L'omaggio del Presidio alle Tombe dei caduti

L'omaggio del Presidio alle Tombe dei caduti L'omaggio del Presidio alle Tombe dei caduti Veramente imponente e solenne è riuscita ieri la manifestazione che il Comando del Presidio di Torino aveva organizzato per rendere omaggio ai caduti sul campo nel nome augusto delia Patria. Esercito e popolo, ancora una volta affratellati in un rito di amore e di pietà, hanno tributato alla memoria dei giovani generosissimi ima pubblica attestazione d'imperitura devota gratitudine aie fu insieme atto gentile di nobùi sentimenti e alto richiamo alio superiori ideai ita per te uuali tante esistenze si immolarono. Tutto le Associazioni cittadine sono intervenute alla radunata. _ „, La sfilata Con precisione veramente militare alle 14 e un quarto, da piazza Castello, il corteo si muove, preceduto da alcuni guardie municipale e imbocca l'elegante viale Principessa letizia E' in testa la banda degli Allievi Carabinieri; che durante il percorso ò fatta secno n profondi sentimenti di simpatia, tradita talvolta da qualche irreprimibile applaudo, tosto troncato dal ricordo dell'oggetto del corteo Subito dopo viene il foltissimo manipolò rìegli tiftìciali dell'esercito, in capo ai quali marciano i sei generali, te autorità civili ed ecclesiastiche ,..„., Seguono i Corpi militari: prima gli Allievi Carabinieri, sempre corretti, simpaticissimi nella nera divisa austera, poi i Carabinieri effettivi. Quindi, viene il brillante manipolo degli allievi ufficiali di tutte le armi, stuolo di studenti-soldati che attira gli sguardi del pubblico. Poi, via via, la Banda presidiarla, l 92.0 reggimento fanteria, il 4.o bersagliori, la fanfara degli alpini, seguita da un bel drappello di verdi soldati rielle Aipi, i bei dragoni di Nizza cavalleria, l'artiglieria da montagna, il l.o artiglieria pesante, la fanfara ed un drappello del 6.0 reggimento Genio, 'Artiglieria treno, reparto automobilisti, sussistenza, sanità, palafrenieri di artiglieria e di cavalleria, il lfl.o stormo dell'Aviazione militare, la R. Guardia di Finanza, la banda della Milizia fascista e un reparto di camicie nere, i giovani esploratori. Dopo vengono le Associazioni. Prima di tutte la bandiera delle Madri e vedove dei caduti, con la schiera dolente delle povere donne abbrunate, e poscia tutte le altre. Il corteo p chiuso da un piccolo drappello di carabinieri. 11 lungo nastro mobile si snoda lungo l'ampia curva del Giardino Reale, punteggiato dalle bandiere delle Associazioni, mentre le varie bande musicali alternano i canti della Patria. La folla precede, fiancheggia e segue il corteo. In qualche punto del tragitto tanta è la gente che il corteo stenta a farsi largo. Lungo la via Rossini e la via Catania molta folla è ai balconi e osserva con evidente emozione lo sfilare dei nostri giovani soldati. A tratti qualcuno, al passaggio dei carabinieri o quando la banda attacca l'Inno di Garibaldi, tenta un applauso, che i vicini reprimono per non turbare la serena austerità della celebrazione. Le tranvie che portano al Cimitero stracariche di gente, sostano, mentre i viaggiatori, ritti in piedi sulle piattaforme e nell'interno delle vetture, si scoprono con dignitoso atto di deferenza al passaggio dei rappresentaj.ti l'esercito. Via via, sempre nuovi afflussi di gente allungano l'Imponente colonna, la quale quando sbocca sul piazzale del Cimitero e addirittura interniinabile. 