Solenne denuncia delle violenze fasciste deliberata dai Combattenti

Solenne denuncia delle violenze fasciste deliberata dai Combattenti Solenne denuncia delle violenze fasciste deliberata dai Combattenti L'Associazione nazionale documenterà al Governo "l'attuale situazione di alcune regioni d'Italia,, L'orbano liberale di destra d'accordo col "Mondo,, nel giudicare i discorsi di Mussolini Roma, 13. notte. Stasera, alle 20, l'oh. Mussolini ha fatto ritorno a Roma, dal suo viaggio negli Abruzzi, dove ha pronunciato — come stipate — più di un discorso. Ma la stampa ministeriale e anche quella fascista della sera non li cominelitnno, limitandosi a metterli in rilievo con grossi titoli. "Dio ce l'ha dato, guai a chi ce lo tocca!,, Soltanto il Popolo d'Italia dedica a tali discorsi un breve editoriale, nel quale si leggono, fra le altre, frasi del seguente stile : « L'Abruzzo si è riconosciuto nell'uomo se-m-' plica e potente. Ognuna delle parole^ «la IiU prom.ncia te è caduta in « eoto Irei i -, -, di fecondità- le parole dell ulivo dal ramo duro e quelle della rosa, le parole della se- verità e quelle della tenerezza, dell'omaggio alla prodigiosa memoria e della volontà d'un avvenire dai più vasti prodieri, mentre Benito Mussolini ora già in quel ino e 100 mila cuori religiosi. Dio ce l'ha dato: guai a chi ce lo toccai» dicevano le immense tele leso da :f un palazzo all'altro. E la folla hintimerevolfi ha ritrovato lo scoppio sano e terribile del in. sua. risata, quando il Presidente.ha accennalo all'Isolamento proteso, de. Governo lostìlsta. Cosi ha risposto la razza allo husie derls quo- tidiane postille noiose. e per la storiai ». Questo del «consenso», visto nelle ac- coglienze che l'on. Mussolini riceve du-1 rante i suoi viaggi, c il teina insistente I dei nortavopp del fascìsmn <si i-vrifrtpri • a assrs >oe*e-^^ discorso di domenica a Gallarate, enfati-1 camente si domandò se la folla che era dinanzi a lui fosse una « folla di spettri o di uomini vivi »; ed ieri l'on. Mussolini ha detto a Rieti: « Se coloro che disputano eternamente sull'abusato tema della forza e del consenso mi seguissero nelle peregrinazioni che vado compiendo nelle terre d'Italia, da queste moltitudini sarebbero convinti che la mia è una verità e la loro e. una menzogna ». E ad Aquila: « Poi le camice nere, poi il popolo con la sua grande anima, b venuto a dirmi mia parola schietta di solidarietà e di simpatia. Non posso supporre che questi omaggi sinno di semplice convenienza o peggio ancora di miserabile ipocrisia. Evidentemente essi rispondono ad un moto profondo, incoercibile, dello spirito ». Documenti del consenso Ma a proposito di queste plebiscitarie accoglienze, che accolgouo il « duce » nelle sue peregrinazioni, Il Po-polo pubblica stasera tre interessanti documenti (concernenti la provincia di Lodi. Ma il Popolo avverte che si ripromette di dare presto anche quelli riguardanti la provincia di Aquila). Il primo dei documenti lodigiani è già noto ai lettori della Stampa-, si tratta della circolaro (che voi pubblicaste l'altro ieri) del sindaco di Lodi, il quale « obbligava », d'ordine della Federazione fascista, tutti i dipendenti, tutti i contadini ed avventizi, a rendere omaggio al « duce », minacciando provvedimenti contro i latitanti. Gli altri due documenti sono questi : • FASCIO LODIGIAN'O DI COMBATTIMENTO. — «A tutti i scuretarl e fiduciari <le1 I^jittgtano. — « Lodi, l.o ottobre 1934. — caro amico, è stata «'da ma Inviata a nome del Triumvirato del Fàscio. « di Lodi una circolare a tutti gli agricoltori