Quesiti del "Mondo" a tre ministri

Quesiti del "Mondo" a tre ministriLa situazione a MoJinella Quesiti del "Mondo" a tre ministri Roma, ti. notte Ogei il Mondo pone in rilievo in una lunga corrispondenza da Piacenza l'inalidita gravità dell'assassinio del Lertua, ma il giornale di opposizione si occupa specialmente del caso di Molinella. A questo proposito è stata assai notata una corrispondenza al Messaaaero, cri attribuita ad un amico dei più intimi del Guardasigilli. La corrispondenza è una intervista con un alto personaggio bolognese, la quale scagiona l'on. Oviglio da ogni responsabilità nel caso Begazzi, atribuendo ogni colpa all'autorità politica. il Miìiido sottolinea la gravità di queste affermazioni prospettale dal giornale ministeriale ilei mattino. « Oggi siamo di fronte ad un fatto nuovo, un primo, sebbene dissimulato, tentativo di difesa del ministro della giustizia che si risolve in una denunzia di responsabilità del ministero dell'interno. Povera, disgrazia!issima difesa, la quale non ci spiega perchè l'ori. Oviglio abbia aderito alle onoranze tributate al Begazzi e che offre delle enormità morali rome l'ammissione della possibilità, sia pure ipotetica, da parte di un Guardasigilli di non raro emettere mandati di cattura, ammissione che potrebbe essere anche un'ombra di confessione. « Ma a parto il valore della difesa, 6ta il fatto che per difendere Oviglio si accusa Fcdorzonl. Siamo allo scandalo di un palleggiamento semi-pubblico di responsabilità gravissime fra due membri del gabinetto fascista.. Ora. tralasciando lo responsabilità del guardasigilli, dobbiamo riconoscere che la denunzia contro l'autorità di P. S. e le autorità competenti è impressionante. Tale denuncia non può lasciare il tempo che ha trovato. L'on. Federzoni è tenuto, non solo come ministro, o come uomo politico, ma come semplice galantuomo, a pai-lare, Il cinico silenzio che ha protetto sinora la vergogna di Molinella deve cessare. « L'on. Federzoni ha posto la sua firma sotlo il sistema del delitto di Stato, o la sua azione — sull'indirizzo della quale si ebbero promettenti indicazioni nella circolare ai prefetti che ordinava il ripristino dell'autorità dello Stato per tutti i cittadini — trova contrasti insuperabili in qualche suo vicino e .sintomaticamente tacito collaboratore? « Rivolgiamo infine un appello al ministri liberali Casnti e Sarrocchi affinchè vogliano chiarire la loro posizione nei riguardi dell'impunità concessa dal Governo ai criminali di Molinella. Qui non si tratta di destrismo o di sinistrismo, del Congresso di Livorno. Qui si tratta di sapere se e6si hanno inteso di dare la loro adesione all'abolizione del Codice Penale c della legge di P. S. nei confronti del delinquenti fascisti ». A questo riguardo il giornale fa seguire altri particolari 6tii fatti di Molinella. A proposito degli incidenti della spigolatura, il Mrindo scrive: « L'otto mattina, le spigolatrici si avviarono nella tenuta Talon in quel di Marmorata dove trovarono altre donne giunte da Ferrara, o iscritte al sindacato già intente a spigolare. Ma, da un vicino nascondiglio una squadra armata spiava le loro mosse ed appena si accinsero al lavoro esse furono colpite con clave e pugni vibrati tenendo in mano 'grossi sassi. Le disgraziate vennero atterrate, calpestate e coperte dì nero fumo, mentre i militi puntavano sulle vittime i moschetti per impedire che si rialzassero. 11 brigadiere di Marmorata, sopravvenuto In quel momento minacciava di ammazzarle tutte! Tutte grondavano sangue ed alcune dovettero essere portate all'ambulatorio medico dove il dottor Bragaglia giudicò: Villani Lina, guaribile in otto giorni, ferita da calci, pugni, con sassi dai fascisti Bal'lardinl Enzo e Corazza Alfredo; Vitali Desolina, guaribile in dieci giorni, ferita alla testa ed all'occhio destro dagli stessi fascisti; Lazzari Dina, ferita alla testa dal fascista Ballardini; Bellacqua Corinna, ferita alla testa ed alle gambe dai fascisti Ballardlni e Corazza. « Furono bastonate a. sangue Mattarelli Virginia, la moglie di quel Mattarelli, calzolaio che fu trovato appiccato dopo ripetuti assalti alla sua bottega, e Pellicuori Filomena. Qualche ora dopo il misfatto, l'operaio Bevilacqua, che trasportava sul suo carretto d«e delle donne ferite, attraversando l'abitato di MarmoTata fu fatto segno a minacele da parte di una squadra di azione che si era radunata all'osteria « Cervellata », e venne persino minacciato di morte per un'opera pietosa ritenuta doverosa in tutti i paesi civili. Le altre donne si recarono alla caserma per la denunzia, ma il tenente dei carabinieri ed il commissario di P. S. e lo stesso Regazzi, giunto da Molinella, consigliarono le donne a desistere dalla denunzia. La squadra che ha maltrattato le donne aveva alla testa Ballardinl. Corazza, Tozzi, corniti da mandato di cattura per l'assassinio del colono Marani; Tozzi Angelo, Sarti Enzo, Dullini, Marietti. Successive notizie ci segnalano gravità delle ferite della 6nIgolatrice Vitali Desolina. Inutile dire che il sottosegretario agli Interni, on. Grandi, è settimanalmente infor mnto ner filo e per segno dell'offensiva con dotta dai suoi conterranei, coi quali percor re osmi domenica la provincia di Bologna » Il Portolo dal canto suo informa che la Federazione tra le Associazioni del clero ha inviato nìVUnitti Cattolica ili Firenze una lunga comunicazione del suo vire-prPsidnnte mons. Orlandi circa una inaudita storia di sopraffazioni di cui è stalo vittima il sacerdote Antonio Locantore. —