Il conflitto tra liberali e laburisti e le elezioni inglesi

Il conflitto tra liberali e laburisti e le elezioni inglesiIl conflitto tra liberali e laburisti e le elezioni inglesi (Servizio speciale della « Stampa ») Londra, 6 mattino. Sono di un estremo .interesse ]e informazioni comparso ieri nella stampa conservatrice domenicale intorno alla crisi*) politica. Questi giornali sono tutti d'ac-1 cordo nell'asserire che MacDonald ed a suoi principali collaboratori sono fermamente decisi a scatenare le elezioni gene- Sull'ordine del giorno Simon n « Sunday Espress » pretende ad esempio che l'ordine del giorno dell'on. Simon, presentato a nome del gruppo liberale e chiedente l'inchiesta parlamentare sull'incidente Hosting non si prestava affatto ad apparire come implicante un voto di sfiducia, ma il governo e specialmente MacDonald, stanchi ed esasperati di aver sospeso sul capo in perpetuità la spada di Damocle di un voto contrario liberale, si ostinano ad interpretare la mozione liberale come un voto di sfiducia. 1 laburisti, ritengono infatti che le elezioni generali indette a tamburo battente prima che l'inyerno faccia sentire i suoi effetti sulle masse dei disoccupati aumentando i malcontenti e allargandone i ranghi, porterebbero un enorme vantaggio al partito attualmente al potere. Inóltre, le elezioni indette in seguito ad un voto di sfiducia della Camera su un atto certamente meditato, ma non eccezionalmente grave, del procuratore generale, creerebbero con molta probabilità una scissione nei ranghi liberali, a tutto vantaggio o dei conservatori 0 dei laburisti. I liberali riconoscono che la situazione di Asquith corno quella dell'on. Simon, nei loro collegi elettorali, è tutt'altro che sicura, come del resto quella di alcune eminenti personalità liberali contro le quali il partito laburista avanzerà i suoi migliori campioni al momento della battaglia. In altre parole, secondo 1 giornali conservatori la lotta futura non sarebbe tanto fra conservatori e laburisti, quanto fra liberali e laburisti. Il « Sunday Times » cosi deiinisce le •vedute del laburismo per ciò che riguarda al partilo liberale. « I laburisti ritengono che, essendo stati messi al potere dai liberali, questi avevano il dovere di dare loro una qualche « chance » di governare, invece di far sorgere di continuo minaccio di crisi. I laburisti comprendono la politica di Baldwin. Essi possono anche scorgere la logica nell'opposizione di Churchill perchè questi era sempre stato contrario alla consegna dei potere ai laburisti. Ciò che intriga ed esaspera invece i laburisti, sono i liberali ». Baltiwiji o Asquith Il suddetto giornale si "attarda ad esaminare la probabilità di un governo Baldwin od Asquith, risaltante dalle eventuali dimissioni di MacDccnald e, contrariamente alle speranze del. « Daily Express » e dei giornali ebe gli fapwio seguito, il « Sunday Times » è convinto che, nel caso in cui il Re non acconsentisse a sciogliere la Camera e facesse appello a Baldwin, quest'ultimo rifiuterebbe, preferendo correre il rischio di nuove «lezioni. D'altronde il giornale con molto, ragione crede che il Re non rifiuterà la domanda di MacDonald anche perchè un governo Baldwin-Asquith non riuscirebbe a itisolvere la situazione, che le elezioni soltanto potranno modificare. Editorialmente', il giornale sostiene la ineluttabilità di queste elezioni, e si augura che esse siano indette senza il minimo indugio, onde non intralciare il lento ma visibile rinascere delle attività economiche del paese. Della stessa opinione è nell'« Observer » 10 scrittore Garvin, ili quale, in un lungo articolo sulla situazietne politica, afferma che Asquith non poterà farsi illusioni sul senso e la portala dell'ordine del giorno votato dalla riunione del gruppo parlamentare liberale. La mozione sul trattato è, secondo Garvin, rediatta in termini tali da rendere qualsiasi etecomodamento dell'ultima ora impossibile, a meno che il partito liberale, preso da paura, innanzi alla inevitabile catastrofe che lo attende alle urne, torni indietro. Ma non si crede che esso oserà subire ima così inaudita umiliazione : « Ormai il dado è gettato, e i laburisti non solo intendono raccogliere la sfida, ma vogliono una battaglia a fondò, nella quale i liberali, Asquith compreso, erano e sono