di •■ quella zona, al&iicbè avessero a provvedere i mezzi « necessari per U trasporto del contadini loro dlpen" danti, che dovranno recarsi a Lodi per le ono«ramze a S. E. U nostro Duce; Alla Signoria Vo«stra raccomando: l.o esplicare la più attiva « opera dt propaganda fra gli agricoltori tanto • da Indurre anche 1 più restii ad aderire al aito ■ Invito; So d'Importi energicamente so (eccezioni « ce ne sono sempre) qualcuno st rifiutasse di tarlo; ■ 3.0 controllare la regolarità dell'afflusso dei con. «tadinl dando eventuali consigli ed aiuti. La « S. V. potrà dare ampia assicurazione agi! agrl«coltort, se gliene richiedessero, circa l'assistenza « al loro contadini ed al cavalli ed al carri che « 11 trasporteranno. Fasclstlcamenlo salutando; « per 11 Triumvirato: f.to E, Nogroni ». « FASCIO LODIGIAKO DI COMBATTIMENTO. — » Lodi, l.o ottobre I02i. — Egresio signora, si avverto « la S, V. che 1! giorno <i otiolire, in occasiono «della venuta a Lodi di S. E. Benito Mussolini, «duco del fascismo e presidente del Consiglio « del ministri, e dichiarato festivo. SI Invitano • quindi 1 signori agricoltori ad astenersi ass> « lutainentc dal far compiere qualsiasi lavoro in «campagna dai loro contadini. Il fiduciario nostro • ha ampio mandato di procedere In caso di « mancata esecuzione del presente. Por 11 Trliun« virato: f.to E. NcE'onl "• ' Riferiamo questi documenti a titolo di cronaca, osservando tuttavia che, mentre essi provano quale sia la situazione di di coartazione in cui sono le provincie italiane, spiegano pure assai bene le ragioni che inducono gli abitanti ad affollarsi intorno al duce peregrinante. "Mancanza di finezza e di tatto,, Quanto ai discorsi di Mussolini, essi, come abbiamo dette, hanno scarsissimi commenti, in quanti che, essendo sempre gii stessi argomenti, dovrebbero essere forzatamente gli stessi anche i commenti. Difatti, Il Mondo rileva là monotonia dei discorsi di Mussolini, e clic, nel caso di quelli di Rieti e di Aquila, il danno è uno solo, o si chiama nci'a. Il giornale trova inverosimile che Mussolini non se ne accorga e ritiene umiliante l'insistente richiesta di consensi che il presidente del Consiglio rivolge ad una folla anonima ed amorfa, mentre non oserebbe chiedere una manifestazione di consenso ad una libera prova elettorale. L'organo democratico osservando che, forse, In mancanza di finezza e di tatto dell'on. Mussolini è provvidenziale por lo Opposizioni, soggiunge: «Se egli uoii avesse grossolanamente equivocato denunciando delusioni personali, arrivismi e desiderio di vendetta, laddove era soltanto necessaria l'opposizione derivante da difficoltà e da idealità contrastanti col fascismo; 6e non avesse brutalizzaio il senso comune coli! sue storielle ambulanti del consenso (che il 0 aprile si confermò puntellato dai manganesi c da bassezze di proporzioni settecentesche e marinaresche! ; se avesse inteso la mancanza fondamentale di gusto che vi è nel rimettere in onore unte le vecchie formule protoiollari imponendo il frack per l'inaugurazioni della legislatura e nel lasciare che le poleniche politiche fossero condotte dal 6U0 partite con metodi da trivio accompagnate da epsodi di malavita; se, inrìne avesse capito fte un grande paese, ahimè scettico, utilitari e c.maonaioro nelle sue li-adizioni prevalerli. r-->n po'eva crtattarsi duri5 volmente a! cult rii un grand» feticcio svinato; e clic la rjjrtc superiore dell'intoni ronca nazionale doteva trovare stucchevole il veder ridotti tuli i problemi nazionali alla ifremuusstnne da rendere o da non renderò ad