Delitto politico all'"Action Française,,

Delitto politico all'"Action Française,, Delitto politico all'"Action Française,, Una anarchica, che voleva uccidere Leon Daudet, fredda il segretario dei "camelots du roi— 15 tentato suicidio -- " Responsabile della guerra che ricomincia ,,. (Servizio speciale della STAMPA) Parigi, 22, notte. La cronaca deve oggi segnalare un de litto commesso per r ioni politiche, sintomo non bello" della torbida situazione attuale. Maurizio Plateau, segretario della Federazione dei « camelots du roi » è stato assassinato da una. donna, l'anarchica Germana Berton, nei locali dell'» Action Francaise », giornale che è appunto l'organo di quella Federazione. L'attentato doveva probabilmente essere diretto contro Leon Daudet, poiché sabato scorso Germana Berton aveva tentato invano di esecro da lui ricevuta al suo domicilio rrivato. Aveva fatto ; .issare al direttore del giornate una lettera nella quale proponeva di fare rivelazioni sul partito anarchico, ma il Daudet le aveva fatto rispondere di recarsi invece nU'« Action Franraise » a chiedere del segretario. Uscendo dall'abitazione del Daudet la donna to'efonò aU'« Action Francaise » per sapere se poteva vedere o il segretario generale di redazione Giacomo Allard od il segretario dei «camelots du roi» T'.urizio Plateau. Le venne fissato in serata un appuntamento al quale essa non mancò. Venne ricevuta, ma non disse nulla di interessante se non che essa era stata imprigionata, a. San Lazzaro ed era stata cameriera presso la signora Barnisi de Ravi.i, quella signora che fu accusata coll'ex-deputato Paolo Meunier, ora defunto, di complicità con Judet nell'affare di rapporti col nemico e che. poi fu prosciolta in istruttoria e contro cui l'« Action Francaise » continua ancora una vivacissima campagna. "Ilo almeno due proiettili nel corpo'.,, Germana Berton tornò nel pomeriggio verso le li all'» Action Francaise ». Dopo avere fatto un'attesa abbastanza lunga nel corridoio, venne accompagnata nello studio di Mario Platau, una piccola camera in fondo alle sale di redazione. La anarchica attraversò queste sale. I collaboratori che vi si trovavano udiremo abbastanza chiaramente la conversazione. Germana Berton a raroccl.ie ripreso scoppiò in risate stridule. Poi, qualche minuto dopo ie 15, tutti ebbero un sussulto. Quattro detonazioni erano echeggiate. Nel momento in cui il Platau riconduceva la giovane sull'uscio, precedendola, ella sii sparava a bruciapelo nella schiena quattro colpi. 11 Platau ebbe la forza di att -versare la sala di redazione e di gridare nel corridoio : — Ilo almeno due proiettili nel corpo !.., — Poi cadde come una massa inerte. Tutti si precipitarono attorno a lui per prestargli aiuto, ma tutto era ormai inutile. Alcuni secondi dopo il disgraziato esalava l'ultimo respiro. Mentre si svolgeva questa tragica scena, un quinto coipo di rivoltella era stato sparato. Germana Berton, appoggiata alla porta dell'ufficio di Platau, che non aveva ancora oltrepassato, aveva tentato di suicidarsi sparandosi un colpo in direzione del petto. Essa aveva ancora in mano una browning di piccolo calibro. — Non avvicinatevi ! — disse a coloro che accorrevano presso di essa, r— Soffro ! Soffro ! Venne disarmata. La si fece sedere su di una sedia e la si chiuse a chiave nello studio. La polizia, immediatamente avvertita, accorse sul luopo della tragedia e dopo rapide constatazioni procedette all'interrogatorio di Germana Berton, che si era rimessa con molta fatica dallo svenimento — Se muoio — dichiarò dapprima — voi direte ai miei camerati di partito che ho fatto il mio dovere... " Volevo uccidere Panile!... „ Dopo avere declinato le sue generalità, soggiunse : — Non ho domicilio e non lavoro. Sono i camerati