Il problema ferroviario discusso in un convegno di parlamentari

Il problema ferroviario discusso in un convegno di parlamentari Il problema ferroviario discusso in un convegno di parlamentari gConvocati dal senatore Teofllo Rossi si. sono riuniti ieri alla Cair.era di commercio nurlauientari piemontesi por discutere sui probleina ferroviario del Piemonte e pTendflre le decisioni clic le varie questioni connesse alia questione potevano consigliare. La riunione riuscì particolarmente importante per l'intervento di tredici senatori e di diciot- 10 deputati. Erano presenti i senatori Fro'a, ni Roasenda, Rizzetti, Bouvier, Di Saluzzo, Uarlo, Orsi, lìromli, Petilli di Horcto, Fracassi Giaccone e Ctillcri ed i deputati Solerl, Cesare Rossi, Gemelli, Quilico, Viale, Ponti. Mecco, Mazzini, Olivetti, Imberti, Pier Benvenuto lkisòi. Di Mlrtiflori, Olino, Bagnasco, Bertone, Ciati, Bei-tacchi e Fazio. La relazione del sen. Rossi Il presidente doU'asseniblea sen. Rossi espose in una lucida relazione i termini del complesso problema, mettendo in rilievo lo stato di fatto delle singole linee in corso di costruzione od in progetto e le condizioni dt maggiore o minore urgenza per il compietameato e lo studio pratico di ciascuna di esse. Ricordò cosi come per le linee FossanoMondovì-Ceva e per la stazione di Cuneo non si tratti che di completare le costruzioni già da anni fatte, ponendo in valore le enormi somme che già sono state in esse investite e che per l'abbandono delle opere minacciano di essere irremissibilmente perdute. Per le comunicazioni CuneoA'entimiglia-Ntzza rilevò come l'Italia abbia compiuta la coernraone intiera per la parte italiana e mancando quindi solo da parte della Francia si dia corso ad una convenzione internazionale. Accennò inoltra ampiamente all'tmg'emzai del miglioramento deUe comunicazioni del Biellese che, se troveranno una prima attuazione nella Biella-Novara, attendono peraltro importantissime integrazioni in rapporto ai traffici del Biellese con Torino e col mare. Fece presente atoesi come sianvl altri progetti di linee dalla cui attuazione grande vantaggio potrebbero ricevere le comunicazioni del Piemonte con il proprio entroterra e col mare, come la Torino-Caj'jgnauo-Carmagnola; Torino-Chieri-Casale e la Torino-Allba-Savona. Per quanto riguarda le relazioni internazionali fl senatore Rossi rammentò come da anni siano im discussione, senza aver finora avuto esito concreto, parecchie proposte tutte tendenti allo scolpo che coll'incremento delle relazioni dei Piemonte e dell'Italia coll'ovest e col CPntro dell'Europa si presenta sempre più impellente. Oltre infatti agli studi ormai antichi per una Oulx-Brhancon in concorrenza, più o meno spiccata, con quelle Torre peQlice - Mont Dauphin e Pinerolo - SestrièresBrinncom - Bardone-cchia - Les Eclielles Briancon, sono ancora lontani da una decisione conclusiva i progetti di un nuovo valico per il Monte Bianco o per il Piccolo S. Bernardo o per il Velan, mentre si era convenuto dalla generalità che l'attuazione del tunnel di base al Cenisio avrebbe apportalo, provvisorio bensì, ma concreto, immediato beneficio alle comunicazioni colla Francia e con la Gran Bretagna. Si tratta ora di prendere decisioni in pieno accordo e con criterio di pratica obbiettività, in guisa da dare al Governo ed al jpubblco l'impressione esalta che il Piemonte è concorde nelle richiesto destinale a soddisfare le proprie urgenti nee*"ssiià ferroviarie e che i parlamentari della Regione intendono di unire le loro forze e le loro influenze per ottenerne il riconoscimento e la loro realizzazione. La discussione n presidente senatore Rossi concluse quindi a sua esposizione invitando i convenuti ad esprimere il loro pensiero e facendo un caldo apnello a quel sentimento di concorde volere che solo potrà offrire ai parlamentari piemonesi il mezzo per un reale coronamento delle oro azioni. La discussione che segui alla relazione del senatore Rossi palesò Immediatamente il vivo interesse che i parlamentari intendono dare alla questione posta finalmente in forma capace di sviluppo concreto. Presero la parola 11 sen. Frola per ringraziare il sen. Rossi dell'ottima iniziativa assunta di convocare il gruppo parlamentare piemontese per una questione di cosi vitale