Dichiarazioni del ministro Ciano sulla questione delie costruzioni navali

Dichiarazioni del ministro Ciano sulla questione delie costruzioni navaliZa Stampa 11 Settembre Dichiarazioni del ministro Ciano sulla questione delie costruzioni navaliorichieste di Genova 8 l'Erario Roma, IO, notte. La polemica sollevata dalla deliberazione, fresa a Genova nell'ultima riunione dei deputati liguri della maggioranza, dt appoggiare presso il Governo alcune richieste non precisamente indicate di una grande società di navigazione (« l.a Navigazione Generale taliana »■), per ottenere daJlo Stato facilitazioni di costruzione in Italia di un grosso transatlantico, e ormai troppo nota anche nei 6uoi sviluppi perchè occorrano ulteriori illustrazioni. L'on. Paolo Cappa ha voluto sull'argomento interrogare il ministro delle comunicazioni on. Costanzo Ciano, ed. ecco come, dopo una dìlTusa trattazione della questione nei suoi termini essenziali egli ri-, ferisce sul Popolo 11 colloquio col ministro: « Debbo francamente riconoscere — scrive l'on. Paolo Cappa — che il ministro delle comunicazioni e trasporti dimostra di condividere pienamente le preoccupazioni di difesa dell'erario, mentre contemporaneamente sente vive preoccupazioni per la vita e lo sviluppo dell'armamento e dei canfìeri navali, dimostrando in questa questione di non «ssere legato ad alcun preconcetto e di conservare la maggior libertà, alla sua urtine di ministro responsabilq. Le dichiarazioni che egli mi ha fatto in questi giorni portano l'impostazione del problema delle commesse per le. costruzioni navali su di un terreno completamente nuovo, o per lo meno non sufficientemente chiarito. Riferisco fedelmente, dalle interessanti conversazioni avute, i termini della questione quale si prospetta al Governo: « l.o — La Navigazione Generale Italiana ha bisogno di un transatlantico da 33 mila tonnellate, per la cui costruzione intende preferire, a parità di condizioni, un cantiere nazionale ad un cantiere straniero. «,2.o — Un cantiere italiano, in virtù di un'compenso stabilito rial decreto l.o febbraio 10?." N. 211, lì in grado di costruire il piroscafo ad un prr;:zo non superiore a quello che computato in valuta italiana al cambio in corso, richiede il cantiere inglese. • 3.o — Per il Trade Facilitici Aris, e coniseguente garanzia del Tesoro inglese, la Navigazione Generale Italiana, commettendo la nave in Inghilterra, potrebbe ottenere un finanziamento tale da permettere di faro fronte al prezzo di acquisto mediante il pagamento rateale entro il periodo di dieci anni all'interesse, 6i dice, del 5 % : dovendo procedere ai pagamenti rateali in sterline ed essendo riscossi i noli in moneta valutata (dollari e sterline) la commessa al cantiere inglese non implicherebbe nessun rischio di cambi. «4.0 — Il rischio di cambio, invece, esiste per la commessa ni cantiere italiano: in questo caso, infatti, ogni presumibile e sperabile rivalutazione della nostra moneta, in cosi lungo periodo di tempo, rappresenterebbe una perdita per l'armatore. « ò.o — Due saranno quindi i coefficienti che renderebbero pili vantaggioso per l'armatore la commessa in Inghilterra: l'asserito più bosso interesse e la mancanza dei rischi di cambio. « 6.0 — In rapporto agli interessi, le condizioni del finanziamento in Inghilterra e del finanziamento in Italia si equivalgono, quando chi ne faccia richiesta sia una Società armatrico che disponga di largo patrimonio e di solido credito. La 6tessa Navigazione Generalo Italiana riconosce che oggi i nostri Istituti, ai quali in ogni caso ed indipendentemente da ogni ingerenza statale devono rivolgersi le Società per ottenere i flnanzianieiNti scontano normalmente, con buone firme, al 5 e mezzo per cento, che poi diventa il 6, tenendo conto dei bolli e delle differenze di valuta per gli interessi quadrimestrali anticipati anziché semestrali posticipati. Al 6 °i Giunge anche il 5 % inglese quando si tenga cónto dell'imposta, di ricchezza mobile, the 6 presumibile gravi sul mutuo contratto lll'estero dagli armatori italiani nelle anzidette circostanze. « 7.0 — Rimane dunque la sola garanzia tiel rischio