L'acqua potabile in collina

L'acqua potabile in collina L'acqua potabile in collina aorniamalignali aaniaigna Lo spiazzo circolare antistante alla chiesetta -di Santa Margherita, che è uno dei tanti magnifici belvederi della nostra collina, formicolava ieri nel pomeriggio di una folla di colligiani, di villeggianti e di invitati, saliti lassù a partecipare ai festeggiamenti organizzati per celebrare l'avvenuto impianto della conduttura dell'acqua potabile, in servizio di quelle popolazioni. E' dal 1910 che gli abitanti di quella regione attendono il beneficio dell'acqua potabile. Varie vicende avevano sempre ostacolato l'attuazione dell'impianto; non ultima la riluttanza dei proprietari a concorrere alle spese necessarie. Per opera dei volonterosi che fondarono la Associazione « Pro Val San Martino, Santa Margherita e Val Salico » le- difficoltà poterono essere vinte, anche mediante la buona volontà dimostrata dalle Autorità comunali e ieri, finalmente, si potò inaugurare sul piazzalo di Santa Margherita una bolla fontanella che è la prima prova tangibile dell'arrivo sul Collo del benedetto elemento. Per l'occasione erano convenuti sul luogo Autorità e notabilità cittadine. Fra gli altri abbiamo notato: il cav. uff. Gabctti in rappresentanza del Prefetto, il Commissario aggiunto dott. Gorgolini per il Comune, l'ing. cornili. Vorpnano e ing. Ftancotto, direttore e vico direttore dell'Acquedotto municipale, il grand'uff. De Albert is della. Pro Torino, l'ing. Lingua presidente della Pro Torino coi vice presidenti cav. uff Porino e cav. ufi. avv. Rpdina, il conte Barbavara di Gravellona, l'ing. Raserò dell'Azienda tranviaria, il commendatore Bisazza dell'Azienda elettrica, il dott. gr. uff. Borrini, l'avv. Tartaglia, l'avv. Gai del Municipio, l'avv. Mijino, ecc. Poi. numerosissimi villeggianti e abitanti del luogo, fra cui spiccavano moltissime 'signore e signorine. Una nota vivace era recaia dai bambini delle scuole elemeutarl e dalle Collegiali dell'Opera Pia Visetti. La banda musicale « La Margherita » prestava servizio. La benedizione dell'acqua Poco dopo le 17 giunge monsignor Condio accompagnato dal parroco don Stacchini e da alcuni sacerdoti. Il geometra cav. Vittorio Camaiiriona, presidente dell'Associazione promoli'ico dell'impianto, alla cui tenace attività è dovuto in gran parte ij successo dell'iniziativa, appena monsignor Condio e le altro autorità hanno preso posto, pronunzia il discorso inaugurale. Egli fa una dettagliata, precisa esposizione delle pratiche svolte e delle difficoltà dovute superare per giungere al desideratisslmo scopo. Naturalmente, non si limita a celebrare l'impianto dell'acqua — che è ormai battaglia, vinta — ma prospetta ai presenti, perchè nessuno se ne scordi, tutti i problemi, 1 desideri, i bisogni dio urgono per la zona collinare, troppo a lungo negletta da Autorità e dagli Enfi cui sarebbe spettato provvedere in tempo perchè il magnifico dono che la natura ha fallo a Torino con la. superba collina non venisse sciupato miserevolmente a cagione della deplorevole trascuranza degli uomini. Accenna perciò aflla illuminazione (Leila zona collinosa, questione in corso di soluzione, giacché gran parte degfli impianti richiesti dalla popolazione furono eseguiti e per altri pochi saranno stanziate, le somme occórrenti per la loro esecuzione. Per quanto riguarda l'acqua potabile annunzia che presto sarà fatto l'impianto di Val Salice, dopo di elio la conduttura sarà poi estesa a. Valpiana, Reagite, strada di Fenestri'l'le e Vallo dei Pomi. Altrettanto avverrà quando si sia raggiunto il. imnie.ro voluto di proprietari firmatari per la strada