GIOLITTI

GIOLITTI GIOLITTI GIOLITTI: — Chiedo la parola per dichiarazione di voto (commenti). ROCCO, Presidente : — La parola è all'onorevole Giolitti. GIOLITTI si alza per parlare; l'attenzione vivissima dell'assemblea e delle tribune si concentra su di lui. Tra il silenzio della Camera l'on Giolitti dice: « Se il Governo si fosse limitalo a chiedere un volo sitila politica estera, non avrei avuto difficoltà di darlo, ma poiché il presidente del Consiglio ha dichiarato, come del resto era naturale e logico che facesse, trattandosi di un bilancio del.presidente del Consiglio, che il voto doveva comprendere il complesso di tulla la politica del Governo, io sono obbligato a dichiarare quali sono le ragioni del voto che slo per dare. Il voto che darò è detcrminato principalmente da considerazioni sulla politica interna, la quale però, a mio avviso, ha anche una notevole influenza sulla politica estera. « Ecco le ragioni del mio dissenso per quanto riguarda la politica interna. Dopo le elezioni generali e dopo la chiusura della Camera le condizioni della politica interna sono profondamente mutate. Con semplice decreto reale fu soppressa di fatto e-di diritto la libertà della stampa... MUSSOLINI: — Di fallo no ! GIOLITTI: — Risponderò anche a questo... Ora ripeto die la libertà della stampa fu soppressa violando la legge e lo Statuto, che garantisce in modo assoluto questa libertà. Si dirà (e lo ha detto anche il presidente del Consiglio) che quel decreto è applicalo con discrezione. Lo riconosco, ma le yubblklte libertà non possono dipendere dalla maggiore o minore tolleranza dei prefetti. L'Italia ebbe momenti più diffìcili dell'attuale. Vasta ricordare Novara, Villafranca, Aspromonte, Mentana, Custoza e Lissa, ed il regicidio: nessuno dei Governi che li anno retto allora l'Italia, pensò di sopprimere la libertà di stampa. Fu una vera gloria per il nostro paese, glori» che ha contribuito ad aumentare anche all'estero la sua fama di paese civile e libero. Il popolo italiano, che sopportò eroicamente la più terribile delle guerre, dopo la vittoria non può essere diventato meno degno di quella libertà che godeva da 70 anni ! 1 « Profondo turbamento hanno prodotto nel Partito liberale i propositi manifestati dal presidente del Consiglio di modificare lo Statuto. Cosi si pone in discussione la base fondamentale dello Stato; e se si desse seguito ai propositi vagamente accennati di diminuire i poteri del Parlamento, l'effetto sarebbe di addossare alla Corona le respoyisabilità che ora spettano al Parlamento. u Dopo le elezioni generali il paese aspettava un periodo.di pace interna assoluta, di vita normale. Purtroppo, ciò non è avvenuto. Violenze gravi, da tutti deplorale, sono avvenute e colpirono anche la parte più nobile del popolo italiano. Ed è continuata la illegalità di mantenere una grande quantità di Comuni privi delle loro legittime amministrazioni. E questo avvenne anche per Comuni che erano magnificamente amministrali e che sono tra i più importanti : cilo la città di Torino». Poi, rivolto all'un. Mussolini, l'on. Giolitti dice: — On. Presidente! Ella ha tin po' la consuetudine di combattere e di r tlaccare i suoi predecessori, ed il suo