di cambio e solo per esso si può considerare l'intervento dello Stato. Essendo l'istituto di credito pronto ad assumere il rischio del cambio al tasso del 2 e mezzo per cento, nel caso concretò della Navigazione Generale Italiana l'onere per lo Stato ascenderebbe, in una diecina di anni, sui due terzi del valore della nave a poco più di 7 milioni « g.o _ AfTlnche, dei benefici del regio decreto Lo novembre 1923 N. 211 venga integralmente a godere il transatlantico, il quale difne,iìnv.Mite .potrebbe entrare in esercizio effettivo entro il 31 dicembre 1966, la Navigazione Generale Italiana chiede infine ohe venga prorogato al 31 dicembre 1927 il termine del 31 dicembre 1925 fissato dall art. o del decreto suddetto. « La questione è in corso di 6tudlo oa parte del Governo, a cui non sfuggono le ragioni di ordine cennomico e politico, ed anche di prestigio «Iella nostra produzione e della nostra bandiera, che ne richiedono la soluzione ria un punto di vista non particolare, ma entro certi Jieiiti di estensione per consimili iniziative da parte di alcune Società. Nessuna necessità quindi di modificare il regio decreto del febbrai/) 1923, perchè, anche nel caso esaminato con le provvidenze previste per la costruzione di navi di ogni tipo, esso permette ai nostri cantieri di costruire ari un prezzo non superiore di quello richiesto da cantieri inglesi. Il nodo della questiono, come si è visto, risiede nel rischio del cambio. Per parte dello Stato nessun finanziamento, ma garanzia per il solo elemento che si pnò dire al disopra ed all'infuori di ocni previsione e di ogni volontà. Questo, in sintesi, il problema posto dal Governo ». L'on. Paolo Cappa, quindi, per parte sua osserva : « Le dichiarazioni dcll'on. Ciano mi sembrano ed appaiono, non solo chiare ed esaurienti, ma anche risolutive della questione, mdinenrle-ntemente dai particolari dei provvedimenti che ii Governo sarà indubbiamente per prendere ji vantaggio dell'industria italiana di costruzioni navali, ed alla cui pronta formulazione è da ausnirarsi siano invitati a collaborare i competenti e le deputazioni delle, regioni interessate, appariscono fin d'ora beri fissati i seguenti punti: « l.o — Colle attuali provvidenze in favore delle costruzioni navali, che potranno se mai essere prorogate, i cantieri nazionali sono in grado di dare qualsiasi nave ad un costo non superiore a quello richiesto dagli Inglesi. , , . « 2.0 — E' da escludere assolutamente che il Governo Impegni il finanziamento d'imprese armatoriali. Le Società di navigazione possono trovare in Italia denaro allo stesso tasso di interesso complessivo — assicura e conferma Ciano — di quello ad esse offerto dai costruttori dell'Inghilterra. Condizione indispensabile e sufficiente e. che siano Società serie dotate di solido patrimonio. ,<So - Ogni differenza fra costruire In Italia anziché in Inghilterra si riduce al rischio: del cambio, ohe si corre sulla non sta: bilizzata moneta italiana, mentre che non si corre sulla valuta inglese. Il Governo sta esaminando questo punto. Ho l'impressione che l'esame riuscirà favorevole, perché rispondente alla realtà finanziaria ed agli effettivi bisogni delia nostra industria navale. « 4.o _ Tuttavia, il Governo non intende favorire una sola iniziativa particolare. Questa provvidenza garantitriee del Tischio dei cambio sarà estesa alle altre iniziative del genere, che offrano garanzia di serietà. Questa sicurezza, del resto, sarà data allo Stato rial fallo stesso del finanziamento ottenuto da istituti bancari o dal pubblico credito. La questione delle nuove ordinazioni navali per piroscafi passeggieri sarà pertanto risoluta in pieno e per tutte le Società con un onere per l'Erario che può non apparire eccessivo, riè. economicamente rischioso .. Infine l'on. Cappa conclude: « Dopo tanto fervore di polemiche, le dichiarazioni dell'on. Ciano possono essere riconosciute soddisfacenti perchè hanno finalmente posto la questione in termini precisi, concretando una soluzione in cui sono equam°nte contemperati gli interessi dello Stato e le necessità dei cantieri e delle maestranze italiane ». II convegno dei