tutt'altro che preparali ». MacDonald, dice l'cc Observer », non è un uomo aggressivo, ma se si sente realmente attaccare sa difendersi con accanimento feroce : « Ora egli intende battersi ». Asquitli intende realmente spingere le cose fino a questo punto? Garvin crede, non in base a fatti manifesti e inoppugnabili, ma per suo convincimento, che i liberali dovevano conoscere a fondo lo stato d'animo di MacDonald e del suo partito. « Non si tratta di persone inesperte — dice Garvin parlando dei liberali, — essi costituiscono uno dei più abili gruppi di politici dello Stato. Di guisa che, il trattato anglo-russo ed il rimangiato processo contro l'organo comunista non sono che piccoli o vani pretesti scelti da Asquith per buttare a mare 11 Governo di MacDonald. A questo scopo egli redasse la mozione sul trattato anglorusso in modo tale da escludere la possibilità di un compromesso. Non vi è più modo di ritirala, Asquith ed il suo partito saranno uccisi dal ridicolo se, all'ultimo momento, dimostrassero di parlare in un modo e votare in un altro. Non vi è ormai che una via di uscita: le elezioni ». ' Anche l'Obscrver le augura rapidissime. Un interregno sarebbe dannoso, dice il giornale, all'influenza inglese all'estero, alla funzione governativa all'interno del paese e agli interessi economici della nazione. Mon procrastinare la battaglia A complemento di questo riassunto di giudizi dei giornali domenicali, va citato quanto scriveva ieri il collaboratore parlamentare del Daily Telegraph. Egli afferma che MacDonald è ormai giuntò alla decisione di non procrastinare la battaglia, di non subire una sconfitta alla ripresa ordinaria dei lavori parlamentari, quando cioè si inizierà verso la fine di ottobre il grande dibattito sul trattato anglo-russo. Secondo l'informatore del Daily Telegraph, MacDonald, partendo per Chequers dopo aver avuto un lungo colloquio con alcuni fra i suoi, avrebbe stabilito che il Governo ingaggerà la battaglia mercoledì venturo, durante il dibattito sulla mozione di sfiducia per l'operato del procuratore generale e che, nel caso in cui la mozione fosse approvata, avrebbe senz'altro chiesto al Sovrano lo scioglimento della Camera. A conferma di queste intenzioni del premier il Daily Telegraph dice di conoscere alcune dichiarazioni che MacDonald ebbe a fare venerdì a Chequers ad un giornale di provincia. «Mi dispiace, avrebba detto MacDonald, the .gli interessi nazionali vengano sacrificati alia tattica del partito, e che gli affari del paese siano condotti ad una sosta, mentre i conservatori ed i liberali stanno complottando per rovesciare il Governo per una questione secondaria. Un Comitato d'inchiesta al quale desidererei appellarmi non è quello di 10 membri, come propone la mozione dei liberali, ma 6 quello dei 20 milioni di elettori. Creando uno stato di cose che nessun Governo potrebbe accettare, i conservatori e i liberali tolgono al Governo l'autorità e l'energia necessaria per condurre gli affari dela nazione all'interno e all'estero, lo porano alle elezioni, lo obbligano od abbandonare la sua posizione, mentre, secondo me, motivi patriottici dovrebbero indurli a mantenere lo statu quo. Sopra i grandi problemi politici, quello russo, quello di Ginevra e qualsiasi altro che essi desiderino sollevare, siamo pronti ad accettare a loro sfida ». Previsioni Il leader della Camera, on. Clynes, a sua volta si esprime in termini minacciosi. Anch'egli ha preannunciata la battaglia imminente, ed ha aggiunto : « Quei eaders politici che ebbero ad inghiottire tutte le loro grosse parole sulla Francia e sulla Germania, avranno fra poco da inghiottire anche quelle che hanno detto sulla Russia ». Un altro ministro, l'onorevole Wealley, in un discorso pronunciato a Birmingham presaci pure la lotta per questa settimana. Affermò che le elezioni mminenti saranno di importanza storica, e terminò asserendo che se il gruppo laburista si fosse rivolto olla Camera non per chiedere un prestito alla Russia bensì per chiedere l'autorizzazione di spendere 50 milioni di sterline per schiacciare definitivamente la Russia, i conservatori ed i liberali sarebbero stati d'accordo, e non vi sarebbero ora le elezioni generali alle viste. ~il

Luoghi citati: Birmingham, Chequers, Francia, Germania, Ginevra, Londra, Russia