esempio è largamente imitato da molli suoi amici (commenti). Dichiaro che di questo non mi dolgo perchè il giudizio definitivo lo darà la storia. Ma, on. Presidente, per carità di patria, per ti prestigio dell'Italia, non traili il popolo italiano come se fosse un popolo che non merita quella libertà che ha avuto sempre in passato ! La viva impressione Giolitti ha finito. La Camera della maggioranza rima ne silenziosa; ma 60no visibili ii segni di consenso in vari settori ed anche ' iu alcuno tribune. SI' ha la sensazione precisa di una profonda impressione. L'on. Mussolini, per un momento esitante, dice, quando I già l'on. Giolitti si è seduto: — In passalo ci sono stati gli stati d'as-, sodio! (Commenti) Fin dalie prime parole dell'on. Giolitti, | che teneva in mano due piccoli fogli, ed i ha parlato con voce chiara ed in tono fermo, ! si è subiio notata l'impressiono dell'assemblea. Onesta impressione è andata sempre più aumentando, nonostante il contegno evidentemente riservato della maggioranza ver-! so l'insigne npposilore, le cui dichiarazioni ; erano però seguite con grandissimo interes- ì se e con evidente segni di consenso, che si j manifestarono su diversi bandii. Non appena l'on. Giolitti ha finito di parlare, molti deputati e senatori, che assistevano alla seduta dalla tribuna, e i giornalisti, iì sono riversati nei corridoi, animatissimi, dove l'argomento principale dei commenti e delle conversazioni era il dichiarato atteggiamento dell'on. Gioii'ti e sonratutto le ragioni esposte a giustificazione del suo voto. Frattanto l'onorevole Giolitti usciva dall'aula. Egli è slato circondato da deputati, senatori e giornalisti, clic gii hanno espresso il proprio compiacimento. L'on. Giolitti ha nuindi lasciato Montecitorio accompagnato dall'on. Peano. La riserva di Delerolx Intanto, nell'aula il PRESIDENTE dà la parola all'ori. DEL CROIX, che dice: — Io voto a favore del Governo. Devo però fare una precisa e franca dichiarazione {Commenti). Concordo col capo del Governo che la politica estera è un argomento di somma importanza e che la fiducia ad un Governo non si può dai'e a comparti nienti slagni. Debbo però rammaricarmi che la Camera sia chiamala a dare un voto sulla politica, generaie del Governo senza che questa sia stata discussa. In questa discussione abbiamo parlalo di moltissimi importanti problemi: dall'emigrazione a Fiume, dai bacini della Rubi1 alle relazioni coi Duleani, non abbiamo parlalo dell'Italia. Mentre esprimo piena fiducia nella politica estera e generale del Governo, esprimo il mio più vivo rammarico per questo fatto e mi riservo di parlare in sede di bilancio dell'Interno (applausi « commenti). 1 toni battenti si astengono Ha quindi la parola l'on. PIVANO rappresentante dell'Associazione Nazionale dei Combattenti. Egli dichiara: — Sebbene la Camera sia chiamata e pronunciarsi sulla politica estera, questo voto investe la politica generale de! Governo. E poiché noi pensiamo che non è concesso alla Camera in quest'ora difficile di ignorare i problemi fondamentali della vita italiana cosi ci asteniamo dalla votazione riservandoci di esprimere il nostro pensiero quando sarà discussa la politica interna (commenti) Si