Cornimi pel problema annonario Roma, io, notte. Nell'aula consigliare in Campidoglio 6i d riunito stamane il convegno dello Associazioni dei Comuni richiesto da determinali capoluoghi di provincia per trattare e deliberare intorno ad alcune delle più importanti questioni annonarie. Al convegno di cui è presidente il sen. Teotllo Rossi e vice-presidente il comm. Franco e segretario gencra.le il comm. Verratti, hanno partecipato i rappresentanti di circa 50 Comuni. Tutti gli altri Comuni invitati hanno inviata la loro adesione. La seduta è stata aperta alle oro 10 con un discorso del conte Ferraris delegato del regio commissario di Roma, sen. Cremonesi. Il conte Ferraris ha portato il saluto di Roma ai convenuti e ha bene augurato per l'esito dei lavori dell'attuale convegno. Ha preso quindi la parola 11 sen. Teofllo Rossi il quale ha illustrato gli scopi che si propone il convegno; di studiare cioè le proposte e i mezzi per alleviare il carovita. Nell'attuale convegno, ha continuato il sen. Rossi, il comm. Ferraris delegato del comune rii Roma, sarà relatore sulla questione dei mercati generali e il comm. Piazza assessore del comune di Milano sarà relatore sui problemi annonari che concernono il pane, la carne, la frutta e la verdura. Su queste due relazioni si svolgerà la discussione e si formuleranno gli ordini del giorno che. l'assemblea crederà opportuno di adottare. Concludendo il sen. Rossi ha rilevato l'aziono efficace e praticamente utile svolta dalla Associazione dei Cornimi per affrontare e risolvere le questioni annonarie di vitale interesse per i cittadini. Al sen. Rossi è successo il comm. Piazza che ha svolio la sua relazione. Per ciò chfi concerno la questione del pane il relatore ha prospettato che un avviamento alla soluzione stessa a vantaggio dei consumatori sia il seguente concetto; essere possibile dare al prezzo del pane un carattere più costante e indubbiamente minore purché la lavorazione del pane assurga n industria; doversi limitare il numero dei forni; essere opportuno stabilirsi per tutta la nazione, un lipo di pane prodotto con farina di grano tenero o risultato di abburrattamenti che assicurino una maggiore utilizzazione del grano non disgiunta da una buona nutrit.ività del pane. Per ciò che riguarda la carne, il relatore ha ribadito il concetto rii dare sempre più larga riiffusion'' alle carni congelate. Per il latte ha formulato il voto che il prezzo di consumo diretto abbia a liberarsi dalle strettoie che attualmente subisce per il prezzo eseguito dall'industria casearia e siano modificati i criteri di allevamento e di industrializzazione rlei prodotti della stalla onde impedire anche la adozione di tutto quanto è importazione, di latte sotto forma .di preparati industriali. Per le frutta c la verdura, infine, il relatore ha espressa In necessità clic l'esportazione Ria sempre subordinata alla copertura de! fabbisogno dei glandi centri e che siano organizzali grandi mercati di frutta e di verdura per cui risulti garantito il collocamento della merce da parte" dei produttori e assicurato il rigoroso pagamento di essa. Si inizia quindi la discussione sulla relazione alla quale prendono parte diversi oratori. La seduta è chiusa alle, ore 13 e rinviata alle ore 16 per proseguire la discussione sulla relazione Piazza. Le richieste dei rappresentanti meridionali per la crisi vinicola Roma, 10, notte. Stamane a Montecitorio si sono riuniti alcuni rappresentanti politici delle provincie di Bari, Lecce e Foggia per discutere sulla grave crisi del vini e lormulare le richieste da presentare al Governo. Erano presenti Coriacei. Pisauclli, Rranco, Manfredi. Colucci, Starace ed altri. La discussione è stata ampia cri esauriente ed infine i convenuti hanno approvato l'ordine del giorno già votato dalla Camera di Commercio di Lecce, deliberando di chiedere al Governo: ' l.o La diminuzione dell'enorme pressione tributaria sulla proprietà terriera a vigna cri in particolar modo: a) abolizione dell'imposta sul vino; b) abolizione della tassa di scambio sull'uva, vini e mosti; c) riduzione dell'imposta di ricchezza mobile sul reddito agrario; 