interesse, e ricordata l'opera da lui svolta tenacemente sullo stesso argomento, fece vive raccomandazioni perchè volendo fermamente ottenere pratici risultati si selezionassero le opere di più immediata attuazione da quelle di più remota realizzazione e che con tale criterio si incominciasse a chiedere la Fossano-Mondovl-Ceva, la Santo Stefano-Ponti e la tratta S. Giu6eppe-Altare-Vado, tenendo per altro presenti poi le questioni di precipuo interesse per la citià di Torino. Parlarono in senso analogo i senatori Brondi e Petitti di Roreto e gli onorevoli Di Mirafiori, Bertone, Olivetti e, particolarmente l'on. Viale, che diede all'assemblea ragguagli assai interessanti sullo 6tato dei lavori della Fossano-Mondovì-Ceva e sulle possibilità (-tncrete di pronto compimento. Gli on. Soleri e Rossi Pier Benvenuto richiamarono l'urgenza del compimento dei lavori per la stazione di Cuneo, l'on. Fazio per la stazione di Ceva, l'on. Bertacchi per le condizioni delle stazioni in generale e il 6en. Di Roasenda per l'ancor attesa esecuzione da parte fnmc-Pse degli impegni contenuti nella convenzione internazionale riflettente il tratto francese per la Cuneo-Ventimiglia-Nizza. Raccomandazioni analoghe fecero il sen. Bouvier per la Oulx-Briancon e gli on. Mecco ed Olmo per le comunicazioni delle industri plaghe del Biellese e del Vercellese il cui felice incremento economico richiede urgenti particolari soluzioni ferroviarie. Le deliberazioni Come sintesi del pensiero dei vari oratori, 1 senatori Frola, Di Roasenda e Di Saluzzo e i deputati Di Mirafiori e Viale, presentavano un ordine del giorno approvato dopo discussione alla unanimità, nel testo seguente: « I senatori e deputati del Piemonte ritmiti sotto la presidenza di S. E. il senatore Teofilo Rossi in Torino, presso la Camera di Commercio, dopo la chiarissima esposizione del presidente ed ampia discussione; affermata l'urgenza del compimento delle linee FossanoMondovi-Ceva e S. Giuseppe-Altare-Vado nonché dei lavori della nuova stazione ferroviaria di Cuneo; riconosciuta la necessità della costruzione successiva della S. Stefano-Ponti; dichiarata l'imprescendibile urgenza di far passi presso il Governo affinchè al più presto eia attuata la convenzione internazionale per la ferrovia Cuneo-Nizza; riconosciuta la opportunità di un pronto efficace miglioramento delle comunicazioni del Biellese coi centri di sbocco del proprio commercio e della risoluzione di tutte le altre questioni che specialmente interessano Torino; deliberano all'unanimità di dare mandato alla presidenza dt proseguire ed intensificare le opportune pratiene presso il Governo del Re; ed invitano la presidenza stessa a voler continuare l'esame delle altre complesse questioni ferroviarie del Piemonte e di Tonno, da discutersi in una prossima riunione ». Venivano in seguito approvati. 1 seguenti roti proposti, il primo dal sen. Bouvier ed il 6ecoi:iio dall'on. Bertacchi: « I parlamentari convenuti danno incarico al presidente di avvisare ai mezzi per conseguire lo scolio di far compiere d'accordo colle autorità francesi gli studi per la ferrovia Ouix-Briaiw/un •. , I parlamentari piemontesi segnalano la necessità di miglioramenti dell'attuale sistema ferroviario piemontese che tendano ad adeguarlo all'enormemente cresciuta intensità dei traffici, e specialmente di un sollecito ingrandimento e perfezionamento delle stazioni di maggiore importanza ». II presidente prima di sciogliere l'assemblea annunziò che io prossime riunioni per lo sviluppo dell'azione da svolgere in seguito alle decisioni prese si sarebbero tenute a Roma, dove pure si riservava di porre in discussione in seno al Gruppo parlamentare stesso la miestione non meno importante dell'ordinamento culturale di cosi grande interesse per il Piemonte. Accennò infine brevemente alle pVaHcTsvolte inalazione aUa^stione te; SgSSipJcRrnemsgtddglbaantpvdgssddfddMCnrndtpttlbnfcgcsvlgdmmmpSluclsSgutdzgpccarpddncsnacacusdmcoonbafpforìica piemontese ed alle relative decisioni ™" ,° scorso ottobre dai parlamentari, an-l1 ~t.,nrtn in necessità di azioni ulteriori peri"Vi"irebbe: ancora fatto appello alla fervida 5"n,nnie coUaborazione dei colleglli. Con un Slvo applauso aTp><*tó<3lte l'feWKtNtf» riu- • -i f 4aìc<» * inione ei sciolse.