Il Campionato di foot-ball

Il Campionato di foot-ball Il Campionato di foot-ball airone A. < TOPÌnO battG CrSniGnSSB (\ Oì _}l._ ' |ndCremona, 13 mattino. Il Torino ha vinto la prima battaglia sostenuta fuori di casa. Non sarebbe necessario ricordare che se l'Unione sportiva Cremonese e considerata come una unità destinata a giocare un ruolo secondario pur tuttavia essa appartiene a quella categoria di squadre che possono mettere seriamente a repentaglio la reputazione delle squadre più celebrate. Agli ordini dell'arbitro Sani, dello Spai, le squadre sono allineate sul canapo rigurgitante di pubblico appassionato ma corretto, olle ore 14,30, nella seguente inquadratura: Torino: Latella; Morando, Martin II; Speroni, Janni, Aliberti; Calvi, Kreuzer, Martin III, Schoenfeld, Amadesl. Cremona: Compiani; Ravani I. Ravani II; Puerari I, Cassanello, Talainazzini; Balestreri, Puerari III, Bodini, Lanzini, Bonzio. L'inizio è favorevole ai granata, ma i cremonesi passano ben presto al contrattacco e Bodini ha modo di tirare fuori bersaglio per la prima volta. Un'altra occasiono è offerta al centro attacco dei grigio rossi da una azzardata uscita di Latella e da lui frustrata al 6.0 minuto con tiro a lato. La vivacità e l'impegno che i due undici pongono nel gioco provocano qualche rudezza nonché un ammonimento dell'arbitro. L'arbitro invita poco dopo il traincr del Torino, lìturmer, a lasciare il campo. La partita continua cop azioni alterne e un altro spiacevole inoidente succede fra Aliberti e Balestreri. I più attivi sono gli avanti cremonesi, tanto che Latella deve prodursi in parecchie parate magistrali. Al ii.o minuto quando tutto lasciava prevedere che il primo tempo 61 sarebbe chiuso con xm risultato nullo 0 dopo che Bonzio avev-a mancato da pochi metri una oltima occasione, veniva marcato l'unico punto della giornata elio segnava, la vittoria ai torinesi. L'ala sinistra granata Amadesl centrava rapidamente. 11 tiro essendo piuttosto lungo, era Kreuzer che lo raccoglieva e lo passava a Martin III, il quale lo collocava magistralmente raso a terra nell'angolo sinistro della porta avversaria. 'Nel secondo tempo la cremonese retrocedeva Balestreri all'abituale posto di mediano, mentre Puerari I ne prendeva, la posizione. Còsi l'undici cremonése forni un miglior rendimento ed è solamente ad un errore di Bodini che mancò libero da pochi metri un punto sicuro che essa deve il mancato pareggio. Questo Sarebbe anzi avvenuto al O.o minuto se l'arbitro non avesse annullato un goal dei cremonesi per un « hands » di un fonvard grigio rosso. Da! canto 6uo il Torino molto deve all'abilità felina .del suo portiere se la sua rete non veniva violata. Un risultato pari sarebbe stato forse più consono all'andamento della partita. L'undici torinese ha rivelato di essere ancora lontano- dalle desiderabili condizioni di forma. La sola difesa ha soddisfatto, e accanto a Latella, Martin II ha figurato molto bene coi suoi rimandi precisi e possenti. La linea mediana de! granata non ha invece reso come era lecito attendersi e ciò specialmente nel primo tempo nel quale Ianni' fu ripetutamente battuto dall'avversario e nella posizione e nella velocità. Difettano sovratutto i mediani torinesi nell'opera difensiva, mentre recarono bastantemente ausilio all'attacco. Nel quale attacco Schoenfeld fu pressoché nullo — meno che nelle cariche irregolari — Kreuzer, fu ottimo palleggiatore ma poco veloce, mentre Calvi, Martin III, che retrocessero, al secondo tempo sulla linea di Janni e Amàdesi, cercarono di con eludere vantaggiosamente' l'offenslvav L'Undici cremòriese ebbe-anche fesso'nella difesa la sua forza e nella primi linea il tallone d'Achille. Anche oggi Ravani I, il piccolo e tarchiato terzino è stato l'anima della squadra. I mediani grigio-rossi e segnatamente Cassinelli hanno assolto