2) concessione, almeno per un anno, in franchigia della distillazione delle materie vinose, o quanto meno l'aumento da trecento a seicento lire per ettolitro anidro dell'abbuono a favore della distillazione di seconda categoria; 3.o somministrazione del vino all'esercito ed all'armata; i.o proroga od aumento della misura attualo della riduzione delle tariffe ferroviarie; 5.o applicazione del promessi aggravi fiscali sul consumo della birra: fi.o aumento del numero delle concessioni di vendila del vino e riconoscimento per legge del diritto di vendita del vino rii propria produzione anche in locali non adiacenti alla propria proprietà; 7.o severa applicazione delle leggi contro le sofisticazioni nella produzione e nel commercio del vino. I rappresentanti si sono poi recati a Palazzo Chigi, dove sono stati ricevuti dall'on. Mussolini. »«» I voti del Congresso vinicolo di Casale Gasale Monf., 10, notte. Si è chiuso il Congresso vitivinicolo, inauguratosi il 7 corrente. Dopo le discussioni o stato approvato il seguente ordine del giorno: . , , « Un'imponente adunata di viticultari riuniti al Congresso Vitivinicolo Piemontese tenutosi il 7, 8, 9 settembre 1924, dopo ampio esame della crisi viticola e vinicola che immisreiisce i'paesi e demoralizza i viticultori; iiafiennato che l'economia nazionale non può avere consistenza che nella sua agricoltura; fa voti che si attui finalménte un piano organico di provvedimenti atti a dare stabile tranquillità ai viticultori secondo le proposte della Federazione Italiana Sindacati Agricoltori presentate a fine ghigno; e per quanto riguarda i pesi fiscali chiede; l.o Abolizione tassa sul vino; J.o Glie sieno studiali provevrilmentl atti a riformare il dazio consumo sul vino; 3.o Che venga abolita la tassa dì scambio quando le vendite sono fatte dai produttori; 4.o Che venga abolita la tassa sul reddito agrario 0 quanto meno elevato il minimo tassabile a L. 2 mila ed esonerati i vigneti fillosserati per olire il SO % ». ^ Le tariffe pel raccolto del riso nel Vercellese Novara, 10, notte. Si sono radunati in Prefettura, con l'intervento del vice-prefetto dott. comm. Salvetti, ì rappresentanti degli agricoltori e dei contadini del Vercellese per la conclusione di un concordato pel raccolto del riso. La discussione fu lunga eri animala e la conclusione dell'accordo ebbe le. seguenti basi: pel pagamento in natura la media del valore del riso si fisserà lenendo conto del coslo del riso dal mercato del 16 corrente all'ultimo mercato di ottobre. Sarà pagata in contanti la somma di L. 28 come corrispettivo per la raccolta del riso e per ogni giornata di lavoro, calcolando giorni 18 pel taglio. 23 per le squadre miste e 28 pei lavori dell'aia e di trebbiatura. Pei mandamenti di Desanà e Stroppiana potranno fissarsi i termini di giorni 15, 18 e 21, ma in tal caso e cioè quando non si raggiungano 1 giorni 18, 23 e 28, si dovrà corrispondere l'aumento del dieci per cento sulla paga finale. , Questo concordato venne senz'altro messo in Vigore. Viva agitazione in Val Bormida contro un progetto di deflazioni della acque Acqui, 10, notte. Acqui e gli altri comuni della Valle Bormida, da Spigno Monferrato ad Alessandria, sono vivamente preoccupati per l'imminenza dell'attuazione di un progetto per il quale le acquo del fiume vorrebbero deviate dal loro corso naturale e riversate nella adiacente vallala ligure a scopo industriale. Già ad Alessandria, per iniziativa della Deputazione provinciale, della Cattedra ambulante di agricoltura e di altri Enti, si e tenuta un'adunanza, nella quale ò stalo ampiamente discusso il progetto, con particolare rilievo sui gravissimi danni elio all'uhertnsa e vasta vallata della Bormida deriverebbero dall'attuazione liei progetto medesimo. Ecco l'ordine del giorno approvato: ■ I rappresentanti della Provincia, dell'Ufficio tecnico di finanza per il canale demaniale Carlo Alberto, rielle Cattedre di Agricoltura di Alessandria e di Acqui, delle Società costruttrici degli impianti idroelettrici del Valla e della Bormida presso Spigno, radunati negli UfTìci della Provincia di Alessandria il !) settembre 1024, venuti