attendeva la dichiarazione dell'on. Orlando o dei suoi amici ina nessuno di loro chiede la parola, pure essendo il loro atteggiamento più che chiaro. Esaurite cosi le dichiarazioni di voto e mentre perdura vivissima e visibile la impressione per il discorso dell'on. Giolitti, del rappresentante dei combattenti e dello stesso on. Delcroix — che colla sua dichiarazione singolare si giudica abbia svalutato l'appoggio offerto al Governo — l'on. Tosti di Valminuta, dopo che il Presidente ha riletto l'ordine del giorno Sandrini 6ul quale 6i vota, inizia l'appello nominale che parte dalla lettera S. L'appello nominale' L'appello procede tra l'attenzione Più viva. La risposta di qualcuno, come quella dell'on. Gasparotto, è commentata rumorosamente. Desta una visibile impressione l'astensione dell'on. Orlando e dei suoi amici. Si rileva pure l'astensione dell'on. Lanza. di "Krabia iscritto fino a tutt'oggi nel Partito fasciata Commentatissima ò l'astensione dell'on. Finzi. Notata l'assenza di numerosi parlamentari non fascisti come Vincenzo Bianchi, Fontana, V'aleutlnl. Assenti erano pure, tra gu altri, gli on. Susi, Roberto Forni, Paoletti. lerzaghi ed Unguro. Sono qua6i le ore 20 quando il Presidente Rocco proclama il risultato della votazione. E' il seguente: Presenti 347 Votanti 321 Astenuti 26 Maggioranza 161 Hanno votato SI 315 Hanno votata NO 6 Ecco i nomi dei deputati che hanno votato contro il Governo fascista: Giovanni Giolitti Egidio Fazio Michele Poggi Massimo Rocca Alfonso Rubilli Marcello Soleri Si sono astenuti: Barattolo, Bavaro, Benedite^*, Boeri, Cappa Innocenzo, Carboni, Finzi, Forni Cesare, Gasparotto, Giovannìni, Lanza di Trabia, Lo Monte, Mussotto, Orefici, Orlando, Palma, Paratore, Pasqualino Vassallo, Perniisi baroni di Santa Margherita, Pezzullo, Pivano, Ponti, Ponzio di San Sebastiano, Rossini, Savelli, Viola. Hanno votato per il Governo fascista: Abisso. Acerbo, Adinolfl, Alberti, Alblclni, Aldi Mal, Altieri, Alleo, Aroicucci, Anlonclll, Aimato, Arnont. Arpinatl, ArTivabeno Gilberto, Bagnasco, Baloccai, iialslrocchl, Balbo, Banelll, Baraglola, Barbaro, Barbieri,- Barduzzl, Barnaba, Bartolomei, Bassi, Bastlanlnl, Bellonl Amedeo. Belkiml Ernesto, Belluzzo. Beili, Bortacchi, Bette, Elogi, Blan cardi, Hi aut.-M Michele, Bifani, Bigllardi, BLsi, Diano, Bodrero, Boiclo, Bolzon, Eonaluto, Bonardl, Boncoinpagul Luclovtsl, Bono, Borleuo. Bbttal, Brescia Eduardo. Bresciani Bruno, Uroccardt, Burouzo, Buttafuochi, Caccianlga. Calore, Campanini, Candii, Canovai, Cantalupo, Cao, Capanni, Caprlcc, Caprino, Cartolato, Carnazza Carlo, Carnazza Gabriello, Cartoni. Carusi. Casagrande di VUlavlera, Casali ni Vincenzo, Casertano, Cavalieri, Cavazzoni, Cccl, Celesta di Vegliasco, Cerri, Cernili Irelll, Ceseranl, Chiarelli, Chiarini, Clan Vittorio, Ciano Costanzo, Ciardi, Clairlantlnl, Cimoronl, Codaccl Pisanelll, Colucci, Crlsaiullt-Mondlo, Cristlnl. Crollalanza, Cucco, Cucini, D'Ales-' slo Francesco. D'Alessio Nicola, D'Ayala, Do Capitani, D'Arzaso, De Colllbus, De Cristoforo. De Grecls. Delcroix, De Marslco, De Martino, De Nobili, De Stoloni, De Stefani, Di Giorgio, DI Marzo,. DI Mlraflorl