La Camera senza le Opposizioni

La Camera senza le Opposizioni La Camera senza le Opposizioni Il bilancio degli Esteri R 13 tt Roma, 13, notte. Poco prima delle 13 la Camera si va a poco a poco affollando del deputati della maggioranza. L'on. Mussolini, appoggiato al bali, o dei Governo, sta conversando con l'on. Andrea Torre, compilatore della relazione ul Bilancio degli Esteri. E' presente dei gioUtlani l'on. Solcri. Alcuni deputati occupano settori di sinistra destinati alla Opposizione, per attenuare lo squallore dell'aula. Il Presidente annunzia elio in sostituzione ell'on. Celeste, nominato sottosegretario di tato, ha chiamato a far parte della Giunta elle elezioni l'on. Mandrini. Il Presidente anunzia che il ministro della Giustizia ha comunicato con lettera 22 agosto 192-i che il rocuratore generala della Corte di Appello i Venezia ha dichiarato non doversi proceere contro il deputato Guido Bergamo per il elitto di cui agli art. 120 del Codice penale 2 della legge 10 luglio 1024 perchè estinta azione penale per amnistia. Comunica poi he il ministro della Giustizia ha trasmesso lcune domande di autorizzazione a procedee contro i deputati Fabbricci, ltepoesi. Machi, Rosboch, Moretti, Lopardi, Gavina, Rarlellini, Amideì, Forni Cesare, Gennari, Cescani. Guidi, Buffarini. Spinelli, Lunelli, Forehiarl, Gramsci, Biancardi, Bencivenga, Bianchi Vincenzo, Guarino Amelia, Forni Roerto, Bisi, Romita, Barbieri, Arpinati, Gioannino, Bifani, Crisafulli Mondio, Cassinoi, Rossi Passavanti. Di queste autorizzazioni a procedere quella ontro l'on. Cesare Forni è per appropriazione indebita, e quella contro l'on. Cassinelli per adulterio qualificato (ilarità). Alle 15,20 giunge nell'aula, ossequiato da numerosi deputati, l'on. Giolitti, che va ad occupare 11 suo solito posto. GENTILE rileva l'importanza dell'emigraione in rapporto al problema demografico el nostro paese e afferma che di fronte alle ieposizioni limitatriei dell'emigrazione nei aesi transoceanici il commissariato tlfill'emhjrazione deve svolgere un'azione politica iretta a trovare nuovi sbocchi all'esuberanza i roano d'opera italiana. Si compiace eh» nalmente siano state superate le difiicoiià he si opponevano per la consegna all'Italia el Giubalanri. Non può perù non rilevare he questo compenso a noi dato in forza del'articolo 13 del patto di Londra non è adeguato ai vantaggi coloniali risentiti dalia Francia e dall'Inghilterra. Conclude affermando che il voto favorevole della Camera u questo bilancio deve avere il significato i approvazione completa delle direttive e ell'opera del Governo veramente ispirate ni oncetto di sostenere c attuare i diritti delItalia pur mirando al mantenimento e al onsolidamento della pace internazionale. Applausi). ALFIERI rilevando come la politica estea del Governo abbia incontrato il generale onsenso del py i, afferma che tale conseno dimostra lei spirito veramente nazionale di questa politica e il progresso del nostro paese nella formazione di una coscienza naionale. Tutto ciò è merito e vanto del Preidente del Consiglio. E contro alcuni oppoitori che, pur approvando tale politica eslea, ritengono che essa sia la continuazione di quella dei precedenti Gabinetti, ne riafferma la originalità soprattutto sul punto riguardante l'attuazione reale dei iratt.iti in ontrapposizione alla antica politica revisioDista. ' MADIA si occupa del problema' dell'emigrazione. Rileva clie il fenomeno migratorio, basato su accordi internazionali, non poteva non risentire l'influenza delle speciali condizioni del dopo guerra, onde il governo si è trovato di fronte alla necessità di riesaminare tutto il problema dell'emigrazione nei uo triplice aspetto politico, morale ed economico. L'oratore non crede alla possibilità d! inanalare su larga scala le nostre correnti migratorie verso le colonie. D'altra parie tra e restrizioni imposte dagli Stati Uniti, le difficoltà della emigrazione negli Stati euopei e le inadatte condizioni climatiche del Canada, non v'è altro sbocco per la nostra emigrazione all'lnfuori del Brasile e delle Provincie settentrionali dell'Argentina. Conclude affermando che l'Italia potrà trovare nel'Atlantico le vie del suo domani purché perù sappia seguire all'estero lo sue masse le quali, sentendosi tutelate dalla madre patria, abbandoneranno la riluttanza