La mozione massimalista interna dopo il rifiuto di Mussolini viene respinta

La mozione massimalista interna dopo il rifiuto di Mussolini viene respinta La mozione massimalista interna dopo il rifiuto di Mussolini viene respinta La Camera approva i trattati con la Cecoslovacchia e Polonia Roma, 7, notte. La Camera ha seppellito la mozione dei massimalisti. Il ' fatto era previsto. 11 tentativo dei socialisti intransigenti era stato fatto unicamente prò forma per poter dire che la discussione sulla situazione del paese era stata sollecitata e che il Governo e la Camera vi si erano opposti. Le cose si svolsero pertanto in piena tranquillità con pochissime parole. L'on. Lazzari in line di seduta chiese con brevissime motivazioni gencricho che la mozione fosse discussa domani. L'onorevole Mussolini con tacitiana brevità replicò che i provvedimenti del Governo dispensano da qualunque discussione. Il Governo si opponeva pertanto allo svolgimento della mozione. I massimalisti insistettero, malgrado ciò, nella loro proposta a cui si associarono i socialisti unitari. Tutta la Camera costituzionale respinse come un solo uomo la proposta di Lazzari votata dai soli socialisti e comunisti. Non si parlerà pertanto più, nell'attuale periodo parlamentare, della situazione interna. Non è tuttavia escluso che alla fine della settimana, quando si parlerà del trattato di Rapallo e degli accordi ili Santa Margherita, l'on. Mussolini- faccia alcune dichiarazioni sulla politica estera in rapporto speciaimente alla questione adriatica. La discussione sugli accordi adriatici preluderà alle vacanze che il Governo vorrebbe fossero prese sabato 10 febbraio. Intanici la Camera ha oggi approvato il trattato di commercio czeco-slovacco e, dopo un applaudito discorso del minislr:) on. Teofilo Rossi, gli accordi con la Polonia. Verrà ora la vojta dei trattati con la Francia e con la Spagna. La maggiore tranquilliti» persiste a Montecitorio. L'assenza momentanea del presidente De Nicola, chiamato al capezzale della madre inferma, ha fatto oggi constatare l'assenza per malattia di tre dei suoi vicepresidenti, cioè gli on. l'ovini, Casalini e Pietravalle. Cosicché, essendo il quarto vice-presidente on. Federzoni, stato assunto al Governo, si è dovuto ricorrere per presiedere la seduta ad un vice-presidente della precedente legislatura, cioè l'on. Meda. Sono così rinviate a dopo il ritorno dell'ori. De Nicola e forse anche a più tardi tutte le nomina per cariche e commissioni parlamentari che nel segreto dell'urna possono dar luogo a qualche piccola sorpresa. Non stormisce fronda insomma a Montecitorio e si attendono, a titolo di curiosità, la risposta di Mussolini a Farinacci circa la proposta di ritorno al collegio uninominale, nonché la conclusione, rimasta momentaneamente in sospeso, dell'accordo fascista nazionalista e di quello fra il fascismo ed il partito liberale. Se improvvise complicazioni non sorgono, tutto lascia ritenere che il carattere di ordinaria amministrazione assunto dalle funzioni parlamentari, continuerà uno alla scadenza dei pieni poWi. S. La seduta Roma, 7, notte. La milizia per la sicurezza nazionale non presta oggi servizio davanti a Montecitorio. Sulla piazza sono alcuni gruppi di curiosi, che assistono all'entrata alla Camera dei deputati. I corridoi sono pochissimo animati. I ducutati commentano con rimpianto la morte dell'on Afasciantonio, che era ben voluto dui colleglli di tutti i settori della Camera. Le tribune de] pubblico non sono molto affollate; quelle delle famiglie dei deputati sono quasi deserte. Pochi minuti prima dell'apertura della seduta pochissimi sono i deputati rigiratila. L'inizio della seduta si rreannuncia calmissimo. Allo 15 precise il Presidente, on. ne Nicola, ipre la seduta. Egli annunzia la morte dell'on. Masciantimio, avvenuta dopo breve malattia. Ricorda l'opero sua assidua e proficua. Si associano l'on. Paolucci. compaesano dell'estinto, l'on. Lucci di Napoli, ove risiedeva di solito l'on. Maseiantonio, e l'on. cermenatl, a nome della democrazia senza, aggettivi. Per i popolari parla l'on. Mattei Gentili. L'on. Acerbo, sotto segretario alla Presidenza, si associa a nome <.A Governo. 11 Presidente ne Nicola propone e la Camera approva un telegramma di condoglianze alla famiglia. L'on. De Nicola si assenta per la malattia della madre Mentre si svolge la votazione a scrutinio segreto si diffonde tra i deputati la notizia delle gravi condizioni di salute della madie del presidente, on. De Nicola. La notizia viene appresa con generale dolore, specialmente da quelli die conoscono quale culto Tono revole De Nicola abbia per la madre sua Mentre l'on. De Nicola si trova al banco della Pre. idenza. l'on. Acerbo gli si avvicina Per comunicargli la triste notizia. L'on. Do Nicola lascia subito il banco presidi oziale, e dopo scambiate alcune parole coi colleglli dell'Ufficio di presidenza e col corani. Montalcini. prega l'ori. 