Viva attesa a Parigi per la decisione del Governo tedesco

Viva attesa a Parigi per la decisione del Governo tedesco Viva attesa a Parigi per la decisione del Governo tedesco (Servizio speciale della • Stampa ») Parigi, 22, notte. Con la più viva impazienza è atteso qui il risultato del Consiglio dei ministri indetto a Berlino per domattina. Dopo le voci corse sull'adesiona ufficiosa che il Governo francese avrebbe dato all'ammissione della Germania nella Società delle Nazioni, viene sempre più diffondendosi a Parigi l'inquietudine caratteristica dei momenti politici decisivi. La stampa ministeriale mantiene un laconismo significativo circa quant avviene sulle rive del Lemano : ma non c'è bisogno di molte parole perchè la consapevolezza dell'ingranaggio ormai irresistibile, messo in moto a Ginevra da tre settimane, si diffonda anche nel gran pubblico e serva da sordina agli inni delle cerimonie pacifiste. L'ingresso della Germania nella Società, delle Nazioni significa la revisione del trattato di Versailles e coloro che mettono innanzi le pretese che il Reich sarebbe per accampare sulle colonie rapitegli dall'Inghilterra, non fanno se non ricorrere ad un abile e utile eufemismo per indicare la fatalità che quanto prima tutta l'attuale carta europea venga rimessa in questione. Tuttavia, anche da quanti fino a questo momento nutrono più o meno chiaramente la coscienza della necessità ineluttabile che la costrizione territoriale imposta alla Germania coti le armi in un fugace quarto d'ora di prevalenza militare venga allentata o almeno parzialmente abolita in virtù di accordi contemperati alle forze demografiche ed economiche, se non si vuole vederla abolita ili qui a qualche anno mercè una nuova guerra ; anche da costoro, dico, il terreno verrà disputato a palmo a palmo e non ceduto se non a prezzo di lotta tenacissima. Gli stessi organi di sinistra fanno il possibile perchè il risveglio del paese alla realtà abbia luogo con ritmo più lento e senza urti improficui. Herriot parlerà giovedì a Lione per illustrare la propria politica interna ed estera: ma possiamo essere sicuri che nessuna parola sua tradirà il menomo dubbio sull'irrevocabilità del trattato di Versailles. Gli odierni dirigenti della politica francese sono, rispetto a questo famoso strumento diplomatico, nella situazione difficile e non troppo lieta di sacerdoti costretti a sacrificare in pubblico ad un dogma nel quale non credono più e al qiuale già in privato contravvengono. Ma ciò non ha inai impedito a nessuna religione di esistere. In quanto ai rappresentanti della minoranza moderata, i discorsi di Poincaré e di Maginot, gli articoli del Journal des Dcbats e di altri fogli di orientamento notissimo, ci provano quanti disperati sforzi verranno ancora messi in opera per rallentare il corso degli eventi. Scrive Vlntransigeant; « Se la Germania verrà ammessa nella Società delle Nazioni, ciò potrà accadere solo ad uri patto: che essa riconosca il suo rispetto dei trattati e degli accordi internazionali. Noi non le chiediamo infatti di proclamare ancora una volta la sua colpabilità intera nella aggressione del Itili, poiché questa responsabilità è scritta interamente nel trattato di Versailles e questo trattato non è e non sarà abolito. Ma invece noi non ammetteremo mai che questa questione possa essere rimessa in discussione dalla colpevole. Ora precisamente, informazioni che sembrano esatte presentano il Gabinetto Marx come deciso a ripudiare tutte le responsabilità nella guerra e anche a provocare una revisione generale di questo dibattito presso altre potenze che sarebbero chiamate a giustificarsi m un delitto nel quale non entrano per nulla. Col favore della discussione che sarebbe cosi risvegliata, grazie a questa propaganda sapiente di menzogna in cui la Germania eccelle, questa annegherebbe la sua colpabilità sotto colpe imputate alle altre potenze : e si potrebbe dire che q,uesta volta essa guadagnerebbe la guerra al nostro posto. Ecco quello che si prepara. Herriot pare che abbia già intraveduto il pericolo. .Voi speriamo che egli lotterà fino all'estremo contro Ja manovra tedesca, contro questo mezz'uccio che è i' pi fi immorale rbe si sia inai visto ». Il giornale di Bajlby uqu,osa nemmeno 1 svelare il fondo dei suoi timori, cioè In ' preoccupazione revisionista. Ma i DcbalM,

Persone citate: Herriot, Marx, Poincaré