La seduta della sorpresa

La seduta della sorpresa La seduta della sorpresa dopo il pronunciamento del gruppo di Salandra I liberali di destra Hannpolitica,, e respinto Roma, 20. notte. Oggi alla Cannerà, in fine di seduta, dopo il discorso del ministro Do Stefani (vedi in 2.a panino), si è alzato a parlare il presidente ilol .Consiglio on. Mussolini. Si fa un silenzio profondo. MUSSOLINI, dico: --ilo l'onore di pre- sanare alla eumeni vn disegno di legge i per 'modificazioni al lento unico della Lem/e elettorale politica del 31 dicembre 1923. Desidero che gli Uffici siano convocati iter le ore 10 precise del 3 gennaio 1925 ver l'esame di tale disegno di legge c che la Camera sia riconvocata per il. pomeriggio dello stesso giorno affìnchi' riprenda- i propri lavori, I che saranno questa sera sospesi. A queste parole del presidente del Consiglio — che aveva.'l'aria ili presentare il disegno di logge più semplice e innocente di questo mondo — segue un attimo iilS profondo silenzio, poi scoppia un applauso. Vediamo l'on. Giolitti sorridere é chinarsi a diro qualche cosa ai suoi vicini ili banco; ed intorno all'on. Giolitti si forma subito un folto gruppo di deputati o cosi pure in-1torno n II on. Salandra. Ce voluto, invero, ■ qualche momento perchè molta . compar- [so » ohe si trovavano nell'aula si rendesse- jro peni-io conio dol dono natalizio che il pre- j Bidente del Consiglio aveva loro recato con j la presentazione dei disegno di leggo e, ria- yutisi della, prima non gradita sensazione, potessero applaudire all'annuncio facendo buon viso a cattiva sorto. I commenti sono infiniti e si intrecciano in ognLsettorc, mentre si diffonde rapidamente la voce elio si inula del collegio uninominale, invano il /.residente oh. Rocco scampanella per far continuare la discussione, i deputati, spe- ' cialmcnte i fascisti, sono letteralmente sbo- lordili. Solo, iil banco dol Governo, l'ono- | el Mlii ti i l it revolo Mussolini tiene ii \ sullo mani, girando intorno ridondo lievemente. occhi è sor- lili appoggiato Infine, il presidente Rocco metta ai voti hi proposta de] presidente del Constano relativa alla convocazione degli Cilici ed 'alla riconvocazione "della Camera per il gon- nato, l.a proposta, è approvata : anche l'o- norevole Giolitti ha alzata In mano. Ouindi la Camera ha preso lo vacanze fino al .1 Gonna in. Com'è la ritorma e com'è venuta fuori Nonostante il riserbo che si mantiene ancora sul testo del disegno di legge, abbiamo potuto apprendere clic esso si compone di ben li- articoli ed è accompagnato da una breve.relazione illustrativa. Il disegno di legge stabilisco il ritorno al col- ,legio uninominale e si ispira alle carat- teristiche ^|el sistema elettorale inglese E' perciò soppresso il ballottaggio, di modo che quel candidato che riporta nella prima votazione il maggior numero di voti è senz'altro olctio. 11 disegno comporta ancora. l'uso dèlia busta chiusa ti Ilortolini n e (lolla cabina. Nessuna innovazione nei riguardi del voto, elio non è plurimo, come sembrava secondo lo prime voci, ma semplice. Il numero dei collegi verrà elevato, da quello chc ora nell'ante guerra, in rapporto all'cccrcsciula popolazione. Il disegno di leggo prevede, anzi, che il territorio nazionale sia diviso in 500 collegi: si avranno c'osi 25 collegi in più. Il disegno di legge prevede che si assegni a ciascuna provincia il numero di deputati clic le compete in ragiono della popolazione. La suddivisione in collegi avverrà successivamente provincia per provincia. Per quanto riguarda le origini o le ragioni del colpo di scena, inatteso, si apprende che nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri