I due assassini dei carabinieri trovati uccisiin una stalla

I due assassini dei carabinieri trovati uccisiin una stalla I due assassini dei carabinieri trovati uccisiin una stalla upce suco Bergamo, a mattino. Vi ho informato sabato che dopo l'assassinio del brigadiere Cacace e del carabiniere Rosechini era stata iniziata una sparatoria dalla montagna contro la caserma dei carabinieri di Branzi. I colpi sparati dai due assassini furono 45 e tutti di moschetto. Alcuni di essi raggiunsero anche l'abitato, tento che una pallottola perforò la vetrina della tabaccheria andando a conficcarsi in uno scaffale poco sopra alla testa della tabaccaia. La popolazione rincasò in preda a giustificato sgomento. Il ricordo di un altro feroce montanaro, Simone Pianetti, che dieci anni fa in quella stessa vallata aveva ucciso ben sette persone in poche ore, aumentava la paura di quei buoni montanari i quali si domandavano il perchè di una così nutrita sparatoria proprio quando le autorità, convinte che i due avessero tentato il passo di Dordona, li ricercavano nell'alta montagna. Essi infatti, sparando a così breve distanza dal paese, confermavano il giudizio di parecchi montanari che ritenevano impossibile che i due fossero riusciti a faro il valico a causa della neve abbondantemente caduta. Le autorità avevano predisposto squadre di battuta. Lo stesso questore e il colonnello dei carabinieri ed il medico del paese che faceva loro da guida, raggiunsero quasi il valico e notarono nella neve le pedate di due fuggitivi. Ad un certo punto queste deviavano a destra, segno che erano - ti sui loro passi perchè sul valico la neve -a alta un metro e mezzo e rendeva impo ibile il passaggio.- Durante tutta la notte l'autorità provvide a stabilire squadre di battuta che impedissero ai due assassini qualunque fuga. Nella mattinata di ieri parecchie squadre percorsero la montagna; una di esse, composta di carabinieri vestiti da contadini, si recò nei pressi della località dove ieri sera erano partiti i colpi. Ad un certo punto le autorità che si trovavano sulla piazza del paese videro innalzarsi la bandiera bianca, segno questo che qualcosa di nuovo si era trovato. Infatti un- carabiniere, sceso in paese, informava che in una stalla si erano trovati due cadaveri, quello del carabiniere Cinctfi e quello del borghese Pedretti. La scoperta è stata fatta verso le ore 7,30. I due si erauo uccisi. Il Pedretti, sleso a terra, aveva sul ventre una rivoltella e presentava due fori in direzione del cuore e della testa. II carabiniere invece si era sparato sotto il mento col moschetto che giaceva a terra. Fuori della stalla si erge un piccolo muretto. Ai piedi di questo muretto si trovavano numerosi bossoli, alcuni dei quali ancora carichi; era quella indubbiamente la località dalla quale i due sabato sera compirono la sparatoria sul paese. Si ha ragione di ritenere che gli ultimi colpi spanili siano stati quelli che posero line ai loro giorni {e qt:osto lo ai de- dqsa duce dal fatto che i montanari abitanti in quella vicinanza e che durante tutta la notte stettero di guardia, non udirono altri colpi all'incuori dei 45 sopra menzionati). I due cadaveri, collocati su scale, vennero trasportati in paese da portatori del luogo. Nelle tasche del carabiniere vennero ritrovate parto delle seicento lire da lui rubate nella caserma. Nelle tasche invece del borghese Pcr dretti furono rinvenute duo lettere: una diretta alla madre 0 l'altra al fratello. In esse dice: « Sono gli ultimi momenti della mia vita ; vi saluto ; perdonatemi ». La popolazione di fronte a questo rinvenimento si è tranquillizzata. L'impressione però perdura sempre enorme per la gravità del fatto, ed è vivamente compianto il brigadiere dei carabinieri, ben noto per la sua bontà. Sul posto sono giunti i parenti del carabiniere ucciso col brigadiere.

Persone citate: Cacace, Pedretti, Simone Pianetti

Luoghi citati: Bergamo, Branzi