che mi fanno vi vere. Raccontò poi che voleva colpire Leon Daudet : — Stamane nella chiesa di Saint Gerniain d'Auxerre, al servi?io funebre celebrato per il riposo .dell'anima di Luigi XVI, ho cercato invano Daudet. Non l'ho sono. Invece mi trovavo vicino a Maurras. Avrei voluto sparare contro di lui ma era circondato da ti-ppe persone ed ho temuto di fare vittime innocenti, di ferire cioè persone centro le quali non avevo alcun odio. E' soltanto allora che ho deciso di tirare su Platau. Sino all'ultimo momento, però, ho esitato e non sono decisa all'atto supremo che nel momento in cui egli stava congedandomi ed aprendo la porta del suo ufficio. Egli mi voltava la schiena. In quel momento mi sono fatta coraggio ed ho compiuto l'atto. Non ho complici. La rivoltella mi è stata consegnata stamane da un camerata. Avevo votato un odio mortale contro Daudet perchè lo ritei :o il maggiora responsabile della guerra che ricomincia e volevo anche vendicare Almereyda e Jaurès. Esaurita dallo sforzo che aveva dov j compiere per rispondere all'interrog. terio, Germana Berton svenne di nuovo. Fu allora deciso di trasportarla nll'ospedale ove i magistrati ripresero l'interrogatorio. Il suo sfato è considerato dai medici come inquietante. Si crede che, contrariamente alle sue affermazioni, la giovane anarchica era stata designata ,er vendicare, ammazrndo Leone Daudet, la morte del canzoniere Lauff, che cantava in uno stabilimento del quartiere Latino (« Les Nochtambules ») e che è morto recentemente a Reims in seguito ad un'aggressione di cui eia stato vittima da parto di giovani che si credono iscritti al partito dell'»Action Francaise» e che lo avevano aggredito nel teatro, dove cantava, per una sua canzon- ritenuta offensiva per lo stesso Daudet. il fatto ha prodotto grande impressione "fi politici e giornalistici. I precedenti dell'attentato Sui precedenti dell'attentato commesso all'Action Franeaise si hanno i seguenti particolari; Germana Berton si era recata sabato scorso a mezzogiorno all'abitazione di Leone Daudet e aveva chiesto di essere da lui ricevuta Siccome l'ora non era quella delle visite, un domestico te considi recarsi all'Action Francaise ove aincontrato il segretario di Leone Daudet, Giacomo Aldart. Essa telefonò al lora a quel gior ner chiedere un appuntamento o con Plateau o con Giacomo Aldnrd. Le fu risposto di venire la sera sfossa alle 18. All'ora detta ossa si recava negli elio vrebbe nella via di Roma ove è la redazione del- l'Acfi07i Francaise, Ap: ena giunta, fece pessare ad Aldard una lunga lettera. In essa raccontava la sua vita di anarchica militante; rammentava gli arresti subiti e sovratutto la sua detenzione nella prigione di S. Lazzaro ove aveva servito da cameriera alla signora Bernain de Ravisi. Indi veniva all'oggetto della sua visita: offriva di fare delle rivelazioni sul partito anarchico, Essa, affermava di essere stata espulsa dal partito o di voter vendicarsi. Aldard si recò a mostrare questa singolare missiva al suo collega Plateau, dopo di che entrambi decisero di ricevere la visitatrico in un piccolo ufficio al secondo piano. Germana Berton ripetè dapprima quanto era scritto nella lettera. Poi intavolò il capitolo delle sue pretese rivelazioni. — Gli anarchici — essa disse — disponevano di due mitragliatrici e nascondevano un deposito di granate in una cantina dell'immobile ove è situato il giornale Le Lihcrtair. Aldard e Plateau ohbero l'impressione che la visitatrice dovesse avere qualche altra cosa da dire loro. Che cosa voleva insomma? Un aiuto" finanziario? Ma la ragazza parti senza avere delucidato bene lo scopo della 3i:a visita. Ieri alle 13,30 l'anarchica tornò al primo piano dei locali dell'« Action Francaise ». Chiese all'usciere