Il discorso di Chamberlain ai comuni

Il discorso di Chamberlain ai comuni Il discorso di Chamberlain ai comuni Salda intesa anglo-franco-italiana per la Lega delle Nazioni " Avance „ per un nuovo — Deferente considerazione — La politica al Cairo — trattato colla Russia. p(Servizio spoetate della « Stampr n) d 15 ondra, 15, notte, j sStasera, lo prima di tre immense sedute, elle condurranno Ja Camera alle vacanze natalizie (dal li) corrente lino al 10 febbraio), ria offerto a Chamberlain l'appiglio per un discorso sulla politica estera, del nuovo Governo. Gli esordi della sedute, eotto qualche aspetio, furono più Informativi del discorso medesimo. Ad esempio, In risposte ad un interrogante, Chamberlain ammetteva elio il nuovo Gabinetto non si considera affatto vincolato a seguire In pratica inaugurata dal Governo laburista, di presentare alla Camera tutti quanti i trattati, perchè possano venire discussi prima della ratifica. La lettera rossa: quesiti imbarazzanti Cosi pure, essendo 1 isorto in sede di interrogazione, ii diverbio Bulla lettera Zinovieff, l'on. Chamberlain si rifiutò di rispondere ad un qoe.Mto, senza dubbio imbarazzante,- ma destinato a riprodursi finché non otterrà soddisfazione: Perchè mai il Governo, dopo avere riaffermato nelle note diplomatiche la autenticità della Intiera di Zinovieff, la qua-1 le è anche firmate dal leader comunista in- j gle6e .Mac Manus, non ha proceduto alla denuncia ed all'arresto eli quest'ultimo? La Jet- stera mirava esplicitemente a suscitare la se- cdizione'nelle terze inglesi di terra e di mare ;i cessa era stata inviata al Direttorio del comunismo inglese anche con l'avallo perso¬ crcptscidtesstbeEddnnaie del Mac Ma rius, ohe in quel momento si trovava a Mosca. Queste è la versione autorevole dell'accaduto 1 r^ca il timbro ufficiale del nuovo Gabinetto inglese. Orbene, Mac Manus non è né all'estero, nò latitante in Inghilterra. Egld continua ad abbandonarsi a manifestazioni pubbliche, senza lu più lontana idea di nascondere il jiroprio recapito. In buse alla lettera Zinovieff, il Mac Manus è il più pericoloso dei cittadini inglesi:' perchè lo lasciano a piede libero? Tale è la domanda avanzata oggi esplicitamente dal banchi laburisti alla Camera. Questi insinuano che i conservatori non osano mettere le mani sul Mac Manus, sia perchè l'Autorità giudiziaria l'assolverebbe per mancanza di prove, sia perchè, secondo i laburisti, la lettera di Zinovieff è una sicumera, come l'ha qualificata subito il Governo di Mosca, riaffermando la qualifica nelle sue ultime repliche diplomatiche all'Inghilterra, le quali restano tuttora senza riscontro. 11 cruesito laburista, inteso a concretare sempre più l'insinuazione, evidentemente si rinnoverà. Poi, in quel momento, lo stesso MacDonald assunse la veste di interrogante e risollevò ! aun'altra faccenda incresciosa per tutti quan ti: l'affare Camp'bell, o, meglio, i precedenti che si possono raccogliere tra gli atti di Gabinetti conservatori, in materia di ingerenza ministeriale, nel corso della giustizia, in seguito ad urti politici. Il Gabinetto laburiste fu accusato di avere deviato il braccio di Temi: il gruppo laburista, ora all'opposizio^ ne, sembra vogliose di eruttare tutta una liste di deviazioni anteriori. MacDonald si è dichiarato del tutto insoddisfatto della risposta di Baldwin a certi quesiti ed ha annunciato che ritornerà sulla faccenda venerdì prossimo,-, in sede di mozione di aggiornamento per le vacanze. L'ultimatum all'Egitto rmrpilimtdardplcibpg«grIl vero e proprio dibattito di politica estera venne aperto dall'ex-ministro dell'Istruzione Pubblica, on. Trevelyan, il quale svolse i giù noti emondamenti laburisti 'al discorso del trono, in senso di deplorazione della politica egiziana e russa del' nuovo Governo. L'assassinio del Sirdar ha suscitato in Inghilterra la disapprovazione unanime, ma la giusta proteste de! Governo laburista sarebbe stata molto differente da quella del Governo conservatore. Il tono della nota di quest'ultimo al Governo egiziano ed i metodi adottati furono inconsulti. Quali prove esistevano, ad esempio, per accusare il Governo egiziano di una specie di responsabilità