un nomo ed alla 6ua missione provvidenzimIe ; ebbene, ia tal coso, i due anni che sono trascorsi avrebbero visto sorgere in Italia una lotta di principi e di concezioni politiiche iiualc è concepibile ed attuabile in ogni grande paese civile e moderno » fi giornale, dopo aver osservato che in questo caso il compito delle Opposizioni sarebbe stato più diftlcilc e più dubbio il successo, dice: « Una maggiore comprensione della situazione avrebbe dovuto consigliare all'on. Musf olili zia: mentre U fascismo bolognese, che non ha le mani piene di ramoscelli di ulivo, si strinare intorno :ilì'a.-"npsino Angusto Regaz- io parate c il supplizio zi r0 fe,ìceincnto latitante."ed Invia at traverso rAm,zin „mciosa del Governo I Ben sj llplla RIla aegna7,lme a] prPRidente del ronelirlin " " ' CÌ1 D'annunzio e fliussoimi li i . Ch.« cosa vi è di nuovo in questi dialoghi? Nullo.. Il presidente del Consiglio dice che il popolo è con lui, il che vuoi dire che egli ammette grande importanza alle folle che Decorrono al suo passaggio o che sono con vogliate abilmente dal metleurs cn scène fa «cisti. Noi,- invece, siamo molto tranquilli di fronte a queste parate coreografiche e le con S'dcriamo come, un elemento non probatorio flr""il Popolarità del governo. e soprattutto mo nulla di nuovo ». solini a non far discorsi, ma a sciogliere le mani alla pubblica sicurezza ed alla giusti- i Dal canto suo, Il Giornale d'Italia, nota he i colloqui col popolo li ha inventati l'Annunzio e Mussolini li prosegue: I I il giornale trova che si tratta, del solito accorrere delle folle al passaggio del personaggio singolare, e riguardo al contenuto dei discorsi osserva che non vi è che delia polemica, e nemmeno nuova, mentre si dovrebbe discutere dei propositi del Governo : « Il popolo, invece, quello vero che non affolla le piazze nei giorni delle sagre fasciste. u che lavora e vorrebbe campare in pace, inva.no cerca nelle dissertazioni del presidente del Consiglio qualche cosa che gli dia motivo ili sperare, siamo dunque al punto di prima; non vi è motivo a riesaminare la situazione e dobbiamo concludere coll'ultima battuta di una commedia del povero Butti: «Tutto è come prima! ». C'è un po' di ramoscello di ulivo, rna 6 contornato da ortica, e non c'è verso di prenderlo nella mani senza irritare! l'epidermide, e poi vi sono i dannati dante- sebi, che guardano sempre indietro. Ma vi è ' un altro suplizio che nanfe adiiotterebbe se1 vivesse ai nostri giorni: quello ili senlire sem- pre le stesso cose e di allungare inutilmente ti collo verso l'avveniro della normalizzazione ». La denuncia dei Combattenti Il sistema di violenza instaurato dal fascismo si riflette anche oggi in una decisione del Comitato nazionale dell'Associazione Combattenti. Infatti la stessa Agenzia Stefani dirama oggi il seguente comunicato, che ufficialmente ribadisce — tra altro — la nota deliberazione di non nartecipare alle cerimonie fasciste del 28 Ottobre: « Il Comitato nazionale dell'Associazioni ne combattenti, presieduto dalla meda« glia d'oro on. Viola, si è a lungo occu« palo delle violenze cui sono tuttora fatti « 4'Cf/no combattenti isolali e Sezioni, ed » ha deciso di invitare le Federazioni inii lercssate a trasmettere entro il 20 cor« mt.fc una relazione precisa ed oggettiva a dei fatti deplorali, per mettere il Corniti tato in grado di rappresentare al Goverii no, attraverso una esalta e documentata a esposizioìie, l'attuale situazione di aleuti ne regioni d'Italia ,,. « Il Consiglio, infine, attenendosi allo de«cisioni del Congresso di Assisi ha