'Meda di sostituirlo, e quindi abbandona l'aula per partire suuito Per Napoli. L'on. MEDA, assumerlo la presidenza, avverte che il presidente della Camera ha avuto notizia che la madre sua amatissima trovasi in gravi condizioni di salute ed ha dovuto lasciare subito il suo seggio per recarsi a Napoli presso di lei. E' certo di interpretare il sentimento e l'anima deU'Assemlilea formulando i nifi fervidi voti per la salute dell'illustre signora {Vivissime venerali approvazioni). Avverto pure che. essendo «enti per malattia i tre vice-presidenti attinente in canea, la Presidenza ha credi applicare per analogia la disposizione del regolamento, per cui al Principio di una nuova legislatura, In Presidenza dell'Assemblea è assunta provvisoriamente dal vicepresidente anziano della legislatura precedente. Essendo egli il solo dei vice-presidenti precedentemente in carica presente in questo momento, la Presidenza lo ha invitato a presiedere l'Assemblea ed ecrli ha creduto di accogliere l'invito (lire approvazioni). Ad ogni modo la Camera, investita ora 'H questa situazione nuova negli cimali Parlamentari, potrà, se crede, provvedere diversamente (Voci: No! Noi). Crede di poter interpretare la manifestazione della Camera come ratifica provvisoria del provvedimento preso dall'Ufficio di presidenza [Vive approvazioni). MUSSOLINI, presidente del Consiglio, a nome del Governo, si associa agli auguri Per la salute della madre del presidente De Nicola. Per quanto riguarda la presidenza dell'Assemblea, se ne rimette alla Camera. n PP.EPmRVTE si renderà subito interprete presso l'on. ne Nicola dei voti unanimi della Camera, cui si è associato il Governo ( Vive ap ■ rovinismi). Trattati di commercio SI procede alla discussilo della legge: «Approvazione del trattato di commercio e di navigazione conrluso fra il Remo d'Italia e la Repubblica di Ceco-Slovacchia, firmato a Roma, il 2.1 merzo le cui ratifiche saranno scambiate a Roma ». Parlano Marino. Benni. Giuffrida. Romani, relatore. ROSSI TEOFILO,' ministro dell'industria, riconosce che n trattato concluso or sono due anni non mette oggi l'Italia in condizioni favorevoli di fronte alla Cecoslovacchia tenuto conto sopratutto della svalutazione, poi verificatasi, della moneta. Perciò, in una revisione del trattato, il Governo non mancherà di tener conto delle nuove condizioni createsi per i nostri prodotti sopratutto per gli agrumi e della necessità di favorirne le esportazioni. Il disegno di legge è approvato. Si passa all'approvazione della convenzione commerciale conclusa il 12 maggio 1922 tra il Governo italiano e quello polacco. Parlano Giunta, Dudan e Tosti di Valminuta, relatore. ROSSI TEOFILO, ministro dell'industria, non credo fondate io preoccupazioni per la riserva contenuta nel trattato per l'eventualità di una unione doganale della Polonia con altri Stati. Quanto al contingentamento e ai permessi di esportazione, i delegali polacchi hanno formalmente dichiarato che e intenzione della Polonia di fare il possibile per sopprimerli al più presto. Espone le ragioni per le quali la concessione del passaggio degli emigranti polacchi dal porto di Trieste l\ stata limitata per ora a quelli che si dirigono nell'America del Sud. ma assicura che il Governo si adopera per ottenere anche il passaggio degli emigranti che si dirigono nell'America del Nord. Circa le agevolazioni ferroviarie per il porto di Trieste nota che l'azione del nostro Governo deve purtroppo arrestarsi ai nosni confini. Crede che la Camera possa con animo tranquillo approvare questo trattato, il quale, mentre provvede ad una efficace tutela dei noslri interessi materiali, rinsalda anche i vincoli tradizionali che legano l'Iialia alla Polonia (l'Ini applausi). Dopo brevi osservazioni di Suvich e di Tonello e replica del ministro Rossi si approva senza discussione l'articolo unico del disegno di legge. La mozione massimalista In fine di seduta, alla quale ha assistito anche l'on. Giolil.ti, l'aula si affolla maggiormente, sapendosi che i socialisti chiederanno la dismissione sulla, mozione presentata iersera dall'on. Costantino Lazzari. L'on. LAZZARI, avuta la parola, dice: - La situazione anormale del paese nel quale si verificano fatti singolarmente gravi, nonché l'evidente violenza legale del Governo, ci hanno consigliato a presentare iersera la mozione sottoscritta dal nostro gruppo. Ora .noi domandiamo che la mozione presentata sia iscritta all'ordine del giorno di domani. Tale discussione ci darà modo di conoscere le intenzioni del Governo