La cerimonia di presentazione della nuova "Milizia per la sicurezza nazionale"

La cerimonia di presentazione della nuova "Milizia per la sicurezza nazionale" La cerimonia di presentazione della nuova "Milizia per la sicurezza nazionale" Per l'annunciata cerimonia della roii^iorazione ufficiale <lella « Milizia per la sicurezza nazionale » nella nostra città, ohe si h svolta ieri, piazza San Carlo si e .'iridala popolando (In dalle 11. Poco dopo il vice-commissario dott. Ramelia, esce dalla Questura con parecchi aprenti investigativi, per disciplinare appunto l'affluire della folla. Efrli fa sgombrare la piazza dalla parte del palazzo della t Filarmonica ». Molli curiosi trovano posto sotto i portici, pli altri si dispongono aU'ingiro, in una fitta siepe di teste, delimitando una buona mela della piazza. L'adunata Di 11 a; poco giungono le rappresentanze dei tre Corpi armati municipali, in alta uniforme, che si dispongono in un folto scaglione presso via Maria Vittoria. Al comando del capitano Cavanna fanno noi la loro comparsa nella piazza due plotoni di carabinieri pure in alta uniforme, i cui sgargianti colori spiccano pittorescamente. Essi si dispongono lungo i portici, sotto il palazzo deDa Filarmonica. Le prime autorità giungono alla spicciolata. Notiamo il questore gen. Zamboni, il gen. Petitti di Roreto, comandante il Corno d'armata, il gen. Bonzani, comandante la Divisioiac militare, il gen. Sestili, comandante la Agione dei carabinieri, il ten. colonnello Mori, gli assessori Grassi, Giay c De Alberti in rappresentanza del Sindaco, il Procuratore del Re comm. Muggia, ed il sostituto procuratore generale comm. CrostaCurii, il vice questore Tabusso e tutti i funzionari «Iella locale Ouestura. Del Dire» torio del Fascio è presente il cav. Mpnfcrrino, con il segretario politico del Fascio avv. Bagnasco. il marchese Scarampi, comandante di coorte e De Benedetti del Comando generale. Pili tardi arriva il prefetto comm. dott.. Palmieri, col consigliere di prefettura cav. dott. Gaietti. Arrivano pure altre rappresentanze fasciste: il console Lezzaui col capo di stato maggiore Mascia, rappresentanti la legione di Cuneo, la rappresentanza fascista dei dipendenti comunali ed in seguito col giungere delle squadre il comandante la Legione torinese Branditnarte col suo aiutante maggiore Nino Maccellarl. li gruppo dei centocinquanta uomini della nuova Milizia ù sialo formato con la scelta di venticinque militi per ognuna delle squadre: Battisti, loti, Scaraglio, Pini, SouZini, e della squadra Ciclisti. Alle. 15 precise da via Roma entrano In piazza San Carlo io squadre fasciste. Provengono da Porta Nuova, dove si sono recate' dalla sede di via Boemo per ricevere l'on. Devecchi, giunto dalla Francia e salutato alla stazione dal Prefetto, dal Onestore e dalle altre Autorità. La folla si apre al loro passaggio, e le camicie nere entrano nel vasto rettangolo della pittoresca cerimonia. Precedono i ciclisti, che sono immediatamente seguiti dalla banda, che suona « Giovinezza ». Poi sfilano, coi gagliardetti in testa, la squadra " Giulio Giordano ». al cornando, del ten. Dante, la «Toti» còl ten. Mariotli, la "Battisti » col ten. Bianco, la » Scaraglio • eoi ten. Revere, la « Dario Pini » ed ten. Dovis, la « Maraniotii » col ten. Forni, la - cesare Oddone » col ten. D'Errico, la - Scnzini ' col ten. Malvacci, la « Vittorio Locchi » col ten. Latiuada e l'« Avanguardia » col ten. Genova. Ogni squadra si compone di un reparto armalo (quello chiamato a far parte della Milizia) e di un altro di camicienere, senza armi. Al loro sfilare i carabinieri assumono la posizione di presentatarm. Le camicie nere passano davanti ad essi ed alle autorità, salutando col braccio alzato. Le autorità e molti curiosi rispondono con 10 slesso gesto. Le squadre si dispongono su due tile. sul Iato che delimita il rettangolo quasi sulla linea del Monumento ad Emanuele Filiberto. Poi, agli ordini del comandante Brandimarle, le squadre compiono evoluzioni, dopo le quali i reparti armati si portano in vicinanza della Ouestura. ed i reparti non armati dalla pane opposta. La musica si porta.net mezzo, tra i reparti armati municipali ed il folto grupno delle autorità civili e militari e dei funzionari di Questura. La musica intona vari inni patriottici. Intanto la folla dei curiosi c enormemente cresciuta. 