Nell'ambiente dell'"irreperibile"

Nell'ambiente dell'"irreperibile" Nell'ambiente dell'"irreperibile" Molinella piena di forza pubblica ma àncbe di fascisti — La campagna deserta - Le spigolatrici bloccate dalla paura — L'arresto del Comitato Confederale e il fiero manifesto dei successori — Particolari non chiariti sulla mancata spedizione - Tentativo fascista fallito di liberare i detenuti? (Dal nostro inviato speciale) vtrarnenio MOLINELLA, 10, notte. Se la commedia giuocata da Augusto Regazzi non avesse un triste, anzi un tragico sfondo, costituirebbe una delle burle più amene giuocatc alla maestà della Giustizia, dagli antichi raffigurata nell'Olimpo — come tutti sappiamo — sotto la forma di una Dea colla spada bitagliente e la bilancia, ed ora rappresentata in terra dall'on. Oviglio, bolognese. Qui a Molinella straordinarie forze di pubblica sicurezza sono state concentrate; ma d'altra parte c'è pure un evidente c'oncendi fascisti. Camion di carabinieri giungono ad ogni ora ; ma pattuglie e squadre di militi percorrono le strade di campagna, sostano nei crocevia, sorvegliamo i' cascinali. Qualche gruppo di contadine oggi si è avviato per spigolare, ma poi è ritornato sollecitamente. 11 bisogno spinge quelle disgraziate; la paura le fa ritornare e le fa rlntanare nelle loro casupole. Catturarti]. In... seduta Se il centro di Molinella offre un movimento eccezionale, la campagna però è deserta e squallida. Sembra sotto un incubo. Sono stati fatti arresti da una parte e dall'altra. St dice che un manipolo di fascisti abbia tentato d'impedire che due dei loro fossero tradotti oggi a Bologna in camion. Si aggiunge, anzi, che i fascisti avevano tentato di liberare lungo la strada 1 detenuti, senza riuscirvi. La forza pubblica sorveglia i passanti e li perquisisce. Nella riunione dei fascisti, tenuta come sapete ieri sera a Molinella, presenti molti squadristi giunti da zone che nulla hanno a che vedere con là situazione di Molinella, hanno fatto la loro improvvisa apparizione alcuni dei catturandl ricercati nella mattinata,- come Dario Donati e Adolfo Donati. Il Donati Dario, mentre nel mattino si allontanava per l'arrivo dei camion comandati dal vice-questore di Bologna, passando per il cantiere della Bonifica di Argenta, incontrò un sorvegliante e gli disse che fra pochi giorni i suoi compagni avrebbero rotto le ossa a tutti i confederali. Si ha già un primo elenco dei 16 arrestati confederali già tradotti a Bologna a San Giovanni in Monte, ma non è dato sapere sotto quale titolo sia avvenuto il loro arresto. Quasi certamente si tratterà di arresto per misure di P. S. L'arrivo di. un altro gruppo di arrestati è annunciato per domattina, puro a San Giovanni in Monte. Come al tempo'delle congiure Gli arresti avvenuti ieri nel dampo fascista hanno destato rumore e circola la voce che I fascisti abbiano inviato un telegramma al ministro Oviglio, imponendogli di dimettersi. in seguito agli ultimi arresti di confederali, la segreteria dell'organizzazione confederale ha proceduto a chiamare In funzione un secondo Comitato, già preparato in precedenza, per non interrompere la sua silenziosa, pacifica ma recisa opposizione all'attuale stato di cose. Detto Comitato ha diramato al compagni il seguente comunicato : « Confederali! Il vostro Comitato comunale è stato arrestato. Noi, precedentemente autorizzati, prendiamo il suo posto. Altri compagni sono già pronti a sostituirci in caso che anche noi fossimo catturali. La nostra organizzazione non perderà inai la direzione e la guida : fino a che ci sarà un socio vi sarà un dirigente. Forti del nostro buon diritto, continuiamo la santa battaglia per la riconquista della libertà di organizzazione. Se non ci spaventarono nè la tortura nè la fame, nè il carcere di questi ultimi tre anni, nemmeno i soprusi d'oggi ci possono impressionare. Calma e serenità! il Giuramento solenne del marzo '21 di « non fare e non accettare provocazioni «, deve essere mantenuto fino a vittoria conscquila. La verità e la giustizia non possono essere continuamente soffocate dalla violenza e dai soprusi — Il nuovo Comitato ». La riunione è stata tenuta In mia località isolata e ignota. Il comunicato è stato diramato misteriosamente. Pare, come in un sogno penoso, di essere ritornati al tempi delle sette e delle congiure. Le file