Il Direttorio fascista

Il Direttorio fascista Il Direttorio fascista e la riorganizzazione del partito Roma, SS, nott». Secondo quanto 6 rlalo sapere sui lavori del Direttorio 'fascista, la circolai* inviata alle federazioni provinciali prevede che i prossimi contatti fra il direttorio nazionale a i direttori iirovinciali, diretti e ordinati ad un linci sociale e aUa massima efficienza del partito, nwnntaggipranno l'intesa cordiale e costante clic deve mantenersi ira il centro c la periferia. La • Tribuna « informa, a questo proposito, che il direttorio intende come necessaria la distinzione di compito fra governo e partito, intesa come normalizzazione esclusivamonte fascista di regime fascista e non come ritorno allo stato demo-liberale tollerante verso tutti i partiti, non debba in alcun modo significare riduzione dell'energia del panno. « La maggiore coscienza, che questo deve avere del suo compilo nazionale — nota la circolare — e internazionale, dato che il fascismo è inteso e deve essere inteso come una nuova forma di civiltà cui si guarda dfx tutto il mondo, gli fa obbligo di superare nettamente tutti i localismi litigiosi e paraJizzatori ». Si apprende d'altra parte che non tutti 1 congressi provinciali saranno convocati nello stesso giorno e cioè il primo maggio, iutjuanlo il direttorio nazionale desidera che, va quelle regioni ove la situazione locale ha reso necessario l'invio oli commissari straor'clinari, i congressi provinciali siano convocati per ultimo. I delegati, inviati a Torino, Imperia, Treviso e in qualche altra provincia per inchieste sulla situazione, saranno ascoltati dal direttorio nazionale dopo che essi avranno avuto modo di farsi una idea esalta della situazione della località ove essi sono stati inviati. E' noto che la Federazione provinciale di Cremona ha votato un ordine del giorno con cui invita l'on. farinacci ad optare per la carica di segretario federale e abbandonare, per conseguenza, il mandato parlamentare in seguito all'incompatibilità del cumulo "delie cariche stabilito dal Gran Consiglio, sembra però che l'ordine del giorno votato dalla federazione cremonese non debba ritenersi definitivo in quanto il Direttorio si riserva di far rilevare quanto potrebbe essere dannoso per il partito se l'esemplo dei fascisti cremonesi fosse seguito da altre federazioni. E' facile intendere infatti che se l'esempio di Cremona fosse seguito da altre federazioni che si trovano nelle stesse condizioni, si correrebbe il rischio di vedere i~ deputati fascisti di meno alla Camera. E* da ritenersi 3uindi certo che la Federazione provinciale i Cremona fiirìsca per ritornare sulla sua .deliberazione. Stasera alle 1S il Direttorio nazionale del Partito fascista &i è recato a palazzo Chigi, d^ve è stato subito ricevuto dall'on. Mussolini. I quadrumviri si sono trattenuti col capo del governo sino alle 18,45. Nel colloquio essi hanno fatto all'op. Mussolini un'ampia relazione sul lavoro sinora svolto per la rlorganizzazione del partito e sull'ulteriore programma da svolgere. Le direttive da essi illustrate hanno riscosso l'approvazione del Capo del Governo che ha elogiato l'esordio formo e risoluto del nuovo organo dirigente della politica del partito, invitandolo a perseverare soprattutto nella necessaria opera di risanamento periferico. Per " l'Umanitaria „ I corridoi della Camera stipo in guesfi giorni scarsamente frequentati. Stamane vi è comparso l'ex deputato comunista lìombacci reduce dalla Russia. Egli, come è noto, riparò a Mosca flopo la sentenza di espulsione della direzione del suo partito la quale lo colpi'-a per il suo atteggiamento in merito ajla questione del rapporti Italo-russi. L'onorevole Bombane! ha dichiarato che l'Esecutivo lo ha assolto e che tutte le interviste, elicgli sono stale attribuite da qualche giornalista itnlianOj sono assolutamente false. Ha aggiunto che in Russia la organizzazione delle nuove energie sorte dalla rivoluzione procede ottimamente e che l'ex deputato Misiano è a capo di una organizzazione apolitica, governativa per soccorrere gli affamati di tutto il mondo. Bombatici ha concluso annunciando che riprenderà la sua attività giornalistica. In alcuni circoli parlamentari * assai viva la curiosità per la decisione del Governo nei riguardi del nuovo Presidente della Camera. Si vocifera la probabile candidatura dell'onorevole