11 corteo entra nel sacro recinto per l'ingresso di sinisara, vigilato da agenti di polizia e guardie municipali. In testa la banda dei carabinieri continua le sue ritmiche marcie, che richiamano l'attenzione dei visitatori del cimitero, che già spesseggiano pei viali e fra tomba e tomba. Molti di essi. 1n un moto spontaneo dell'animo, si uniscono al corteo, cosicché questo aumenta di mole e di importanza, ed è una vera folla quella che arriva nel campo militare, oresso*!a maestosa Croce, dive avverrà la cerimonia religiosa. Vicino alla Croce prendono posto le autorità, il gruppo degli ufficiali, le Madri e Vedove dei caduti, e le altre rappresentanze borghesi. I numerosi vessilli si raccolgono intorno alla Croce, uno vicino all'altro, come in un sìmbolo di fraterno, geloso amore, per i caduti che da quella Croce sono rappresentati. I reparti militari sono stati schierati un po' più lontano, in disparte. Ora le musiche tacciono, il luogo è pieno di commozione e di silenzio. Sotto i vessilli e. un piccolo mareggiare di capi che si scoprono, di volti mesti e compunti. Dietro quella folla, sui piccoli vialetti che intersecano la distesa uniforme e bassa dei tumuli militari fronteggianti la Croce, è un'altra folla non meno devota e amorosa. Quivi hanno trovato posto i moltissimi accorsi da oeni parte del cimitero, per unirsi al pio omaggio ai morti per la patria. L'omaggio di fiori Ma un altro gentile tributo d'amore e di devozione è disposto di fronte alla folla degli intervenuti, ai due lati della Croce. Sono quivi disposte numerose magnifiche corone inviate dai reparti militari del presidio e da Società patriottiche. Notiamo quelle del Presidio militare, della Legione territoriale dei carabinieri, del l.o artiglieria da Montagna, del l.o raggruppamento trasporti, della Scuola di guerra, del Nizza Cavalleria, dui flenio ferrovieri, del 92.0 fanteria. lell'Associazione nazionale combattenti del 3.o Alpini, dei Mutilati, dell'Unione nazionale combattenti, degli allievi ufficiali del genio, dei giovani esploratori nazionali, della Legione della guardia di finanza, della Compagnia di sussistenza, del 4.o bersaglieri ciclisti, del personale dell'Officina carie-valori, della Le zinne allievi carabinieri, del l.o aitigli via pesante, degli artiglieri di montagna, ecc. Ai piedi della Croce già attende il ■ n-o per la funzione religiosa. Il basamento e parte della Croce scompaiono sotto tua mnonente decorazione di palme e di sempreverdi, che sembrano simboleggiare .ì sempre presente e sempre vivo sacrificio dei mcrteroi. Sul davanti è disposta una granae corona di quercia ed alloro, ed un graaie nastro dal colori della città nostra, giallo e azzurro, reca la dicitura « Ai caduti di Te rino ». Mons. Corno, indossati 1 paramenti sacri, sale sul basamento della Croce, come su un altare, e, assistito -dal teologo Bertela, cs.lvpellano del Cimitero, impartisce la Dentizione ai defunti. Ed ecco, da un « armonium • nascosto fra il fogliarne dietro la Croce, ti innalzano nel silenzio delicate, patetiche note. Poi voci di canto si uniscono ad osse, con un effetto traboccante di lolcezza e di poesia. E' un'<■ esequie » di'] Perosi. a tre voci, che fa come di suggestivo sfondo musicale alle parole di assoluzione e di benedizione che il sacerdote pronuncia dall'alto della Croce, rivolto alla mesta distesa dei tumuli, verso iquali invia, col gesto sacro, l'acqua benedetta dell'aspersorio. Molte teste si chinano, piegate da un'ondata di silenziosa commozione. Sulle labbra delle donne fioriscono le preghiere, sugli occhi spuntano te lacrime. La solenne, austera cerimonia, che più di ogni discorso richiama all'animo di ognuno Q sacrificio dei prodi caduti e finita. E nulla, per volere degli organizzatori, si aggiunge alla sua efficace semplicità. Mons. corno, svestiti i paramenti, rimane davanti alla Croce col clero. Ora il corteo si ricompone per sfilare davanti ni monumento-ricordo, in atto di saluto e di omaggio. Passano prima, a passo di marcia scandito sulle note delle marcie patriottiche delle bande, i Tcpartl militari, i drappelli dei fascisti, gli esploratori. Poi sfilano le rappresentanze ed i sodalizi , colla loro interminabile teoria di vessilli, che sommano ad una cinquantina. Da ultimo gli ufficiali e le autorità. Fiori vengono gettati sulla croce, e. ove il fiore manchi, un pensiero di memore riconoscenza, un saluto di amoro viene idealmente deposto ai piedi della simbolica Croce. Il Di l F

Persone citate: Corno, Perosi

Luoghi citati: Nizza, Torino