a conoscenza della ripresa istruttoria relativa alle domando Figari, Risso, Negri e Canovari, tendenti a deviare al versante Tirreno le acque del bacino montano della Rormida: ritenuto che. coll'eventualo accoglimento di tali domande si verrebbero a ledere gravemente diritti acquisiti, si stroncherebbe il programma industriale già iniziato lungo il corso naturale del fiume, si pregiudicherebbe irreparaibilmenfe l'irrigazione attuale e futura di una vastissima zona già danneggiata fortemente dall'invasione fìllosserica, e si impoverirebbe la falda acquea del sottosuolo della pianura sottostante, imperienrio anche gli attuali progetti di approvvigionamento rii acqua potabile rii Alessandria; Protestano contro la ripresa della istruttoria suaccennata, 1anto più per la irregolare procedura seguita e la mancata pubblicazione nei Comuni della Provincia di Alessandria direttamente interessati, e richiamando le opposizioni ripetutamente presentate dai Cornimi e dalla Provincia negli anni 1917-18, insistono nel chiedere il definitivo rigetto rii quelle domando lesive dei più vitali interessi della repiono ». E* slato pertanto telegraficamente rivolto un caloroso appello a S. E. il Ministro dei Lavori Pubblici per scongiurare l'attuazione del progetto e previa sospensione della concessione, in attesa che gli Enti e Comuni interessati preparino un dettagliato memoriale dimostrativo a sostegno etri diritti legittimi e naturali della regione cosi gravemente minacciata. E' annunciata una prossima riunione ari Acqui, ove verrà ampiamente discusso l'importantissimo problema. Le elezioni nmmlnlstrative I combattenti insediati a Tonengo Tonongo d'Asti, 10. Dal Regio Commissario Rossero è stato insediato questo Consiglio comunale, i cut membri vennero proclamati il 24 agosto. La maggioranza del Consiglio è costituita da excombattenti e membri della sciolta Amministrazione riuscita al completo con bella af. formazione. La lista presentata dal Fascio riusci nella minoranza. E' cosi ancora una' vittoria antifascista da segnalare. Venne eletto sindaco il sig. Novello Michele. La Giunta è riuscita cosi composta: Diviere Licinio e Audino Benedetto, assessori effettivi; Ema. nuel Enrico e Matta Giacomo, assessori sup. pienti. Scarsa votazione a Locana Pont. Canavese, 10. Por domenica scorsa, come venne annunziato, erano state indette le elezioni amministrative nel vicino comune di Locana. Il nuovo Commissario prefettizio, mandato in sostituzione del precedente perchè non molto heneviso dai fascisti, era riuscito ad indurre alcuni rappresenanti del locale Fascio, dei combattenti e dei popolari, a concordare una lista di candidati. I.a lista non ha però incontrato il favore della nuova massa elettorale. Infatti su 1860 elettori inscritti, se ne presentarono alle urne soltanto 177, e cioè poco più del 10 per cento. Non si sa quindi con quale autorità una tale amministrazione potrà rimanere in carica. Rapisce una fanciulla uccidendo chi tentava di difenderla Palermo, 10, notte. Ieri a Bagheria, nei pressi di Palermo, certo Matteo Greco, spalleggiato da altri otto giovinastri, sfondata la porta della giovinetta Rosa Cirinciono e sorpresa la ragazza in letto, la rapì, fra le grida di terrore della ragazza e della zia di questa. Le grida richiamarono l'attenzione della vicina Caterina Longo, la quale, coraggiosamente, affrontò il malfattore ingaggiando con lui una terribile colluttazione. Ma l'ardita donna venne però uccisa da un colpo di rivoltella alla testa sparatole, dal Greco, il quale riusci a fuggire con la sua preda. Più tardi i carabinièri informati del grave delitto, si diedero all'inseguimento dei rapitore riuscendo a scovarlo e ad arrostarlo mentre tentava di far sua la ragazza. II furto di Alessandria è una simulazione? Alessandria, 10, notte. Vi ho comunicato ieri il furto denunciato dall'orefice Scursatone per un danno di lire M.OOO SenonchA in seguito ad accurate indagini da parte del giudice istruttore cav. Gros. hi, dal Commissario avv. De Angelis e da funzionari di P. S., pare sia risultato che i: furto sia stalo simulato anche per il modo con cui sarebbe avvenuto