La relazione Oviglio al disegno di legge contro la stampa

La relazione Oviglio al disegno di legge contro la stampa La relazione Oviglio al disegno di legge contro la stampa adiscussoneaatrasessione? Roma, V, nona. e a a i e i l o a i e a : , o a i è e ] iei ai a a è rri e ti il e ! i a u r,Per domani è annunciata la presentazione alla Camera della relazione al disegno di legge sulla stampa. Molti commenti ha suscitato il nuovo sistema dell'on. Oviglio nel presentare il testo del disegno di legge, facendo seguire parecchi giorni dopo la relazione. Abitualmente si pratica proprio il contrario. E' evidente che il ministro invece ha voluto aspettare a presentare il secondo documento, cioè la relazione, per rendersi conto dell'impressione suscitata dal disegno di legge nei giornali e negli ambienti parlamentari, per tener conto delle maggiori obbiezioni e confutarlo nel testo della relazione, lasciando adito ad ogni possibilità di ritirata per gli articoli più discussi che minacciano di far naufragare tutto il complesso progetto di legge. Si apprende infatti che la relazione, che verrà domani presentata, è assai vasta e tende a mettere in rilievo che le nuove disposizioni non contengono nulla di eccezionale, ma sono invece ispirate-al modelli più perfetti della legislazione europea. Alla relazione è annessa una appendice con riferimenti alle legislazioni inglese, tedesca e persino ceco-slovacca, che dovrebbero dimostrare equi i principi fondamentali del progetto governativo che sono poi quelli che vigono in tutte le nazioni più liberali e libere del mondo. Tale concetto è naturalmente sostenuto anche dai giornali ufficiosi, come per esempio dall'/dea Nazionale. Relazione e disegno di legge saranno distribuiti agli uffici sabato prossimo per un primo esame e conseguente nomina dei commissari. I deputati lieratlisti Intanto domani si terrà la preannunciata riunione del deputati giornalisti e si apprendo che l'on. ducob e gli On. Cappa Innocenzo ed Attilio Fontana, vi interverranno col proposito di combattere il progetto in alcuni del suoi punti più restrittivi e pericolosi, e proporre modifiche in senso più equo e liberale. Secondo quanto abbiamo potuto apprendere, la richiesta di emendamenti che sarà avanzata, toccherà principalmente quattro punti: l.o accurata revisione dei reati di stampa, classificati nel disegno di legge; 2.o soppressione del sequestro preventivo; 3.0 eliminazione di tutte lo norme relative alla confisca delle macchine nelle tipografie; 4.o abrogazione delle disposizioni che impongono le porte chiuse nei processi di diffamazione a mezzo della stampa. Si conferma l'impossibilità materiale di far discutere alla Camera il disegno di legge in questo scorcio di sedute, nonostante 11 comprensibile desiderio di avere al più presto nelle mani un cosi potente strumento di repressione giornalistica. Per. quanto riguarda l'atteggiamento del Governo nei confronti del disegno di legge, si afferma che il presidente del Consiglio, a richiesta del Comitato di maggioranza, avrebbe fatto sapere che il Governo non intende irrigidirsi sul progetto di legge cosi com'è congegnato, desiderando invece che la maggioranza lo discuta e lo esamini colla maggiore serenità e senza alcuna preoccupazione, proponendo anche eventualmente quelle modifiche, aggiunte, soppressioni o emendamenti, che possono essere consigliati dal corso della discussione. Questo non significa però che il disegno di legge possa essere addirittura capovolto. Numerosi deputati della maggioranza affermano eiie la maggioranza vuoto tenere fermo il concetto informatore del disegno di legge, pur essendo disposta a renderlo, dal punto di vista tecnico e giuridico, quanto più accetto possibile alla classe dei giornalisti. I concetti informatori Si tratta di vedere dunque che cosa si debba intendere per concetti informatori del disegno di legge. Alcuni dicono che dovrebbe in ogni caso salvarsi l'artiicolo relativo all'istituto della gerenza e l'altro relativo al sequestro preventivo dei giornali, che sarebbe affidato all'autorità giudiziaria. Vaiti deputati di opposizione, però, hanno fatto osservare che resterebbe in piedi un punto essenziale del disegno di legge ed è quello che commina le pene per quel giornali che recassero offese ai poteri costituiti dello Stato. Il quesito che si dovrà proporre al Governo e semplice: se per poteri costituiti dello Stato si vuole intendere la persona del He, oppure l'ente Governo e le persone che fanno parte del Governo. Nel primo caso, che è il solo che resista all'esame ed alla valutazione gluridico-costiluzionale, non occorrono nuove sanzioni oltre quella già in vigore, ma nel secondo caso appare evidente la sua assurdità, in quanto si verrebbe a creare un titolo li reato che non è previsto in nessun paese del mondo, giacchè, se in determinati casi di superiore Interasse nazionale si può sentire la necessità di misure restrittive della libertà di stampa, tali disposizioni non potranno mai servire ad impedire la critica e la censura dell'opera del Governo. VInformatore della stampa stasera interviene a confermare i nostri rilievi sull'impossibilità che il disegno di legge sia discusso in questa sessione. L'Agenzia osserva essere dubbio che anche col prolungamento dello sedute sino alile ore 21 si possa giungere all'approvazione di tutti i bilanci. Sicché è probabile che il Governo sarà costretto a considerare l'esercizio provvisorio per quel bilanci che non sai-anno approvati dai due rami del Parlamento entro 14 31 dicembre. Ora anche ammesso che sabato stesso gli Uffici nominino i commissari, questi non potranno tenere la prima riunione preliminare che martedì 16 dell'entrante settimana. In tale riunione, che darà luogo ad un'animata discussione, si dovrà procedere alla nomina del relatore. Probabilmente la Commissione sentirà il bisogno di udire il ministro degli Interni e forc-e anche il Guardasigilli, per avere da essi gli schiarimenti opportuni per chiarire i punti più controversi del disegno di tegge, ma, sopratutto, per sapere sino a che punto II Governo Intenda accettare la proposta di modifiche. l<a relazione della Commissione non potrebbe essere pronta e stampata che verso giovedì 18 e la Camera, com'è noto, si aggiornerà sabato 20. E' evidente dunque che soltanto alla ripresa di febbraio potrà discutersi il progetto di legge. Del rr-sto, l'Informatore della. Stampa avverte che l'on. Rocco e l'on. Mussolini si sono già accordati nel senso che il disegno di legge sarà discusso in febbraio. astun « V3 cficicirgraambencirdi tradelmegli e dnunegriuratluotatdisdeci dLaad mala strsonl'oce venforne nesP. L'FIle ComnoripfuodebconilludelFaunlavdi di LnoMrengiomitemgarisprecaLutanrosIgatlssocasadePvacusiealcati InchdiprmdanaInDeCe—sociil —viPrsinetuvodiguPsenpel'idoseliIntrgdraptammmdlisiteca

Persone citate: Attilio Fontana, Cappa Innocenzo, Mussolini

Luoghi citati: Oviglio, Roma