delibei rato di non prendere pane allo cerimonie « elio avranno luogo per la ricorrenza della « marcia su Roma. Per la fasta della Vitto« ria, il Comitato si riserva di emanare, d'ac« cordo con l'Associazione Mutilati, le op« pontine disposizioni ». Questa decisione del Comitato nazionale dell'Associazione dei Combattenti era stasera commenlatissima nei circoli politici. Essa, infatti, non solo ribadisce la già nota deliberazione di non partecipare a cerimonie per l'anniversario della marcia su Roma, rna denuncia, in base evidentemente ad indiscutibili dati di fatto, le persecuzioni di cui sono oggetto i combattenti isolati o Sezioni in alcune regioni d'Italia. Si tratta, dunque, di « alcune regioni d'Italia »; e si tratta, senza dubbio, non di episodi — come si afferma con noncuranza dai fascisti e dallo stesso .Mussolini, — ma di un inaudito sistema già da tempo denunciato dalle Opposizioni e del quale parlò recentemente in un articolo l'on. Savelli, esponente cospicuo dell'Associazione Combattenti. Ovvio è rilevare l'importanza del comunicato odierno. Il Comitato nazionale dei combattenti sente il bisogno, oggi, di sottoporre all'on. Mussolini una relazione sulle violenze a cui ex-fanti del Grappa e del Piave son fatti segno da) fascismo, il quale tu portato sugli scudi dai combattenti e che conta non pochi cani che parteciparono alla guerra, ne! modo stesso in cui vi partecipò il temibile Farinacci. "L'Idea Nazionale,, attacca i Combattenti Di fronte all'odierna decisione dei Combattenti, la stampa ministeriale si mantiene silenziosa. Soltanto L'idea Nazionale, ricordando come era formulato t'annuncio della commemorazione della marcia su Roma, dice che i combattenti « hanno rinunciato ad un invito mai ricevuto », volendo con ciò spiegare come « nella deliberazione per l'astensione non vesti altro valore che quello di una sia pure apparente e involontaria insidia al fascismo » : « Non può valore, specie per i combattenti, il pretesto di una riaffermazione di apoliticità, in quanto questa bandiera è dagli r.i-csi suoi alfieri ogni giorno calpestata. Non sono essi iti Parlamento? Non fanno le elezioni amministrative, e spesso con lo stesso nascosto spirito anti-fascista, che dobbiamo ancora una volta constatare? Non si sono prestati da Assisi ad oggi alle disciiroioni e a dibattiti esclusivamente politici'.' E allora occorre avere il coraggio di andare fino in fondo, senza ritrarsi ogni qualvolta si tratta di assumere definitive responsabilità, anche perchè vantare titoli di privilegio su tutti i partiti e sostituirsi poi a questo o quel partilo è una conti-addizione oltreché politica, morale ». Riferendosi appunto ai Combattenti e al malumore che la loro deliberazione ha destato nell'oltranzismo fascista, il Giornale d'Italia scrive: f.'Asioeinzif.'p" dr-.i combattenti rimane fedele al recente deliberato di Assisi e anche a! passato dei suoi componenti. Questi furono, e cobi Imeni e, ,]ei militi del Paese o tali vogliono rimanere. Non innno da aggiungerà altre benemerenze a quella glorio- sisslma già conquistata, e per il Paese sono pronti a riunirsi, a pericolare, a vincere cora. Ma per tutti gli italiani, non sol per gli iscritti di un solo partito. Quando e ove di questi esclusivamente si tratti, in conformità alla linea assegnatasi, rimangono assenti ». Incontro Mussolini-D'An.iuiizio? Pertanto, i segni palesi del malcontento clie serpeggia nelle file dei combattenti, pare che abbia preoccupato — secondo informazioni dell'Agenzia Finanziaria — il SI nresjf1pnlG rI„i onsin'in r-l.P cercherebbe