essendosi asportata solo una minima parto dei preziosi esistenti nel negozio mentre nessuna traccia di scassinamento e di trambusto sarebbe emersa dall'indagine dei funzionari. In base a ciò 11 signor Scursatone. Francesco ed i di lui figli Pietro ed Emilio sono stati trattemi, ti in questura e denunciati per simulazione di reato II fatto 6 molto commentato. leggete in settima vagina: il dramma di un cuore Romanzo di JULES CLARETIE Cade a capofitto nell'acqua bollente Milano 10, notte. Una orribile disgrazia e avvenuta poco dopo le 14 nel pubblico lavatoio di piazza Macello. Tra lo donne ivi convenute e affaccendate intorno ai mastelli, si trovava tale Rosa Adami, di anni 61. La donna arrivata poco prima coti un fardello di panni da lavare, dopo essersi provveduta dell'acqua bollente si accingeva al lavoro consueto. Era pressoché giunta al termine di esso, quando dalle compagne fu vista reclinare la testa e cadere a capofitto nel mastello. Il recipiente era pieno a metà rii acqua bollente. Tutte accorsero prontamente in suo soccorso per salvarla, ma la poverella aveva riportalo scottature per tulio il corpo. Medicata alla meglio venno fatta trasportare d'urgenza all'ospedale. Sembra che la povera rionna sia stata presa ria improvviso malore e non abbia rotino evitare la caduta fatale. NOTIZIARIO ITALIANO DA ROMA Ha tentato di uccidersi con un colpo di rivoltella alla testa, perche alletto da nevrastenia il commerciamo Ermete Alserusl, da Roncigllone. cinquantasettenne. Versa in gravissimo condizioni. DA ALESSANDRIA E* «tato arrestato certo Alessio Alessandro di anni 63, da MUano. Capo tecnico allo stabilimento S. I. A. P. si appropriò ripetutamente di ritagli d'argento in danno rtella ditta. Parte della refurtiva veniva acquistata da certo Euseblone: questi la fondeva nuoVaraente e la rivendeva alla stessa ditta derubata. (0 mila lire di danni hanno causato 1 ladri nell'orellceria del signor Scursatone Francesco, In via Ferrara, asportando oggetti d'oro o preziosi. Dei ladri nessuna traccia. DA ASTI Ripetuti furti di biciclette erano stali segnalati in vàrie zone dell'Astigiano. Le Indagini del maresciallo Celio' del RK. C'C, ha portato alla Idontiflcazlonc dei due colpevoli, tali Pasero Pietro (Il anni 83, e Gianotti Clemente di anni -j3 <la Asti. Sotno stati denunciati all'autorità (.'Indiziarla. Sotto l'imputazione ili ricettazione 6 stato invece arrestato tate Ama Giovanni ili anni 23 da Adria. Nella frazione di Mombarone 6 staila inaugurala la bandiera della sezione combattenti. La cerimonia riuscì solenne. Oralore ulliclale l'on. l'Ivano. DA TRENTO L'Esposizione delle Piccolo Industrie del Trentino 6 stata inaugurala Ieri a Tlonc con l'intcrI vento delle autorità. La Luna di Siena, riprodotta magnificamente ut bronzo, è stata donata al Comune di Trento ria una Commissione scneso clic sta visitando le terre redente. Precipitando da una roccia in località Villa di Sotto 0 rimasto cadavero 11 ferroviere Cassiano Fant. Un violento scontro automobilistico e avvenuto iersera fra due macchino che procedevano in senso opposto sullo stradone di S. Michele. In una di esse si trovavano il generale Zoppi, comandante la Divisione di Verona, e una sorella del penerale Nasa li i-Rocca che rimasero miracolosamente illesi. Duo altri passeggeri riportarono lievi ferite. J.c due automobili restarono completamente sfasciate. DA casale MONFERRATO L'on. Sergio panumie, sottosegretario allo Comunicazioni, é giunto Ieri a Casale per assistere al Congresso dei maestri e per visitarvi la Mostra delle industrie monferrine. Erano ad ossequiarlo lo autorità cittadine. DA INTRA Una comitiva di contrabbandieri di saccarina e cocaina, In grande quantità, pioviMiieii'e dalla Svizzera, e stata sorpresa e arrestala al innlliie. La merce era destinata a Milano e fu completamente sequestrata. Non fu possibile però scoprire i fornitori della refurtiva che ammonta ad una somma rilevante. Cronache viennesi Contro la tratta dello bianche — Un florido turpe commercio — Da ufficiali cinematografisti 0 da Impiegati ad albergatori. ' Vienna, 10, notte. (E. G.) — Fra un paio di settimane si aprirà a Graz il Congresso internazionale conno la tratta delle bianche, uno dei tanti coiijsressi clic si susseguiono ogni anno — l'ultimo fu a Mii.'