del Plateau. Quest'ultimo era in quel momento assente. Germana Berton lo aspettò in un salone. Era vestita con un mantello di color giallognolo stretto alla vita e portava un gran cappello di feltro dello stesso colore.Mentre aspettava che Plateau venisse, essa consegnò all'usciere una lettera diretta; a questi. Non appena il Plateau giunse, ricevette la donna nel suo ufficio al priny> piano al quale si accede dalla sala d-di « Camelot du Roi ». Già sapete come ni svolse la tragedia. Ciii è l'omicida - L'ucciso Germana Berton è nata il 7 giugno lOOi a Pnteaux ove sua madre è ancora attuate mente maestra. Intelligentissima, giovinetta ottenne il suo brevetto superiore ma il suo stato di salute — essa è gravemente colpita da tubercolosi — provocò certi disordini che si manifestarono con una esuberanza di carattere. Essa frequentò, non appena uscita dalla scuola, i circoli anarchici volendo vivere una vita a suo modo. Da quell'epoca — riferisce di lei qualche giornale — essa passò dalle tiracela dell'uno nelle braccia dell'altro e avreb" bo fatto suo compagnia abituale di ladri e camerati sospetti. Essa in un istante sospettata di avere partecipato all'attentato commesso il 19 ottobre 1921 contro l'ambasciatore degli Stati Uniti signor Herrik: Come si rammenta, questi ricevette quel giorno rlfer la posta un pacco accuratamente suggellato. Nel momento in cui il cameriere dell'ambasciatore apriva il pacchetto una granata esplose. Il servitore fu gravemente ferito e l'appartamento privato dell'ambo-sciatore seriamente danneggiato dallo scoppio dell'ordigno infernale Ma siccome l'inchiesta non potò rilevare contro hi ragazza accuse precise, questa non venne oltre inquietata. Mario Platau era un militante ronosciuttssimo del partito dell'Aciion Francaise. Era già segretario dei « camelms du roi » prima della guerra e nell'aprile del 1914 si era arruolato volontariamente prima della chiamata della propria classe Egli si era condotto al fronte con valore Era stato ferito gravemente nella nrima battaglia della Marna. Dopo la fine delle ostilità si era mischiato a tutte le dimostrazioni dell'Action Francaise. Dimostrazioni clamorose Due giornali devastati Per protestare contro l'attentato di cui à rimasto vittima il loro segretario, stasera, verso le 22,30, un numeroso grupno di camelots du Roi » ha percorso i boulevards gridando: « Abbasso Cuchin! Viva Piatati' Viva il Re ! ». I dimostranti, ingrossati dalla folla, si recarono dapprima nella via Failbout, ove il giornale Ere Nouvelle, uno dei cui collaboratori è il Calllaux, ha i suoi uffici. Penetrati con la forza, i « camelots » saccheggiarono ogni cosa. Indi si diressero in via Luigi il Grande, quasi al suo sbocco all'avcnue de l'Opera, ove è la redazione dell'Oc»'re, giornale che mena una quotidiana accanita campagna contro l'Action Francaise. Penetrati negli uffici, i dimostranti distrussero e saccheggiarono quanto cadde loro sottomano. Poi scesi nella tipografia, distrussero le rotative. Nella loro incursione all'Ere Nouvelle 1 « camelots du Boi » trovarono soltanto un usciere che venne da essi violentemente colpito. La polizia, per quanto accorsa sollecitamente, non riuscì ad impedire fan eccessi:' ad essa non rimase che sciogliere gli assembramenti che si andavano continuamente riformando. Un centinaio di « camelotos du. Roi » tentarono poi di recarsi -nella via Montmartre, ove si trova VHumaniU ; ma n n poterono giungervi, perchè la polizia, intervenuta quesla volta in tempo, li respinse nelle strade adiacenti, dopo avere arrestato i più esaltati. Sette giovani vennero tradotti a] vicino commissariato di polizia. Alle 23.15 la calma sui boulevards era ristabilita.

Luoghi citati: Aldard, Ere Nouvelle, Parigi, Roma, Stati Uniti