IjFesulenle Minsiglio, die ctrcncreDne i di correre ai ripari con un accordo con Gabriele D'Annunzio. L'Agenzia si dice in grado di assicurare che « la possibilità di tale colloquio è stata affacciala FeCen" I ternente a Roma, donde, come è noto, il presidente del Consiglio dovrebbe allontanarsi nell'ultima decade di ottobre per partecipare ad alcune ce d Ila.I,a "' E W^Oenzia l3e,r ,a sua P.anicotnre I ca,c ~ soggiunse: « Data la fonte della nost.ru Informazione, possiamo garantirne nel modo più assluto l'autenticità. L'incontro fra li capo rlol Governo e Gabriele n'Annunzio dovrebbe avvenire il 26 ottobre, a Urescia o a Gnrdone. nostre informazioni non ci m^tonO- In;!grado di affermare che le modalità dell m-1contro siano definitiva, anche perditi il poe-1ta si sarebbe mostrato piuttosto riluttante a fare alcunché che possa essere interpretato I rimanere ! „ t ^ m,o|P tpnrin qn'irM-nnim il dnrn»ln "a qJ- teona soggiunge h giornale ' ~ credl«rR0 110r>' sia m vigore nemmeno 1 in Papuasm». L'organo liberale nota poi ' come abbandono di quell'isolamento in cui egli ha ripetutamente .(.«Morato di voler quale se ne vuole andare, non se ne va. Il Giornale d'Italia rileva la grossolanità del persistente proposito di conservare il potere ad ogni costo e la diversità dei due casi, 'affermando che ò assurdo citare il caso di MacDonald per dimostrare che, cpiando si è agguantato il Governo, si ha il diritto di non lasciarlo mai più in nessun caso, il particolare rilievo dato dal Popolo' d'Italia al fatto che MacDonald si sia permesso di intervenire in una questione giudiziaria, e prosegue : « Sembra che il giornale del Presidente del Consiglio gioisca sione di una delle ffóverno nei popoli trarre da questa i pori, eccessive illazioni: ma un sintomo di questo genere è abhnstanzn rappresertn- tjvo, data la tesi del fascismo oltranzista, per cui la giustizia non dovrebbe fare il suocorso per I processi riguardanti IMllPirn'isnin fascista, sia nel caso dell'uccisione dell'onorévole Matteotti, sia nel caso di altre minori punizioni corporali a uomini politici, sia nel caso del ras di Molinella, e via iUcendo. Ora dobbiamo osservare, a tale nro- slbrl'i che in Inghilterra nelle questioni eh1 riguardano la giustizia ». A questo riguardo il giornale osserva che non vale dire: vi è stata la rivòluzio- ne; perchè fu detto dal Governo che lille- alismo sarebbe finito con l'amnistia: jmtinue.to e il« Viceversa il sistema è conti..„ massimo giornale ufficioso se ne va in brolo rli giuggiole perchè in Ingh'-'terra vi è un Governo che ha preteso di arrestare il corso della giustizia E poi ci si meraviglia che i fascisti di Molinella se ne inflsciiino della , leggo I Come si può arrivare alla normali?suzione quando dall'alto si danno simili ; esempi? » Da Spaventa a... Gentile Il giornale contiene poi un articolo recente del senatore Gentile per contrapnor- ! re ai riferimenti dello stesso ex-ministro fascista alla vecchia destra, quella che era la concezione delto Stato di Silvio Spaventa, notando come con l'antica destra la di comune. Seri,e il giornale- |« Altra cultura, altro senso giuridico, altra |civiltà, altra dignità, altra signorilità, altra cavalleria, altra nobiltà di ideali e di me- todi. Lasciamo stare spavento, il qua.e come ha ricordato il Gentile, disse: «—Lo Staty :per me è la coscienza direttiva per cut una |nazione sa di essere guidata nella sua via, !la società si sento sicura nello sue istilli- zioni ed ì cittadini si veggono tutelati negli averi e nelle persone. Nello Stato dunque,abbi