di fronte alla situazione attuale. MUSSOLINI igearti di attenzione) : — M Governa non ritiene nè> necessaria nè utile la discussione della mozione Lazzari. Sul contenuto della mozione io non ho niente da. dire, perche i provvedimenti presi dal Governo mi dispensano da qualunque discorso. Dichiaro solo che mi oppongo a che la mozione Lazzari sia iscritta all'ordine del giorno di domani. Il Presidente chiede all'on. lazzari se insiste nella sua mozione. LAZZARI: — Insisto. PRESIDENTE: — Allora metterò al voti la proposta Lazzari. MODIGLIANI : — Domando la parola per una dichiarazione di voto a nome del gruppo unitario. PRESIDENTE: — Parli. MODIGLIANI: — Noi socialisti unitari ci troviamo perfettamente concordi coi nostri comnagni massimalisti. Noi non abbiamo creduto di presentare a nostra volta una mozione, ma dichiariamo che voteremo perchè domani si discuta la mozione Lazzari. Il Presidente mette ai voti la proposta Lazzari che 6 approvata soltanto dei snnUilisM dei due gruppi e dai comunisti. Si fa In. con» troprova. Tutta la Camera costituziionale si alza a respingere la proposta Lazzari. Si discute quindi per alcuni minuti intorno ad una proposta dell'on. Eugenio Chiesa perchè si iscrivano all'ordine del giorno le elezioni per le cariche vacanti della Camera e la nomina di alsuni membri di Commissioniparlamentari importanti. Interviene il sottosegretario alla Presidenza on. Acerbo. Si decide infine di attendere il ritorno dell'on. De Nicola. Lr. seduta è tolta alle 19.30. Gli arresti politici L'esito delle perquisizioni a Roma. Roma, 7, notte. L'autorità di P. S. di Roma ha compiuto numerose perquisizioni nei locali e nelle case dei comunisti ed alia sede del partito co- munista. Da quando i fascisti erano saliti al potere la sede era stata portata in luogo che si tentava di tenere nascosto. La sedo rima-se infatti sconosciuta alla polizia fino a due giorni fa. Appena 1 funzionari sono riusciti a identificarne l'ubicazione si recarono con alcuni agenti a compiere una perquisizione minuziosa Furono sequestrati documenti che. a quanto 'si assicura, sarebbero di notevole importanza perchè testimonierebbero di una corrispondenza diretta colla Russia. Sono sta- ti operati alcuni, arresti, sui quali si mantic. ne per ora il silenzio poiché le indagini non scino ultimate. Tuttavia si sa che tra i fermi più importanti sono quelli di Amadeo Bordi- ga e Giuseppe Dazza. n Dazza segretariodella sezione comunista bolognese é segretarlo della Federazione giovanile dei conni-nisti d'Italia fu sorpreso in piazza di Spagna mentre si dirigeva con una valigia alla sta- zione. Sembra che da Roma si stessero rinr-ganizzando segretamente le fila del partito comunista. In casa del Bordiga ed in tasca del Dazza sono stati sequestrati « chèques » e banconote su istituti di credito esteri per la complessiva somma di 300 mila lire. A Sestri Ponente e lungo la riviera Seatri Panante, 7 notte. Iu soguito ad ordini ricevuti dalla Questura iti Genova, durante .la notte e nella giornata di okrì, dagli unici di P. S. e dal comando di compagnia del carabinieri, vennero ordinate numeroso perquisizioni nelle case dei comunisti locali. Sull'esito delle perquisizioni stesse, si mantiene il massimo 'Tlserbo. Vennero tratti In arresto circa dicci comunisti e con essi anche l'ex-assessore socialista Arturo Fusi, ?ià corrispondente dcH'« Avanti! •. Blanchcrl Giuseppe. Fornovo Giuseppe 0 Taddeuccl Angelo, tutu della Commissione esecutiva dell'exCamera de. lavoro sindacalista. Altri duo arresi! sono stati operati a Pegll, due a Campo Ligure, (mauro a Voltrl, del miai! due di apparlenentl al l'ex-amminlsirazione comunale. Anche ad Arenai no e nel paesi vicini sono stato eseguito perquisìzlaul con conseguenti arresti. A Savona e ad Albissola Savona, 7 notte. In seguito alle note disposizioni del Ministero dell'Interno, anche nella nostra Savona e nel vari paest vicini del circondario, sono stati operati numerosi arresti di comunisti, fra 1 quali si contano anche degli ex-consiglieri comunali della passata amministrazione comunista ed alcuni ferro Vieri. Sembra che U numero degli arrestati Omini si aggiri Intorno alla quarantina. Qualcuno però sarebbe stato rilasciato Vennero operate numerose perquisizioni nel domicilio degli esponenti sociali stl a comunisti Fra gii ex-consigllerl della maggioranza comunista, è stato arrestato pure certo Cazzante* Umberto. Del terrnvlérl si precisa l'arresto di ceno De Nicolò Pietro, appartenente al deposito locomotive di Savona Fornaci e di certo Giuseppe stazzanti Da parte dell'autorità di P. S. coT-'lnuano frattanto le perquisizioni delle abitaztsail di persoae ritenute scwerslie. .nche ad Albissola Marina sono stati, operati alcuni arresti.