Il risonomento dell'Europa ed i suoi pericoli

Il risonomento dell'Europa ed i suoi pericoli Il risonomento dell'Europa ed i suoi pericoli La prudenza con la quale l'alta banca americana — ed il rispettivo Governo — si muove nei confronti dell'Europa, va studiata nelle sue cause profonde perchè è ricca di osservazioni economiche. Anche uomini di Stato europei, noti pel loro .valore e per la loro sagacia, sono indotti a vedere in quella lentezza di movimenti un gretto spirito mercantile ed un malinteso egoismo. Si pensa che nessun affare sarebbe migliore — per un paese che detiene intorno a 4G00 milioni di dollari di oro monetato, sui 9220 che esistono nel mondo, e che di tutto questo metallo non sa cosa farsi — ohe intervenire a rimettere in ordine un Continente, il quale fu e ritornerebbe ad essere H migliore cliente degli Stati Uniti. Ma il problema è ben più complesso. Sino a quando la finanza dei paesi europei peggiorava di anno in anno e non offriva nessuna garanzia degna di considerazione, gli Stati Uniti divennero il centro degli affari del mondo ed il rifugio del capitale sotto tutte le forme più liquide. Ove le banche americane avessero lasciato circolare tutta questa massa crescente di oro e di crediti, i prezzi sarebbero saliti in ciclo. Seppellendo l'oro e restringendo il creditp ai privati, esse ottennero di ridurre i prezzi al limite più modesto possibile, sicché sono vicini al punto più basso raggiunto nella reazione del 1921-22. Ma le banche sono anche organismi' commerciali e debbono render conto della propria opera agli azionisti; ossia, sono costrette a distribuire dividendi. Per far questo, esse accrebbero i propri investimenti. Solo in titoli di Stato, i portafogli bancari americani dal l.o dicembre 1023 ad oggi, cioè in dieoi mesi circa, sono passati da 73 a 477 milioni di dollari. Municipi, agricoltura per grandi opere di miglioramento, ferrovie o così dicendo, attinsero largamente alle strabocchevoli riserve. Anche le grandi aziende ottennero credilo per ampliamenti, acquisti di terreni ed operazioni finanziarie. In una parola, come ha espresso nitidamente il prof. Anderson — l'economista della « Chase National Bank » di New York — non si ebbe un gonfiamento di prezzi, ma bensì un gonfiamento di crediti a lunga scadenza: una massa considerevolissima di capitali circolanti si è convertita in usi di capitale fisso. Ora non vi è forse errore più fatale di credere che un eccesso di fondi disponibili in moneta equivalga ad abbondanza di capitali. Quei fondi disponibili rappresentavano tutta la ricchezza liquida europea che si rifugiava «prò tempore »•• in quel luogo sicuro. L'averne convertilo una percentuale cosi considerevole in usi capitalistici fissi, conduce a dolle. conseguenze di cui è bene farsi una idea esatta, perchè la portata non potrà mai venire sopravaluf.ii ta". In primo luogo, molte aziende hanno assunto una vasi ita, la quale potrebbe reggersi so'.o,se il mondo dei consumatori, divenuto»lassai più ricco che non nel 1913, accrescesse in proporzione i suoi acquisti. In seconda luogo, l'agricoltura si è impegolata in larghe opere a lungo rendimento — irrigazioni, vie di accesso, piante industriali, ecc. — le quali, per pagare gli interessi e l'ammortamento, avranno bisogno di grossi mercati di sbocco pei prodotti copiosi che ne deriveranno. Tutto questo ingrandimento richiede naturalmente un adeguato credito bancario, o capitale circolante a breve scadenza : e le banche americane a suo tempo non potranno negarlo, perchè in caso contrario fallirebbero coloro sui quali or-se vantano già sin da ora sì vasti crediti. E" a questo punto che appare tutta la portata degli eventuali larghi investimenti degli Stuli Uniti in Europa. Disgraziatamente la Germania, per cause e con metodi assolutamente diversi, ha battuto la stessa via del Nord America. E cioè la concentrazione del capitale liquido nazioni.e, operala attraverso le continue svalutazioni monetarie, venne impiegata per una parte larghissima all'ampliamento delle già vaste aziende industriali, a farne massima l'efficienza con la rinnovazione del macchinario, a prepararne lo sviluppo della vendita all'estero con l'esportazione sapiente di ingenti capitali opportunamente investili; e moltiplicando la potenzialità di questo lavoro con lari, glie opere pubbliche portuarie, ferroviarie e di navigazione fluviale. Sicché l'industria tedesca, oggi che la moneta