degnamente il loro compito, mentre la linea degli avanti Bonzio e Rodino si merita elogi. I due undici furono manchevoli all'attacco e forti in difesa ; la bellezza del gioco non potè che grandemente scapitarne. Questo è purtroppo il male di cui soffro il foot-ball italiano, nel quale sono in molti a distruggere ma molto in pochi a saper creare 1 Genoa batte Brescia (2-0) Brescia, 13, mattino L'atteso incontro tra i campioni d'Italia ed il Brescia F. C. ha deluso l'imponente pubblico accorso ieri alla Stadium bresciano. Una serie di incidenti si è verificata durante la partita. 1 bresciani hanno gìuocato infatti nella ripresa con soli 10 uomini, per l'uscita dal campo del cenUo-half Frisoni sostituito da Horwart, ,e -con Belardi zoppicante per uno strappo muscolare. Ciò non ostante, fino al 25.o della ripresa gli azzurri hanno resistito. All'inizio della ripresa dominarono i cani pioni d'Italia, forti di una potente difesa, in cui brillarono Tellini e Burlando. La prima fila genoana ha riaffermato la velocità insuperabile di Neri, ma non ha mai mi nacciato seriamente e da vicino gli azzurri Il Biescia nel primo tempo più volte ha messo a repentaglio l'inviolabilità della rete avversaria con tiri di Bonardi, Horwart e Giuliani, segnando un goal senza che l"ftrbitro cogliesse l'attimo in cui II pallone ol terapassò la linea del goal. Nel secondo tempo Trivellini, ben sorretto dai terzini, parò tutto quanto potè parare, ma nulla po.tè al 2ó.o minuto, quando, su tiro di Moruzzi, Ratti II deviò in rete il pallone. Poco dopo Burlando, del Genoa, segnava il secondo punto con un magnifico e-potente tiro. Lr. sicurezza avversaria sgominò la reistenza bresciana e la partita perdette sulla fine di combattività e di azione, Reggiana batte Hellas (5-2) Reggio Emilia, 13 mattino, Tra il numerosissimo pubblico che assiste va alla partita c'era il signor Rangone commissario tecnico per la formazione della NoRionale venuto soprattutto per osservare Ler vratto che debutta mezza ala sinistra della forte .squadra veronese. Ha diretto con precisione Crivelli 3.o. Poco dopo l'inizio i reggiani che sono subito all'attacco segnano per merito di Po vir<flny. Verso la fine del primo • tempo Le' vratto per un errore della difesa avversaria pareggia, ma Baviera con un bel tiro riporta i reggiani in vantaggio. La ripresa vede il pareggio sempre per merito di Levratto. Ma un minuto dopo i granata concittadini segnano il terzo punto. E' nell'ultimo quarto d'ora che la superiorità dei vincitori diviene predominio assoluto ed in breve tempo tre palloni violano la rete helladina. La partita è stata accanita, decisa, veloce ed interessantissima. Un uomo in campo ha primeggiato con un' giuoco magnifico, preciso, ed è stato Powolny. Internazionale batte Spezia (5-2) Milane, 13 mattino. L'Internazionale non ha faticato soverchia mente per regolare l'animosa squadra degli aquilotti spezzini che attraversano una seria crisi di rinnovamento. Veramente non si può dire nemmeno Rie i milanesi si trovino completamente a punto; mentre la prima linea fila ottimamente sulla sinistra e bene sulla destra, non altrettanto si può dire dei mediani, ohe non sempre» sanno sorreggere colla dovuta continuità il gioco di attacco. L'estrema difesa, oggi, forse causa un incidente avvenuto a Casartelli, non ò stata molto salda ed ha lasciato l'animo dei supporterà in sospeso varie volte. Il match è stato notevolmente movimentato. Degli spezzini al rivelò incerta la difesa, buoni 1 mediani ed alquanto slegati gli avanti. I goals furono segnati nel seguente ordi ne: al 12' del primo tempo da Cevenini III su passaggio di Defendi, al 14' di Conti, con un cross fulmineo raso terra; nella ripresa da Alberti, per lo Spezia, al 13' per i neroazzurri di Bussicli, al 22' da Agliatis, ed al 35' da Defendi. Al 38' Romano segna il secondo