazzati. lut-f ti ». La sera ili lunedi novembri-, dopo i falli, andò a casa, in quella procuratalo dal i Gelosi, die pure vi dormiva, di proprietà del-j la Campestri, che fece le sue meraviglie dicendole die il Gelosi teneva bombe. La mintimi dono la teste, impressionata, si i eco a denunciare la cosa. Tornando un passo indietro, dice die, avendo chiesto al Gelosi come inai fosse avvenuta la tragedia di Palazzo d'Accursio, :i Gelosi rispose: « Altro ehi abito marron, là c'era tutta una compagnia di buoni amici clic a un segnale di rivoltella doveva far giustizia di tutta la minoranza ». La teste ricorda clic, dicendo traeste cose, il Gelosi si era. nullio eccitalo. Quando seppe fieli'»rresto del éelosl rimase terrorizzata, e ricostruì lutti 1 precedenti della tragedia, Il Gelosi si alza e contesta la deposizione della Gaiidini. Uomo tutto quello che si era dotto sul suo conto, scrisse al giudici' porcile lo ricevesse. 11 giudice lo ricevette, senti quanto gli dicse e... il giorno 37 io lece arrestare. Conobbe la Gandìni quando questa renava una cantera ammobigliatti, ed egli glie ne offri una in casa sua. Nega di aver detto alcunché alla teste, riguardo alla eeripionia, afferma die la Gaiidini lo ha denunciato per rappresaglia, perchè era stata ila lui scacciata di easa per inadempienza nuli affitti. Il Gelosi, pure non affermandolo nettamente, fa capire che il commissario Lapolla 6arebbe slato l'amante della Gaiidini, e che per questo motivo l'avrebbe arrestato dopo qualche giorno. Dopo vario contestazióni il Gelosi si siede dicendo; Ora Ilo finito. /.anotii Alessandro. Crescenti Enrico, riprendi investigativi, si succedono alla pedana e depongono su circostanze già noie. Dopo le deposizioni ili starnane contro l'impunito Gelosi, sembra che oggi lu stilata «lei leali ritorni ad essere monotona e. scialila. Golosi si difende bene; è minuto nei particolari, il suo parlare c i alino e placido. Dimostra la sicurezza dell'uomo padrone di se. Senza neppure sorridere, ha seppellito nel ridicolo la deposizione delie due testimonianze prodotte slamane contro di lui. lìisotraa essere- sinceri: lo due donne ammesse tome testimoni "noti hanno fatto una figura eccessivamente bella. Sotto le freccialo del Gelosi, Incielili lu loro dignità, si sono limitate a sorridere allorché qualche imputato tentò di confutare la deposizione, stamane nella sua requisitoria il Gelosi rievocò la sua piccina. Ebbe una erisi di pianto. Pu quello un isianfe -ili commozione profonda, berchè in quelle lacrime si senti la sincerità. L'imputato ha detto che vi saranno testimonianze, le quali confermeranno quanto egli Disse stamane. Sarà interessante udirlo. L'udienza pomeridiana si inizia colla *scusstoiio del teste Batti-lari Angelo, ex-regla cuardia, ferito dallo scoppio di una bomba durante i lumulti. Lo sogliono Manna Giuseppe, commissario di P. :-.. Uosst Augusta, popolana, Possi Elvira, Ru.-si Alba, sorelle della prima. Queste confermano la propria deposizione, la quale però non riveste alcun carattere notevole, anche por la confusione che le donne fanno nel discutere. Rebeeehi Adelia, amica delle tre Rossi, è anche essa escussa: quindi viene alla pedana Mazzoli Giorgina, Udanzatn del 'Ron agiin. che parla di particolari dì poca importanza. Alessio Giuseppe, Bergamasco Armando ed altri testi di nessunissimo rilievo, continuano la loro sfilata dinanzi al Presidente, senza tornire il pili piccolo particolare interessarne, L' introdotto quindi Eugenio Ctoni, il poni* piere che fecondo molti testi imprecava contro i consiglieri di minoranza, dopo che fi povero Giordani ora stato ferito. 11 feste dico di aver gridato soltanto: < GnuTdaie quanti ne. hanno ammazzati! li',' una vigliaccheria perché lavila è cura a lutti ». Aggiunge anzi ili aver aiutato a portar via i feriti dall'aula consigliare. L'avvoltato Mastellai"! eli muove numerose contestazioni, poiché il pompiere sembra contraddirsi su diversi punti. E' evidente die il leste e disorientalo dall'abile re quisilorin dell'avvocato, il quale diffondendosi in particolari riesce a"stornare il ("ioni che non si l'accapezza più. Il testo afferma di aver visto un individuo presso il banco della Giunta sparare contro i consiglieri di minoranza; dice che era un uomo tarchiato di statura media, dai baffi neri, dall'apparente età di 30 anni. Ouesii connotati rispondono a quelli del Galli. Ma al teste sembra che lo sparatore avesse una corporatura più grossa. Le contestazioni si .susseguono Uno a che l'udienza viene sospesa e rinviata a domani

Persone citate: Alessio Giuseppe, Bergamasco Armando, Dica, Eugenio Ctoni, Lapolla, Manna Giuseppe, Possi Elvira

Luoghi citati: Milano