-.no neil'autiinino scorso — 0 che, se nella pratica non danno ricchissimi risultati, servono almeno a richiamare l'attenzione del pubblico sopra una delle piaylie più dolorose di cui soffre l'umanità, piaga che ìrraggiormcnte si aMar-gvi nei twoinent.i storici nei quali economia, sentimento, morale, vengono maggiormente scossi. Il parti col a.r« interesse che tale Congresso si tenga quest'anno a Graz 6 determinato dal fatto elio in Austria e nel paesi tedeschi impressionante 6 il numero delle giovanette ohe precipitano verso la corruzione, e di qiuollc che improvvisamente scompaiono senza lascio^ traccia di se. Ogni tanto si ripete nei giowia.11 austriaci la nsirrazicaie della tal dei tali, per lo più ventenne, che un bel gimmo è stata vista con uno sconosciuto e die poi non ha fatto più. ritorno a casa; la polizia fa infruttuose riderelle, la cronaca se ne interessa per un paio di giooTii, poi silenzio. Di qualcuna si 6 avuto notizia dopo mesi o dall'America 0 dall'Egitto o dall'Asia, minore — oggetto di un turno mercato —; ma la radice del male non ha potuto essere divelta e nemmeno si ò potuto assodare come 1 passaporti siano stati cosi facilmente concessi. Il prof. Urie raccoglie alcuni dati statistici che, per quanto in parte retrospettivi, non diminuiscono d'interesse poiché nemmeno scemino un massimo raggiunto. Nel periodo di tornino dal l.o ottobre 1019 al l.o maggio 1020 sono scomparse dalie principali città tedesche 3700 donne e giovanetto, che si presame siano slate tutte vittime di questo commercio che aveva per centro di raccolta e rii irradiazione alcune cittadine balcaniche ili Bulicarla, di Macedonia, di Grecia: ivi si rinvennero persino giovanotte tedesche quattordicenni pronte per essere inviate in Anuwal U sistema della trappola è assai semplice: un annuncio sul giornale: « Signora straniera cerca cameriera 0 giovane dama compagnia per recarsi all'estero » : oppure, la formazione di una troupe di bailo P'run giro all'estero con promessa di la-ut' guadagni, ed il giuoco è fatto. Il prof. tir? asserisce ohe nri Ambn.ngo vi' sono 11 fri ' gntfirmenta organizzati per la tratta . , 3 bianche e che il prezzo corrente di acquisto p di 15.000 marchi oro! ette persino il caso ri; uno rii tali mercanti, un certo Cornelius Ritter. tedesco, che nell'estate 1023 ha venrinto ari un olandese, per inviarle in America, cinquanta ragazze per l'importo complessivo rii sei milioni di marchi oro- Come riesca noi questa... merce rii contrabbando a. violare le restrizioni Poste all'■oiniiigrazione negli Stati Uniti, costituisce un altro mistero, che però si dirada se si pensa all'indice di corruzione che offrono le cifre suindicate, indice ohe non depone certo a favore della repubblica siellata. *"* I continui licenziamenti avvenuti negli uffici governativi per l'opera di risanamento dell'Austria e negli unici privati, nelle banche in particolar modo, per la crisi attuale, ha creato una nuova classo di spostati, disoccupaM intellettuali, che vedono con terrore diminuire quel compenso, quell'indennità di buon'uscita avuta all'atto del licenziamento, ed affannosamente cercano il modo di poter in avvenire sbarcare alla meglio il lunario. Già nell'immediato dopo guerra avevamo assistito a qualche cosa rii analogo: quando col precipitare delia corona si dissolvevano rapidamente fortune basate su coniami o in titoli di stato, quando collo scioglierei dell'esercito rimasero a sposso torme rii ufficiali clic per l'arìittetro erano siale una rielle attrattive rie.Ua vita brillante viennese, si vitlc anche allora tutta quesia gente, passato il primo momento di sconforto, buttarsi a tutt'uomo alla ricerca di un nuovo lavoro profìcuo. Rammendo una a.