Il Tribunale di guerra francese sentenzia tra i canti del patriottismo tedesco

Il Tribunale di guerra francese sentenzia tra i canti del patriottismo tedesco Il Tribunale di guerra francese sentenzia tra i canti del patriottismo tedesco Thyssen condannato a 500.000 franchi di multa - I^e altre ammende - Lia Germania auspica la mediazione, ma non tratterà finché duri l'invasione (Servizio speciale della STAMPA ) ■agonia. 24, sotte. A Magonz'd giunsero fin da ieri sera nu morosi giornalisti tedeschi e stranieri. Il processo contro Fritz Thyssen, come è nolo, è pubblico; tanto grande è stala l'affluenza di curiosi che molle versone sono state costrette a restare perfino sulle scale del Palazzo di Giustizia. | Puntualmente alle 9 vengono introdotti nel-1 la sala gli accusali, Fritz Thyssen, e i direi- j lori generali Kesten, Wuslenhofer, Taengel- \ mann, Olfe e Spindler, circondali da cinque soldati francesi con baionetta inastata. Nel- ! l'aula si odono mormorii, ed il presidente ge- \ nerale Vepegny, assistito da un maggiore, da un capitano e da un tenente, prima che sì inizi la discussione, erede necessario ammonire: « Debbo avvertire il pubblico che alla minima dimostrazione da parte di esso, da ; qualunque parte provenga e qualunque ne\sia il genere, sarò costretto a far sgom- \ brare Iq, sala, non solo, ma a procedere all'arresto dei disturbatori ». Il segretario, capitano liadin, legge subito I che in ogni m anilUa- - Il Tribunale ritiene in varie re-, T^^±^*J^^. ^,i?.?*^,0"l ,, ,, d'accusa di cui avete amilo noti-ia- mai i.aiio a accusa, ai cu avete avuto noii.ia, ma.\ odo riassunto in una frase, st-ine delle consegne di carbone alla Francia. "So voglio essere fedele al-mio paesi,, Al tavolo dei difensori, [ra i quali anche un francese, l'avvocato Leclaire, di Nancy,' siedono l'avi). Grimm, di Essen, e numerosi altri avvocali tedeschi. Uno dei difensori, l'avvocato Grimm, si alza subito per eccepire. Innanzi tulio, la incompetenza del Tribunale militare a giudicare : « poiché il giudizio da parte di un'Tribunale di guerra sarebbe stato ammesso, egli dice, solo nel caso in cui la occupazione della Jluhr fosse stala provocata da ragioni di indole miniare, mentre, invece, continua l'avvocato difensore, tali sanzioni hanno esclusivamente un carattere economico. Da ciò scaturisce la incompetenza di questo Tribunale militare. In ogni modo, conclude il difensore, tali misure sono ingiuste ». Il Pubblico Ministero risponde subito che, anziché ingiuste, le sanzioni della Francia sono più die giustificale. Dopo brevi minuti dì sospensione della se- sluta, per deliberare sull'incidente sollevato \dal difensore, il presidente rxenlia nella sa- ! la, e dichiara che il Tribunale militare, ai; termini del paragrafo 123 del Codice militare ] francese, ù competente a giudicare. ■ Il pruno ad essere micrroaaio è Thusscn.,Il primo ad essere inlenogato è Thyssen,, ijuesii risponde alle domande del presidente) del Tribunale con accento pacalo e risoluto: — Sono obbligato ad obbedire al mio Governo, il quale considera, e giustamente, la inarcia delle truppe francesi nel territorio della Ruhr come ingiusta, lo voglio essere fedele al mio paese. Questo è tutto. Presidente: — Questo è.tutto? Thyssen: — Si. Il presidente chiede poi a Thyssen ulteriori schiariinenll sugli avvenimenti. L'imputato dichiara che, non appena avvenuta l'occupazione, ebbe trattative con il generale Denvignes e con il generale Simons. nelle quali gli fu comunicato solamente l'ordine di consegnare il carbone. In una seconda seduta, avvenuta il 13 gennaio, fu deciso con le autorità francesi che si sarebbe consegnato il carbone dietro pagamento in contanti. « A questo punto però, aggiunge Thvssen, giunse l'ordine da lierlino del commissario del carbone, il quale vietava ogni consegna ulteriore