diretta nell'attentato al generale Staci;? Non è vero che lo stesso Zaglul pascià fu colpito a rivoltellate dall'estremismo nazionaliste, pochi mesi innanzi? Il nuovo Governo ha colto l'occasione per imporre -le vedute inclesi con la forza, e l'ultimatum, m un certo 6cnso, ha avolo successo perchè l'Egitto si è inchinato alla volontà dell'Inghilterra, ma l'Egitto non poteva faTe altro, e un vltimnlmn imposto non significa un successo politico. Ora l'unico Governo che in Egitto poteva fondarsi sulla base popolare è rimosso, e vediamo al potere un Gabinetto che piace a ori i inglesi, ma non agli egiziani. Quanto si fa in Egitto non può essere circoscritto ; avrà ripercussioni inevitabili nelle Indie. L'oratore, arguendo tutto questo, domanda perche sia stata cacciata fuori la Lega dello Nazioni. Egli quindi lamenta il passaggio creato nei rapporti con la Russia. Il mercato russo pàssera m tutt'altre man:, in queile di nazioni animate di maggiore equanimità. Orbene, che cosa intende di fare l'on. Chamberlain? 11 Governo non può fondare la sua politica verso ia Russia sopra le rivelazioni eli <=pi° e tanto meno, so ii Governo medesimo rifiuta ogni pubblica richiesta. l'Inghilterra non può permettersi anche politicamente di rimanere in eterno sopra un piede di mezza relazione con la Russia, mentre ia sicurezza internazionale chiede una ii.tima m. tesa fra il mondo occidentale e il mondo russo, giacché non vi potrà essere pace fino a che la Russia rimarrà fuori del o.'ii.-'csso delle Nazioni. Parla il ministro degli Esteri Eccovi la replica di Chemberlain, al levar, si del quale la maggioranza scoppia in acclamazioni. L'esordio è sul viaggio a Parigi e a Roma La sua caratteristica è l'assenza di ogni e qualsiasi allusione specifica alle questioni sul tappeto: neanche una in linea di fatto venne indicata, tranne di sfuggita quella del protocollo ginevrino. Chamberlain ripete che il suo viaggio i Roma fu inteso a dimostrare la estimar/ione in cui la Lega è tenuta in Inghilterra, dove tutti i partiti, efii dice, sono concordi nel rispetto per la Lega medesima e nell'augurarle fortuna. E il capo delegato inglese nel Consiglio della Lega sarà, ogni volta che sia possibile, il mi. nistro degli Esteri, ciò per deferenza verso il grande consesso. E il Parlamento inglese, soggiunge Churchill, dovrà serbare al ministro decli Esteri la massima indulgenza per mantenerlo investito della massima automa presso la Lega e in segno di rispetto verso quest'ultima (applausi ministeriali). Chamberlain è tornato ria Roma con mag. giori cognizioni sulla procedura leghista e maggiore fede, assicura egli, nell'avvenire della Lega. Questa forse si svilupperà in tale maniera che un giorno il mondo sve. gliandosi, riscontrerà che 11 consesso si è trasformato in uno strumento quasi onni. possente. I colloqui di Parigi a Roma Le conversazioni con il primo ministro d'i Francia, col presidente del Consiglio e vari ministri d'Italia e con una sequela di distinti rappresentatiti dei vari Siati sono state condotte, informa Chamb"rlain, allo schietto spirito che anùna la Lega delle Nazioni. Certuni hanno sempre grande aspettativa, e. sentendosi delusi, precipitano all'Altro estremo p suppongono che nulla di utile sia stalo compiuto. Glinmberiain respinge entrambe Io esagerazioni, dicendo: < E* stato di immenso vantaggio la presa di contetto personale coi capi di questi Governi e con molti dei loro colleghi. Ho stabilito mutue relazioni di fiducia fra i ministri degli Esteri dei tre paesi e aggiungo, senza riserve che nei miei colloqui di Parigi e di Roma gli scopi di tutti gli interlo' cutori furono di rimuovere le difficoltà dal loro cammino, anziché dì creare duiicoltà per "li altri, da liquidarsi meglio che po- stGdmcnircdIr1vpgzdctessero, ma gkgnmai »Ue speso di alcun as- sente. Se in entrambe le serie di colloqui secondo me, realizzammo, fu di eliminare alcurie piccole controversie che avrehbero prociotto attriti, so non avessimo convenuto di ci fosse stato uno stenografo, le sue note rassicurerebbero chiunque sull'altitudine pacifica di tutti i ministri che vi presero parto ». Chamberlain confessa di non aver tentato di