La relazione Bertone sull'Istituto Nazionale di credito

La relazione Bertone sull'Istituto Nazionale di credito Governo e cooperazione La relazione Bertone sull'Istituto Nazionale di credito curii dei provvedimenti più importanti, urgen ti eia eliminare dal nuovo Consiglio di animi noma, il notte. Ila avuto luogo la prima adunanza del Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di credito per la cooperazione, completato con i nuovi rappresentanti del movimento cooperativo e degli istituti partecipanti! Alla riunione è intervenuto il ministro del lavoro, on. Cavazzoni, al quale il presidente dell'istituto, on. G. B. Bertone, ha portate il saluto pel Consiglio, assicurando che il Governo troverà negli amministratori dell'istituto, dei collaboratori disciplinati e. volenterosi nell'opera che esso intende di svolgere per riconelurre la cooperazione ad una attività più conforme ai principi e più proficua. l.'on. Cavazzoni ha risposto, dando a sua volta assicurazione che il Governo si interessa vivamente del problema della cooperazione e de'lle sorti dell'istituto. Inspirandosi a tali propositi egli ha provveduto integrando il Consiglio con la inclusione dei rappresentanti del Sindacato italiano delle cooperative c coprendo le cariche di presidente eolia nomina doll'on. Rertone e di vice presidente con quella del grand'uff. Tommaso Ho Angelis e dell'ing. Gaetano Postiglione. Il Governo attende con fiducia l'opera del Consiglio che deve essere amorevole verso la cooperazione, ma inspirala ad un senso di patèrna severità tanto più — ha aggiunto il ministro — che l'istituto sta scontando lo conseguenze di una eccessiva larghezza usata in passato. 11 ministro ha poi tenuto ad affermare che il Governo non è contro il movimento cooperativo, che vuole anzi aiutare, ma intonile recidere tutti i rami secchi. Esso si appresta a compiere, anche nel campo legislativo, una revisione delle disposizióni vigenti, con il fine di abolire quei privilegi che non hanno altro effetto so non eli suscitare una folla di organismi artificiali e rachitici, senza recare nessun sostanzialo vantàggio a quelle cooperative che hanno una intrinseca virtù di affermarsi. Il Governo darà opera perchè, il movimento cooperativo, anziché essere favorito con provvedimenti che lo sviano e le snaturano, sia seriamente incoraggiato. Il movimento cooperativo che ha subito forti scosse miche per riflesso di lotte politiche, deve finalmente essere avviato sul redo sentiero o tutti indistintaménte i componenti 1' amministrazione dell' Istituto vorranno con concordia di intenti inspirarsi ad un indirizzo austero ed obbiettivo, il quale contribuisca a ricondurre la cooperazione italiana alla sua funzione essenziale di freno ade intemperanze di speculatori ed imprenditori, tacendone — ha concluso il minisito — un valido strumento por l'incremento eleda produzione e la restaurazione delle sorii elei paese, cui il Governo atlendc con perseverante sforzo. il presidente ha quindi letto la relazione, che in un quadro ampio preciso esamina lo sviluppo dell'Istituto dalla sua fondazione, i risultati complessivi finanziari ed economici, l ditelli riscontrati, i propositi, le vie da battere por l'avviamento dell'Istituto alle sue ulteriori e sempre maggiori finalità. Alcune dire citalo nella relazione sono eli vivo interesse. 11 movimento dell'Istituto, dai 13 milioni del 191.1 è salito ad olire G00 milioni "Oll'uhimo bilancio. Il relatore osserva che purtroppo di questo ingente credito usufruiscono molle coopera li v : che non ebbero sufficiente senso di prepara.ione è di responsabilità e converrà che l'azione dell'Istituto sia procisamente diretta a vigilare e migliorare il funzionamento delle cooperative, in modo elio il loro proci esso coinciela con una migliore e maggiorò garanzia dei capitali dall'Istituto mutuati. La relazione ha un cenno particolare alla vasta opera di aiuto portata dall Istituto nei lavori di ricostruzione della Venezia Giulia e annuncia che i rapporti eli interesse co! l'i stii ut e. federale delle Venezie stanno per I a*sere sistemati nel modo migliore, grazie : allo buone disposizioni da cui si mostrano a! nimate le amministrazioni elei due grandi istituti. Il relatore, on. Rertone. accenna ad al- tcop(epaZcsItacaltscnvdqr1 ]lera i o lustrazione, quindi, accennato alla passione delle vicende politiche passate anche su molle delle cooperative che sono nate con le risorse fornite dall'Istituto, conchiude auspi: ■ ■andò ohe presto, subito se possibile, torni in tutte la calma, la quiete, l'ordine, condizioni indispensabili perchè le risorse non vadano disperse, perchè cosi « potremo meritare la fiducia dal Governo., dagli Enti e dalle Associazioni in noi riposta e renderci, lavorando nel nostro campo, partecipi di quell odl ricostruzione dell'economia nazionale, alla quale il Governo intende con cosi risoluta energia di propositi ». Il Consiglio elio ha ascoltato la parola (.et presidènte colla più viva attenzione, manifesta concorde la sua approvazione e il suo plauso olla sincerità onde essa appare ispirala e alla bontà dei propositi espressi per l'avvenire dell'Istituto. Si apre quindi la discussione generale, alla oliale prendono parte il vice-presidente ing. Postiglione e \ consiglieri s n. Della Torre, on. Baldini, avv. 1 anzillo. cav. De Negri, comm. Perniali, avv. D'Ambrosio, comm. Introna e comm. Piri. 11 ConsicrUo procede poi alla nomina dei membri elèttivi dei comitato esecutivo per 1 eser: eizio inen e risultano eletti il sen. Ferrerò di Cambiano od il comm. prof. Introna, in rappresentanza degli Istituti partecipanti; Von. Baldini, il comm. Piri, il cav. Do Negri, in rappresentanza del movimento cooperativo.

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