di Mnngmio, la strada di Cn.rtman.Ti, Superga inferiore e Superga alta ipcr Ila seconda elevazione. A questo punto, interrompendo la sua esposizione, che è seguita con vivo interessa menilo dal pubblico, [Voratore invila, ila madrina, signora Camandona, ed il padrino avv. Tartaglia ad inaugurare ufficialmente la fontanella. La signora madrina, spezza una bottiglia di Champagne contro la fon tana, dalla quale sprizzò in quel, punto un triplico fresco vivido getto d'acqua che .la folla saluta con un caldo applauso, e la musica eoa la Marcia, Reale. Quindi Monsignor Condio procede at rito religioso della benedizione, mentre tutti i presenti si scoprono e, à benedizione ultimata, rinnovano l'unanime acclamazione. Dopo ciò l'oratore prosegue, parlando ricl.l'inafflainento, <Iortic Ihocclló per estinzione incendi, della fontana dei Francesi, clip, dev'essere conservala all'uso dei' cittadini torinesi, e tocca, poi delle comunicazioni col concentrico. A questo proposito auspica prossima l'attuazione di un servizio automobilistico Val San Martino-Val Salice a percorso circolare. Concludendo, invita tutti i presenti ad unirsi a lui nel grido di Viva l'Italia, Viva, il Re, Viva TorinoI Calorosi e convinti battimani . salutano l'appassioimila e dettagliala esposizione del benemerito Presidente. La collina " Fantalea „ Prende la parola Monsignor Condio, !iV quale constata come la celebrazione segni il coronamento di una. lunga opera tenace condotta da coloro che sì proposero di raggiungere il miglioramento dello'condizioni generali d,lla zona collinare. Dice poi che la religione accompagni ogni atto dell'umana attività << che i geologi, gli astronomi, i chimici possono indagare a..loro posta, nei misieri del creato, ma debbono giungere alla conclusione che un solo essere, domina la creazione: Iddio, (ìon bel movimento oratorio passa a. parlare delle virtù dell'acqua o, con felice immagine, paragona a Tantalo la. sitibonda collina, torinese che vedeva scorrere a' suoi Piedi il re del fiumi italici, dovizioso d'acqua benefica, ed essa moriva del suo martirio. « Ora invece — dico — quell'acqua che Tàlefe chiamò il primo elemento, canta anche «lui por voi, colligiani, una fresca strofa della sua eterna canzone ». Il facondo prelato termina invocando la benedizione divina sull'Italia e sul suo popolo, ed ha un'ispirata invocazione alla pace che strappa unanimi calorosissimi applausi a tulio l'uditorio. Il Commissario aggiunto dolt. Gorgolini reca, con poche parole, il saluto dell'Amministrazione Comunale e inneggia a Torino. II presidente della' Pro-Torino, "ing. Lingua elogia la « Pro-Collina » per l'opera spiegata scioglie con vibranti parole un inno all'acqua fonie di civiltà e di pallilo e rende omaggio ai tecnici dell'Acipiedollo per aver Vinto e superate le diriicollà materiali del l'impianto. La celebrazione oratoria è terminata. 1 a banda intona l'Inno al Piavo e la folla si ri versa nel giardino della vicina casa parrocchiale, dove la Pro San Martino ha fatto allestire un ricco buffet. Poco dopo le Autorità, gli invitati vengono raccolti a banchetto per cura dell'Associazione. Al tavolo d'onoro siedono Monsignor Condio, il Comissario aggiunto Gorgolini, l'ing. Lingua, il grand'uff. De A Inerita, il cav. Camandona. Qua e là per le tavole vediamo le signore Camandona. Valutano, Tartaglia, Momigliano Ifodina ed altre. Alla frutta pronunziano br^»vl discorsi di circostanza il cnmrn. ing. Ghindi Monsignor Condio, il grand'uff. De Albertis, l'ing. Lingua, il cav. Berardo ed il presidente Camandona. 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Luoghi citati: Italia, Torino