punto per gli spezzini. Arbitro Armano della Juventus. ctbdtvadtmargtsapdlGslr Legnano e Pisa (O-O) Piacenza, 13, mattino. Per assistere ieri aU'lncontro di campio- nato Girone A, tra le due squadre di Pisa a di Legnano accorse un pubblico imponente. che gremiva il campo della società piacenina. Durante lo svolgimento della gara combattuta -fino all'estremo da ambo le parti, si distinse specialmente fin dall'inizio 11 poriere del Pisa, Bedini, che ha parato meravigliosamente gli shoots di RÒKken, centro avanti del Legnano, che è stato esso pure uno dei migliori giocatori della giornata. La parita è terminata nulla, ma in complesso il match vide in tutti i 90 minuti di gioco delle azioni serrate ed irruenti. Nella ripresa si è riscontrata uno leggera superorità del Legnano, ohe al 37.o e 40.o minuto ebbi il vanaggio di due tiri in cornee, ma senza risultato. La partita ha mantenuto desto Ano all'ultimo 11 più vivo interesse e fu assai applaudita. Arbitro energico fu 11 signor Moro di Sampierdarcna. Le squadre giocarono nele seguenti formazioni : Pisa (nero-azzurri) : Bedini; Vettori, Scotti, Giani, Colomari, Viale; Merciai, Corsetti, Moscardini, Artigiani, FavStl. Legnano (lilla): Cameronl; Colombo V, Alemandi; Rossi, Zsin, Gerola; Gallino, Olivieri, Rokken, Bottini, Torriani. Modena batte Casale (3-0) Modena, 13, mattina. La rinnovata squadra modenese ha ricevuo sul suo campo le casacche nero-stellate del Casale ed è riuscito a batterle per tre goal? a zero dopo una gara in cui la prima linea dei canarini riuscì ad. impressionare per la sua forza. Girone B Juventus batte Spati (2 a I) Quando Gambino segfiò il primo punto alle battute iniziali dell'incontro, parvo che la partita dovesse risolversi in una facile vittoria della Juventus. Quest'Impressione veniva confermata da un secondo punto segna, to dopo una ventina di minuti da un palo di bianco e neri rimasti in posizione di fuori giuco davanti .alla porta degli ospiti: l'arbitro annullava il punto. Ma quello che confermano maggiormente l'idea della superiorità torinese era un predominio di giuoco concreto e documentato da un maggior numero di attacchi. La Juventus marciò infatti in questo primo tempo in stile molto più efficace che negli incontri di allenamento. C'era nel giuoco torinese del brio, dello slancio, della velocità, ed una tendenza a tenere il giuoco aperto che convinceva. Sotto alla rete disgraziamente tutte le buone iniziative venivano a naufragare per indecisione, lentezza o mancanza di precisione. Ciononostante i torinesi avrebbero dovuto segnare ancora una volta quando un pallone proveniente dalla destra colpì fortemente la sbarra trasversale della porta di Puglioli, rimbalzando a terra per venire infine respinto, col pugno dal portiere ferrarese. In complesso, per quanto non si potessero tessere soverchie lodi, si poteva dire che quella della Juventus era stata una buona prima meta-tempo. L'impressione favorevole non doveva però confermarsi alla ripresa. Pochi minuti dalla ripresa del giuoco erano passati, quando lo Spai riusciva a pareggiare. Il vero responsabile del punto del pareggio era Povero, l'ala sinistra: chi segnava era invece Assarotti, l'ala destra. Sfuggito alla sorveglianza, invero non troppo attenta di Bigatto, Povero centrava un magnifico pallone a pochi metri- dalla porta juventina: Assarotti arrestava collo stomaco, ed infilava di precisione l'angolo destro della rete malgrado un bel tentativo di difesa dl.Combi. Da questo momento il giuoco si scompose, nel senso che la sola delle due unità che giuocàva con una idea di ordine, si disunì. La Juventus reagì infatti in modo moralmente lodevole, ma tècnicamente molto confusionario. C'era nei giuocatori l'ardente de-» siderio di rispondere, allo smacco e di chiudere con una vittori» il primo incontro di campionato, ma non c'era