Donna perseguitata dai fascisti che muore misteriosamente in una caserma

Donna perseguitata dai fascisti che muore misteriosamente in una caserma Donna perseguitata dai fascisti che muore misteriosamente in una caserma dove era stata chiamata Roma, iì notuUn gravo fatto narra stasera il Mondo : « Ha cessato di vivere improvvisamente — dice il giornale — a Carpognana la donna Maria Narduzzi ved Pettirossi, il cui secondo I marito, il fascista Ulderico Duca, e da alj cimi mesi rinchiuso nelle carceri di Viterbo per violènze a mano armata e por sevizio contro la Narduzzi e la figlia più grande. ; Alessandrina. A quanto si riferisce, la povera j Narduzzi, stanca della persecuzione del Duca. j nere la scarcerazione del Duca. La Narduzz uveva mai ceduto, per la pace su i alle intimidazioni ed aveva che le aveva sparato contro anche numerose rivoltellate, lo aveva denunciato ed era riu- j scito aitine a farlo arrestare, con sollievo della piccola famiglia e dell'intero paese. Uopo l'arresto la Narduzzi non ebbe più, requie per colpa dei fascisti di Carpognana e j della vicina Fabbrica di noma. Le minacce continue e lo continue diiamate_nella cascr- ] ma dei carabinieri ed alla sede del fascio | miravano a farlo ritirare le accuse per otto . nei e in aocuiue luerò non avo, „ (ioiii ne-iin f; ' ™'1 aina.no la cai: causa all'avvocato on. Adelmo Nicolai. Si era Inoltre tentato molte volte di to-: oliere alla Narduzzi !a patenle dell'osteria da ! lei gestita, con il protesto che dentro il suo i locale si cantavano spesso Inni antifascisti. I Poiché ora si avvicinava il giorno della dl-i scussione della causa al Tribunale di Viterbo • 0 la Narduzzi manteneva le sue accuse, i fascisti da qualche tempo avevano intensi-' fleato contro la povera donna lo persecuzioni e le minacce. Essa veniva minacciata per la 6trada, In casa e nell'osteria dai fascisti di Carpognana e Fabbrica. Gente del luogo afferma che essa rispondeva alle minacce con queste parole:- «Ammazzatemi pure, ma quel birbaccione non deve essere rimesso in libertà ». Uno del più accaniti i persecutori qualche tehipo fa disse alla Nar-j duzzi elio dia non doveva arrivare fino a j Natale, il giorno 18 scorno, come tante altre j volte, il brigadiere dei carabinieri di Fabbrica intimò alla Narduzzi 'di recarsi alla caserma Infatti ritornata appena da Roma, ! ossa vi"si recava. Quello che si 6\olse dentro! la caserma davanti ai carabinieri e ai fascisi: j uon ò dato sapere di preciso, certo 6 che I d'improvviso si vide trasportare la Narduzzi I morta dalla caserma alla casa della mamma, da certo Rapisi Nazzareno e da altri. La notizia della tragica (Ino della povera perso- ! guitata ha vivamente impressionato l'intera popolazione di Carpognana. E' necessario ora die l'autorità superiore di P. S. e quella giudiziaria esegua una rigorosa inchiesta. Responsabilità sia pure indirette — conclude il Mondo — vi sono ed 1 responsabili devono essere Individuati e puniti come meritano». ♦♦-»

Persone citate: Adelmo Nicolai, Maria Narduzzi, Narduzzi, Narduzzi I, Ulderico Duca

Luoghi citati: Roma, Viterbo