affrontare grandi problemi. Gli fu possibile soltanto di trattare cose di minore conto. « Fui lieto di apprendere In larga misura il pillilo di vista straniero (e non soltanto della Francia e dell'Italia) intorno al « protocollò*, Io non mi trovavo in grado d! esprimere nessuna opinione, perche il Consiglio dei ministri che si occupò di questo problema avvenne dopo la mia partenza. Così pure non discussi affatto i debiti interalleati ». Churchill ritiene che qupsti ultimi devono essere affidati ai ministri delle Finanze. Egli conclude: > Non pretendo minimamente che abbiamo deciso grandi cose. Non cercammo neanche di stipulare alcun nuove trattato o di addivenire a decisioni nuove. Ciò che tentammo e, a riconoscere la vastità dei nostri interessi comuni attraverso il mondo e risolto che faremo del nostro meglio per impedire che piccole divergenze, atte a sorgere di tempo n tempo, non ci separino o compromettano a nostra cooperazione nei ben più grandi interessi comuni che non sono soltanto nostri, ma anche dell'Europa e del mondo. Ecco tutto ciò che ritengo necessario por mu di dire ». L'Egitto e il Sudan Circi l'Egitto, Chamberlain descrive come anti-inglwi le argomentazioni svolto dall'oratore laburista di poco dianzi. La condotta del liocorno di fronte all'Egitto è state approvata dalle Nazioni alla cui buona volontà 'Inghilterra tiene di più. Chamberlain rievoca e illustra l'attitudine di MacDonald verso l Governo egiziano nella sua nota di novembre a Zoglu! pascià, cogliendo l'occasione per tessere gli elogi deH'ex-prcm/t'r nei riguardi della Conferenza di Londra quando « MacDonald insieme con Herriot. compì una grande opera per questi due paesi, per l'Europa e per il mondo ». 'tuttavia Chamberlain non volle rovesciare cuna responsabilità ne: rapporti dell'Egitto sul ano predecessore, del quale a questo punto egli ricorda le recenti critiche. Il nuovo Governo considera il Sudan come paese affidalo alla tutela britannica. « Noi non desideriamo porre fine al condominio anglo-egiziano nel Sudan. Se, come credo e spero, il nuovo e amichevole Gabinetto egiziano lavorerà di conserva con noi, il condominio proseguirà. Ma dopo la esperienza fatta dobbiamo assumerci poteri necessari, indispensabili, per assolvere il nostro dovere di tutori dei sudanesi ». La posizione dell'Egitto 6 un po' diversa. Il suo regime si fonda non solo sulla dichiarazione di indipendenza, ma sulle riserve con 10 quali essa venne accompagnata. « Ora — prosegue Chamberlain — il Governo inglese non desidera ostacolare l'indipendenza, casi recentemente accordata all'Egitto. Ciò che noi esigiamo dai Governo egiziano è che esso lavori con noi e non contro di noi ». L'oratore spiega questo formula, dicendo che il Governo egiziano deve fare il suo dovere di Governo e, se lo farà, non troverà amici migliori e più fedeli del popolo e del Governo d'Inghilterra. Quanto all'intervento della Lega esso sarebbe fuori luogo, non soltanto per incompetenza, ma perone esiste al Cairo un nuovo Governo in amichevole relazione con Londra e si confida di venire ad un buon accordo di qualche soddisfazione da entrambe le parli. Qualcuno suggerisci che 11 regime del Sudan si u-asformi in un mandato della Lega all'Inghilterra. Chamberlain fa osservare che il Governo non può accettare un suggerimento simile, giacché il nuovo sistema metterebbe fine alla politica di condominio, cioè escluderebbe l'Egitto dal partecipare al regime del Sudan e l'oratore dice di non aver altro da aggiungere intorno all'Egitto. Un deputato laburista urla : — E le acque del Nilo? Chamberlain accette la sfida. Dice: — Nessuno, tranne un imbecille, può mai aver supposto che un qualsiasi Governo inglese possa avere inteso di sottomettere l'Egitto, togliendogli le acque ». Un interruttore gli chiede: — E perchè mai usate la disgraziata frase sulle dighe di Gesira? Cliamberlaln risponde rivolgendosi a MacDonald e chiedendogli se. mentre egli era primo ministro e ministro degli esteri, i pubblici eventi gli lasciarono sempre un margine di tempo sufflceiite per mature considerazioni prima di entrare in azione e se, quando fu costretto ad agire in fretta, potè sempre usare della fraseologia più felice. In altri termini Chamberlain confessa di aver usato frasi infelici mentre si rivolgeva a nome del Governo inglese a tulio il popolo egiziano. Egli comunque conclude dicendo che, appena i rapporti con l'Egitto si faranno nuovamente amichevoli, l'Inghilterra proporrà di nominare una Commissione di inchieste sul regime delle acque e il presidente della Commissione sarà scelto fra persone assolutametile neutrali . I rapporti colla Russia Tema russo. Chamberlaiin, dopo avere riaffermata l'ai ite riti citi della lettera Zinowieff, si rifiuta di discutere ulteriormente l'incidente. 