1 portici della piazza si sono riempiti di gente. La piazza è colma per una buona metà. 11 mareggiare delle teste si fa sempre più fitto. 1! monumento ad Emanuele Filiberto è invaso nel suo basamento dui curiosi che si pigiano l'un l'altro. Esso sembra tramutato in una grande tribuna d'onore, j Una tromba squilla. E' l'alteriti!, quando arriva l'automobile the porta il gen. Petitti j di Roreto, comandante il Corpo d'armata, col seguito. Le autorità si scoprono, i fnscis'i | salutano con un fragoroso « alala», la bauda intona la marcia reale ed il pubblico | scoppia in un prolungalo applauso. Dopo pochi minuti di attesa, ingannati j dalla banda che suona i cunti della patria, antichi e recenti, il trombettiere, clic segue come up'ombra il comandante Brandlmarte, dà un'altra volta l'attenti. Arriva l'automobile dell'on. Devecchi. Ancora una volta carabinieri e reparti annali s'irrigidiscono nel • presentar arni », menti e la musica suona. Le camicie nere gridano e le destre si alzano in atto di saluto. La cerimonia L'on. nevecehl. non appena automobile, è attorniato dalle autorità, ed 11 gruppo si riporta nel centro. Con lui si tiovano tre medaglie d'oro: il capitano De Cesari, il tenente Vitali, segretario politico del Fascio di Livorno ed il lenente Baruzzi. il primo che entrò m Gorizia. Passa un momento di viva attesa, poi il Prefetto romm. Palmieri si stacca dallo stuolo delle autorità. Sulla piazza il brusio della folla è cessato. Il prefetto pronuncia un breve discorso. « Sono orgoglioso — egli dico — di portare a voi. o giovani canili ie nere, il saluto del Governo. Voi siete chiamate a continuare lo tradizioni del risorgimento in questa Torino ricca di storia, culla della nostra Monarchia, dove divampò la prima riammala di quel fuoco sacro ad ogni idealità nazionale, clic dalle rovine di Novara doveva por farci alla gloria di Vittorio Veneto, Cainicii nere I 11 Governo confida in voi per difen fiere i diritti del popolo e mantenere \.\ -h i: fiducia nella nostra vittoria, il popolo pian dirà insieme col Governo alla vostra opera ed al vn.-tio nobile servizio ! ». Le pari ... del Prefetto sono accolto da vivi applausi. Prende quindi la parola ij Questore gen; Zamboni, dicendo: -, « Io poigw un augaralp saluto a! primo nucleo di « camicie nere » che tónno pr.rte. in Torino della « Milizia per la sicurezza nazionale -. Voi side ora chiamati a <••',< irrere coi rnrnbinisrl. il cui glorioso passato \t noto, ed a collaborare coi funziona ri della P. S. nei quali è altamente sviluppatoj | ! I ■ | j i I Isceso dalla j il senso della disciplina e del dovere. Sono cerio della vostra operositA e la patria può faro ampio affinamento sulla vostra devozione. Per la nostra Italia: Eia. Eia, Alai! ! ». A questo triplice grido rispondono in coro tutte le camicie nere. Per ultimo Fon. Devecchi dice di essere venuto espressamente dalla Francia insieme a tre medaglie d'oro clic sono anche tre camicie nere: Di Cesare, l'eroe del Carso, Haruzzi, quello di Gorizia, e Vitali, il fanciullo del Grappa, per prendere pai-te come italiano e come piemontese a questa, cerimonia di sublimazione delle camicie nere. « A nome del Governo fascista che immette giorno per giorno sangue nuovo c i,-cneroso nella nostra nazione — dice — a nome di Vittorio Veneto, io vi saluto ». Il sottosegretario alle Pensioni parla quindi diffusamente del primo