si foco, come del resto sapete, una disamina ampia dolla situazione generata politica in merito alla quale tutti i ministri e Io stosso Mussolini non si astennero dal manifestare preoccupazioni e riserve. Fu allora che, come ad una soluzione possibile, si pensò a presentare un disegno di legge per la riforma elettorale. L'idea fu accolta e lo linee Iessenziali del progetto furono senz'altro I concordale. I membri del Gabinetto si vin- colarono a mantenere il segreto e decise- ro di autorizzare fon. Mussolini a pré- sentare il disegno di leggo nel momento I che egli avesse ritenuto più opportuno. ! . . . . , , .iL ordine nel n'orno nel salandrlnl E" infatti eli .starnano.:;l'ordine dol giorno votato da questo gruppo, che — com'era etaio preannunziato—sii è riunito a Mon- tecitorio. Dopo la riunione, è stato dira-!iualo il .seguente comun.icn.to ufficiata: |■ 1 deputati ii,! gruppo liberalo nazionale -1 sono riuniti slamane iieii'uUioio tu. sotto la presidenza, dejl'iin. Si.'andra per uno scambio di iit"'' sulla situazioii'.' parlamentare determinatasi in .inasti titani: Giorni. Bruirci ;-■ ■ " ■ ' - ' ■ t?3f**^,,'>>TIT' o rivendicato •• piena liber ogni ingerenza contro la presenti 28 deputati o cioè gii on. Salamiru, Riccio, Mazzini, Foschìa!, Yhléhtirii, Pe.lrlllo, DucOs, Hotle, Viale, liornaiilno, S-ilnii. Cereinicca, COdaccl-Pisanelli, Nunziante, Aldi-Mai, Mandrini, Marietti, Messed.uglta, do Capitani, Versino, di Miraftori, Marescalchi, Milioni, Alleo, Fontana, Albiei-ni, Rròccarcli, e Tosti. i « Dopo un'ampia discussione, olla qua I " le hanno preso parie qaasi tulli i preti senti, essi. si. sono trovati unanimi, urlìi l'approvare il volo dato dall'on. Salatili (Ira nella seduta, ili mercoledì scorso a per Vacceli azione delle dimissioni delti l'on. Giunta ila vice-presidente tirila a Camera, inoltre, in. seguito alla discus- ii sto ne avvenuta ieri, alla Camera sullo <i slesso argomento, di fronte alla mattili festaslone di alcuni membri della, maga gioranza, i componenti del gruppo libearale' nazionale hanno unaniincme.nie ti riaffermato che l'inclusione nella. Usta, «nazionale non implica- alcuna menomati zione della, loro piena, libertà di giudizio 1 „ c di azìoììl, v<ììi,ica e chc nessuna inge ■ , , . , ,„, ,,„ [«ronza, da qualsian parte polita, debba j « turbare l'indipendenza e lo svolgimento j « della funzione giudiziaria ». j si elevava oggi a Montecitorio che que-ordine del giorno contiene una for- ' di inalo diffida al Governo ed è-, in un certo senso, un preannuncio di distacco. . Ora l'on. Mussolini aion poteva non pre-occuparsi delle gravi ripercussioni che il distaceo della destra liberalo dalla niag-giOraiiza .avrebbe avuto nella situazione generalo dol Governo. Naturalmente, la presentazione del di- l t Mti ordine ' segno di | Iorio, dove inalo diffidasenso, un Ora l'on. occuparsi ddistaceo degiOraiiza .ageneralo doNaturalm ,p>ge lui. provocato .a. Montoci- la bomba era tissolntapiente li ,p inaltesu, un pittoresco scompiglio. I cor- riiioi sono divelluti animatissimi e i coni- menti sono stali infiniti, l.a Camera 6 ri- inasta come elettrizzata da. questo colpo idi scena. L'on. Tedorze.ui, ministro degli intorni, è stato circondato da molti deputati ansiosi ili notizie più precise, ma egli si è limitalo a diro cheli Governo aveva ,: « commirsc » cercar,: deciso di mantenere il pili stretto e rigoroso riserbo sulle modifiche da apportare alla legge.'Lo stosso Mussolini, ai molti! deputali cito corcavano conoscere subito il contenuto della proposta ministeriale,1 lia. risposto chiudendo la cartella conte-! nenie il