si sta risanando, e quindi il credilo si restrinse, soffre già in atto i mali che minacciano l'industria americana in potenza; e, cioè, una scarsità di capitale circolante, il quale dovrebbe adeguarsi alla potenza di quello immobilizzato". Ora si immagini un afflusso regolare e generoso di rispàrmio americano in Europa, tenejido presente che la situazione tedesca è la stessa, per quanto attenuata, in tutti gli altri paesi del nostro Continente. Tale afflusso, ad esempio, in Germania, arresta di colpo l'opera di risanamento che oggi va compiendo la Banca tedesca con la sua restrizione dei crediti — destinata appunto a ridurre l'industria germanica entro i limiti appropriati alla vera situazione delle cose — e bilancia tale industria in pieno periodo di allegria e di « boom ». Appunto in quel momento apparirà tutto lo squilibrio che la politica creditizia del dopo-guerra ha creato fra capitale mobile ed immobilizzato. L'apparente abbondanza delle disponibilità, dovuta alle condizioni assolutamente anormali del mercato monetario, agli Stati Uniti per una ragione, e nell'Europa per un'altra, si farà manifesta in tutta la sua minacciosa gravità. Siccome dieci anni di guerra e di disorganizzazione hanno naturalmente impoverito, e non già arricchito, il mondo,'il contrasto fra l'altissima potenza produttiva raggiunta e la restrizione mondiale del consumo scoppierà violento e sono prevedibili dei_ conflitti economici di una vastità sin qui sconosciuta. Le aziende dei vari Stati si faranno concorrenza nella richiesta di capitale liquido a breve scadenza per lavorare In pieno, ed a lunga scadenza, per tenere in magazzino ciò che non potranno vendere- a basso prezzo : e questa gara 6l verificherà proprio nel momento in cui, rotte le muraglie fra paesi a moneta buona e quelli a moneta meno buono, il risparmio si sarà redistribuito e quindi Wrà venuto più raro dovunque. L'Anderson, per sfuggire probabilmente *gV» stretta di queste conseguenze, si limita «- ?^Siardare soltanto il mercato americano e dà ad esso tre ordini di consigli: 1.0) alle banche della Riserva Federale, 'di non investire ulteriormente in impieghi a lunga scadenza americana, accontentandosi di ridurre, e magari di annullare per qualche anno i profitti: ?.o) di ritirare carta-moneta e mettere in circolazione oro; 3.o) abbassare la protezione doganale, in guisa da permettere all'Eu¬ ropa di mandare colà più merci e meno oro. Anche senza entrare a discutere se tali consigli abbiano la probabilità di venire seguiti in America nel momento attuale (la circolazione aurea obbligherebbe il paese a pagare più caro del necessario il suo bisogno di moneta), resta pur sempre che essi operano solo se consideriamo la politica monetaria americana come una cosa a sè, staccata da quella del resto del mondo. Entro certi limiti, gli Stati Uniti si sforzano sin d'ora di alleggerire automaticamente la loro posizione. Il prestito di 30 milioni di dollari, lanciato testé per il Belgio, è stato sottoscritto prima ancora che venisse aperto ufficialmente. Si aspetta con impazienza il prestito al Canada di 200 milioni di dollari, e si spera di darne fra 100 e 150 milioni alla Francia. E' già quasi certo che deelj 800 milioni di marchi-oro da mutuare alla Germania, 400 saranno assunti dalla Repubblica americana. Ma, con questo, la disponibilità di danaro agli Sfati Uniti resta esorbitante ed i loro maggiori nomini di affari non possono dissimularsi che quanto più rapidamente e largamente essi verranno in aiuto all'Europa, tanto più violento e rapido, nelle condizioni industriali che ho sopra delineato, diventerà iJ contrasto di interessi e tanto più manifesta sarà ]a differenza che passa fra abbondanza di mezzi monetari ed abbondanza di-capitali: Se non procedono con una chiara visione di questa verità, gli Stati Uniti stanno preparando una delusione amara per essi ed un disastro per tutti, il quale si manifesterà sotto forma di una spietata con-1 correnza industriale, destinata a liquida-' re 'finalmente tutti gli effetti e le dirfruzioni di ricchezza della guerra. Ma quésta liquidazione sarebbe assai meno dolorosa e costosa, ove si misurassero sin da ora le conseguenze dell'intervento monetario americano, e tutti i paesi del Continente europeo meditassero sugli effetti logici di un indebitamento di miliardi con un paese, al cui Governo le finanze nostre debbono già 55 miliardi di lire oro; ATTILIO CABIATI.