giustizia, difesa, direzione ». Disse fuiire Spaventa: «--Lo Stato moderno nasce dal cosi detto stato di diritto, cioè da quello stato in cui tutti ì cittadini sì sentono e si stato in cui iuit.ii cmaaini si sentono e =i riconoscono eguali innanzi alla legge Da questa eguaglianza, coesi può dire il lnttio della stona dell Europa fino alla rivoluziono vita, che nei secoli scorsi erano riservati sol- ' tanto ai pochi. E la civiltà dei popoli consi ste appunto in ciò un d viltà Non si può dire popolo civile dove solamente ;pochi sanno e godono, ma è veramente civile. quel popolo in cui sanno e godono in mag- gior numero ». Ora domandiamo se lo Stato, magistralmente definito in queste parole ria Silvio Spaventa sia quello che il fascismo ha lrealizzato». In altra parte il Giornale d'Italia, occupandosi del caso Regaz/.i, e richiamandosi particolarmente al telegrimnia del fratello di questi al presidente del Consi-1glio, dice : « 1 limiti dei poteri e dei doveri nel cri- terio esatto degli istituti o il loro funziona- mcnto si sono lutti confusi nella anormalità di uno stato di fall., che si rivela ogni ;riorno più in fórme diverse, ina concomitan- iti o che porta a questa conclusione. No vo- :Iole la prova la più rivelatrice? Un tele- 1grarcnia privato redatto in questa guisa da Ipersona fino alla vigilia pienamente scono- sciuta, ha avuto l'onore di essere diffuso ufficialmente dalla ufficiale Agenzìa Stefani come documento interessante la dignità, la sicurezza, l'avvenire del nostro paese ». Comvmìsta bastonato Biella, 13. notte. Per motivi politici è sta'o bastonato, a Prolungo, il comunista Faoelli Luigi. Reca: |IIsi all'ospedale venne giudicato guaribile in ■20 giorni I i N Si» \m fascista si Milli tei iìt Roma IA pccqnrNel corso dulia settimana anomo a Roma ; puna serie di riunioni e di avvenimenti ilusti-'zr:ci fórse a portare un principio di chiari- tmento in parecchie situazioni maturate nel-; sl'ultima quindicina. Anzitutto, come è noto. | qr-r domani sera e preannunziata la convo-■ tgUo appare notevolmente accresciuto di iiu-;»mero, perchè ne .'anno parte, olire i mini- d stri ìascistt"lutti iTomi.onont'i del*direttorio s del Partito'nazionale fascista che sono at-j vlualmente il. La nmiiinc-iite lessione del massimo orga-. >! rrfflci(^rdeur*lei(lcmi wrmàtel eòe. iihliiid e r SSiSiiiO a jiaiazzo Venezia di lui si è data nolo In cu?; eccezionali II Gran Consiglio ascolterà quindi la consueta relazione di Forges-Uavanzati sull'altività del partito, del.'on. uossoni sul sindacalismo, dei capi della milizia sul- edcsSulla milizia, sul suo funzionamento e sul riordinamento dei quadri, in relazione con . ^^T^g? tma"^ complèéKo'd'rovViè'rà-1 l'orinazione armata. ; | fI,f Vrin^ron^,,o0rfJ «%™c?rtoCfflco! i del Gran Consiglio, non sarà certo i unico toma itnporlante di quelli che llgurano al- l'ordine del giorno delle riun oni attuali. Il grun Consiglio non potrà prescindere infatti! [ nella discussione, dal consideralo le manifc-li stazioni recenti del partilo liberale (congresso j li Livorno)-e delle associazioni dei Combat-, tenti e dei mutilati, come pure dovranno no-j eecò;;riamente avere un'eco vivace nell'assi m-1 blea di Palazzo Venezia i falli di Molinella e di Piacenza, specie il primo per lo 6canda-1 lo che esso ha rilevato nel dissìdio Ira ili Guardasigilli e il ministro dell'Interno. Si erede, anzi, che il problema della liquidazione I I sono"rappresentate. -j L0 stésso problema, del resio, è stu'.o di-1 scusso, e ih maniera movimentata neie re- l centi sedute del Direttorio, il quale appunto [ per la delicatezza delia materia ha preso ; questa volta cosi eccezionali misure contro | le indiscrezioni, circondando del massimo 11-1serbo le sue deliberazioni. 