difogno di leggo e dicendo: « Per ! ora non si guarda! ». Anche i deputati dell'opposizione secessionista, sono scesi noi corridoi in corca di particolari del disegno di legge. Le ino d.i nascondere l'in¬ timo disappunto con la ostentazione di una disinvolta approvazione. Naturai-1 mento i paritiinentàri più autorevoli, che!si orano già pronunciati iti questo senso,]appro ivano il ritorno al collegio unino-jminale, puro tacendo lo più ampie riservo jsulla onporlimilà politica, della deci-ione, !sullo scopo che essa sembra premorsi,-sul- |l'opaca por la quale saranno prosutnibil- hif li i ltti ,,: « commirsc » cercar,: il contenuto dela lia. risposto chiudennenie il difogno di ora non si guarda!Anche i deputati sionista, sono scesi di particolari del qphienfe convocali i comizi elettorali. Che cosa avrebbe detto Giolitti avrebbe detto Giolitti fatti dll if l' Ira t soddisfatti della riforma era l'on. Orlando che se ne diceva in certo senso il padre putativo, in quanto aveva impo- stata sulla questione la sua battaglia elettorale. All'on. Giolitti si attribuivano nu¬ merosi giudizi. Secondo alcuni egli avroblio dotto all'on. Do Micheli: «approvò il gesto dell'on. Mussolini»; ma a qualche deputato di opposizione, che elevava dubbi sulla sincerità con la quale il Governo avrebbe fatto le elezioni, l'on. Giolitti «vrebbo risposto: « Non credo che si possa parlare di questo »; Si diceva ancora che l'on. Giolitti nel «transatlantico» sarebbe stato circondato da una ventina di deputati fascisti. Il ministro Casali si sarebbe accostalo aU'ox-prosidente do! Consiglio I por dirgli: — Dunque, eccellenza, questa volta siamo d'iiecordo. Si ritorna al col-Ionio uninominale... L'on. Giolitti avrebbe risposto: — D'ae I cordissimo. lo ho sempre combattuto la proporzionale ed ora non ho potuto non Wl,Iaud,re :,,!:! Puntazione del disegno I ^'Sge ! Intanto, sopraggiungeva l'on. Bossoli, ideile Corporazioni fasciste, il quale, ve- dendo diversi deputati fascisti in conver- fazione con l'ex-presidehle del Consiglio' '.a esclamalo; — Siete diventati giolit Ym' ,, !. Allora 1 on. Giolitti, indicando l'on. Len|panconi, che gli era vicino, ha soggiun- to: - - Lui ilo era già por meta! E la con vorsaziono c continuala in hmo scherzoso. (iloMiti avrebbe dello anche, in no altro manierilo: Liti un vieniti cieco, i.iuesiii potrebbe ossero mi;' maniera per uscirne... Aiehe c,.>n. Setari '"• sialo invitato ad espri-1 ■ ■,■ - ■ ta di giudizio e di azione funzione giudiziaria la, propria opinione dallo stesso on. t | more Mussmomque; nSolerelio c p mMussolini, il quale, trovandosi ad un corto momento vicino a. lui, gli ha chiesto: « Dunque; non sarete più all'opposizione? ». E l'on. Soleri, di rimando: «Prima occorre sapere elio cosa c'è nel pre-gotto: », L'on. Ponzio di San Sebastiano ci ha dotto: « Giovili si ó. avuto alla Cornerà :l tentativo insurrezionale del fascismo estremista, che si risulto ieri in una disfalla, polene J'on Mussolini non poteva dimenticare di isserò il capo del Governo del Re. ijuelló di oggi è 'runico ed ultimo tentativo di soluzione'costituzionale dolla situazione attualo». Mussolini su Bianchi: "Ingqlerà anche quest'altro limone:,, 1 111,1,11 j °Ulva in untarlomai l'Avedj lèL'oriattaIoquL'odo lanialit 1 111,1,11 j cw°Sc^ì^ j)ra' ,'nl salto nel buio, o, meglio, j nel passato, ed una riforma anti-fascista, | passatista ». • Si diceva a Montecitorio elio l'on. Musso lini, a proposito deill'ex-quadruinviro, avrebj oe dotto: — Ingoffirà anche quest'altro li mone! I .VR'on. Acerbo, che era nei corridoi, è stato j UQtto: —Dunque, la legge Acerbo 6 virtualmente I m01|;l Ulva il