sconvolte dal turbine vengono ricomposte immedlamentc da nuovi elementi, l caduti non sono senza successori. La. violenza, la stolta violenza che non risolvè e non serve accomuna nel segreto gli spiriti e crea, anche da opposte rive, correnti di rispetto e di simpatia. Questa è la situazione odierna di Molinella, a pochi chilometri da Bologna dove — passandovi ieri per venir qui — ho ritrovato un ambiente, per usare un gentile eufemismo, piuttosto difficile. Il giornalista che capita nella ciittàtdelle due Torri, inviato straordinario del suo foglio, deve brancolare in traccia di informatori misericordiosi. Le autorità sono mute, arcimute, per dovere di ufficio. La popolazione è anch'essa muta per misura elementare di prudenza. Anzi, c'è una prudenza che tiene cucite le bocche. Nei caffè, nel teatri, in pubblico, è meglio parlare del Nerone e della vendemmia. Alle volte basta una frase, un giudizio, male espresso, per originare una disputa, un improvviso risentimento, per arrivare dalle parole alle mani ed al piedi... Le funzioni più semplici assumono talvolta l'apparenza di un gesto ardimentoso. Comprare, ad esempio, in piazza Nettuno ad in piazza Re Enzo, uno di quei giornali che non seguono la corrente attuale, c'è la probabilità di ritirare il foglio ed una bastonata: il foglio per quattro soldi e la bastonata come supplemento gratuito. Il mandato di cattura rimasto sulla carta In un ambiente tale, Augusto Regazzi, ras d'importanza secondaria sino al giorni it; cut ..fu spiccato il famoso mandato di cattura, ha potuto lanciarsi tra i personaggi di primo piano in questa cinematografia petroniana di gente arrivata attraverso le vie del fascismo. La notorietà di questo Augusto Regazzi è salita rapida, In forza del mandato di cattura (in data, è bene ricordarlo, 15 settembre 1923) ; in forza per modo di dire, perchè quel mandato non trovò mai la forza bastante a farlo divenire eseguibile... Ecco, per la storia, il testo di questo ineseguito mandato di cattura: « Noi, avv. De Filippo Antenore, giudice istruttore, visti gli atti del procedimento e le conclusioni del Pubblico Ministero, a tenore degli articoli 312 e segg. del Codice di Procedura Penale, ordiniamo la cattura, di: 1. Regazzi Augusto di Luigi e di Zocchl Caterina, di anni 36. da Baricella, agricoltore ; 2.. Furiant Francesco del fu Filippo, d'anni 25, da Molinella: 3. Bue-chi Domenico, di anni 54, nato a Monselice e residente a Marmorata (Molinella) ; 4. Maiani Viviano detto « Bertuccon », di Alessio, d'anni 23. nato a Torino residente a Molinella ; 5. Zuccheri Carlo di Marcello, di 18 anni, da Molinella, imputati : 1. Regazzi Augusto, di omicidio volontario premeditato in persona di Marani Pietro, mediante un colpo di fucile (art. 374 e 376 secondo capoverso) ; 2. tutti gli altri, di correità per cooperazione immediata nell'omicidio di cui abbiamo detto prima (art 374 e 376 n. 2 a pagina 63 del Codice Penale^ ; 3. tutti: u) di correità in lesioni premeditato in persona di Marani Pietro, con conseguenze di malattia per giorni 9; Biavati Adelmo, con conseguenza di malattia per giorni 23; Baldi Vittorio, con conseguenza di malattia per giorni 4; Zuccheri Arcangelo, con conseguenza di malattia per giorni 22; Mainardi Gaetano, con conseguenza di pericolo di vita e malattia per oltre venti giorni (art. 63 e 362, prima parte, n. 1; art. 333 e 366. capoverso n. 2, del Codice Penale) ; 6) di violenza privata in danno di Marani Pietro. Alfonso, Augusto e Filippo, di Simoncini Maria, Cavallini Enrica, Maria e Dina Ossanna in Marani, e di Maria Filomena, compiuta in riunione fra di loro, mediante minacce con armi ma 6enza conseguire l'intento (art. 154 capov. l.o sanzione) ; e) di danneggiamenti alla casa dei Marani predetti, con violenza verso di essi ed in riunione fra di loro (art. 424 capoverso n. 2 e 425 Codice Penale) ; dì di porto d'arma abusivo di fucile e di rivoltella e di omessa denuncia all'autorità di P. S. delle armi stesse (art. 464 parte prima n. 1 Codice Penale.e leggi sulle concessioni governative in relazione con le relative tabelle; articolo l.o e i R. Decreto 3 agosto 1919, n. 1370). « 11 Maiani Viviano anche di violenza privata in danno della Cavallini Enrica In Marani, a mano armata ili bustone e conseguendo l'intento [ari. 154 capoverso 2 sanzione Còdice Penale). Reati tutti