Le accuse al ministro Reinaldy

Le accuse al ministro Reinaldy Le accuse al ministro Reinaldy e i finanziamenti elettorali Un'inchiesta deliberata dalla Camera (Servizio speciale della « Stampa •) Parigi, 28 notte. Le accuse mosse dalla « Liberté » contro il ministro Reinakiy di aver ricevuto fondi dall'Unione degli Interessi economici a scopo elettorale e di avere devoluto tali fondi in modo diverso, da quello voluto dagli oblatori, e cioè, a favore del CartiUo, hanno avu. f\-> una movimentata eco nella odierna sedotta di Palazzo Borbone. Ha dato lo spunto una interpellanza dell'oa. Felix, il quale recluiPò sull'episodio luce completa e perciò proponeva la nomina di una Commissione di inchiesta. L'oralore concluse: n'oi non abbiamo più il diritto di sedere senza,\avere fatta luce completa sulle nostre iOrigin!i\ elettorali. Reinaldy si associa alla domanda 'di inichiesta dico: Che cosa mi rimproverate ? Di avere riscosso .dieci mila franchi per la .preparazione della campagna elettorale ? lo protesto contro la .vostra affermazione. Né. nel 1919 nò nel 1934 io riscossi nm centesimo né per la mia campagna -elettorale né per i mici bisogni jpersona'li. Ho riscosso... Un concerto di esclamazioni ironiche accoglie queste parole. Quando il silenzio 6i ristabilisce il ministro spiega che nel 1922, assumendo la direzione del Corriere lìcvuOliUca.no ne aveva chiesto al suo partito, cioè l'alleanza repubblicana democratica. L'alleanza rispose che era il comitato Billet che avrebbe pagato. Fu cosi che allora in perfetta comunione di idee con l'Alleanza repubblicana domocratica e con l'Unione degli interessi economici avevo ricevuto due cheque*, l'ultimo dei quali nel novembre 1923. Nel dicemife dello stesso anno rompeva con l'U"mione f con il programma che essa sviluppava., poiché, non concordava più col programma proprio. La destra raccoglie con mormorii questa dichiarazione. A questo punto interviene il presidente del «Consiglio, il quaile spiega che avendo il Reimaldy fatto dal gennaio 1921 tutto il suo dovere di repubblicano, egli non trova negli attacchi diretti contro di lui una ragione per abbandonarlo. faIl mdeprlanatevutescvarirorinperitisiseEds(ipraRdrrpstcnsrcailrrgbsrlssli presidente dà' poi lettura dell'ordine del giorno Felix e dei suoi colleghi del gruppo socialista per la nomina della Commissione j Pper compiere una inchiesta. — Il Governo accetta questo ordine del giorno, — dichiara Herriot. — Con l'aggiunta? — chiose Taittinger. — Con l'aggiunta — risponde Herriot. Tl/aggiunta estende l'inchiesta a tutti i partiti. L'ordine del giorno Felix è approvato per alzaia di mano. L'insieme è approvato con 531 voti contro 0 dopo contro prova. I comunisti si sono astenuti. ti di dbiti itllti R(sn

Persone citate: Billet, Herriot

Luoghi citati: Parigi