Le acque del Tanaro e la Ferrovia per Oneglia

Le acque del Tanaro e la Ferrovia per Oneglia Le acque del Tanaro e la Ferrovia per Oneglia o e e i o n r. , . a o e , . r , i e e r e eu a or ooeee. ta r ni e iloi e ni ero eci e o ap gLa questione dello sfruttamento delle acque dell'Alto Tanaro, conteso fra il Piemonte ed una parte della Liguria Occidentale, sta per entrare in una fase che merita molta attenzione. Le prime domande di deviazione nel versante Tirreno, inoltrate in termini eccessivi e quasi di sorpresa, avevano allarmato le popolazioni interessate. Le Amministrazioni provinciali di Cuneo e di Alessandria si fecero centro del movimento di resistenza, coll'accordo della città e della provincia di Torino, e con quello anche della provincia di Porto Maurizio, la quale riconobbe sempre il diritto prevalente dei paesi dove 11 Munir naturalmente scorre. Contro l'appunto che la resistenza av«sss carattere meramente negativo e doves-e risolversi nella perpetua Inutilizzazione di Ile acque, lo due provinole stesse allestirono i-n primo progetto di sfruttamento nel vernante piemontese, con urmlnzione di energia elettrica a monte di Cova, e con piani di '■viluppi irrigatorii più a valle, specialmente nell'Ai ossaridrino. L'istnittòria delle concorrenti domande diede luogo a iarghe discussioni al Ministero ed al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Ad un certo punto — o perchè, fatte persuase che l'attuazione del proprio progetto avrebbe incontrato gravi difucoltà di ordine finanziario, o perché nel frattempo la città e la provincia di Torino avevano dimostrato di considerarsi meno interessate nella cosa, o perché preoccupate di un possibile responso non favorevole da parie dei superiori uffici — le Provincie di Cuneo e di Alessandria aderirono all'idea di studiare su nuovi indirizzi 1?. eventuale possibilità di risolvere il problema con .soddisfazione di entrambe le tendenze. Non mancarono, nello suddette Provincie, i dissensi a rptes'.o atteggiamento di transigenza; ina intanto vennero iniziati, con notizia al Ministero, i relativi studi, i quali, a quanto si assicura, sono oramai ultimati. 11 risultalo di puesti studi, mediante importanti lavori ii sistemazione e di sbarramento nell'alto bacino del fiume, condurrebbe alla disponibilità di otto metri cubi di acqua al minuto secondo, laddove la disponibilità attuale nei periodi di magra, a Cova, è di appena un metro e mezzo. La maggior parte di questa ingente massa sarebbe riservata al Piemonte (oltre sei metri cubi nella stagione estiva e poro mono di cinque nelle altre stagioni}, col principale obbiettivo di irrigare lo pianure di Alba e di Alessandria, il rimanente si riverserebbe, attraverso il colle di Navn, nella valle delTArroscia con un salto di circa r>"0 metri. Refluirebbe poi, in appositi canali irrigatori, ad Alberigo, e lungo la spiaggia, fin presso Finale. Niente, pertanto, deviazione verso Oneglia e porto Maurizio per eceesshe difficoltà del terreno; niente utilizzazione a scopo potabile, a cui — per varila — non s1 era mai serialmente creduto. Il progetto, che prevedo una enorme produzione di energia elettrica (si parla., complessiva monte nei due versanti, di quasi quarantamila cavalli nominali), in luoghi eli gronde richiesta, si presenta — a giudizio di tecnici — facilmente finanziabile, nel senso che assicura notevole profitto al capitale investito, nonostante ohe la cifra dei milioni debba essere assai rilevante. A questo punto — colla incessante azione della Provincia di Genova e dei suoi uomini autorevoli por la soluzione più utile a quella zona — colla reale condizione in cui la questione è oramai definitivamente impostata — sembra necessario che anche di qua, e per parte di tutti, si vigili perchè i paesi pili direttamente Interessati ' non sieno defraudati di quell'onesto vantaggio che la giustizia raccomanda. Dato che le Provincie di Cuneo e di Alessandria abbiano la concessione sulla base del nuovo progetio: dato che costituiscano consorzio colta provincia di Imperia e con quella di Genova per lo sfruttamento della concessione medesima, o che si debba far capo ad un Gruppo di carattere industriale, — e presumibile che venga consentita qualche particolare utilità ai luoghi, dov« l'acqua, creatrice di tanta ricchezza 6gOTga o si raccoglie, al bacino imbrifero, alle valli dove il fiume si forma e si riversa. Questi paesi sono rappresentati in parte maggiore dalla provincia di Cuneo, ed in parte minore dalla provincia di Imperia (Oneglia e Porto Maurizio). Anziché il solito quantitativo di energia elettrica, origine consueta di difficoltà e di illusioni per le Amministrazioni, — sì propone di assegnare alle due Provincie, diremo cosi, proprietarie delle sorgenti, un minuscolo premio sopra ogni unità di produzione elettrica; la qual cosa non diminuirà sensibilmente il margine redditizio dell'azienda, nò l'attuabilità dell'impresa. Sopra una produzione di duecento milioni di kilovatt, si raccoglierà facilmente il fabbisogno per elevare a suffkente misura il sussidio che lo Stato e gli Enti locali sono disposti a concedere per la costruzione della ferrovia di allacciamento dalle stazioni di Porto Mauriiio ed Oneglia all'attuale linea Ceva-Garessio-Ormea. e, più direttamente, al onore della provincia di Cuneo ed a Torino. Componendosi una vertenza che parve dividere momentaneamente Piemonte e Liguria, si giungerà per tal modo a tradurre in atto — finalmente — un'antica, tenacissima aspirazione del Piemonte e della Liguria, a creare un nuovo vincolo di reciproca attivita fra le due regioni, ad assicurare un'opera di grandissimo interesse nazionale. Avv. Egidio Fazio. Deputato al Parlamento. peSamtodamnoedmliagmun21vaudPferopasetoQcoieasrafuchqnerfe—biaerstchdFdnilicassdirlan(ddMLscgMilgvgl'vLvraInvqAtrltgdtasdacIpplsplolurd1stgdq1CctmdaocpdcddsrtglpmL

Persone citate: Cova, Egidio Fazio