Guerrieri, Doneganl, Ducos, Durian, Fabrlcl, Farina. Farinacci, Fedele, Feilerzonl, Feliclont, Fera. Ferretti. Fontana, Foschlnl, Fragapano, Franco. .Gabbi, Galeazzi. Gallo, Gangilano, Garglolh; Gatti, Gemelli, Gentile, oeremicca, Gianferrarl, Gianturco. Giarratana. Giuliano, Giunta, Gnocchi, Giancelli. Grandi Dino, Grassi-Voces, Cray Ezio, Graziano, Greco, Guaccero. Guglielmi, Guidi Buffarinl. Igllori, tmberti, Insahalo, Joelc. .Tosa, Jung, La Bella, Lniifrancont, Lantinl. I.anza Ut Scalea,. Lanzillo, Larusia, Leonardi. Leone Leone, Leoni Antonio, Lessona. Limoncelll, Li nani, Llssln, Locateli!, Loreto. Huielll, Lupi, Macarlni carmi-, gnanl, Maccotla. Madia. Magrini, Maiorana. Mammalella, Manaresl, Mandragora, Manfredi, Màrani, Maraviglia, Marchi Corrado, Marchi Giovanni, Maro*™Idii, Marietti, Marquet, Martelli. Martire, Marzolla Marte! Gentili. Mauri, Mazza De Piccioli. Mazzini, Mazzoilnl, Mnrzucco, Mecco. Merlano. Mesolella, Messertaglla, Mlarl, Milani Giovanni. Mlpllanl G. Battista, Monglo. Morelli Giuseppe. Moreno. Moretti, Mrach, Mnscatello. Mussolini, Muzzarlni, Neirrlnl. Netti. Nunziante, Olivetti. Olivi, Olmo. Orano. Or^ollnl Crcpili. Origlio, Face. l'adirili. Para. Pa.lmlsano, r.munzlc Paoluccl, Pavoncella Posllon. relamln P«Illzzari Pennavaria. Pclrlllo. Piccinato. Pierazzl. PU', Pirrone, Plrentl, Polverelli, Post!"lionr>, preda Pu/. 7olu, punico, Rachel!. Rao-sin. R.n?chi Romolo Ravazzolo, Rebora. Re David Riccardi, RlrchlontRiccio Vincenzo, Rlolo Salvatore, ltomaninl, Romano Michele. Romano Ra~gcro. Rosboch Ressi Cesare, Rossi Pelagio. Rossi Pier Benvenuto. Rossi Passivanti, Rossoni, RotigPanl, Rubino Russo Gioacchino, Salandra. Salerano, Salvi. Sandrini, Sanna S.msanelll. Sansone. Sardi, S'arrocchi, Savhil, Sehlmni, Sdnloja. Scorza, SereDa Serplerl, Sèvcrinl, Slatto. Sipari. Solml. Spezrotti Spinelli Domenico, Spinelli Enrico. Starace S<iaTdl. Suvlrli. Temzzl. Tofani. Tor-e Andrea,' Torre F.doardo. Tornislo. Tosi. Tos»l di Valminuta Tovlnl, Tricona Trailo, Tullio. Tnmertcl, Vncch'cUI. Valeri, Vassallo, Venlno, Ventrolla AmeT'iro Vpntrella Tommaso. Verdi. Viale Volpe Gioachino, Zaccaria, Zr.ncanl, Ztmolo, Zugnl. La maggioranza accoglie la comunicazione dell'esito della votazione con un lungo applauso; ma l'impressione per la dichiarazione di Giolitti-perdura vivissima. I deputati affollano l'emiciclo commentando vivamente ed animatamente la votazione. Al banco del Governo i fascisti affluiscono per conoscere le impressioni che i ministri hanno avuto dalla dichiarazione dell'on. Giolitti Presso il banco delle Commissioni un tolto gruppo di fascisti, con a capo l'on. Baislrocchi, commenta aspramente il contegno dei deputai- della « Combattenti ». PRECIDENTE mette in discussione i capitoli del Bilancio degli Esteri. Sono approvati tutti i capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero degli Affari Esteri, dello stato di previsione delle entralo e della spesa del fondo per l'emigrazione per l'esercizio finanziario i.o luglio 1024 30 giugno 1025, e le relative tabelle ed i quattro articoli del disegno di legge. Dopo die ha fatto giurare l'on. De Caro che succede all'on. Presimi, per la circoscrizione Campana, il Presidente toglie la saluta. La Camera terrà seduta martedì.