di carbone alla Francia e al Belgio, miche contro pagamento in contanti. Da quel momento noi sospendemmo, perchè tedesclii, e perchè dobbiamo obbedire alle nostre leggi, ogni ulteriore consegna di carbone alle Potenze occupanti », Le dichiarazioni degli altri accusati Viene interrogato quindi il direttore Wustenhofer, il quale, essendo presente alle riunioni sopra citate, non fa che ripetere e confermare quanto detto da Thyssen, aggiungendo che infatti consegne alla Francia ed al Belgio sono avvenute prima del 15 gennaio, in misura di circa ventimila tonnellate, provenienti dalla sua miniera ; poi giunse l'ordine da Berlino.- « e siccome — conclude l'accusato — per me, come per lutti i Tedeschi, hanno valore solamente le leggi del mio Governo, ho abbellito ». Il terzo imputato Taengelma'in, nella sua qualità di presidente della Camera di Commercio di Essen, assistette alla seduta in etti fu raggiunto facilmente l'accordo con i g neraìrf'rancesi, circa ìa condegna dei"cario- I ne, anche senza bisogno di minacce e di in- tlmidazloni. . Si era tutti intesi che le con- j segne sarebbero continuale, dietro paganwn- ; lo in contanti. Poi — egli ripete — ci venne i l'ordine da Berlino; e, naturalmente, ritenendo che, guati Tedeschi, noi si debba obbedire alle leggi tedesche, abbiamo obbedito al nostro Governo ». /! direttore generale Spindler, quarto accusato, fa la medesima deposizione, variando un po' nella finale. « Quale tedesco, anche di fronte ad un ordine minaccioso dell'autorità francese, nulla al mondo potrebbe costringermi a rompere la mia fedeltà alla patria ». Il Pubblico Ministero interrompe a questo punto, perchè si chieda ancora a Fritz Thyssen se risulti a lui che, nello spazio di tempo fra le riunioni del 13 e del 15 gennaio, e l'arrivo dell'ordine da Berlino, si sin effettivamente proceduto a consegne di carbone a filalo dt riparazione. — Per quanto mi risulta — risponde Thyssen— si era consegnato del minerale. Naturalmente la situazione minacciava già di mutare, t la produzione di. diminuire. Ad ogni modo, nessun direttore avrebbe consegnato carbone senza l'assicurazione del pagamento in contanti. Gli altri i signori arrestati » — conclude Thyssen — possono confermare quanto io dico. Segue poi l'interrogatorio di Olfe. u quale conferma quanto hanno detto gli altri, ripetendo ■ la formula di obbedienza alla legge del proprio Governo. Chiede d'essere arrestato in luogo del padre Poi viene udito come testimonio l'aiutante del generale Denvignes, il quale conferma di aver consegnato Cordine di arresto. Su ri- chiesta della Difesa vengono uditi anche, come testimoni, alcuni direttori di miniere. Uno di. questi ultimi, il direttore della miniera Wuslenhofer, figlio di uno degli arrestati, dichiara di poter confermare di aver ricevuto da suo padre l'Incarico di consegnare cor| bone; e di/atto lunedi scorso egli ne consegnò 12 tonnellate. Fra grande emozione del pub 1 6.teo> che a,„!s<e trepidante, egli chiede, ma, j naturalmente invano, di essere incarceralo \ al. posto di suo padre, che ha ormai 63 anni, ed. a malandato in salute. Anche il direttore delle miniere di Thyssen dichiara, nella sua qualità di teste, di aver proceduto a. consegne di carbone prima dell'arrivo dell'ordine da Berlino. Viene poi udito l'avvocato Spcing, legale della miniera Thyssen. La sua d.ichiarazione ! \ ; aumenta l'Interesse della discussione. L'avvo\,nt0 Speing dichiara- \ _ pochl UÌOnd vr]ma aea-accuptuUm», il •'.7nor Thyssen mi chiese quale sarebbe stata a situazione giuridica che sarebbe venuta a I crearsi, lo gli risposi subito che era difficile , mmm marciasse "l s"">< minacciosi sul territorio di una i V"~ ~ »»//«-** \ trovare una espressione sicura ed esatta. i„nlehi> per la prìma nella stQrìa> H ye[ a a pacìfica nazione. (V'ivi movimenti di sorpresa