ordine, calma, e calcolo nell'esecuzione di questo bel principio. Il giuoco perdette ogni carattere di bellezza. Non rimase preserite che l'interesse per il risultato, che minacciava di essere almeno parzialmente, negativo per la squadra che si dimostrava la meno deficiente in campo. Precisamente come nel caso di dortienica scorsa sul campo del Torino. E come allora la squadra migliore doveva arrivare a rimettere le cose a posto prima della fine. Chi doveva raggiungere questa logica « normalizzazione Aera Viola che a meno di un quarto d'ora dafla fine poneva il tocco finale ad una serie di combinazioni belle e veloci ma un po' piene di orgasmo, infllando di precisione un angolo-della rete. Viola stesso doveva poi trovare un avversario nel palo della porta che respingeva un suo viro da breve distanza. E cosi giungeva la fine senza infamia e senza lode. La due squadre si allinearono nella formazione seguente: Spai: Puglioli; Fellsl e Vercelli; Prati I, Sgurli, Manfredini; Vassarotti, Musi, Preti, Bauchero e Povero. Juventus : Cambi ; Rosetta e Bruna ; Bigatto, Monticene e Barale ; Grabbi, Munerati, Pastore, Viola e Cambino. Arbitro Ferro di Milano. Nel secondo tempo Munerati dovette assentarsi per parecchi minuti a causa di un colpo ricevuto in viso. Malgrado la concorrenza di altri avvenimenti sportivi in città il pubblico convenuto sul bel campo della Juventus era abbastanza numeroso. La prova fornita ieri dalla Juventus va definita come migliore di quelle delle gaTe di allenamento, in quanto si riferisce al primo tempo. La ripresa fu, da ambe le parti, troppo confusionaria per esser presa come un indice del vero valore delle squadre. Combi.fu ieri l'uomo classico e sicuro di sè stesso che ebbiino campo di apprezzare nella scorsa stagione. Viceversa i due terzini non furono all'altezza della loro fama. Rosetta è fresco di malattia, e finisce, con tanti spostamenti, per sentirsi nuovo ad un posto a lui solito. Ma raramente è dato di vedere un terzino della consistenza e regolarità di Bruna in una giornata cosi incerta. Del mediani il migliore fu di gran lunga Monticone, che diede chiari accenni di quella forma di cui aveva dato sprazzi nello scorso anno. Viola, passato all'attacco, si mostrò buon distributore. Ma la linea d'attacco ò strana e lascia perplessi. L'unico uomo che ha un'idea della finltura del lavoro con quei tiri che, per essere improvvisi, sono i soli efficaci, è Pastore, ma tre tentativi suoi su quattro vanno a finire vari metri in alto od a lato. Le avanzate si imperniano di preferenza su Grabbi. Ora la diminutiva ala destra è veloce, intraprendente e coraggiosa. Ma ha sviluppato la tendenza a non centrare se non ha battuto l'ultimo degli avversari che gli si è parato davanti. Quando è libero, cerca l'opposizione. Potendo fare il facile fa il difficile. Di modo che raramente il suo centro non viene effettuato in condizioni di difficoltà, e più raramente ancora esso trova i compagni del centro liberi e in grado di "usufruirne. La miglior politica per un giuocatore di ala, è quella di cercar di battere un avversario solo, e di centrare quando il terzino è in corea, e tanto compromesso da aver lasciato gli uomini del centro e non raggiunto ancora quello d'estrema. «"» Lo Spai non * variato gran che dalla scorsa stagione. Questa squadra emiliana, in cui si parla piemontese senza economia, è essenzialmente incerta per la mancanza di una linea di mezzo. La difesa è salda e l'attacco ha dei palleggiatori, die sebbene facciano l'effetto di caracollare un po' troppo coreograficamente, sono ben all'altezza della nostra prima categoria attuale. Ma il corpo non regge per la mancanza della spina dorsale: s'accascia per l'inefficacia della linea mediana. Questa almeno l'impressione sulla gara di ieri. Vittorio Pozzo. ososs0ipgchcvtdgEv1tesrmvtscGsslprmtsmpetnmn1rtept