L'impressione a Roma

L'impressione a Roma L'impressione a Roma Previsioni e commenti sulla ripresa parlamentare - Lungo colloquio di Salandra con Mussolini Roma, 17, notte. Tra i segni sintomatici del cosidetto processo di chiarificazione in seno alla maggioranza va posto oggi senza dubbio, il discorso tenuto giorni sono dali'on. Del Croix al Comitato direttivo della Associazione dei Mutilati e soio ora reso noto. La pubblicazione del discorso pronunziato dali'on. Carlo Del Croix in seno al Comitato direttivo dell'Associazione Nazionale dei mutilati ha prodotto vivissima impressione, ed è stata largamente commontata in questi circoli politici. Finché il leader dei mutilati, infatti, circondava di riserbo il suo pensiero, sul suo atteggiamento correvano le più disparate e contradditorie voci. Anche l'altro ieri, dopo un breve scambio di idee corso fra il glorioso cieco di guerra ed alcuni suoi amici filofascisti, si era detto che il Del Croix non avrebbe a nessun costo fatto od autorizzato dei gesti che avessero comunaue ad indebolire il Governo. A dar fede a queste voci interessale pareva che il deputato di Firenze, che esercita cosi grande influenza sulle masse dei reduci, non fosse lontanto nei suoi atteggiamenti da quelli dell'estrema pattuglia conservatrice, che sostiene la tesi della collaborazione incondizionata. I precedenti Alla Camera si diceva stasera che, — come ò del resto facilmente intuibile — la pubb'icazione del discorso su un giornale fiori mino, è stata autorizzata dallo scosso Del Croix, e questo significa evidentemente che egli si era seccato delle voci che gli attribuivano un atteggiamento cosi .liverso da quello che appare dal testo delle sue dichiarazioni. Si osservava d'altra pajte che 1 on. Del Croix segue dal giugno scorso ad oggi una linea di condotta rigidamente coerente. Tutti ricordano infatti che l'on. Del Croix, in seno al Comitato della maggioranza e fuori, si mise alla testa di una movimento parlamentare inteso a premere sul Governo, alquanto disorientato, perchè agisse rapidamente per dare all'opinione pubblica quelle prime soddisfazioni che essa reclamava. In quei giorni di agitazione politica vennero la sostituzione e poi I'arrestq^dei Rossi, l'imposizione delle dimissioni' a Finzi, l'allontanamento di De Bono adla P. S., la nomina di Federzoni a ministro dell'Interno, ecc. Ora, a tutti questi provvedimenti non si ritennero estranci i colloqui che l'on. Del Croix aveva avuto insieme con alcuni dei suoi amici, col capo del Governo. Si disse pure, n fu stampato, che proprio in uno di questi colloqui l'on. Mussolini promise quel rimpasto che fu poi attuato — con criteri, però, assai limitativi — nel luglio e del quale molti si aspettavano quasi l'inizio di una politica nuova. A questo proposito si ricordava, anzi, che un giornale ufficiosissimo del Governo ebbe a criticare l'opera del Comitato di maggioranza — guidato dali'on. Del Croix — affermando che l'on. Mussolini non aveva bisogno dei suggerimenti di nessuno e che i deputati avrebbero fatto meglio a tornarsene in provincia. Ora si osserva non esservi niente di più naturale, e nello stesso tempo di più conseguente che l'on. Del Croix abbia constatato che le misure adottate allora, dietro la spinta degli avvenimenti, non si sono dimostrate sufficienti, che le cose nou sono andate meglio di prima e che nella politica governativa sono restate incongruenze ed errori pericolosissimi. Convocazione del Comitato delia "Combattenti,, Con il tono del discorso oggi reso di pubblico dominio, concordano del resto le informazioni che vi trasmettemmo giorni or sono, e che oggi crediamo di potervi confermare, circa una più stretta intesa nel campo parlamentare fra i deputati mutilati e combattenti, intesa che non arriverebbe, sembra, alla costituzione di un vero e proprio gruppo, anche perchè i gruppi con la nuova legge non esistono più; ma la questione nominale non ha alcuna importanza, mentre è certo che una stretta intesa tra combattenti e mutilati non è tale da far piacere al Governo, che fin dagli inizi della Legislatura si ò preoccupato dell'unità della maggioranza. Intanto ci consta che lunedi 20 p. v. i membri del Comitato direttivo dell'Associazione nazionale dei Combattenti si riuniranno in Rom. per preparare i festeggiamenti indetti per la cerimonia del 4 novembre. In quest'occasione sarà naturalmente riesaminata anche la situazione generale politica. Con maggiore attenzione sarà considerata la situazione interna dell'Associazione nazionale dei Combattenti specie nei riguardi di quelle Federazioni che — come quelle di Siena e di Bologna — hanno deliberato di intervenire alle cerimonie commemorative della marcia su Roma. Il Comitato direttivo dovrà necessariamente richiamare queste Federazioni alla disciplina e ci consta che lo farà nella maniera più recisa. Infatti, come è opportuno rilevare, il Consiglio direttivo stabili non solo che esso Comitato direttivo (che è la rappresentanza centrale dell'Associazione) non sarebbo intervenuto, ma deliberò che l'Associazione non dovesse intervenire Le Federazioni, quin¬ di, non possono ufficialmente parteciparti alla festa fascista d" fine