1 Il Consiglio si occuperà poi dell'atteggia- ! memo deile opposizioni e dei primi lavori ■ i contenere le cerimonie di fine ottobre inea di sobria austerità, pur esi_ esse riescano una manifestazione di forza. Gli esponenti massimi da: par;Ito aggiungono che quest'anno, di fronte al tentativo di svaluta- hre in una j gendo che ; zione "dell'avvenimento che alcuni giornal j hanno definito una passeggiata, sarà cura del i ' partito di ter si che la commemorazione sia . una rivendicazione e una esaltazione dei sa- , orifizi di sangue c- dei rischi e dei disagi del! Screde che il Gran Consiglio, che si ter- j rà come di solito nelle bellissime sale del I Palazzo Venezia, protrarrà le sue discus ! sioni per tre o quattro sedute tutte serali, eoime ai stampa e difesa delia Nazione a pairzzo Viminale • Contemporaneamente al Gran Consiglio si terranno due o tre sedute del Consiglio dei Ministri, con inizio da mercoledì la. All'ordine del giorno è anzitutto !a compilazione del disegno di legge sul rogane deOa stampa, disegno di legge che, approvato dal Par- Derla di stampa. Seguono poi all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri le consue t0 relazioni del ministro degli esteri sulla situazione internazionais, del ministro degli intenti sulle condizioni del paese, h argo menti vari. Fra questi sembra debba com prendersi anche l'esame e '.a definizione del |0 stato giuridico degli ufficiali della milizia, condizione essenziale perchè ossi possano prestare giuramento u consìglio discuterà poi il progetto por l'organizzazione nella Nazione in caso di mobilitazione parziale o generale, approva to nell'ultima riunione della Commissione suprema di difesa. Tale Commissione, nella dell'eil Co- per l'aeronautica a 11 Comitato per suprema di difesa. Tale Commissione, : quale sono rappresentatl il Consiglio d &orcito> n comitato degli ammiragli, il mU.lt l'aeronautica e 11 Comitato ^.«leteriah fornrthjl o trechè dai Mini «Af" >«11 "..rial CommiSMrlato per Paero ^j^^^L^l^^t,^1 ^071"mm "«fonalo o del e Cotnunicazioni. dai flueM *g" Interni e delle Finanze. Il progetto et SJ^° POI studiato dai vani ministri intere sati. I.a Commissione Suprema, dopo av esaminerà e. approvato, lo sottoporrà ai due rami del Parlamento, Il pregetto è compo- di Pochi e brevi articoli, e stabilisce tutte '«norme che devono estere seguite ntìl'e > entualità rlella mobilitazione, per accom Panare, aiutare e completare quella del ' esercito c della flotta. Il Consiglio dei ministri, in una delle Tin¬ Consiglio dei ministri, in i n,?ni successive, prima dell He,'a. Cauiera, approverà poi il 1 ordinamento dell'esercito, niversario .-i»:'n crede probabile che il Consiglio dei mini stri approvi la lista in ima delle rvossime riunioni II Consiglio dovrà infine decidere della data doll'apcrtura de.l!a Camera e ''ordine del suol lavori. j sarebbe pubblicata ; nella ricorrenza ^^ alle esigenze della difesa nazionale. Il Segretariato permanente della Commissione reser riesaminato il progetto e vagliato le os-ser vazioni presentate dai Ministeri stessi, lo ha approvalo definitivamente, rinviandolo al Consiglio dei ministri, che posdomani Io a riapertura progetto per Secondo quanto si afferma autorevolmente, sarebbe pure intenzione dall'on. Mussolini di sottoporre alla firma del Sovrano una piccola Usta di serat"ri. Hmm'rngli, generi1-, alti funzionari, prefetti, lista che