Una nuova pista per l'occultamento del cadavere?

Una nuova pista per l'occultamento del cadavere? Il processo Matteotti Una nuova pista per l'occultamento del cadavere? Caratelli alla Grottarossa R 1C otteh dt f l ti Roma, 1C, notte. I magistrati Inquirenti incaricati dell'istruttoria per l'assassinio dell'on; Matteotti conti aliano nell'escussióne di nuovi testi, l.a « Tribuna » In proposito informa: « Sta mane abbiamo potuto scambiare poche parole con il coimn. Del Giudice presidente della sezione di ticcusa, il quale ci ha ancora rlcuiiferiiiato che il lavoro di questi giorni è In grande parie dedicato ull'ésamo testimoniale, che di testimoni da interrogare ve ne sono ancora molti e clic egli insieme al comm. Tancredi, non si recherà a Regina Coeli se unti dopo avere sentito i numerosi testi citati. Ciò, osserva il giornale si crede sia allo scopo di poterò, attraverso le nuove emergenze testimoniali contestare agli imputati nuovi fatti e nuove circostanze ». Anche il « Giornale d'Italia » afferma che. benché si ripeta che i lavori della seziono di accusa stanno per volgere verso la fine, gli ri. sulla che è lunga ancora la lista dei testi non sentiti ancora dal magistrati inquirenti. Riguardo agli interrogatori avvenuti nelle giornate di sabato scorso e di lunedi, oltre a quelli di cui vi abbiamo ieri accennato deirelegante signorina già cassiera in un caffè di piazza Colonna e del comm. Ragghiami, il giornata 'specifica elio sono siale anche raccolte le deposizioni di un brigadiere e di due guardie di finanza che erano di servizio alla barriera di Ponte Milvlo nel tragico pomerisgici de! 10 jjiugno (quando l'automobile del deliilo obhe ad attraversarla a corsa fantastica;, noi di un signore di Luco ed infine del ras. Meato, ex-amministratore del « Corriere Italiano ». Oggi sono stati sentiti altri testimoni. Dumini - La polizia e il delitto Riguardo al probabile annuncialo confronto che dovrebbe essere effettuato a Regina Coeli fra Uuniini e Abbatemagglo, il Popolo dice che, in seguito alle note rivelazioni l'Abbateniaggio fu invitato dulia sezione di accusa a deporre e afferma : « Sabato nel pomeriggio, infatti, la deposizione ha avuto luogo ed essa avrebbe fatto apparire al giudice l'utilità di un confronto con il Rumini, clic, potrebbe verificarsi molto presto, se non domani stesso. Da tale confronto dovrebbe risultare la lunga premeditazione e la preparazione del delitto, già preordinato nella mento del Duniini nei suoi risultati decisivi secondo la espressione della frase da lui detta all'Abbatemaggio «si va a fondo». «Ma quale contegno terrà Duniini? Tutte le presunto indiscrezioni circa pretese confessioni degli imputati, sembra non abbiano gin ade valore, ed è più diffusa la convinzione che gli imputati non abbiano ancora detto se noti cose che non mettono fin qui in grado la magistratura di ritenere esaurita l'escussione di quelle prove testimoniali che servono a definire la chiara volontà degli imputati di compiere il delitto, e di compierlo nel modo che si è visto. Che questo sia lo stato delle cose in questo momento 6i può arguire anche dal fatto che agli imputati non è sfato ancora concesso di riferire coi rispettivi difensori». il Popolo, torna poi sull'argomento della prima denuncia del rapimento deil'on. Matteotti e rileva: « Abbiamo già riferito il particolare importantissimo concernente il numero dell'automobile rapitrice dell'on. Matteotti, numero che fu potuto conoscere subito dalla questura per averlo riferito al commissario De Bernardi, il portiere di una delle case di via Mancini il quale l'aveva segnato su un almanacco, ritenendolo sospetto dato il 6uo gironzolare in su e giù per