commessi in Marmorata di Molinella il 9 agosto 1923. <i A tale efretto richiediamo a tutti gli ufft r-i.ili ed agenti della polizia giudiziaria e della frrrza pubblica di condurli nelle locali carceri giudiziarie uniformandosi alle prescrizioni di legge. Bologna, 14 settembre 1923. i II giudice Istruttore : F.to De Filippo - Il cancelliere : F.to Caldlero ». Schieramento... strategico La spedizione della polizia venne organizzata in grande stile soltanto l'altra notte, giovedì, con l'arrivo di camion pieni zeppi di carabinieri nel feudo di Molinella. La spedizione era al comando dello stesso vicequestore Lauda dio — non abbastanza lodato Dio in quel momento — e da alcuni commissari. Le forze vennero schierate strategicamente e .questa volta si capi che si faceva sul 6erlo. Ma lui — e non lui solo —■ non s'è lasciato prendere. Com'è noto, il mandato di cattura 15 settembre 1923 riguardava, oltre il Regazzi. anche altri 4 suoi complici, tutti residenti a Molinella. Dal 15 settembre dell'anno scorso dove avevano vissuto questi cinque catturandl T Nei boschi della Sila? Semplicemente tra Bologna e Molinella, tra il caffè San Pietro e la sede del Fascio, tra ìa Questura, la Prefettura ed il Consiglio provinciale. Maggiore volontà di farsi arrestare mi pare che il bravo Regazzi non avrebbe potuto dimostrare! Cosicché, quando i suol compagni di Bologna videro frustrati tutti gli sforzi di lui per farsi ammanettare, un mese fa, visto che -rimaneva sempre libero, lo nominarono membro del Direttorio fascista. Finalmente arriva il dies trae, e l'esito della notturna spedizione è noto ai lettori della Stampa. Tre del cinque colpiti dal mandato di cattura furono effettivamente arrestati, cioè: Bucchl, Zuccheri e Maiani; mentre il Forlani ed il Regazzi — preavvertiti, sembra, da un misericordioso telegramma spedito da Bologna — non si fecero naturalmente trovare In casa... Il Bacchi, nel frangente, è rimasto ferito da un colpo di moschetto e fu arrestato col padre. Come si 6ia svolta questa spedizione contro il Regazzi ed i suoi compagni non è ben precisato. Da alcuni si assicura che sia stata movimentata ed anche ostacolata, e l'enorme apparato di forza farebbe supporre che una certa resistenza fosse prevista dalle autorità. Ma l'autorità dichiara invece che si svolse nel modo più normale e che il colpo di moschetto fu fortuito, partito da un carabiniere caduto a terra. Da mediatore a omicida Augusto Regazzi, uomo che 6i è posto sopra la legge, non proviene dai partiti sovversivi, come tanti altri suoi compagni d'Imprese. Era un piccolo commerciante di for^jgi. Qualche armo fa si industriava a fare il mediatore, come tutti in queste campagne emiliane, pur essendo un piccolo affittuario di Molinella. Stentava insomma a vivere. Dal cozzo dell'immediato doipo-guerra, tra il proletariato da una parte ed i latifondisti dall'altra, egli rappresentò la parte proverbiale 'del vaso di coccio tra i vasi di ferro. Un giorno gli fu imposta una taglia dalla Lega socialista, e da quel giorno, come Annibale, non ebbe requie se non cercando compagni con cui allearsi contro i suoi avversari. Venne il fascismo. E' da immaginarsi se non al iscrisse subito nelle prime file. Non badò a niente, nè a metodi, nò a leggi; non guardò neppure in faccia a molti dei suoi nuovi al-, leati, che erano, in un tempo non remoto 1 suoi nemici. Dal 1922 sino a ieri, è stato presente in ogni manifestazione: indomito, coraggioso sicuro di sè. La sua attività è stata molteplice •■ c'è chi giura che abbia esorbitato dal campo politico ed abbia talvolta scambiato bersaglio. Insomma, si sussurrano molte cose al lui. Uno dei più attivi e fervidi compagni di ■ spedizioni punitive » sarebbe un certo M, che in tre anni avrebbe bastonato venti persone, tra le quali due ex-ufficiali. Un vero record! Era un ex-disertore ed ai suoi tempi lu comunista ; ma i comunisti adesso non lo vogliono come ex-compagno ed affermano che allora si spacciava semplicemente coma comunista, ma non era inquadrato nei ranghi. Adesso è invece un regolare del nuovo partito. L'attività del Regazzi, adunque, è stata complessa, ma il mandato di cattura Ineseguito gli venne spiccilo per omicidio eoa. sumato a Molinella nella persona di un p* vero diavolo affittuario (badate, lettore, affittuario come era stato Ini), cerio Pietro Mai '