Di Scalea ma la voce non 6 confermata. Jl Mondo reca infine un editoriale in cui esamina sinteticamente la relazione che accompagna il decreto di scioglimento del Consiglio di amministrazione dell'Umanitaria, Il Kiornale ricorda le benemerenze dell'Istituì o reo di nou essersi piegato, fierfe della sua indipendenza, ai vincitori, e critica l'atto di coloro che, nella loro pigrizia intellettuale, preferiscono il decreto della violenza di governo all'opera faticosa di penetrazione e di collaborazione ravvivata dalle idealità civili, il giornale osserva quindi che neppure l'inchiesta osò intaccare la probità e il disinteresso degli amministratori ma cercò tuttavia compiere ai loro- danni un'azione insincera di svalutamento e di denigrazione •elio investo nello stesso tempo le persone e il fortilizio operaio che si vuole smantellare. « Ora c qui — scrive il Mondo, —• che va de.nnneinta un audace ..inversione morule, ò qui la gravità del documento dettato a Roma c nell'interesse di una parte che non riconosce nella vita pubblica <t nelle pubbliche amministrazioni quei criteri e quei valori inorali che aveva annunciato nei giorni della sua splendida vigilia ». Ip Una nota ufficiosa sulle case da giuoco II decreto che: disciplina le case da giuoco è ancora.oggi argomento ili discussioni e di polemiche, specialmente in seguito alla diramazione dolio seguente nota ufficiosa delVAgenzIa Vultn che vorrebbe giustitìcerc il provvedimento. « Nei circoli politici vicini al Governo si trova che il clamore, suscitato anche dui giornali die si dicono amici,"attorno al decreto clic regola i giuochi d'azzardo, è eccessivo, e non Ha, obbiettivamente parlando, una fondala giustificazione. Molti unni (a Francesco Crispi regolò con apposita leg&e l'esercizio del meretricio, piaga sociale di proporzioni immani e di gravità eccezionale: e nessuno, crediamo, rimproverò a Crispi di ;iver incoraggialo, regolandolo, l'esercizio deì^u prostituzione. « 11 contrasto fra la deliberazione unanime del Consiglio dei Ministri dell'anno scorso, e non menò unanime deliberazione di questo anno, è più apparente che sostanziale. Non c:'è nemmeno Un confrontare il progetto di Decreto, che non fu preso in considerazione l'anno scorso, con quello recentemente approvato, dopo l'esperienza di diciotto mesi. Malgrado le molte più restrizioni, basta leggero — con quella attenzione che è necessaria quando si vuol jriudicare e mandare — pli articoli, ad uno ad uno. Non solo ci sono restrizioni amministrativo e gravami fiscali ili ogni genere: ma occorre, perchè il Governo prenda in osarne una doniantlaWi concesèlone — il che non significa affatto.accori!a.:a — occorre una ih liberazione regolare del Consiglio comunale, con maggioranza favorevole di almeno tre quarti. La concessione .poi • e revocabile ad ogni ni omento. La democrazia dovrebbe essere sensibile a questo omaggio reso dal Governo reazionario alla sovranità amministrativa. di>! popolo... « Tuttavia, se l'odierno clamore moralista e Tirtuista dei giornali servirà a preservare dalle tentazioni i consigli comunali dello città oltoiaitiche-baiiueari, lauto meglio! Comunque, l'attuale decreto non d tali da creare e moltiplicare, ornine si opina ila taluni, le Wscti*1: e Jo si vedrà in seguita, pome te rende praticamente impossibili. SI tratta di un decreto che deve essere giudicato fra itn artnoi a ragion veduta. GII oppositori per partito preso si rassegnino dunque ad attendere, il che rientra nella laro vocazione » Però il Wondo cosi commenta : I t-ero u «w» " « Questo comunicato dell .geu/m ufficiosa c assurdo e grottesco. Non ce alcuna alialo-1 già Ira l'odierno decreto c Iti leiwe Crispi, perchè quella era rivolta a difendere la sanità pubblica contro un male che, essendo necessario, doveva esse-e vigilato e controllato, mentre questo crea una libenu ed offre agli speculatori ed ai giuncatoli possibilità prima negate, con danno di lutti quei valori famigliari e spirituali di cui il Governo fascista vuole essere, come di tanto cose, il restauratore ed il monopolizzatore » ti giornale nega quindi ogni fondamento ill'asserziono della Volta, secondo la quale nari vi sarebbe contraddizione tra la dellbeVrazione del gennaio 1923 c quella odierna,

Persone citate: Crispi, Di Scalea, Francesco Crispi, Mussolini

Luoghi citati: Cremona, Imperia, Mosca, Roma, Russia, Torino, Treviso