nei signori del Tribunale). Presidente, irritato: — ltisiionda diretta-1 mente alle domande del difensore, e non divaghi inutilmente! il teste mostra quindi ti testo del telegram-ì ma del Commissario per il carbone, dlchia-\ rando tuttavia che, prima dell'arrivo del te- • legramma slesso, gli consta fossero state consegnale duecento tonnellate Altri lesti ripetono quanto hanno già aj-\ fermalo i precedenti. cmccfi. Parla il Pubblico Ministero Ha quindi la parola il Pubblico Ministero, il quale cerca innanzi tutto di fare ricadere sulla Germania la responsabilità maggiore dell'inadempienza. Mette in evidenza che la occupazione della Ruhr i; .< giusta » anziché « ingiusta », anclie a norma degli articoli 42 e 43 della Convenzione dcil'Aja. Secondo detti articoli, per l'esercito occupante il territorio occupato significa « terra nemica ». La convenzione dcil'Aja parla pure di mi snrc di slcnressa . c nei paragrafi del n stftqlaf ,, acl „. 9i u ca)U'onc è considerato fra quei \ vrodoUÌ che sono n,.réssari ver la sicurezza a VoTdine neUc rcalnni occupale. . Per] , , ,„... .. h f,,larll0 Tìauai ?,'ua' _ è mu rdn le- riparazioni — culi conti che giusto, e con/orme a giustizia, che la Francia si arroghi il diritto di prendersi quel carbone di cui la Germania le è debitrice. In seguito al. rifiuto dei direttori, veniva a presentarsi il pericolo di enorme danneggiamento per i servizi, pubblici, uncìic indipendentemente dal problema delle riparazioni ». Passando quindi, finalmente, agli accusati, e alte pene da chiedere per loro, il Pubblico Ministero dichiara di dovere constatare che gli arrestali hanno obbedito all'ordine ricevuto dal Governo tedesco ; ed hanno posto l'autorità del loro paese più in alto di quella francese. ■ lì' al Governo tedesco — dichiara il Pubblico Ministero — che deve essere contestato il diritto di emanare ordini simili, particolarmente in considerazione del fatto che esso deve del carbone alla Francia. Agli accusati debbono essere quindi accordate talune attenuanti ; e la loro pena dovrà essere unicamente pecuniaria ». L'udienza viene quindi sospesa. Sono le 15 circa. Il Tribunale. ì difensori e cosi pure gli accusati abbandonano, l'aula, mentre il pubblico mantiene le posizioni conquistate. L'affollamento è così grande che a stento il Tribunale riesce a farsi largo tra la folla che si agglomera in tutti t passaggi. I La sentenza Ripresa l'udienza, dopo circa un'ora di sospensione, il presidente dà lettura, fra il più religioso silenzio, della sentenza: Gli accusati vengono assolti per quanto riguarda il primo questuo. {Questo quesito era formulato cosi: <• Gli arrestati sono accusati di essersi rifiutati alle consegne di carbone, e di aver leso gli interessi dell'esercito di occupazione). Il quesito sussidiario (« se gli arrestati siano colpevoli di non aver eseguilo un ordine emanato nel pubblico interesse dalle autorità di occupazione ») viene invece accolto all'unanimità. Il Tribunale impone quindi una punizione pecuniaria cor I rispondente precisamente al doppio dell'ini. Porlo delle quantità dt carbone richieste. j Perciò stabilisce Le seguenti multe: Ihyssen ; Fritz, franchi .500 inda i Kesten, franchi 15.632; i o o — e e e e e i i- direttore generale direttore generale Wustenhofer, franchi 8640; — direttore generale Taengelmann, franchi 8020; — direttore Olfe, franchi 221.300; — Spindler, franchi 47.752. La differenza tra le cifre alle quali sono stali condannati gli arrestati dipende, come avverte il presidente, dalle differenti quantità di carbone richieste. La sentenza è stata letta durante l'assenza degli arrestati, al quali tarine comunicala più tardi. Essi furono immediatamente rimessi in libertà. All'udienza assisteva pure il padre di Fritz Thyssen. l'ottantenne Angusto Thyssen. Già durante la seconda parte