-Soc.iazione di militari in congedo che assunse in proprio l'esercizio di uno dei principali cinematografi di Vienna, rinnovandolo roininletamente : ex ufficiali e sottufficiali si erano divise tutte le mansioni . necessario ; alla testa vi era un ex-generale di divisione che si faceva ancora chiamare eccellenza e dinanzi al "quale gli altri" soci ' con finizioni minori, sovente si presentavano in posiziono d'attenti ; ed ex-ufficiali erano pure coloro che ritiivn.va.no i biglietti e uvette-vano a posto il pubblico. Il cinematografo fece affaroni riuscendo a risolvere la situazione economica di coloro che vi prendevano parte. Non va dimenticato, però, che l'iniziativa era stala appoggiata in modo particolare dal favore del pubblico e della stampa. Ora si pensa in un altro campo di far qualcosa di analogo. A Vienna vi sono mille e trecento impiegati rii banca licenziati: un gruppo rii essi si è riunito e si è fatto iniziatore di un progetto di impiego collettivo per tutti gli impiegati che vi vorranno partecipare: venne cosi dato l'incarico di studiare il piano di un enorme albergo modernissimo dove vi possa essere lavoro per oltre un migliàio di persone. L'idea è sorta dalla notizia che ari Arizona negli Stati Uniti è staio inaugurato un albergo modernissimo che conta 1200 camere e che coi' servizi annessi impiega 1500 persone, e dal fatto che Vienna, pur essendo una metropoli frequentata assai dagli stranieri, manca di un albergo americanamente colossale che potrebbe invece far fortuna. Impiegaii ed impiegale dovrebbero ivi avere mansioni ed incarichi più con facenti alle loro capacità; naturalmente molti si dovranno accontentare a fare il cameriere, la cameriera, lo chauffeur, la .guardarobiera ed altro: ma nemmeno dovrà mancare l'orchestrina,, e quello del direttore sarà rii certo l'impiego il più Invidiato! Il progotio verrebbe a costare all'incirca 250 miliardi di corone, poi» più rii SO milioni di lire ed i promotori non disperano di poter avere dalle banche istesse i*ie hanno provveduto ai licenziamenti, il capitale necessario facendole partecipare ornali azioniste. Se Municipio e Governo poi daranno l'appoggio, si avrà uno dei primi lusinghieri esempi di colia.borazione sociale, per il reimpiego di forze lavoratrici rimaste inattive per le superiori esigenze economiche del momento. REATI E PENE Rapinatori e ladri alla sbarra Novara. 10, notte. Furono in questi giorni arrestati nella nostra provincia 0 nel Milanese parecchi componenti di quella misteriosa banda ladresca che nella riviera di Orta sul lago Maggiore ed in Valle Sesia, hanno compiuto gesta brigantesche, in gran parto già accertate. Uno di costoro, certo Giuseppe Quirico di Pietro, di anni 27, il quale dovrà rispondere di ben quattro rapino, di cui una a mano armata, davanti al Tribunale di Pallanza, comparve a Novara per render conto di altre due rapine compiute in Valsesia. 11 Quirico, vistosi scoperto, non seppe trovare delle scuse per le precedenti rapine, ma rispose di non ricordare nulla per le altre. Egli, nello scorso agosto, rapinava sulla strada Varallo-Ciriasco la signorina Pierina Fuselli e sulla strada Valbusaga-Plello rapinava pure la signora Maria Brugo togliendo violentemente ad entrambe la borsetta, una delle quali conteneva dello monete francesi sequestrate al Quirico, il quitte fu riconosciuto dalle stesse rapinate. Arrestato dal maresciallo dei carabinieri di Borgosesia, fu orocessato e condannato alla pena di anni Ó di reclusione ed unni 2 di vigilanza della P. S. con sentenza del Presidenle cav. uff. Bersezio, pena richiesta dal P. M. cav. Bellone. Difensore d'ufficio, l'avv. Piero Scarpia. l'in altro bel (ipo 6 il casaro Francesco Ruffa fu Luigi di anni 37, da Alice Castello, già condannato per diserzione. Costui trovatosi solo nella stalla derubò delia 6omma rii I,. 1G5« la sua padrona Baltaro Delfina veri. Ferrerò della cascina Barilotta in Balocco, togliendola dal cassetto d'una scrivania. E' stato condannato a 2 anni e mesi 6 della stessa pena. Difendeva l'imputato di ufficio l'avv. ScaTpia. Uccide 11 padre a colpi di roncola Palermo 10, notte. Slamane a Casteldaccia, certo Virruso Marcello, per molivi che sono ancora sconosciuti, si rivoltò contro il proprio padre, Lorenzo, uccidendolo con cinque terribili colpi di roncola. Compiuto l'orribile delitto, il Virruso si diede alla latitanza. 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