11 trattato anglo-russo, firmato in agosto, è morto. Anzi è il caso per ora di riaprire i negoziati ]>er un trattato atto a surrogare quello respinto. Chamberlain favorisce naturalmente gii scambi fra l'Inghilterra e la Russia, ma le risorse del Governo dei Soviet;, tanto in contanti quanto in crediti, sono limitate anche per incapacità di ispirare fiducia. Il sistema comunista, secondo Chamberlain .sta sfasciandosi. Sopravvivo soltanto la sua facciala, ma è difficile incunearvi gli altri sistemi. Se la Russia vuole un trattato con l'Inghilterra, il Governo di Mosca deve conformarsi alle norme e agli obblighi ordinari delle relazioni internazionali. Con queste note di fermezza verso Mosca, Chamberlain chiuse il suo discorso. stvVUna replica di MacDonald Prende la parola MacDonald, in nome dell'opposizione ufficiale. E' lieto dei contatti personali stabiliti da Chamberlain sul continente, ma sì lagna che il ministro, di ritorno, non abbia detto alcunché di specifico su alcuni dei problemi del giorno. MacDonald chiede che la Camera venga messa al corrente, con qualche precisione, della situazione diplomatica generale. Circa i debiti interalleati l'ex-premier supplisce al silenzio di Chamberlain con la dichiarazione che tutti i partiti inglesi sono concordi nel ritenere che il gravame dei debiti interalleati venga tolto dalle spalle di questi contribuenti o almeno allevialo. Sono i contribuenti inglesi che ora pagano gli interessi del denaro prestaio agli alleati continentali. Ciò deve cessare. Nei riguardi dell'Egitto, MacDonald si lagna della esclusione delia Lega. Occorrerebbe avere al Cturo un rappresentante di questa, perchè il mondo comprenda bene le ragioni dell'Inghilterra e pei che il Governo inglesi' non debba fungere al tempo stesso da accusatore e da giudice. Quale 6 la posizione di Colonia'/ perchè Chamberlain non ha detto verbo sul problema dell'evucuaziono? MacDonald passa aita Russia. L'autenticità , delia ietterà Zlnowler, secóndo il Gabinetto laburista, non era affatto provata. Secondo Chamberlain è provata. — Avete la lettera? — gli chiede MacDonald. — Naturalmente non l'ho. Lo sapete benissimo che non abbiamo mai avuto l'originale — replica Chamberlain ». — La costi è meno semplice, so esìste una copia della lettera, deve esserci anche l'originale : l'avete o no ? Chamberlain dice che, secondo le informazioni del Governo la lettera fu ricevuta e poi distrutta dai comunisti inglesi. MacDonald dichiara che, se il Governo non vuole una inchiesta a fondo, reste poc'alfro da dite. Ma buona parte del pubblico sa come esista a danno della Russia un sistema del lutto infernale di falsificazioni, di menzogne o di corruzioni. Vi è un centro di tal genero qui a Londra; un altro ad Amsterdam; un terzo a Rewal, e via dicendo. Quanto al trattato anglo-russo, la siluxazione operate dal nuovo Governo è, secondo MacDonald, assolutamente deplorevole. II trattato era sttito sottoscrtto dal Governo inglese del giorno. Come si possono restaurare relazioni normali con un paese, a pregiudizio del quale si precede a revoche di questo genere? — Supponete — dice MacDonald — che io avessi strappato quel trattato di Losanna che ereditai dal Governo conservatore dell'anno scorso, perchè ero in profondo disaccordo con parecchie delle sue clausole! Avete creato un precedente brutto, specialmente per un Governo conservatore ». Il TOtO Alla fine la Camera dei Comuni ha respinto con f!fi3 voti contro ia:' l'emendamento laburista, deplorante la politico, del Governo nei riguardi dell'Egitto e della Russia. M. P.