L'accordo definitivo raggiunto per l'aumento degli affitti

L'accordo definitivo raggiunto per l'aumento degli affitti L'accordo definitivo raggiunto per l'aumento degli affitti e e o Abbiamo pubblicato ieri mattina le notizie favoriteci dall'Associazione inquilini in merito all'accordo fra i rappresentanti dell'Associazione proprietari di case c quelli dell'Associazione inquilini in merito alle quote d'aumento di affitto da applicare in dipendenza del decreto-legge del 7 corrente. Nello edizioni pomeridiane abbiamo poi pubblicato un comunicato della Presidenza del Tribunale, nel quale era detto che la comunicazione fatta dall'Associazione inquilini era prematura, e che le notizie definitive ad accordo concluso sarebbero state partecipate dalla Presidenza stessa. Questo comunicato foce sorgere in molti il timore che le trattative avessero incontrato difficolta o, peggio, stessero per naufragare. Fortunatamente nulla di ciò è avvenuto. Dopo tre giornate di laboriosissime discussioni, ieri nel tardo pomeriggio il completo accordo veniva raggiunto e il relativo verbale veniva firmato alla presenza del Presidente del Tribunale dai due stipulatori: ing. comm. Carlo Angelo Ceresa per i proprietari e ing. comm. Cesare Tommasina per gli inquilini. Ed ecco il documento definitivo: u Radunali i rappresentanti dell'Associazione Proprietari di case e quelli dell'Associazione degli inquilini di Torino, ad iniziativa del Presidente del Tribttnale onde addivenire ad un'intesa sull'applicazione del recente decreto sugli affitti: Ritenuto: l.o) che fosse conveniente di mantenere la suddivisione degli alloggi in categorie in base ai precedenti decreti, sdoppiando la terza categoria in due altre; 2.o) c?ic fosse equo prendere per base di affitto quello dì ante-guerra e precisamente il. canone effettivamente pagato il l.o aprile 191 ì, ed in lutti i casi l'equo fitto di tale epoca; 3.o) che si dovesse stabilire per ogni categoria due percentuali, una massima ed una minima degli aumenti degli affiti per le diverse categorie al fine di tener conto sia delle diverse condizioni tra alloggio ed alloggio, sia della possibilità che entro questi limili le parti potessero concordare anche locazioni biennali o triennali, fermo restando che qualora il proprietaria non volesse concedere proroga superiore ad un anno, dovranno essere applicali i lìmiti inferiori, mentre dovranno essere corrisposte maggiori percentuali sino alle massime quando il proprietario fosse fino da ora disposto a vincolarsi con locazioni di maggiore durata o concedesse una proroga ultra annuale, si sono fissale le seguenti categorie e percentuali di aumento: CATEGORIA A) per fitti fino a L. 1000 annue aumento dal 70 % al 120 %. CATEGORIA R) per filli da L. 1001 alle 1C00 aumento dall'SO % al 130 %. CATEGORIA C) per fitti da L. 1601 alle 2-100 aumento dal 100 % al 150 %. CATEGORIA D) per fitti da L. 2401 alle 4000 aumento dal 130 % al 220 %. CATEGORIA E) affitti superiori alle lire 4000 non si prescrivono limiti. Tali aumenti dovendo essere fatti sull'equo fitto del l.o aprile 1914 comprenderanno gli aumenti già effettuali in conseguenza dei pass::'! decreti. Per gli inquilini di cui all'articolo 8 del Decreto (pensionali, impiegali, operai o persone aventi modesto reddito) si praticherà una speciale riduzione di favore sugli aumenti sopra indicati variabili dal 10 al 20 Proprietari e inquilini fanno voti: l.o) Che il Governo voglia dilazionare la revisionerei redditi e non gravare con nuove imposte la proprietà edilizia, con particolare riguardo alle case di modesti alloggi che hanno avuto nella generalità aumenti minimi durante il periodo a regime vincolato, anche in considerazione degli indispensabili lavori di manutenzione e ripristini, rimandati da tempo per la grave situazione del mercato edilizio; 2.o) che le Commissioni arbitrali si attengano in massima nei loro giudizi ai criteri sovra stabiliti. Firmalo: Per l'Associazione proprietari case, Ing. Carlo Angelo Ceresa; per l'Associazicne inquilini Ing. Cesare Tommasina». Il telegramma all'on. Mussolini Dell'accordo conseguito fra le parti, venne subito data partecipazione telegrafica al Presidente del Consiglio, il quale, come è noto, ha seguito con particolare interesse i dibattiti che sull'appassionante argomento si sono svolti a Torino. 