sorgere delle camicie nere e della lunga strada pcretarsa. Termina poi invitando le nuove milizie ad ubbidire alle istituzioni ed alle leggi, istituzioni n leggi che ora sono dello Stato fascista, ed a mantenere vive, le Gloriose tradizioni. Al grido di Viva l'Italia I la folli rispondo ad una voce « Evviva ! », mentre la musica suona la marcia reale. Terminati i discorsi i carabinieri ed i reparti armati, che formano quadrato immediatamente davanti alla Questura, dopo il segnale di tromba, presentano le armi al gen. Petitti ed all'on. Devecchi, mentre la banda prosegue a suonare la marcia reale. Militari e milizie rimangono per qualche tempo nella rigida posizione di attenti, ed il momento è veramente austero. Nel mezzo de! quadrato è un plotone di 25 uomini della « Battisti » : ò quello che farà il primo servizio di polizia in Questura. La sfilata La cerimonia è terminata. I.e camicie nere si dispongono per la sfilala finale. Eseguendo, impeccabilmente come al solito, le loro evoluzioni, le squadre si riportano tutte in fondo della piazza presso via Maria Vittoria; poi di qui. nello stesso ordine col (piale sono entrate, escono dalla piazza. Da una parte esse hanno il pubblico che applaudi dall'altra le autorità ed i carabinieri, gli uni salutanti col braccio teso, gli altri con le armi. I.a stilala delle camicie nere si chiude coi piccoli » balilla ». e con le rappresentanze dei Corpi armati municipali. Poi la piazza è tutta invasa dalla folla dei curiosi, che, sparpagliandosi, sembra ora essere enormemente aumentata di numero. La squadra » Cesare Battisti ». però, non ha sfilalo. Essa è rimasta nella piazza, e subito dopo enlra in Ouestura, disponendosi lungo il corridoio. Essa saluta coll'attenli un'ultima volta l'on. Devecchi ed il Questore, quindi le camicie nere escono. Rimangono solamente i venticinque uomini di polizia. E duo di essi assumono tosto servizio mettendosi alla porta per disciplinare là grande massa di curiosi che ha fatto ressa li davanti, e che intralcia la circolazione, l'n fascista con baionetta inastata prende il posto della sentinella, un altro gruppo entra nel Corpo di guardia ed i rimanenti si rifugiano ne] cortiletto inseguiti dalla ultima macchina fotografica. Prime pattuglie Già da ieri sera e nella notte i nuovi militi per la sicurezza hanno cominciato il servizio di prova. Piccoli gruppi di quattro giovani furono assegnati di scorta a ispettori della Squadra mobile ed hanno compiuto molto disciplinatamente il non allegro servizio di pattuglia. Alle ?;) due pattuglie, di etilisti con agenti hanno fatto una minuziosa perlustrazione nei punti più eccentrici della città procedendo ni fermo di persone sospette. Poiché coll'istltuzione della milizia, solamente i militi in servizio hanno il diritto di vestire la divisa, cosi le pattù glie hanno pure l'incarico di procedere al fermo dei trasgressori a tale disposizione. Anche ieri sera davanti alla Questura la gente si soffermava curiosamente a guardare il nuovo spettacolo dato dalle sentinelle in camicia nera, con fucile a baionetta inastala, che passeggiavano innanzi e indietro nel breve spazio davanti aliti porta centrale. Momentaneamente, dato l'esiguo numero di militi della nuova r. Milizia per la sicurezza nazionale », la guardia alla Ouestura viene limitata solamente dalle 20 della sera alle S del mattino ed il secondo gruppo riprenderà servizio solamente alle 20 della sera successiva. Durante il giorno, pel mo mento il servizio resta scoperto, ma a questo vena provveduto quando il reclutamento sarà portato al completo. Subito dopo la cerimonia il Prefetto comm. dott. Palmieri, .-i e reato in Quc stura. Egli si è trattenuto lungamente col Questore gen. Zamboni ed ha voluto còno sepre lutti i funzionari che non aveva avuto campo di poter vedere in questi pochi giorni del suo insediamento nel nuovo ufficio.