quella via ed essendo preoccupato per qualche nuovo furto nella sua casa. Ora, sappiamo di più. 11 portiere che aveva notato l'automobile 55-12069 che faceva la spola nel pomeriggio del 10 fra via Flaminia e il Lungo Tevere Arnaldo da Brescia, avendo appreso il mercoledì mattina (giorno 11) allo ore 9 circa' dalla domestica dì Casa Matteotti che la signora era allarmata per l'assenza del marito, pensò che vi potesse •essere relazione fra quell'automobile e la soomparsa del deputato, e poco dopo lo 10 de! giorno stesso si recò spontaneamente dal commissario di via Flaminia a'riferirgli tutto. ■ Il commissario gli domandò: « — Hai notato bene quelli che erano sull'auto ? « — Sì, erano tre, due di media statura e della mia corporatura approssimativamente; il terzo invece era alto, magro, dal viso colla barba bionda. « — Ah, il corazziere » rispose il commissario. « — Allora lei lo conosce, signor commissario ? « — No, ma da quello che mi dici mi par comprendere di chi si tratta. Tu vattene, e non ti incaricare di altro, che et penso io ». « Questo dialogo accadeva al mattino del mercoledì, dalle 10 alle 10,30. Come si sa, la denunzia della scomparsa dell'on. Matteotti tu presentata al questore dall'on. Modigliani al mercoledì allo ore 13 e mezza ». Caratelli al tempo dell'assassinio II « Popolo », ponendosi la questione: « Dove era il brigadiere Caratelli il giorno del do. litto? » scrive « che il Caratelli stesso, elevato per qualche giorno agli onori della cronaca, quale presunto scopritore del presunto cadavere dell'on. Matteotti, ha dovuto assi stere giorno per giorno alla dissoluzione della sua piccola fama di poliziotto sagace. Troppe infatti erano state le circostanze strane che avevano accompagnato il ritrovamento della Quartarella per non autorizzare dei seri dubbi sulla spontaneità del ritrovamento stesso, tantoché lo stesso magistrato inquirente ha dovuto fermare la sua attenzione su quelle circostanze, allo scopo evidente di voler veder chiaro nella faccenda piuttosto ingarbugliata. « I lettori che ci hanno seguito, hanno potuto apprendere quali fossero appunto le strane circostanze che avevano fermato l'attenzione della stampa prima, e della magistratura poi. Gravissime erano apparse le contraddizioni in cui erano caduti il brlgadie. Te Caratelli e qualcuno della sua famiglia; decisivo era sembrato il contrasto fra la deposizione del cantoniere Conti e quella del Caralelli. Oggi poi slamo venuti a conoscenza di un'altra circostanza che non è meno gravo di quelle già precedentemente rilevate. Ci risulta infatti che il brigadiere Caratelli, all'epoca del delitto Matteotti era alle dipendenze del capitario Pallavicino e che con quest'ultimo partecipò la nolte famosa del 12 giugno alle, ricerche del cadavere dell'on. Matteotti alla Grotta Rossa. CI risulta che qualche tempo dopo il Caratelli venne trasferito ad Oiie, donde il Lo agosto fu mandato in licenza in famiglia. Ora, salta agli occhi di tutti la stranezza della coincidenza che lo scopritore del cadavere della Quartarella abbia partecipato anebo alle ricerche dello stesso cadavere a Grotta Rossa. E' da ritenersi soltanto fortuita questa coincidenza? I magistrati inquironll sono al corrente di questa strana circostanza? ». Certo questa coincidenza rilevata dall'organo popolare è stranissima. Giova ricordare che nella notte di giovedì 12 giugno, quando i carabinieri si diressero per la ricerca del cadavere dell'on. Matteotti a Grottarossa. «1 sparso a Roma la notizia che il cadnvcre stesso era stato ritrovalo. Non solo, ma la mattina seguente il « Messaggero » pubblicava anche ima particolareggiata descrizione di come si sarebbe presentato il