ad emigrare e recheranno ovunque la forza del lavoro itaiano. [Vivi applausi, congratulazioni). BELLOXI ERNE.5TO rileva che, nel fervore delle passioni e delle lotte politiche interne, l popolo italiano spesso rimane assente dal grandi problemi di politica internazionale che pure tanta influenza hanno sulla vita del paese. Cosi per molti anni si 6 trascurato il problema delle riparazioni che sorse nel momento stesso della firma dell'armistizio come una necessità imprescindibile per le nazioni vincitrici. La cifra di riparazioni spettante all'Italia setooncro la proposta dell'oli. Mussolini, ore universalmente accettata, è di 5 miliardi di mar. chi oro; orbene, ad essi dovrebbe corrispondere l'annullamento del nostro debito verso r11 alleati. Termina confidando che, attraver. so lo sforzo del Presidente del Consiglio, la cui politica estera assume una linea e un carattere veramente europei, sia possibile alla giustizia internazionale di affermarsi solennemente e all'Italia di assicurarsi il .posto cui i suoi sacrifici le danno diritto. (Vivissimi applausi, moltissime congratulazioni). POLVERELLI constata che il complesso Belle modificazioni ottenute dall'Italia in questi ultimi anni nella sua posizione ne! mondo sono di piena soddisfazione nazionale in ruanto il prestigio e l'influenza della nazione 6ono grandemente aumentati. Rileva che le profezie sulla pericolosa influenza che il fascismo avrebbe avuto sulla politica estera taliana sono del tutto fallite. Il problema dell'Adriatico è stato infatti ben presio risolto. La piccola intesa sorta per assicurare lo etatu quo delle nazioni che la componevano guardava con diffidenza all'Italia e la sua prevenzione era aggravata dalla tensione esistente fra Italia e Jugoslavia. Ma dopo che a Commissione paritetica nominata per risolvere il problema di Fiume né constatò le tiifflcoltà, il Governo si volse a risolvere tuto il complesso problema delle sue relazioni fcon la Jugoslavia e allora Roma fu il centro delle alleanze nuove verso cui convergevano altri popoli ed altre nazioni le cui diffidenze venivano man mano a cadere allorché si vide che il Governo fascista teneva fede ai trattati e teneva ad assicurarne l'attuazione. ARMATO si occupa a lungo del funzionamento del Commissariato dell'emigrazione. L'oratore deplora un eccessivo egocentrismo del commissario generale, egocentrismo che ha portato all'esaurimento dello numerose Commissioni che avrebbero dovuto, e dorrebbero, affiancare quest'importantissimo ufficio nello svolgimento delle sue funzioni, essenziali agli interessi italiani. L'oratore deplora che dalla caria stessa del Commissariato sia stata tolta la parola « Regio •, conche '.o stemma reale. . MUSSOLINI, presidente del Consiglio e ministro degli Esterj: — Lo rimetteremo subito. ARMATO chiede che J'elencoitegli emigrati ammessi ella partenza per l'America del Nord sia reso di pubblica ragione distribuendosi per comune gli espatriandi. crei si porrà dare alle folle lavoratrici, che desiderano di emigrare ed attendono da tempo l loro ninno, una fiducia che hanno perduto da tempo. L'oratore sollécita anche dalle autorità competenti un chiarimento definitivo Intorno alla campagna che la stampa siciliana ha fatto contro i metodi del Con> missariato e specialmente dell'ispettorato di Palermo. L'oratore afferma quindi elio dal panama sono partite richieste di mano d opera italiana. Le ragioni per le quali tali richieste non sono state prese in considerazione dal Commissariato sono ignote. MUSSOLINI: — Sono serie. ARMATO parla diffusamente delle condizioni di lavoro e di vita che vengono fatte agli emigranti italiani nel Brasile. MUSSOLINI: — Lei sa benissimo che l'emigrazione italiana nel Brasile è da due anni praticamente sospesa.-Bastò ch'io vedessi le fotografie degli emigrati italiani colpiti da tracoma e da anchilosoma ed altre malattie Sax averne un 6enso di terrore e perchè decidessi di sospendere l'emigrazione nel Biac la Le cose resteranno cosi sinché la situatone che si offre agli italiani sia chiarita. Km vogliamo vendere degli italiani. {A„- 'LYtt-aiore conclude richiamando l'aftcnziohe del Governo sugli interessi degli emiSrati siciliani, i più gravemente dannegllatì dalle norme repressive. La seduta e g3a alle 19.30. rvpctplfvgmrcssrmmnrgcsgectcccIpctnamMdsncmnrmaLtgcmLfpdcdi