colpo .11 scena odienio ■^1Ita sa=so;in un formicaio ». L'on. Sciatala, sotto-segre- tarlo ai Lavori Pubblici, dichiarava che or-mai le Opposizioni dovrebbero scendere dal- l'Aventino por venire a discutere il disegno dj lèjmvj. L'on. iViunchi Michele, invece, il vagtieg- riatta • del cancellierato, criticavo aspra- l'alto di Mussolini, Egli diceva: Io non ci capisco niente. Uninomlnalismo, "em-'L'on. Do Capitaci anilina in giro, esaltando la » non ultima dimostrazione della genialità di Mussolini»; e l'ori. Sandriui defi¬ avviso ora una logge die poteva servire per i'iuel momento, e dilanio ix\r_«|ucl momento; Ma queliti — ha dichiaralo l'es-solto- segretario alla presidenza — anche a mio tanto o vero eli.' uscendo dal Viminale io la sciai uno schema di disegno di legge per il ritorno al Collegio uninominale. Hiiengo elio lineilo presentalo oggi dal presidente del Consiglio non differisca molto dal mio. Manifestazioni di oppositori ! 1 ! ! Notevoli lo manifestazioni isolato dei deputati di Opposizione L'on. Turati ha dichiarato: .' Devo sollevare una pregiudiziale Niente di tutto questo può essere preso sul serio da noi. L'on. Mussolini non può sciogliere la Camera, conio non può dare l'amnistia. Se però volessimo prendere sul serio il provvedimento del Governo, dovremmo dire che questa 0 la nostra, più grande vittoria. L'on. Mussolini squalifica la sua Cantera. Viene sull'Aventino, ma noi ce ne allontaneremo immediatamente por salirò su ima. montagna Monto Rosa o l'iliniiilaia \ 1 ! più alta ] L'on. Di Ceserò ha dotto: j „ ili tengo che il presidente del Consiglio j abbia compilato da parecchio tempo questa ! riforma. Solo ora l'ha tirata fuori dal eus- | setto por creare un diversivo. L'on. Musso-vuoloTn°er^ legati a sé, perdio temo che si disperdano», I Il repubblicano on. Facchinetti: « Si tratta di un senvplice diversivo, che . non monta di ossero discusso d lungo, ed e ! destinato probabilmente a distrarrò l'opinione I pubblica; da questioni di ben altra gravila 1 l[r'''.' : 55011 che turbano profondamente in quest'ora ta coscienza del Paese ». L'on. Cassinolii: •■ Ponendomi subilo a guardare il fatto nuovo nella prospettiva generata dolla politica italiana, mi paro elio il diversivo niussoliniano sia sapientemente o perfidamente escogitato, lu sostanza, con questo tentativo si mira ad evitare la preyindizialo inorata e lo enormi responsabilità politiche e penali del. regimo, attraverso una apparento legalizzazione della, situazione, il musso] i ut sino forse tondo a valorizzare la più giovane incarnazione della vecchi-i e gretta Ivsira conservatrice ». Ducilo che erano maggiormente discusso nino le riposto finalità della manovra musniàna. in 1 col « L'on. Mussolini — diceva qualcuno — Ila voiuiu romperò il cérchio in cui era stato chiuso dopo le duo ultime giornate parlamentari, facondo un'audacissima sortita oltre la maggioranza parlamentare. In tal modo egli spera di riconquistare libertà di aziono e ili riprendere il comando della situazione, chi* sarebbe mai situazione assolutamente nuova ». Qualche altro aggiungeva : ^ E' chiaro ohe gli scopi elio egli si 6 proposti sono duo: dare un colpo mortalo alla maggioranza, che oramai gli riusciva incomoda e che poteva diventargli ostilo, e nello stesso tempo legare a lui t singoli deputati, cioè, quei singoli deputati che hanno bisogno di stare buoni eoi Governo per non essere combattipi nelle elezioni v Oli inirie ij. I- ■ppòsiziùhi no* aventiniano, :u generili.*, .-i approvava )l iipcisiuio 'lei itile e riguardo tiMVventua- un •ni. ! in 1 col steciognoserO:u

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