cadavere stesso, specificando, il numero e la natura delle ferite. Ma quella mattina stessa, la notizia de! ritrovamento veniva smentita e Grottarossa abbandonala. Cominciava la serie di vane ricerche nella Macchia di Ronciglionc, nel La. go di Vico, Montcrotondo, ecc. seguendo a volta a volta vaghi indizi di pretese denuncie anonimo; e, come sappiamo, il caso voleva che tre mesi dopo il brigadiere Caratelli, che nel frattempo era slato trasferito ad Orto, tornato in licenza avesse la ventura di ritrovare ad una decina di chilometri da Grottarossa, nella macchia della Quartarella vigilala dalla propria famiglia, la fossa con t resfl del povero deputato unitario, e potesse quindi indicarla al capitano Pallavicino che quel giorno-si trovava nei pressi. Due ex-ministri, Naldi e Filippelli L'« Informazione finanziaria » pubblica: « In questi giorni, precedendo l'esame testimoniale del procosso Matteotti saranno Interrogati nuovi importanti testimoni, che dovranno chiarire alcuni retroscena affaristici elio precedettero di pochi giorni il delitto. Se le nostre informazioni sono esatte sarebbero interrogati fra gli altri anche alcuni ex-ministri clic furono in rapporti con alcuni dogli imputati »: Il « Popolo » commentando aggiunge: « L'« Informazione Finanziaria » allude probabilmente agli ex-ministri Carnazza e Corbino, ed ai rapporti avuti col Filippelli e col Naldi. L'on. Carnazza, nel discorso tenuto testò a Castiglione in Sicilia ha ammesso di aver bensì conosciuto il Naldi ed 11 Filippelli, ma per ragioni semplicemente politicogiornalistiche ed in tempi non sospetti ed in modo non sospettabile. Del Filippelli l'on. Carnazza ha detto di averlo conosciuto « quando era 11 direttore di un giornale, e quando molti dei puritani di oggi lo andavano a cercare ». E ha soggiunto: • Per questa sua qualità non gli ho rifiutato vn favore che riguardava solamente la mia opera personale, ma con nessun giornale senza nessuna eccezione io ho avuto rapporti di denaro. Nessun giornale, renzn eccozione, ha potuto avero da me aluti finanziari sotto nessuna forma. E le insinuazioni che in proposito sono state fatte sono solamente l'indice dell'infamia cui può giungerò l'odio che, più che politico, b personale ». « La frase da noi sottolineata — dice 11 Popolo, — è assai oscura: quale è il favore non rifiutato a titolo di onera personale dall'ex ministro dei I-avori Pubblici al Filippelli direttore del Corrieri Italiano? L'on. Carnazza ron ci ha detto nulla; ma forse sarà proprio questo il punto su cui lo interrogheranno i magistrati. Quanto all'on. Corbino, è probabile che il suo interrogatorio abbia a verificarsi intorno al colloquio da lui concesso a Filippelli, sulla polemica giornalistica sorta in seguito alla convenzione della Sinclair. In una lettera al giornali di qualche mese fa, l'on. Corbino assicurò che il Filippelli doveva essere estraneo all'affare Sinclair perchè egli sostenne davanti al ministro dell'Economia nazionale interessi petroliferi diversi ed opposti a quelli della famigerata compagnia americana ». Le istruttorie minori proseguono regolarmente. Riguardo u quella per l'aggressione dell'on. Mazzolani, per cui è stato spiccato mandato dì comparizione contro il direttore del IVuono Paese, Carlo Bazzl, mandato che secondo qualche giornale, potrebbe anche essere trasformato in mandato di cattura, il Sereno Informa che al prof. Razzi stesso sarà contestata l'imputazione di essere uno del mandanti assieme al comm. Cesare Rossi per il sequestro della persoua del Mazzolani. Albino Volpi ed Amerigo Duminl sarebbero imputati come esecutori materiali del delitto.

Luoghi citati: Brescia, Oiie, Ponte Milvlo, Roma, Sicilia