Malumore a Londra per l'andamento dei lavori Ginevrini

Malumore a Londra per l'andamento dei lavori Ginevrini Malumore a Londra per l'andamento dei lavori Ginevrini (Servizio spoetalo della « Stampa ») LcnUrn, 0, notte. Tre sensazioni prevalgono in questo mo-: mento a Londra sui lenti lavori di Ginevra' sull'arbitrato e le sanzioni. La prima, per èsser chiari celie laggiù lord Parmdov iienderson, Boncòur stanila combinando dei pasticci. Le simpatie inglesi sono per Schanzer e Scià-loia che intervengono per impedire o al teniture i pasticci suddetti. La seconda sensazione è clic questi pa- j sticci nella loro estrema analisi risulte-] ranno abbastanza innocui e nello stesso tempo potranno recare fastidi all'In gh.il-, terra, la quale potrebbe trovarsi sospinta, senza volerlo, in una situazione falsa e venire poscia accusata di tirarsi indie-;! tro. La terza sensazione è che MacDonald , dovrebbe delucidare al più presto l'opera dei suoi agenti a Ginevra e dissipare le nebbie create dai loro tira-molla; esporre ,netto il pensiero del Governo sugli im- pegni navali o militari che l'Inghilterra. può o non può assumere in nome di una mezza Lega, come quella, di oggi, v . • ? , il „ „,,°,„i.A .,.„, INon vi è realmente alcuna ansietà. vewie propria. Vi sono soltanto delle esprcs- 8iom verbali di ansietà che è giuocoforza ogni tanto raccogliere. Si parla.continua-mente e vanamente di elezioni generali. Perciò l'ansietà desolante delle gazzette per ogni e qualsiasi atto attribuibile al Governo. Ma la gente, a ragione o a tortu ,. non prende sul serio Ginevra e in questi giorni non si preoccupa affatto di ciò eh"essa sta combinando. Il Times scrivevi io i-a ieri che il sinedrio ginevrino è fuori della realtà, staccato dal mondo, ignaro dei fatti circostanti. Qualche fanatico, nei messaggi ginevrini, cerca di rintuzzarlo tacciandolo di reazionario e facendo il panegirico di lord Parmoor, di Henderson e compagni. Il guaio è che il Times nelle sue constatazioni è fiancheggiato da organi insospettabili come il Manchester Guardian e la Westminstcr Gazclte. Per altro l'ansietà vera e propria non esiste. Si desidera certamente di conoscere con molta esattezza le direttivo dei delegati inglesi a Ginevra e il pensiero governativo al riguardo. Certo, varie volte lord Parmoor ed Henderson hanno mutato parere a parole. « E' forse inutile — osserva il Manchester Guardian — attendere una chiara e coerente esposizione della politica inglese dai delegati a Ginevra. Non ò eccessivo quindi chiederla a MacDonald. Può parsi che le nostre obbiezioni si muovano sopra direttive chiaramente stabilite e tracciate in anticipò. Saremmo lieti di esserne convinti. Può darsi che il nostro Governo abbia dej criteri precisi intorno alle obbligazioni pratiche che esso viene assumendo e che è disposto ad assumere. La incoerenza e la debolezza di propositi danneggiano non solo il Governo di fronte al paese, ma il credito dell'Inghilterra all'estero ». i II giornale che parla così non è di quelli che in nessun caso vuole ammettere la sovranità di un ente internazionale sopra alcuna parte della forza nazionale inglese. Il Manchester Guardian oggi si esprime su per giù come i fogli dell'altra specie per la semplice ragione che anche essi sono convinti che a Ginevra si fanno dei pasticci.. La convinzione infatti ò praticamente generale. La più lusinghiera interpretazione finora uscita della condotta nebulosa, contraddittoria e tortuosa di lord Parmoor e di Henderson a Ginevra è che essi mirano soltanto ad inzuccherare l'atmosfera in favore della futura Conferenza del disarmo. .Intanto il prossimo proto collo dl Ginevra rimarrà puramente acca- demico finché la Conferenza dell'anno ven- turo non solo avrà stipulato l'accordo con- creto, ma lo avrà per giunta mandalo ad effetto. Che male vi è, nell'intervallo, di vellicare un tantino Parigi e Praga per tenerli buoni? Niente da perdere e tutto da guadagna™. Senonchfe il metodo non è nè bello, nò davvero promettente. Le de-strezze verbali di Mac-Donald sono anche estremamente pericolose, quando vengono adoperate per mascherare un conflitto di idee. Ma veniamo al nocciolo della polemica. Che una Lega possa davvero rientrare nelle idee di Boncour e di Benes con annessi e connessi sta bene; se non vi può rientrare subito, oggi, lord Parmoor ed Henderson smettano la commedia sul mp- mento percln'i essa non giova a nessuno. Se potrà rientrarvi domani, bisogna aspet- tare con calma e leale franchezza che le. co=e maturino <=enza comnrohietterle con i.cj^e uicviuiji.o ..eii^a Loiiiji:o,ni.iitiit. con finzioni a buon mercato. La Wcslminste.r Gazettc presagisce semplicemente il punto di maturazione con questo aforisma che rappresenta senz'altro il concetto fondamentale del partito liberale e di quello laburista e certo una porzione d.ello stesso partito conservatore: non dovrei ilio essere impossibile una paco conerei amento garantita, ma non £ possibile garantire la permanenza dell'esatto stalo di cose esistente ora in Uuropa. M. P.

Persone citate: Benes, Henderson, Macdonald, Schanzer