della discussione, il pubblico aveva cominciato, nonostante le ammonizioni del presidente, ad accennare a cantare canzoni nazionali. Dalla strada giungevano alte le note del Deutschland ueber alles. Ad un certo punto uno dei difensori, l'avv. Grimm, credette opportuno alzarsi, e nell'interesse degli imputati dichiarare al pubblico, tra il quale si trovavano numerosi ufficiali francesi in uniforme,, che era preferibile che esso si astenesse dall'inlonare canzoni tedesche, il quale allo avrebbe potuto danneggiare gli accusati. Tuttavia, alla fine della seduta, nella sala alcuni gruppi hanno intonato l'inno nazionale tedesco. Non appena terminato il processo contro Thyssen e compagni, se ne è iniziato un altro, contro il presidente dell'Ufficio delle Fi- iìa«;e di Duesseldorf. dottor Schlussius. A. M. Almeno due anni... (Servizi ■) spieiato della «Stampa») Parigi, 24, mattino. Nei circoli ufficiosi di Parigi si dichiara che la situa/ione nella Ruhr sembra attualmente stazionaria. Intanto i franco belgi continuano a studiare le varie misure che converrà adottare sopraratto nel dominio finanziario. Le operazioni militari propriamente, dette sarebbero interamente terminate. Lo truppe franco-belghe hanno completamenti, raggiunto le posizioni che erano state loro assegnate. Si tratterebbe o»;i di proes.dere ad una applicazione completa del piano di accerchiamento della Ruhr. In tali condizioni comincia a farsi strada, nei circoli direttivi, l'opinione che convenga migliorar la organizzazione della Ruhr, dandole sul nosto una direziono unica, civile e militare, ciò che permetterebbe di rispondere in modo efficace alio minaccio di sciopero e di sabotaggio, facilitando il compito amministrativo che divent-' in ogni raso indispensabile. Nei circoli francesi si ritiene ciie non si potrà più evitare di rimanere nella Ruhr durante un ptriodo relativamente lungo, per lo mono due anni. Tale la, presso a poco, la limata dell'occupazione interalleata nell'Alta Slesia, ove per circostanze economiche e politiche, che presentano una certa analogia con quello della Ruhr. fa direzione degli afrori civili e militari era stata concentrata nelle mani della Commissiono di Opneln. A tale riguardo in parecchi circoli si faceva ieri il nome del generale Wcygand, Il collaboratore assi-duo del maresciallo Foch, per le eventuali funzioni di alto commissario nella Ruhr. Il generale Weygand si è acquistala una grande autorità per il modo col quale lui assolto numerose, importanti missioni affidategli, in particolar modo quella da lui svolta in Polonia al momento deh l'invasione dei bolscevichi. Alla conferenza di Losanna, ove egli assecondò Barrere, dimostrò — ricordano i francesi — precisione di spirito e grande lealtà. E' fuori di dubbio che se una tale scelta venisse confermata, essa avrebbe in Francia le approvazioni unanimi. Vl-'cho de Paris non crede che l'azione frnnco-belga sia giunta al suo stadio definitivo. Occorreranno ancora circa tre settimane di continui sforzi, per superare le manovre di Cuno. La militarizzazione delle ferrovie della Ruhr ò prevista. Si stanno organizzando sqnudre di ferrovieri e alcune viaggiano già verso Essen. In quanto concerne la moneta, si va verso la creazione di una carta-moneta a corso regolare nella rerrtnne occupata. Lo stesso corrispondente soa^'iin»" che "un ultimatum categorico 0 minutamente studiato verrà rivolto alla Germania. T bisogni delle regioni francesi devastate e della industria francese saranno in esso esposti. Vi si fisseranno le quantità di coke che occorreranno. Si lasciorà intravedere la possibilità di una' larga cnoperaziono fra l'industria tedesca a l'industria francese. Se fra tre giorni la Germania persiste nel suo atteggiamento di resistenza, il bacino della Ruhr verrà completamente-separato dal resto dell'impero.