L'offerta dell'Italia alla Società delle Nazioni

L'offerta dell'Italia alla Società delle Nazioni L'offerta dell'Italia alla Società delle Nazioni azionale in Roma per F uniììeazione del diritto privato (Servizio speciale delia « SJ-impn ») Ginovra, 26 notte. La giornata di oggi è stata — se cosi si può dire — la <c beneficiata » dell'Italia. Nella mattinata i1 Consiglio ha tenuto una riunione privata per continuare a discutere circa l'eventualità nelle quali potrebbe trovarsi, qualora fosse chiamato ad esercitare il suo diritto di investigazione sugli armamenti dell'Austria, dell'Ungheria, e della Bulgaria. Sembra che le difficoltà già manifoslalcsi ieri, si siano riprodotte oggi e che dopo due ore e mezza di discussione, il Consiglio abbia dovuto rimandare ad una prossima seduta qualsiasi definitiva deliberazione in merito. Contemporaneamente siedevanola prima e la terza Commissione che continuano ad elaborare, in ultimo esame, il testo dell'ormai famoso protocollo, intitolato dell' « arbitrato, sicurezza e disarmo ». Nel pomeriggio, in seda di assemblea, si ò cominciato col sanare la posiziono di alcune repubblichette dell'America centrale che trovano troppo gravosa la quota parte loro assegnata dalla Commissione per la ripartizione delle spese. Il gesto italiano Indi sale alla tribuna il senatore conte Cippico, che, in un elegantissimo inglese, comunica che il Governo italiano offre alla Commissione internazionale per la cooperazione intellettuale un Istituto, dotato di un milione di lire all'anno, per gli studi tendenti ad unificare il diritto privato intemazionale. Il senatore Cippico deplora di non essersi trovato presente quando l'asemblea fu chiamata ad accettare l'offerta francese di un Istituto internazionale per la cooperazione intellettuale, perchè sarebbe stato felice di far conoscere con fierezza, non solo nazionale, ma internazionale, tutto ciò che il Governo italiano ha fatto nell'interesse della pace e della cooperazione intellettuale. E continua : « Il Governo dell'on. Mussolini non si è accontentato di armare dieci nuovi trattati importantissin.i ed undici su sedici convenzioni internazionali del lavoro, ma in materia di cooperazione intellettuale ha abolito tutte le sposo per gli studenti stranieri, frequentino essi Io scuole elementari, le scuole secondarie o le Università. Il Governo italiano si- è particolarmente interessato alla unificazione del diritto privato. Lavori in tal senso erano già stati iniziati dall'Italia, dalla Francia e della Gran Brettagna. Due Commissioni avevano studiato questo problema a Roma ed a Parigi, prendendo specialmente per oggetto dello loro inchiesto i diritti o le'obbligazioni delle persone, allo scopo di contribuire all'unificazione dei diritto privato. Per dimostrare in modo formale come apprezzi il grande esempio dato dalla Francia e per provare nello stesso tempo il suo interessamento alla Società della Nazioni, 11 Governo italiano mi ha incaricato di informare l'assemblea che ha deciso di fondare un istituto per l'unificazione del diritto privato, la cui sede sarà a Roma e che sarà fondato con attribuzioni analoghe e nelle stesse condizioni di quelle dell'istituto di cooperazione intellettuale di Parigi ». Entusiastica acccttazione L'on. Enrico De Jouvenel, a nome della Francia sale alla tribuna per dichiarare : « Il gesto nobilissimo « tanto intelligente del Governo italiano dì-mostre, che l'Italia, fedele al genio di Roma, continuando le suo grandi tradizioni giuridiche, intende facilitare non soltanto il riavvicinamento dei testi, ma quella rassomiglianza di costumi che aiuterebbe tanto gli scambi spirituali e permetterebbe al pensiero di incontrarsi in una medesima concezione di verità. Ritengo che l'assemblea adunque sarà unanime uà! ringraziare l'Italia per il suo gesto e per raccomandare al Consiglio ed ai suoi or- gani competenti di accettare il dono che è offerto nel più breve termine possibile e con ld maggiore riconoscenza ». Fornandez di Medina, delegato dell'Uruguay, uno dei più saldi amici dell'Italia, salo alla tribuna per portare l'omaggio di tutte le Repubbliche dell'America latina al gesto generoso dell'Italia. Dopo aver ricordato la fondazione francese esclama: ■ Tutto il mondo ammirerà il bel gesto del flovcrno italiano. Spelta all'Italia di avere a l'orna, il cui nome da solo è la pili grande (lolle evocazioni della storia del diritto, la sede di un Istituto incaricato di proseguirò l'unificazione del diritto privato ». Dopo un intervento simpaticissimo dell'ori. De Brouckere (delegato del Belgio) salo alla tribuna Sir Gilberto Murray il quale, a nome della Delegazione britannica ed a nome della Delegazione norvegese presenta un ordine del giorno del seguente tenore : o L'assemblea della Società dello Nazioni, esprime la sua profonda riconoscenza al Governo italiano per l'offerta generosa di fondare a Roma un istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato sotto la direzione della Società dello Nazioni; l'assemblea accolta quest'offerta in nome della Società delie Nazioni e nel suo desiderio di sottolineare il carattere internazionale che questo istituto dovrà possedere, per quanto concerno il programma dei suoi lavori e la scelta del suo personale, d'accorrlo con le intenzioni tlol Governo italiano, decide: A) i poteri o le funzioni del nuovo istituto e la costituzione del suo consiglio di direzione saranno determinati dal Consiglio della Società delle Nazioni d'accorrlo con il Governo italiano; 73) il Consiglio della Società delle Nazioni 6 invitato a concludere col Governo italiano tutti gli accòrdi necessari per assicurare l'organizzazione, l'esistenza, ed il funzionamento normale dell'istituto. Conformemente al desiderio del Governo italiano i principi generali da incorporare agli accorrli di tale natura saranno analoghi a quelli che sono stati stabiliti relativamente all'istituto di cooperazione intellettuale che deve sorgere a Parigi ». L'ajipvova'zione del progotto Ciraolo Dopo una breve parentesi, relativa ad un reclamo della repubblica del Panama per aver ridotto la sua contribuzione alle spese della Società delle Nazioni, si ritorna a discuterò un argomento che interessa in modo specialissimo l'Italia, e cine il progetto Ciraolo, tendente a preparare una organizzazione internazionale elio possa correre immediatamente in aiuto delie popolazioni colpite da gravi calamità (terremoti, inondazioni, ecc., ecc.). Il relatore Fernandez Y Medina espone l'andamento della discussione avvenuta in sede di commissione e rileva che, per il momento, si chiede alla Società delle Nazioni soltanto di procedere a studi preliminari, per determinare se il progetto Ciraolo 6 praticamente applicabile. Per questi studi occorra una spesa di 30 mila franchi oro, ma la Società delle Nazioni si trova in presenza di una offerta eh 10.000 franchi oro della Croce Rossa italiana per cui l'iniziativa Ciraolo peserà sul bilancio della Società rielle Nazioni solo per venti mila franchi. Il delegato greco Soforiades si associa con entusiastiche Darole alle conclusioni dell'oratore, ed il rappresentante giapponese Mutsura, rammentando i cataclismi che hanno travagliato il suo paese, mette in evidenza l'opportunità attuale del progetto Ciraolo. Dopo un alato discorso della signorina Elena Vacarescu, delegata romena, che sottolinea quanto vi sia di nobile nell'iniziativa Ciraolo, le conclusioni dell'oratore sono approvate alla unanimità e l'autore del progetto è costretto a ringraziare a varie riprese la assemblea plaudente