11 telegramma dice cos'i: « Per autorevole iniziativa od assidua opera del presidente del Tribunale oggi associazioni Proprietari Case ed Inquilini Torino, ispirandosi sagge patriottiche l'retttve Eccellenza Vostra firmarono accordo nuovo regime fitti, lièti conseguito raggiungimento pa-vc e i i e i . e , o ea, lia- cifica applicazione recente decreto. Ossequi!. Presidenti Associazioni: Ing. Cerosa, ing. Tommasina ». La notizia, ufficiale e definitiva, del concordato stipulato fra i rappresentami legittimi delle due categorie maggiormente interessante, crediamo sarà accolta con compiacimento da tutti i cittadini che siati pensosi e solleciti della serenità d| rapporti ira le varie classi. Se l'accordo verrà lealmente e completamente osservalo da tutti, — come è lecito augurare — vi £ dn sperare che il numero delle controversie da sottoporre al giudizio delle Commissioni arbitrali, sarà ridoi- dito a ben piccole proporzioni. riant a1 segi0 (cisvopeStaPsoriloPLe percentuali d'aumento convenute fra le ! j^parti potranno non accontentare tutti — e glquando mai ciò è stato possibile? — hanno' Rindubbiamente un merito, che tutti dovran- ì Mno ricreerò: quello di fissare del,, linee ^di confine entro le quali potranno essere con-j ,,tenuti 1 dibattiti di coloro i quali non crede-1 vranno di applicare senz'altro ]c cifro stani-I lite nell'accordo. m.Ma un'altra utilità non piccola presenta I «^raccordo intervenuto fra proprietari e inqui-jdlini. Costituisce cìoì un dato ili riferimento I oldi massima per i feiuriizi delle Comnvssioni caarbitrali, le quali non potranno non. rilevare che se i rappresentanti delle dti" Assoc'azloni han ritenute eque e accettabili le percentuali stabilite, nella maggior parte dei casi possono essere considerate eque ed accetta-1 sti dbili anche dagli altri. Infine, per quanto rigunrda più stietla- | mente lo cifre d'aumento sulle singole cale- i gorie di affitti, è ppjs-.o riconoscere che esso ; sono state tenute ugualmente lontano dallo esagerazioni a cui si erano abbandonali taluni padroni di casa, e dalle denegazioni aprioristiche e non sempre giustificate di quella parte d'inquilini che più e restia a considerare anche il legittimo interesse degli al t ri. Ripetiamo: non tutti saranno soddisfatti, cosi tra i proprietari come tra gli inquilini. Ma innegabilmente l'accordo stipulalo costituisce un buon avviamento a quel meno ngitato trapasso del regime clic è nei voti di tutti e rappresenta in questo momento anche una necessità sociale. Ne intendano tutti lo spirito. Le Commissioni arbitrali Crediamo di poter annunciare come imminente la costituzione delle Commissioni arbitrali di cui all'art.».; del Decreto-Legge sugli affitti. Il presidente ilei Tribunale a dirompete la nomina ili queste Commissioni, Ira già « sentilo » corno vuole il Decreto le Associazioni di proprietari e di inquilini, Ora desiglieli egli i membri di ciascuno Commissione. Le Commissioni saranno trenta, l mandamenti della no.-tra citla sono sette. Ma era ovvio che non fosse sufficiente una Commissione per mandamento, ancl*e nell'augurabile ed augurata ipotesi che le controversie, in seguito all'accordo stipulato, siano relativamente poche. I cani famiglili a Tonno sono oltre centocinquantamila; i proprietari di case oltre diecimila. È' facile prevedere che appunto per questo fatto del gran numero d'.nteressati lavoro per le Commissioni non ne mancherà, nache se non assumerà quelle pio..^.zioni fantastiche che dapprima si era temuto. A questo riguardo è bene ricordare ancora ugli inquilini che il termine per ricorrerò alle Commissioni è di quindici giorni dal ricevimento della lettera del padrone con la quale aumenta il fìtto o inlima il licenziamento. Le citazioni a comparire dinanzi alle Commissioni toccano all'inquilino che non intenda accettare l'aumento o il licenziamento. Le citazioni sono fatte per «biglietto» (bisogna recai si dall'Ufficiale giudiziario della Pretura) e sono soggetto ni pagamento della tassa di bollo di centesimi 10. l'ero si dovrà anticipare una tassa fissa di lire G se la pigione -n corso ò inferiore a lire ltX), eli lire 12 se la pigione mensile 6 comprosa fra le 100 e le 2"i0 lire e di lire 2i in ogni altro caso. La sentenza dirà poi- a chi deve far carico tuie tassa. Industriali e commercianti Come abbiamo annuncialo fi sono ieri riunite le Associazioni commerciali ed industriali della città convocate per iniziativa dell'A. P. I. per decidere sulla nomina di una Commissione incaricala di .condurre lo trattative coi rappresentanti l'Associazione Proprietari Case, circa gli aumenti degli affitti dei locali adibiti ad uso industria e commercio. La numerosa assemblea presieduta dal cav. uff. Salvaterra, dopo ampia discussione a cui hanno preso parto i sigg. Vigna, Ing. Muggia, cav. Janetti, cav. Segre- sig. Grilli, ing. Sappia, sig. l'ernia, cav. Pretto e avv. Alberimi, ha decisa la nomili", di una Commissione col duplice. mandato, di trattare coi rappresentanti dei proprietari caso un piano di accordo di massima, seguendo i criteri di quello riguardante lo locazioni por abitazione, e di sorreggere colla sua esperienza e colla sua competenza gli inquilini che per mancanza di amichevole componimento, dovranno ricorrere al giudizio delle Commissioni arbitrali. La Commissiono presieduta dal sig. cav. Salvaterra coadiuvato dal vice-presidente ing. Muggia e dall'avv. Albertini, segretario, chiederà di essere convocata prossimamente dal sig. Prefetto con quella dei proprietari di casa ratrtami sdevl'locrcldtdapctcgtadgs! la'd1sfcTvpdsMrrsddcabrqd

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