ottobre. La manovra fascista sventata Nei circoli fascisti, per svalutare il gesto dei combattenti, si cerca di dare un! grande risalto alle deliberazioni prese ini senso assolutamente contrario dall'« Associazione volontari di guerra» e dalla «Federazione Arditi d'Italia». A questa manovra si obietta, nei circoli più vicini all'Associazione nazionale dei Combattenti* che ognuna delle due Associazioni non à tale da poter reggere neppure lontanamente al confronto con l'Associazione nazionale dei Combattenti e con l'Associazione! dei Mutilati. Per non parlare che della' Associazione nazionale dei Combattenti* essa raccoglie nel proprio seno circa 1 milione di ex-combattenti, di cui 550 mila' tesserati e paganti. La « Federazione Arditi di guerra » non è, invece, che un'Associazione nata da un moto secessionista; filofascista, sorto in seno all'Associazione nazionale degli Arditi di guerra, che hai viceversa una linea di indipendenza. E quanto ai volontari d» guerra, essi costituiscono un'Associazione numericamente trascurabile e sembra, tra l'altro, che noni tutti gli iscritti approvino la deliberazione della direzione. Ci consta, anzi, che domani sì terrà a! questo proposito a Parma una riunione di combattenti e mutilati che esamineranno la sittiazione creatasi nei confronti dalla locale Sezione dei volontari, le quali ad Assisi votarono a favore dell'ordino del giorno della maggioranza, fiancheggiando l'Associazione nazionale dei Combattenti, Sempre a proposito dei rapporti fra combattenti e Governo fascista, si era parlato di un probabile movimento secessionista dei fascisti inscritti all'Associazione. La voce però è smentita. Ci consta, infatti, che la possibilità di un movimento simile è stata ventilata in recenti discussioni delle alte gerarchie fasciste, ma si è sempre finito con lo scartarla. Del resto, nel circoli dei Combattenti si osserva che i fascisti in seno all'Associazione nazionale dei Combattenti costituiscono appena il 6 per cento e pertanto una loro eventuale uscita non avrehbe sensibile ripercussione. Stato d'animo nazionale li Giornale d'Italia, oggi, nell'editoriale, rileva i segni del processo di chiarificazione in seno alla maggioranza e dice che, tanto i fascisti quanto il Governo si sarebbero gravemente illusi se avessero creduto che la maggioranza fosse un gruppo monolitico. Dopo aver accennato alla costituzione del gruppo liberale, il-giornale accenna ancora alla probabile costituzione di un gruppo di mutilati e di combattenti e forse quella di un gruppo democratico: « Sono sintomi non di carattere frondista, nè di manovre parlamentari vecchio 6Ì6tema, ma di uno stato d'animo che si va diffondendo dal paese alla Camera e che investe necessariamente i deputati della maggioranza non militanti sotto il Littorio. E' lo stato d'animo di larghi strati del popolo, perplesso, preoccupato e scosso perchè non si arriva mai a raggiungere la pacificazione e la normalizzazione. Questa è naturalmente l'assillante preoccupazione degli uomini d'ordine, che sono venuti alla Camera con la lista di maggioranza credendo di cooperare allo svolgimento di un programma normalizzatore a che non possono non preoccuparsi di ciò che avviene nel paese, anche 6e continuano a ritenere opportuno di non lasciare il fascismo nell'isolamento e se intendono ancora continuare ad operare in seno alla maggioranza ed al Governo, perchè il sospirato obiettivo della normalizzazione sia raggiunto. Questa è la situazione che gli sforzi della stampa fascista non possono riuscire a nascondere e che avrà necessariamente degli ulteriori sviluppi ». Il Consiglio dei Ministri Domani mattina alle ore 10 tornerà a riunirsi ii Consiglio dei Ministri per esaurire l'ordine del giorno della riunione precedente. Si tratta di vari provvedimenti di ordinaria amministrazione e di altri relativi ad opere pubbliche. Si assicura che il Consiglio dei ministri di domani si occuperà particolarmente del contratto di impiego privato, che sarà probabilmente l'argomento più importante della discussione di domani. Nella settimana entrante il Consiglio sarà di nuovo convocato, ed in una delle prossime riunioni esaminerà il disegno di legge sulla stampa. Si ritiene perciò che quando il Consiglio avrà approvato il disegno di legge sulla stampa, che sarà una delle prime leggi che discuterà la Camera della maggioranza, sarà stabilito 1 ordine dei lavori parlamentari. A questa proposito fra giorni il presidente della Camera, on. Rocco, conferirà col nresidonte del Consiglio. Non essendo stato concretato 1 ordine dei lavori non si può ancora cure intorno a quali argomenti si svolgerà la discussione, essenzialmente politica, che porterà al voto. Si assicura che il primo bilancio che la Camera discuterà sarà quello d«»rli Fsteri, del quale è relatore Ion. Andrea 'forre. D Comitato di maggioranza e i nuovi gruppi Intanto, la convocazione deila Camera, ufficialmente fissata, ed i movimenti che il sono manifestati in seno alla maggioranza, richiamano in particolar modo l'attenzioni- dei circoli politici. dov.-? è sempre molto commentata — come considerevole

Luoghi citati: Assisi, Bologna, Firenze, Fsteri, Italia, Parma, Roma, Siena